Sesini Ugo Carlo Maria, figlio di Vittorio, nasce a Trapani il 19 gennaio 1899. Di mestiere professore di musica, risiede a Trevenzuolo (Verona) ed è coniugato. Viene arrestato a Trevenzuolo per poi essere trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Matricola 6760. Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 14 dicembre 1944 (trasporto n° 111). All’arrivo, il 19 dicembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 114105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Muore a Gusen il 27 febbraio 1945 e viene sepolto nella stessa località in fossa comune.
Fonti: Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Spaziani, Pappalettera, Gazzetta Ufficiale, Ministero della Difesa, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Biografia
Ugo Sesini nasce a Trapani il 19 gennaio 1899, da Vittorio ed Erminia Crotta. La famiglia, di origine veronese, si era trasferita provvisoriamente al seguito del padre, generale dell’esercito.
Inizia lo studio della musica a dieci anni, a Verona. A soli sedici anni si diploma in pianoforte al Liceo musicale Martini di Bologna.
Dopo aver prestato servizio militare per 2 anni nella Prima guerra Mondiale, viene congedato il 20 dicembre 1920. L’anno seguente si laurea a Roma in Lettere e Filosofia, conseguendo nel 1922 la Licenza Gregoriana nel Pontificio Istituto di Musica Sacra e nel 1923 il Diploma di Licenza e Magistero in Composizione a S. Cecilia. Nel 1927 collabora con A. Guarnieri alla prima esecuzione della nona sinfonia in Arena. Nel 1932 è nuovamente a Roma, dove consegue l’abilitazione all’insegnamento in Storia e Paleografia Musicale.
È professore di latino, greco e storia dell’arte al Liceo classico Stimate di Verona e di canto liturgico alla Scuola Superiore d’Arte Cristiana Beato Angelico di Milano. Dal 1933 al 1938 insegna all’Università di Bologna, dove per primo introduce in Italia il Corso di Storia e Filologia Musicale. Nel 1939 inizia l’insegnamento all’Università di Napoli e ottiene l’incarico di bibliotecario al Conservatorio di S. Pietro a Maiella, allora la più grande e ricca biblioteca musicale d’Italia.
Si dedica allo studio della paleografia musicale, con importanti pubblicazioni sul canto gregoriano e l’arte trovadorica.
Dal 1932 fissa la sua residenza a Trevenzuolo, dove la famiglia possedeva un podere.
Nel 1943, sfollato da Milano, vi si trasferisce definitivamente, per stare vicino alla moglie, la scrittrice Silvestra Tea, e il figlio.
L’angoscia per l’immane catastrofe lo spinge ad aderire Aderisce al Comitato di Liberazione Nazionale di Isola della Scala (CLN), e a far parte della e alla Brigata partigiana “Anita”, dal 1° marzo al 1° maggio del 1944.
Il 22 novembre del 1944 viene arrestato dai fascisti della Brigata Nera di Verona, insieme al figlio, poi rilasciato, e agli altri componenti del CLN di Isola della Scala. Nel corso di violenti interrogatori gli viene spezzato un braccio, mentre militari nazisti occupano l’abitazione, bruciando e rubando libri ed altre proprietà.
Per la sua scarcerazione interviene il cardinale di Milano Schuster, ma inutilmente.
Sesini, viene trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano dove gli viene assegnato il numero di matricola 6760. Su disposizione della Sipo di Verona, viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 14 dicembre 1944. All’arrivo, il 19 dicembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 114105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Muore a Gusen alle ore 6.30 del il 27 febbraio 1945.
Durante la prigionia coltiva il progetto di dirigere in piazza del Duomo a Milano un grande concerto per tutti i superstiti. Resterà un sogno, stroncato dalla morte nel Lager, testimonianza ultima di un grande amore per la musica, di cui resta memoria nelle sue opere.
Anche gli altri membri del CLN di Isola della Scala saranno arrestati, trasferiti deportati a Bolzano e da lì poi deportati in diversi campi di concentramento, dove la maggior parte di loro troveranno troverà la morte: Adolfo Cestaro e Gracco Spaziani a Mauthausen, Flavio e Gedeone Corrà a Flossenburg, Luigi Gruppo, morì in Italia poco dopo il ritorno per i patimenti subiti a Flossenburg, Luigi Soffiati a Ebensee. Agostino Barbieri e Pietro Mantovani ritornarono da Mauthausen, Guido Grisotto, da Vipiteno.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1318933 / Sesini Ugo (Gusen) e 1758011 / Sesini Ugo.



Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona) – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.
27 febbraio 1945
Muore Ugo Sesini
Ugo Sesini è stato un partigiano e un deportato, ma sarebbe ingeneroso ridurne la figura a queste due sole caratteristiche. Sesini, infatti, è stato anche un filologo, musicologo e musicista molto apprezzato e conosciuto a livello nazionale, prima della scelta di resistere e la tragica fine da lui patita a Gusen.
Nato il 19 gennaio 1899 a Trapani, dove il padre militare era di stanza, cresce a Verona, città di origine della famiglia, e compie gli studi musicali a Bologna, diplomandosi a soli sedici anni in pianoforte e in composizione. Essendo un ‘ragazzo del ‘99’, negli ultimi mesi del conflitto è chiamato a combattere nella Prima Guerra Mondiale. Congedato, si laurea in Lettere e Filosofia e successivamente è abilitato all’insegnamento; nel frattempo, sposa Silvestra Tea (1924), scrittrice, insegnante e traduttrice, e collabora alla prima, storica esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven all’Arena di Verona (1927).
Nel ’32 stabilisce la sua residenza a Trevenzuolo (VR), dove la famiglia possedeva un podere, ma ricoprendo incarichi che lo portano a viaggiare molto fra Bologna, Roma, Napoli e Milano, nonostante il suo manifesto e mai celato antifascismo gli precluda le possibilità di carriera che avrebbe meritato. Dopo l’8 settembre, però, torna stabilmente a Trevenzuolo, ma non tralascia l’impegno politico: entra infatti a far parte della Brigata ‘Anita’ e del CLN di Isola della Scala.
Il 22 novembre ’44 Ugo Sesini è arrestato insieme al figlio (poi rilasciato) dalle Brigate Nere, che lo torturano rompendogli un braccio, mentre le SS devastano casa sua. Anche il cardinale di Milano, Schuster, interviene per chiedere la sua scarcerazione, ma invano, poiché Sesini è trasferito a Bolzano e poi a Mauthausen. Muore la mattina del 27 febbraio ’45 nel sottocampo di Gusen.
Durante la prigionia, Ugo Sesini aveva espresso il desiderio di organizzare un grande concerto in Piazza del Duomo, a Milano, in onore di tutti i superstiti. 74 anni dopo la sua morte, nel 2019, ANED, Museo del Novecento e NoMus hanno realizzato il suo sogno, organizzando un incontro in suo onore, con interpretazione delle musiche gregoriane da lui trascritte e suonate con strumenti d’epoca nelle sale del museo che affaccia su Piazza Duomo.
Il suo nome cadde nell’oblio fino al 1995, quando il dott. Ferrarini e il dott. Saraggiotto diedero alle stampe un saggio intitolato “Ugo Sesini, poesia e musica”.
Nel maggio 2021, a Ugo Sesini è stata dedicata davanti al Municipio di Trevenzuolo una delle prime pietre d’inciampo posate in provincia di Verona. Anche una via a Verona porta il suo nome.