Deportati ai quali, all’atto della prima immatricolazione (primo campo di arrivo dall’Italia), venne assegnata la categoria di deportato per motivi politici (POL – Politisch). (1)
Dopo l’8 settembre 1943 e la successiva occupazione dell’Italia da parte dell’esercito tedesco, vennero deportati dal nostro paese almeno 23.826 persone (22.204 uomini e 1.514 donne) per la loro avversità al regime nazi-fascista. (2)
Oltre ad antifascisti, partigiani o sindacalisti (espliciti oppositori al regime nazi-fascista), vennero deportati militari renitenti alla leva, scioperanti, detenuti comuni o militari detenuti in carceri militari, chi aveva nascosto o aiutato ebrei, chi aveva in qualsiasi modo contribuito alla resistenza o chi aveva manifestato anche un minimo contrasto con il regime ed incarcerati come detenuti politici preventivi.
Sulla casacca di questi prigionieri doveva essere applicato un triangolo distintivo di stoffa di colore rosso.
(1) Molto spesso, nel trasferimento da un campo all’altro le categorie assegnate venivano cambiate. Per poter avere un’idea del numero di deportati per ogni categoria, abbiamo perciò pensato di inserirli e suddividerli con la categoria che venne loro assegnata alla prima immatricolazione. Gli eventuali cambiamenti di categoria possono essere visualizzati accedendo alle schede personali dei singoli deportati.
(2) Fonte Libro dei Deportati