Convoglio formato a Peschiera del Garda (Verona) – 1791 prigionieri
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Questo trasporto parte dal Resclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona), su disposizione dalla Kripo di Monaco di Baviera (Kriminalpolizei – Polizia criminale), il 20 settembre 1943. Formato da almeno 1.791 prigionieri (reclusi prevalentemente per episodi di insubordinazione o piccoli reati comuni, disertori o renitenti), arriva nel Campo di concentramento di Dachau il 22 settembre 1943.
Ai prigionieri vennero assegnati i numeri di matricola compresi tra 53669 e 55458.
Il numero dei prigionieri inseriti in questo trasporto è riportato da Valeria Morelli e da Italo Tibaldi.
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Abbate Gaetano, nasce ad Afragola (Napoli) il 3 gennaio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede ad Afragola. Viene arrestato ad Afragola il 6 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55148 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34887 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Abdulla Kocci, nasce a Tirana (Albania) il 20 febbraio 1916. Di nazionalità albanese, risiede a Tirana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54905 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40458. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Abignenti o Abignente Filippo, nasce a Tripoli (Libia) il 29 maggio 1923. Celibe, risiede a Tripoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53767 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4926. Viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56561 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Pappalettera.
Aburces o Abruzzesi Pietro, nasce a Ceglie Messapica (Brindisi) il 24 maggio 1920. Coniugato, risiede a Ceglie Messapica. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54693 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89002 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 24 marzo 1920. Il luogo di nascita non è chiaro. Nei documenti originali viene riportato come luogo di nascita Ceglimicabio o Celimisabi (è palese che ci sia un errore di trascrizione). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Acampora, Acanfora o Agambora Giovanni, nasce a San Giovanni a Teduccio (quartiere di Napoli) il 28 maggio 1914. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a La Spezia l’8 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54476 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Accalai Antonio, nasce a Iglesias (Cagliari) il 10 novembre 1909. Risiede a Iglesias. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55122 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9215 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 26 giugno 1944. Muore a Natzweiler il 17 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.
Accardo Giuseppe, nasce a Torre del Greco (Napoli) il 16 settembre 1913. Celibe, risiede a Piombino (Livorno). Viene arrestato in Albania il 14 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54390 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau il 29 aprile 1945. Note: nei documenti originali di Buchenwald risulta come categoria di prigioniero deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Acchenza o Achenza Pietro Mario, nasce a Oschiri (Sassari) il 30 agosto 1908. Celibe, risiede a Oschiri. Viene arrestato a Santa Teresa di Gallura (Sassari) il 21 agosto 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54781 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34623 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944, dove arriva l’8 aprile 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 25 giugno 1944. Note: nei documenti originali di Buchenwald risulta come data di nascita 30 agosto 1889. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Acciari Alessandro, nasce a Celleno (Viterbo) il 30 marzo 1922. Celibe, risiede a Roccalvecce (Viterbo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53677 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: rientrato in Italia il 12 luglio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Lessico Biografico IMI.
Accietto Gennaro, nasce a Fuorigrotta (Napoli) il 4 ottobre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Fuorigrotta. Viene arrestato e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53672 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23390. Viene trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Accoroni o Accorini Corrado, nasce a Ostia Antica (Roma) il 17 dicembre 1920. Risiede a Ostia Antica. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54345 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 44233. Note: in Archivio Segreto Vaticano viene riportato come luogo di nascita San Marcello (potrebbe trattarsi di San Marcello – Ancona). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano.
Achille Giovanni, nasce a Romagnese (Pavia) il 23 settembre 1918. Risiede a Casale di Romagnese (Pavia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54759 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove gli viene assegnato il numero di matricola 114995. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau. Gli viene assegnato il numero di matricola 100805 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito al SS-Baubrigade 8 (Sachsenhausen). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.
Adem Islem, nasce a Tropoja (Albania) il 3 aprile 1916. Celibe, è di nazionalità albanese e risiede a Tropoja. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54375 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach il 15 aprile 1945. Note: immatricolato come italiano. Nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta come categoria assegnata deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Adem Mustafa, nasce a Berdicë o Kosmaç di Skutari (Albania) il 1° ottobre 1919. Celibe, è di nazionalità albanese e risiede a Skutari. Viene arrestato in Albania il 9 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54497 e viene classificato come SCH A (Schutzhäftlinge – deportato per motivi precauzionali – albanese) Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1944, dove arriva il 31 ottobre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 34774 e viene classificato come deportato per motivi poitici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Viene successivamente trasferito a Buchenwald. Muore a Buchenwald il 21 gennaio 1944. Note: Nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta nato il 10 maggio 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Agerbo o Acerbo Francesco, nasce a Napoli il 7 marzo 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55092 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4927. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74544. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Agrò Angelo, nasce a Palermo il 4 marzo 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54950 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 1° novembre 1943 e dimesso il 13 novembre 1943. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 14 dicembre 1943. Dimesso il 21 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove arriva il 14 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8662 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Aiello Albano, nasce a Feroleto Antico (Catanzaro) il 24 febbraio 1912. Coniugato, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53682 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.
Aiello o Aielo Michele, nasce a Rombiolo (Vibo Valentia) il 22 agosto 1921. Risiede a Rombiolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54428 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20374 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 7 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano.
Alaimo Salvatore, nasce a Naro (Agrigento) il 1° febbraio 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Ragusa. Viene arrestato a Caltagirone (Catania) il 7 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54383 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vasaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta come data di nascita 2 febbraio 1916. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano.
Albanese Antonio, nasce a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) il 1° ottobre 1917. Coniugato, risiede a Reggio Calabria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55176 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.
Albani Carmelo, nasce ad Acate (Ragusa) il 18 agosto 1913. Coniugato, risiede ad Acate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53772 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 4 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano, Ministero della Difesa.
Albera Carlo, nasce ad Aiello Calabro (Cosenza) il 25 aprile 1921. Celibe, risiede a San Piertro in Amantea (Cosenza). Viene arrestato a Pavia il 21 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54966 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Buchenwald il 17 novembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96744 e dove viene classificato come deportato per motivi poitici (POL – Politisch). Note in un documento di Buchenwald (in Arolsen) risulta risiedere a Reggio Calabria. Fonti: Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.
Albergo d’Achille o d’Achile Andrea, nasce a Barletta (Bari) il 9 agosto 1918. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55141 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta essere nato il 9 giugno 1918. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Alberti Francesco o Franco, nasce a Novi Ligure (Alessandria) il 5 aprile 1917. Celibe, risiede a Novi Ligure. Viene arrestato a Chiavari (Genova) il 2 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55275 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Albicocco Vincenzo, nasce a Messina il 20 marzo 1920. Celibe, risiede a Ucria (Messina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54710 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89009 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Albo Giuseppe, nasce a Trieste il 16 febbraio 1917. Celibe, risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54992 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Alderisi Vincenzo, nasce a Giarratana (Ragusa) il 12 dicembre 1912. Celibe, risiede a Giarratana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54898 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Muore a Dachau il 3 aprile 1944. Note: il Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Aldighieri Emilio, nasce a Crema (Cremona) il 28 dicembre 1922. Risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54865 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4928 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Aldrovandi Vittorio, nasce a Roma il 13 febbraio 1918. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54550 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 20 giugno 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.
Alessi Luigi, nasce a Palazzo Adriano (Palermo) il 22 novembre 1912. Risiede a Ribera (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54294 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e cuoco. Viene trasferito a Auschwitz il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove gli viene assegnato il numero di matricola 4929. Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen, dove arriva 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 74615 e viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Muore a Sachsenhausen il 23 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.
Alfano Andrea, nasce a Santa Domenica Talao (Cosenza) il 24 agosto 1921. Risiede a Santa Domenica Talao. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54810 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e automobilista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40464 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 30 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Alfieri Giuseppe, nasce a Saviano o Piazzolla di Nola (Napoli) il 5 gennaio 1911. Coniugato, risiede a Saviano o Piazzolla di Nola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53686 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 3 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Alfonsi Artemio, nasce a Casape o Olevano Romano (Roma) il 9 aprile 1903. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54024 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4930. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 21 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74629. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 27 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Ali Hasan, nasce a Kukës (Albania) nel 1901. Di nazionalità albanese, risiede a Kukës. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54728 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35125. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Altimare Antonio, nasce ad Avola (Siracusa) il 2 maggio 1916. Celibe, risiede ad Avola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54848 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Blaichach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Alvini Pasquale, nasce a Porto Torres (Sassari) il 26 maggio 1920. Celibe, risiede a Porto Torres. Viene arrestato a Treviso il 5 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53683 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pescatore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Alviti Luigi, nasce a Bari il 10 aprile 1917. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53690 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4931. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 21 dicembre 1943 e gli viene assegnato il numero di matricola 74631. Viene successivamente trasferito a Auschwitz, dove gli viene assegnato il numero di matricola 180773. Muore a Auschwitz il 5 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Amabile Eusebio, nasce a Velletri (Roma) il 3 settembre 1911. Risiede a Velletri. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53678 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72468. Viene poi trasferito a Ravensbrück, dove arriva il 15 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 8233 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: secondo il Ministero della Difesa risulta essere morto a Sachsenhausen il 19 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa.
Amabile Giuseppe, nasce a Napoli il 6 ottobre 1920. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54504 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34983 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 7 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Amedeo Enrico, nasce a Bianzone (Sondrio) il 5 giugno 1916. Risiede ad Ardenno (Sondrio). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54615 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72520. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Americano Italo, nasce a Chiuduno (Bergamo) il 20 novembre 1916. Coniugato, risiede a Bergamo. Viene arrestato a Bergamo il 12 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53670 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Amici Romolo, nasce a Roma il 19 novembre 1919. Coniugato, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54333 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista e tornitore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 12 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau) il 10 marzo 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 31 maggio 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56214 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Amigoni o Amigani Pietro, nasce a Trieste il 9 febbraio 1916. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55024 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40465 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene poi trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) il 1° dicembre 1944. Note: come data di nascita risulta anche 9 maggio 1916. Nei documenti tedeschi (in Arolsen) è riportato come cognome anche Amigani. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Ammaturo Francesco, nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) il 25 settembre 1919. Celibe, risiede a Torre Santa Susanna. Viene arrestato il 15 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55207 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35205. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944, dove arriva il 3 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Anaclerio Giuseppe, nasce a Bari il 18 marzo 1920. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54689 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49421 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: come data di nascita risulta anche 1° marzo 1920. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Andreani Claudio, nasce a Vezzano Ligure (La Spezia) il 9 giugno 1902. Risiede a Vezzano Ligure. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53671 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 23 settembre 1944. Viene dimesso il 1° ottobre 1944. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 15 febbraio 1944 e dimesso il 7 marzo 1944. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9224. Muore a Natzweiler il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa.
Andreoletti Gaudenzio, nasce a Carpignano Sesia (Novara) il 1° settembre 1915. Risiede a Carpignano Sesia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54882 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9517 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi ricoverato presso infermeria di Natzweiler (Revier) il 15 aprile 1944 e dimesso il 19 aprile 1944. Viene successivamente ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 12 luglio 1944, da dove viene dimesso 24 luglio 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 102600 e viene assegnato al Blocco 30. Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 10 febbraio 1945. Muore a Dachau il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.
Andriello Antonio, nasce a Fabrizia (Catanzaro) il 22 giugno 1913. Risiede a Fabrizia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54549 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Muore a Lublin – Majdanek il 12 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Angelica Giovanni, nasce a Aviano (Udine) il 27 settembre 1917. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato l’8 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53675 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e pittore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 12 dicembre 1943. Viene poi trasferito a Dachau il 13 dicembre 1943. Assegnato al Blocco di punizione (Strafblock) il 16 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 17 novembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 96745 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Langensalza (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 4 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Angelillo Alberto, nasce a Napoli il 7 settembre 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55159 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8669 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 12 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Dachau il 5 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103009. Muore a Dacahau il 28 gennaio 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come data di nascita 13 novembre 1902. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano.
Angileri o Angelire Giuseppe, nasce a Mazara del Vallo (Trapani) il 4 o 6 agosto 1921. Coniugato, risiede a Mazara del Vallo. Viene arrestato a Roma il 24 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54702 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale, operaio e contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: NARA – Washington e documenti Arolsen riportano come cognome Agelire e come data di nascita 4 agosto 1921. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Aniello Ignazio, nasce a Vittoria (Ragusa) il 12 gennaio 1920. Celibe, risiede a Vittoria. Viene arrestato a Bolzano il 6 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53680 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Annunziato o Anunziato Luigi, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 16 giugno 1922. Celibe, risiede a Ottaviano (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54095 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89029 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: come data di nascita risulta anche 17 giugno 1922. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Ansuinelli Torquato, nasce a Castelsantangelo sul Nera di Vallinfante (Macerata) il 17 novembre 1915. Celibe, risiede a Castelsantangelo sul Nera di Vallinfante. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53681 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89027 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Antognoli Filiberto, nasce a La Spezia il 22 agosto 1919. Risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54708 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131320 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 30 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Antola Giorgio, nasce a Genova il 21 ottobre 1915. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54738 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista. Viene liberato ad Allach. Note: schedato in CPC (Casellario Politico Centrale – schedario dei sovversivi). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Antonelli Nello, nasce a Biella (Vercelli) il 4 ottobre 1918. Risiede a Ponderano (Biella). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53679 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9518. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Antonini Guido, nasce a Pirano (Pola) il 6 marzo 1917. Celibe, risiede a Pirano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53689 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89028 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Antonino Michele, nasce a San Severo (Foggia) il 17 luglio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Severo. Viene arrestato in Sicilia il 5 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55327 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e vignaiolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35277. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 29 ottobre 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Anzalone Giuseppe, nasce a Montefalcione (Avellino) il 6 giugno 1918. Celibe, risiede a Montefalcione. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53684 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40468 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 30 maggio 1944. Viene poi trasferito a Linz I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 giugno 1944. Viene infine trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Apruzzese Marco, nasce a Bovino (Foggia) il 2 ottobre 1913. Celibe, risiede a Novara. Viene arrestato a Valona (Albania) il 6 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54521 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Bäumenheim-Asbach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Bäumenheim-Asbach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Arabia Giuseppe, nasce a Giugliano in Campania (Napoli) il 5 agosto 1913. Risiede a Giugliano in Campania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53674 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) dal 12 febbraio 1944, dove arriva il 4 marzo 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9228 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 25 settembre 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler il 9 novembre 1944 e decentrato a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Note: come data di nascita risulta anche 5 agosto 1903. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Ministero della Difesa.
Arabo Eugenio, nasce a Milano il 23 ottobre 1912. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55110 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Arcari Mario, nasce a Casalmaggiore (Cremona) il 24 agosto 1921. Risiede a Casalmaggiore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53782 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4932. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74643. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 23 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Arcelli Bruno, nasce a Piacenza il 2 marzo 1913. Risiede a Ferriere (Piacenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53676 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 18 agosto 1944 Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Arcuri Giuseppe, nasce a Palermo il 14 settembre 1921. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Sarzana (La Spezia) il 5 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55075 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Arilis o Ariis Giovanni, nasce a Raveo (Udine) il 14 novembre 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53878 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4933 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Aringhieri Marino o Mariano, nasce a Pisa il 1° gennaio 1916. Celibe, risiede a Livorno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54072 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9231. Viene poi trasferito a Dachau il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111426. Viene successivamente trasferito a Baumenheim Asbach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Baumenheim. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Arlotti Renato o Renaldo, nasce a Serravalle di Riva del Po (Ferrara) il 13 gennaio 1903. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Ferrara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54387 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Großberghofen-Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Großberghofen-Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Armagos Atanasio, nasce a Loxada (Grecia) il 2 maggio 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55393 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91789. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Armuzzi Flavio, nasce a Forlì l’11 novembre 1925. Risiede a Forlì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54942 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Arnaboldi Giuseppe, nasce a Albate (Como) il 16 settembre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ginevra (Svizzera). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53669 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40469 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Note: schedato in CPC (Casellario Politico Centrale – schedario dei sovversivi). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Arno Carmelo, nasce a Piazza Armerina (Enna) il 13 febbraio 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53928 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4934. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Artalini Angelo, nasce a Voghera (Pavia) il 6 aprile 1923. Risiede a Voghera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54895 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.
Artuso Giovanni, nasce a Noventa Vicentina (Vicenza) il 3 ottobre 1909. Coniugato, risiede a Noventa Vicentina. Viene arrestato a Vicenza il 20 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53692 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Atrio Alberto, nasce a Pozzuoli (Napoli) il 23 febbraio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Pozzuoli. Viene arrestato il 23 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53694 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39082 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 23 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 25 febbraio 1918. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Atzei Claudio, nasce a Siris (Oristano) il 10 novembre 1920. Coniugato, risiede a Siris. Viene arrestato a Cagliari nell’ottobre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53691 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Saulgau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Aucello Michele, nasce a Cassano delle Murge (Bari) il 27 maggio 1911. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53685 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.
Audencio Francesco o Francisco, nasce a Firenze il 7 giugno 1909. Coniugato con Assunta (?) e padre di tre figli, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55432 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40470 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 30 maggio 1944. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 21 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.
Augugliaro Baldassarre, nasce a Erice (Trapani) il 17 ottobre 1913. Coniugato, risiede a Erice. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54935 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 14 luglio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 17 marzo 1923. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Augustini o Agostini Riccardo, nasce a Tobla (?) – (Svizzera) il 22 gennaio 1912. Risiede a Paese (Treviso). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55367 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72516. Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 17 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 80181 e viene classificato come SCH FP (Schutzhäftlinge – deportato per motivi precauzionali che ha tentato una fuga). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.
Auletta Stanislao, nasce a Olevano sul Tusciano (Salerno) il 24 dicembre 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a Olevano sul Tusciano. Viene arrestato a Parma il 15 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53687 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34742 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 25 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Aurelio Giuseppe, nasce a Albidona (Cosenza) il 12 aprile 1908. Coniugato, risiede a Albidona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53673 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Avanzi Filippo, nasce a Sandrigo (Vicenza) il 3 maggio 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Varese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55232 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89050 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 5 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Aversa Francesco, nasce a Monopoli (Bari) il 2 aprile 1917. Coniugato, risiede a Monopoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55261 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35481 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 1° febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Aveta Vincenzo, nasce a Napoli il 28 gennaio 1915. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 5 ottobre 1942 e detenuto, prima nel Carcere militare di Gaeta (Latina) e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55368 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34725 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 21 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Avina, Avino o Adino Giovanni, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 18 maggio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Napoli – Santa Maria la Scala. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53688 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): venditore ambulante – commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101027 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Azzani Asolino, nasce a San Vito al Tagliamento (Udine) l’11 giugno 1910. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53817 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4935 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.
Azzolini Giovanni, nasce a Molfetta (Bari) il 31 luglio 1920. Celibe, risiede a Molfetta. Viene arrestato a Bolzano il 13 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53693 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bacci Florio, nasce a Prato (Firenze) il 21 febbraio 1922. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53829 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6310 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 24 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, NARA – Washington, Morse – Landé.
Badile, Idile o Jdile Domenico, nasce a Sassari il 10 gennaio o febbraio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54283 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4988. Viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.
Baghi Pietro, nasce a Verrone (Vercelli) il 20 febbraio 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ponderano (Biella). Viene arrestato a Napoli il 24 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54940 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bagnoli Elio, nasce a Poggibonsi (Siena) il 3 dicembre 1903. Risiede a Siena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55142 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 10 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.
Balboni Ivano, nasce a Ferrara il 26 ottobre 1915. Celibe, risiede a Ferrara. Viene arrestato il 28 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55360 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commesso viaggiatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34565. Viene poi trasferito a Ellrich (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau) il 3 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Baldari Francesco, nasce a Ponticelli (Napoli) il 23 agosto 1922. Celibe, risiede a Barra (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Roma il 18 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53844 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Baldracchi Bruno, nasce a Milano il 6 febbraio 1918. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55171 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72521. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.
Balducci Francesco, nasce a San Ferdinando di Puglia (Foggia) il 13 luglio 1920. Celibe, risiede a San Ferdinando di Puglia. Viene arrestato ad Atene (Grecia) il 3 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53780 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34980 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 67496. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Baleri o Balleri Siro o Sirio, nasce a Livorno il 22 marzo 1903. Celibe, risiede a Livorno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55210 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40473 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen. Muore a Mauthausen il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Balestreri o Balestrieri Carlo, nasce a Flero (Brescia) il 23 febbraio 1914. Risiede a Cicognolo (?) – Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55067 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratre ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4937. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74605. Viene infine trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 14 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Balinzo Carmine, nasce a San Angelo dei Lombardi (Avellino) l’8 giugno 1918. Coniugato, risiede a San Angelo dei Lombardi. Viene arrestato a San Angelo dei Lombardi il 27 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54986 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Balistreri o Balistrieri Rosario, nasce a Palma di Montechiaro (Agrigento) il 17 febbraio 1921. Celibe, risiede ad Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53808 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach il 15 aprile 1945. Note: in Arolsen la data di nascita riportata è 16 febbraio 1921. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Balsamo Gaetano, nasce a Carini (Palermo) il 1° aprile 1920. Risiede a Carini. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54329 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 20407. Viene poi trasferito a Dachau, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151752. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore presso l’ospedale americano di Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Balzola Ettore, nasce a Carouge (Svizzera) il 9 aprile 1912. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53800 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Banatti Clodemiro, nasce a Zug (Svizzera) l’8 aprile 1914. Risiede a Zug. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53820 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Dachau il 20 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.
Bandini Giovanni, nasce a Parma il 24 giugno 1915. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55094 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12242. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Muore a Dachau l’11 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Banfi o Bafi Ermenegildo, nasce a Palazzolo Milanese di Paderno Dugnano (Milano) il 29 marzo 1917. Risiede a Sormano (Como). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53811 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): stipettaio – ebanista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4938. Viene infine trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Neuhirschstein il 24 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Baraldini Augusto, nasce a Mirandola (Modena) il 2 dicembre 1902. Coniugato, risiede a Carpi (Modena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54380 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Muore a Dachau il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Barani Rolando, nasce a Riparbella (Pisa) l’11 agosto 1921. Risiede a Riparbella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54984 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9240. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98809. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97591 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 13 gennaio 1945. Note: in un documento depositato presso gli Arolsen risulta come luogo di nascita Pomarance (Pisa). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Barbagallo Gaetano, nasce a Ramacca (Catania) il 29 agosto 1909. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato il 6 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55311 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34626. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 1° novembre 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barbarini Nino, nasce a Parma il 18 giugno 1919. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54941 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4939. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barbero o Barbera Francesco, nasce a Taurianova (Reggio Calabria) il 25 aprile 1912. Risiede a Taurianova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54685 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Allach il 1° febbraio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 30 aprile 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Barbero Luigi, nasce a Roccaverano (Asti) il 16 novembre 1913. Risiede a Roccaverano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55041 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14760. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98653. Muore a Dachau il 19 gennaio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 6 novembre 1913 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Barbieri Evaldo, Evandro o Ivaldo, nasce a Roma il 1° gennaio 1920. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53907 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Natzweiler. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 99567. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 19 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 35815. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barbuti Raffaele, nasce a Catanzaro il 10 gennaio 1909. Risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55424 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Barca Attilio o Rutilio, figlio di Armando ed Erminia Zabari, nasce a Copparo (Ferrara) il 5 luglio 1925. Celibe, risiede a Savio (Ravenna). Viene arrestato a Roma il 16 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53824 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34941 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Liberato, viene rimpatriato il 1° settembre 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barcella Vincenzo, nasce a Reggio Calabria il 25 agosto 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53827 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6315 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore in luogo ignoto 1° marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Bardicchia o Bardichia Vincenzo, nasce a Sandonaci (Brindisi) il 20 settembre 1911. Risiede a Sandonaci. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53832 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89070 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Muore a Linz il 16 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Barinello o Parnello Salvatore, nasce a Paceco (Trapani) il 16 dicembre 1912. Celibe, risiede a Trapani. Viene arrestato in Francia il 29 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53790 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40476 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Note: nei documenti depositati presso il NARA – Washington il cognome riportato è Barinelle. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barone Carmine, nasce a San Anastasia (Napoli) il 17 dicembre 1913. Coniugato, risiede a Pomigliano d’Arco (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54675 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barone Nicola, nasce a Longobardi (Catanzaro) il 16 febbraio 1917. Risiede a Fiumefreddo Bruzio (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53834 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 12984. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barsotti Benedetto, nasce a Lucca il 12 dicembre 1914. Celibe, risiede a Sant’Anna di Stazzema (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54965 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scultore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40478 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bartotelli o Bartoletti Fernando, nasce a Roma il 18 ottobre 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 9 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53839 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Fischen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Fischen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Barzanti Andrea, nasce a Scandicci (Firenze) il 25 settembre 1922. Celibe, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53838 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): impiegato postale. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 35502 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Basco o Basso Martino, nasce a Montecorvino Rovella (Salerno) il 1° aprile 1916 o 1921. Celibe, risiede a San Martino (Salerno). Viene arrestato a Cesena il 15 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54579 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 1° giugno 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56215 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Basile o Bassil Antonio, nasce a Ustica (Palermo) il 1° febbraio 1916. Celibe, risiede a Ustica. Viene arrestato il 22 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54923 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Allach-Großberghofen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Basilotta o Basilotto Sigismondo, nasce a Nicosia (Enna) l’11 aprile 1913. Coniugato, risiede a Nicosia. Viene arrestato in Spagna il 18 novembre 1938 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54829 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bastili o Bastini Giuseppe, nasce a Montorso Vicentino (Vicenza) il 13 giugno 1912. Risiede a Montecchio Maggiore (Vicenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54991 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 12 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Battaglia Nicola, nasce a Barletta (Bari) il 18 marzo 1909. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55032 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31522 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito in luogo ignoto. Viene infine trasferito a Buchenwald il 15 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 112452. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 9 marzo 1909. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Battista Giovanni, nasce a Civitanova del Sannio (Isernia) il 24 giugno 1911. Risiede a Civitanova del Sannio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55422 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Battistin Tullio o Tulio, nasce a Vicenza il 19 giugno 1919. Risiede a Cornedo Vicentino (Vicenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53939 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12250. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bazzeo Giuseppe, nasce a Tapogliano di Campolongo (Udine) il 10 febbraio 1920. Celibe, risiede a Tapogliano di Campolongo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53826 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Beani Guido, nasce a Seravezza (Lucca) il 7 marzo 1905. Coniugato, risiede a Seravezza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53702 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marmista. Muore a Dachau il 17 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Arolsen.
Beccati Dante, nasce ad Ariano Polesine (Rovigo) il 17 novembre 1920. Celibe, risiede a Ariano Polesine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55123 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Beccati Giulio, nasce a Roma il 5 dicembre 1910. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Firenze il 4 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53951 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bejram Dschafa o Xhofa, nasce a Kruja (Albania) nel 1916. Risiede a Kruja. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55313 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bellante Marco, nasce a Cavalese (Trento) il 24 aprile 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Cavalese. Viene arrestato a Cavalese il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53835 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 101149. Muore a Buchenwald il 20 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Bellini Emilio, nasce a Taranto il 14 gennaio 1923. Celibe, risiede a Taranto. Viene arrestato a Roma il 7 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53837 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bellizzi o Belizi o Bellissi Giuseppe o Josef, nasce a Castrovillari (Cosenza) il 6 giugno 1922. Risiede a San Lorenzo del Vallo (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53813 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove arriva il 25 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 121835 e viene classificato come Jude (ebreo). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 31 gennaio 1945. Viene infine rinchiuso nel Blocco celle. Muore a Mauthausen (Blocco celle) il 25 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen, Morse – Landé.
Bellucci Paris, nasce a Pianello (Perugia) il 16 luglio 1918. Risiede a Pianello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55097 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Beltrame Gastone, nasce a Montebello Vicentino (Vicenza) il 16 marzo 1920. Risiede a Montebello Vicentino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53804 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40482 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Gusen il 27 febbraio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 16 marzo 1880. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Bendoni Guido, nasce a Talla (Arezzo) il 7 aprile 1902. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Bettolle (Siena). Viene arrestato a Montevarchi il 9 ottobre 1942 e detenuto a Firenze, a Roma, nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54961 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34993 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 102256. Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Benedetti Pietro, nasce al Cairo (Egitto) il 10 gennaio 1916 o 1917. Celibe, risiede a Esine (Brescia). Viene arrestato a Brescia il 10 marzo 1937 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54503 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio e tornitore. Viene trasferito a Buchenwald l’11 aprile 1944, dove arriva il 15 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 47182 e viene classificato come ASR (Arbeitsscheu Reich – lavoratore riottoso nel Reich / lavoratori civili o ex IMI civilizzati inviati in KZ per punizione). Note: nei documenti di Arolsen risulta nato al Cairo il 10 gennaio 1916 e residente a Brescia. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Benini Emilio, nasce a Polistena (Reggio Calabria) il 24 marzo 1908. Coniugato, risiede a Rosarno (Reggio Calabria). Viene arrestato a Bianco Novo (Reggio Calabria) il 3 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53830 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Großberghofen-Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Großberghofen-Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bentivoglio o Bantivoglio Luigi, nasce a Tassullo (Trento) il 12 novembre 1908. Risiede a Pavillo (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55406 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9252. Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler). Muore a Natzweiler l’11 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Benzoino Luigi, nasce a Napoli il 7 luglio 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53812 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72491. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Berahimi Rechep, nasce a Bicaj (Albania) nel 1915. Risiede a Bicaj. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53995 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Berdoncini o Bertoncini Adelmo, nasce a Lucca il 30 aprile 1916. Celibe, risiede a Fosciandora (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54165 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89116 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bergamaschi Leandro, nasce ad Alzano Lombardo (Bergamo) il 26 febbraio 1915. Celibe, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55138 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bernabei Alfiero, nasce a Marino (Roma) il 23 aprile 1895. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54547 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): restauratore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9532. Viene trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944. Muore a Dachau il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bernardini Olindo, nasce a Pescorocchiano (Rieti) il 13 marzo 1902. Risiede a Rieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55346 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bernasconi Giuseppe, nasce a Cagliari il 3 marzo 1920. Celibe, risiede a Cagliari. Viene arrestato a Cuneo il 6 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54323 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Berretari Sergio, nasce a Firenze il 28 dicembre 1923. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54541 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12260. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bertassi Ermete, nasce a Milano il 6 gennaio 1921. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Novo Mesto (Jugoslavia) il 20 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54683 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bertocchi Severino, nasce ad Albano Sant’Alessandro (Bergamo) il 28 marzo 1918. Celibe, risiede ad Albano Sant’Alessandro, dove viene arrestato il 4 settembre 1942 e poi detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55399 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Muore a Dachau il 7 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Bertoletti Guerrino, nasce a Calasca Castiglione (Novara) il 17 maggio 1913. Risiede a Calasca (Novara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53807 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Muore a Dachau il 4 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bertoli Raimondo, nasce a Brescia il 16 gennaio 1912. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54351 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Muore a Dachau il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bertolini Mario, nasce a Catanzaro il 4 aprile 1918. Risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55314 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Bertolla Vincenzo, nasce a Sarzana (La Spezia) il 17 settembre 1917. Risiede a Sarzana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54756 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Neuengamme l’8 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Bessi Giacomo, nasce a Rudiano (Brescia) il 29 dicembre 1916. Risiede a Rudiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53823 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9262. Muore a Natzweiler il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Biagi Antonio, nasce a Seravezza (Lucca) il 19 dicembre 1916. Risiede a Querceta (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54723 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bianca Michele, nasce a Avola (Siracusa) il 24 marzo 1918. Risiede a Siracusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54983 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20449 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 28 novembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 2 aprile 1918 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Bianchi Carlo, nasce a Fabriano (Ancona) il 3 giugno 1910. Coniugato, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53905 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tappezziere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40484 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 2 febbraio 1945. Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 7 febbraio 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Mauthausen e come data 7 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Bianchini Luigi, nasce a Cerchio (l’Aquila) il 30 maggio 1921 o 1912. Celibe, risiede a Cerchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54356 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34919. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Salza / Dora Mittelbau il 4 febbraio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 31 maggio 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Bianco Beniamino, nasce a Mugnano del Cardinale (Avellino) il 28 agosto 1916. Risiede a Mugnano del Cardinale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55352 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20450 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Flossenbürg il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 27 dicembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 28 luglio 1916. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Biasini Eros, nasce a Roma il 13 luglio 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55298 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4941. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Biasion Riccardo, nasce a Venezia il 7 marzo 1920. Celibe, risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53758 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): saldatore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40485 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bicciato Giovanni, nasce a Polverara (Padova) il 10 dicembre 1921. Celibe, risiede a Saonara (Padova). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53809 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 88917 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 settembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bidotti Virgilio, nasce a Ilbono (Nuoro) il 4 aprile 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nuoro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53825 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bielli Emilio, nasce a Cave (Roma) il 31 gennaio 1917. Risiede a Cave. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54411 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bigalli Vasco, nasce a Lastra a Signa (Firenze) il 26 maggio 1910. Celibe, risiede a Lastra a Signa (Firenze). Viene arrestato in Jugoslavia il 23 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55012 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Note: Libro dei Deportati riporta come luogo di nascita Casellina a Torri (Firenze). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Biolcati o Biocati Umberto, nasce a Occhiobello – frazione Santa Maria Maddalena (Rovigo) l’11 aprile 1917. Risiede a Santa Maria Maddalena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55359 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): gondoliere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40487 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 2 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Biondo Antonino o Antonio, nasce a Cinisi (Palermo) il 6 luglio 1909. Risiede a Cinisi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54638 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 39783 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 106880. Note: nessun dato riportato su Libro dei Deportati. Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen, Morse – Landé.
Biondolillo Salvatore, nasce ad Alia (Palermo) il 6 settembre 1914. Risiede ad Alia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53819 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 20456. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 10 gennaio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 7 settembre 1914. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Birolo Erminio, nasce a Corbola (Rovigo) il 14 marzo 1919. Risiede a Corbola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55186 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9267. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bisignano Giuseppe, nasce a San Piero Patti (Messina) il 28 dicembre 1912. Celibe, risiede a San Piero Patti, dove viene arrestato il 25 settembre 1941 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55243 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bistezzo o Bisteno Luigi, nasce a Castelbaldo (Padova) il 2 marzo 1917. Risiede a Littoria (ora Latina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54417 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8686. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bitto Rosario, nasce a Messina il 25 luglio 1909. Risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55334 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4942. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74627 e viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore a Lise il 6 agosto 1944. Note: Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Oranienburg e come data di morte il 5 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Boari Mario Cesare, nasce a Portomaggiore (Ferrara) il 21 marzo 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54271 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40488 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 28 giugno 1944. Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Viene infine ricoverato nuovamente presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 13 marzo 1945. Muore a Mauthausen il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Boato Pietro, nasce a Dolo (Venezia) il 18 aprile 1916. Celibe, risiede a Dolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54765 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen.
Boccher Emilio, nasce a Roncegno (Trento) il 18 luglio 1914. Risiede a Roncegno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53801 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bodini Mario, nasce a Lecce il 24 dicembre 1919. Risiede a Lecce. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53806 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20460 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 22 marzo 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 24 novembre 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Ministero della Difesa, Libro dei Deportati, Arolsen.
Boella Angelo, nasce a Genova il 12 febbraio 1920. Celibe, risiede a Genova. Viene arrestato a Genova il 28 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53822 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bogi o Poggi Marsilio, nasce a Norcia (Perugia) il 12 marzo 1917. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 13 giugno 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55198 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34745. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Boi Battista, nasce a Bari Sardo (Nuoro) il 25 dicembre 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Bari Sardo. Viene arrestato in Francia nell’aprile del 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53841 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Boi o Por Pietro, nasce a Palazzolo Vercellese (Vercelli) il 25 luglio 1916. Risiede a Palazzolo Vercellese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55155 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90175 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Sankt Valentin il 31 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bolzon o Bolzan Francesco, nasce a Castel di Godego (Treviso) il 15 marzo 1922. Risiede a Pescantina (Verona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53802 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74621. Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Viene poi trasferito a Buchenwald il 28 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 75278 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonacito Antonino, nasce a Scordia (Catania) il 27 marzo 1923. Coniugato, risiede a Scordia. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 3 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55454 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12275. Viene poi trasferito a Dachau il 26 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Augsburg. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonada o Bonade Angelo, nasce a Montanaro (Torino) il 25 marzo 1914. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53833 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen nel febbraio del 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Bonalumi o Vonalumi Carlo, nasce a Milano il 28 novembre 1917. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Cagliari il 2 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54413 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96752 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonalumi Rinaldo, nasce a Sesto San Giovanni (Milano) il 27 luglio 1917. Celibe, risiede a Sesto San Giovanni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54620 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4944. Viene trasferito Schloss Neuhirschstein (campo satellite di Flossenbürg). Muore a Schloss il 18 ottobre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come luogo di nascita anche Terno d’Isola (Bergamo) e come data di nascita anche 7 giugno 1917. Nei documenti originali di Flossenbürg (in Arolsen) la data di nascita riportata è 17 luglio 1917 e 27 luglio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonamici Ferrero, nasce a Sesto Fiorentino (Firenze) il 22 ottobre 1913. Celibe, risiede a Firenze. Viene arrestato a Roma il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54542 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): addetto alle caldaie per sapone. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonanni o Bonani Alfredo, nasce a Rieti il 12 aprile 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55349 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9276 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98156. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97711 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Wiener Neudorf (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene infine trasferito ad Auschwitz. Note in un documento stilato dall”United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) il Bonanni in data 9 aprile 1946 si trovava (proveniente da Praga) nel Campo di transito di Mittenwald / Baviera (nel campo dal 27 marzo 1946) in attesa di essere rimpatriato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.
Bonassoli Giulio, nasce a Nembro (Bergamo) il 10 luglio 1910. Coniugato, risiede a Nembro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54298 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 13 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonaventura Augusto, nasce a Tarano (Rieti) il 3 settembre 1890. Coniugato, risiede a Littoria (ora Latina). Viene arrestato a Littoria il 18 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53821 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Bonavita Salvatore, nasce a Rotondella (Matera) il 23 settembre 1922. Risiede a Rotondella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54786 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89156 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Gusen il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Boncarsi o Bonacarsi Rosano, nasce a Catania il 19 marzo 1915. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54982 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.
Bondanari o Montanari Domenico, nasce a Faenza (Ravenna) il 10 settembre 1904. Risiede a Reda – frazione di Faenza (Ravenna). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54317 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40659 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene successivamente trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 4 dicembre 1944. Note: nei documenti di Arolsen il cognome riportato è Montanari. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Bonfiglio Carmelo, nasce a Ficarra (Messina) il 12 dicembre 1915. Celibe, risiede a Ficarra. Viene arrestato il 14 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54826 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34788 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Muore a Dora il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Bonfrini o Monfrini Dario, nasce a Milano il 4 novembre 1916. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54946 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 1° agosto 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 21114. Viene poi trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Boni Agide, nasce a Tresigallo – frazione di Formignana (Ferrara) il 2 giugno 1920. Coniugato e padre di due figli, risiede a Tresigallo. Viene arrestato a Verona l’8 o il 10 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54335 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 23 giugno 1944, dove arriva il 26 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 63794 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Boni Emilio, nasce a Castell’Arquato (Piacenza) il 10 ottobre 1920. Celibe, risiede a Castell’Arquato. Viene arrestato a Milano il 7 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53836 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonici Alfonso, nasce a San Margherita Ligure (Genova) il 5 agosto 1911. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54925 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati,, Morse – Landé.
Bonifacio o Bonifaccio Erminio o Erdemiro, nasce a Zevio (Verona) il 6 giugno 1917. Risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54218 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 13 ottobre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 4946. Muore a Schloss Neuhirschstein il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Valeria Morelli, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti, Archivio Tibaldi, Arolsen.
Bonino Mario, nasce a Crova (Vercelli) il 7 settembre 1922. Risiede a Settimo Torinese (Torino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55112 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6337 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth l’8 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.
Boninsegna Luigi, nasce a Vigne d’Arco (Trento) il 1° dicembre 1914. Risiede a Vigne d’Arco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55038 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Augsburg il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Bonitta Dante, nasce a Meduno (Udine) il 3 settembre 1915. Celibe, risiede a Meduno. Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 21 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55117 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e facchino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34818 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito alla SS-Baubrigade 3 (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonivento Mario, nasce a Fiume il 26 ottobre 1920. Celibe, risiede a Fiume. Viene arrestato a Sanremo (Imperia) il 10 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53972 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bonnete o Bonetto Pietro, nasce a Torino il 22 ottobre 1919. Celibe, risiede a Cunico (Asti). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54656 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89158 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Note: in Arolsen viene riportato come cognome Bonetto. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 2 ottobre 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bono Giuseppe, nasce a Mammola (Reggio Calabria) il 23 febbraio 1908. Risiede a Peschiera del Garda (Verona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53816 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Dautmergen (campo satellite dipendente da Natzweiler) tra il 21 e il 26 marzo 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9277. Muore a Schomberg-Dautmergen il 9 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bontempi Arturo, nasce a Brescia l’8 settembre 1918. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato in Francia il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55150 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Boratto Pasquale, nasce a Albanova (Napoli) il 14 ottobre 1915. Risiede ad Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53831 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89167 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito ad Auschwitz. Note: in Archivio Tibaldi riporta: liberato a Mauthausen il 5 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Borchi Quintillio, nasce a Campi Bisenzio (Firenze) il 25 dicembre 1903. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Donnino (frazione di Campi Bisenzio). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55114 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, mercante e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31405 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bordon Luigi, nasce a Venezia il 13 giugno 1910. Risiede a Mira (Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53898 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 6 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Borghesi Vinio, nasce a Roma il 16 dicembre 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53805 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Natzweiler il 1° dicembre 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 26 gennaio 1945. Viene liberato a Dachau. Note: Archivio Tibaldi riporta il suo trasferimento a Natzweileri in data 18 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Borghini Attilio, nasce a Parma il 2 novembre 1917. Celibe, risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53818 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35166 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Borgia Carmine, nasce a Napoli il 1° gennaio 1917. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54779 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40491 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Borile Guerino o Guerrino, nasce a Torino il 10 gennaio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Barcellona Pozzo di Gotto (Mesina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54862 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico tipografo e fabbro ferraio. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72522 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 22 febbraio 1945. Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 15 marzo 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 10 gennaio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Borrizzi o Borizzi o Borriszi Antonio, nasce a Rochister (Rochester / Regno Unito o Rochester / USA) il 31 luglio 1918. Risiede a Caltanissetta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55163 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau-Überlingen nell’aprile del 1945. Note: Il Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Bernau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Borromei Vincenzo, nasce a Cupra Marittima (Ascoli Piceno) il 2 agosto 1909. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54284 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau). Liberato a Blaichach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Borsetti Claudio, nasce a Bologna il 7 giugno 1902. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bologna. Viene arrestato a Spilamberto (Modena) il 26 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55011 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): capomastro. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bortoletti Ivano, nasce a Mirano (Venezia) il 27 gennaio 1921. Celibe, risiede a Mirano. Viene arrestato a Trieste il 15 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53840 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.
Bortolotti Carlo, nasce a Esmate – frazione di Solto Collina (Bergamo) il 5 maggio 1911. Coniugato, risiede a Colleretto Pedanea (Aosta). Viene arrestato il 17 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53810 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Borzachiello o Bozachiello Santo, nasce a Sant’Antimo (Napoli) il 25 dicembre 1918. Risiede a Sant’Antimo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54349 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 25 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20477 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 6 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Boschelle Enrico, nasce a Roncegno (Trento) il 15 gennaio 1921. Risiede a Roncegno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55063 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4947 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101080 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Bosco Luciano, nasce a Romans (Gorizia) l’8 settembre 1916. Coniugato, risiede a Romans. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54611 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40493 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 agosto 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoveraro presso l’infermeria (Revier) 4 settembre 1944. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 20 ottobre 1944. Il 7 gennaio 1945 viene ricoverato presso l’infermeria di Ebensee (Revier), dalla quale viene dimesso il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bossa Giovanni, nasce a Paesana (Cuneo) l’11 novembre 1916. Celibe, risiede a Paesana. Viene arrestato a Roma il 24 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53843 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene poi liberato. Note: Archivio Tibaldi riporta come luogo di liberazione Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bossi Luigi, nasce a Milano il 3 settembre 1916. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53933 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49626 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Archivio Tibaldi riporta come data di nascita 3 marzo 1917. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 settembre 1916. La stessa data di nascita è riportata su tutti i documenti di Arolsen. Sulla pagina del “Registro matricole” di Dachau (in NARA – Washington) la data di nascita riportata è 3 settembre 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Arolsen.
Bottino o Bottina Vincenzo, nasce a Napoli il 7 gennaio 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54394 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38932 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 7 gennaio 1911. La stessa data viene riportata nei documenti di Arolsen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bottioni Ettore, nasce a Parma il 22 aprile 1921. Celibe, risiede a Parma o Catania. Viene arrestato il 17 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55011 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): maccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34858 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 21 aprile 1920. Gli stessi dati sono riportati in Arolsen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Braccio o Braccia Salvatore, nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) il 2 aprile 1915. Celibe, risiede a Torre Santa Susanna. Viene arrestato nel dicembre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55033 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34815 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brambilla Paolo, nasce a Usmate Velate (Milano) l’11 novembre 1913. Celibe, risiede a Usmate Velate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55361 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34945 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 10 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brandi Domenico, nasce a Napoli il 12 luglio 1918. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53815 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9283. Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101481. Viene successivamente trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bratico Carmelo, nasce a Reggio Calabria il 13 luglio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Reggio Calabria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55193 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Libro dei Deportati riporta come nome di battesimo Kasmel. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bregani Mario, nasce a San Gottardo (?) il 12 marzo 1919. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54194 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau il 29 aprile 1945. Note: in Arolsen il luogo di nascita riportato è S. Gotardo. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brescancin Bruno, nasce a Toblach – Dobbiaco (Bolzano) il 12 ottobre 1912. Risiede a Cordenons (Udine). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54605 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4948. Muore a Flossenbürg il 13 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brescia Raffaele, nasce a Bari il 15 agosto 1920. Celibe, risiede a Bari. Viene arrestato a Nocera (Salerno) il 28 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54920 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34969 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brisar Giovanni, nasce a Circhina (Gorizia) l’8 agosto 1919. Celibe, risiede a Circhina. Viene arrestato a Torino il 6 febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55153 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brossic o Brossi Mario, nasce a Trieste il 9 settembre 1921. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54707 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4949. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Meissen Schloss ai primi di marzo del 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 26 settembre 1921. In Arolsen risulta come data di morte anche 8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruca Sebastiano, nasce a Torino il 27 novembre 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55322. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruccoleri Nicola, nasce a Favara (Agrigento) il 16 marzo 1908. Coniugato e padre di due figli, risiede a Favara. Viene arrestato il 26 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53828 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore e macchinista. Viene trasferito a Buchenwald, dove arriva il 6 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46742 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brunelli Attilio, nasce a Gubbio (Perugia) l’11 marzo 1913. Risiede a Gubbio o a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55230 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89199 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 3 settembre 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) dall’8 al 12 gennaio 1945. Viene poi trasferito ad Amstetten (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 23 marzo 1945. Viene trasferito infine a Mauthausen, dove viene liberato. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 novembre 1913. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brunelli Aurelio, nasce a Pistoia il 9 marzo 1913. Risiede a Pistoia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55268 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) e poi a Dachau, dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Brunetti Vito, nasce a Gioia del Colle (Bari) il 3 gennaio 1921. Risiede a Gioia del Colle o Castelvetrano (Trapani). Viene arrestato a Castelvetrano (Trapani) il 19 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53956 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4950. Viene poi trasferito a Buchenwald il 28 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 20 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9052. Muore a Flossenbürg il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruni Marcello, nasce a Castelfiorentino (Firenze) il 7 ottobre 1916. Celibe, risiede a Castelfiorentino. Viene arrestato a Firenze il 15 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54538 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101472. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruno Luigi, nasce a Barano d’Ischia (Napoli) il 21 giugno 1922. Risiede a Barano d’Ischia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54979 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8696. Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 20 aprile 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 157092 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 21 giugno 1928. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruno Vittorio, nasce a Firmo (Cosenza) il 12 dicembre 1917. Celibe, risiede a Cosenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53842 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4951. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 24 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74528 e viene classificato come reo abituale / politico (BV – POL / Berufbervrecher – Politisch). Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 20 maggio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31624 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 11 dicembre 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruschi Armando, nasce a Roma il 6 luglio 1921. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54426 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): artigiano. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bruscino Carmine, nasce a Napoli il 29 gennaio 1921. Celibe, risiede a Vico Equense (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 13 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54745 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34637. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 34637 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Brutto Luigi, nasce a Naro (Agrigento) il 17 febbraio 1920. Celibe, risiede a Naro. Viene arrestato a Milano il 17 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55400 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bua Carmelo, nasce ad Adrano (Catania) il 21 luglio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Adrano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55080 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Bucci Guerino o Guerrino, nasce a Roma il 21 gennaio 1916. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55425 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico, pittore e carpentiere. Viene trasferito a Natzweiler il 12 febbraio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9542 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98550. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 97769 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 settembre 1944. Muore a Gusen il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Buccioni Ferrante, nasce a San Godenzo (Firenze) il 20 novembre 1910. Celibe, risiede a Firenze. Viene arrestato il 4 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55441 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tappezziere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 35208. Viene poi trasferito a Flossenbürg il 29 novembre 1944, dove riceve il numero di matricola 39056. Viene successivamente decentrato a Königstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 30 gennaio 1945. Muore a Leitmeritz il 29 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Burgio o Borgio Domenico, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 13 dicembre 1913. Celibe, risiede a Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54281 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97721 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Muore a Melk il 21 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Burgio o Borgio Gaetano Guglielmo, nasce a Favara (Agrigento) il 29 luglio 1916. Celibe, risiede a Favara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54166 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9289 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau l’11 agosto 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Burgio Gandolfo, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 12 dicembre 1915. Risiede a Ravanusa. Viene arrestato a Palermo e detenuto prima a Palermo, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54771 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38941 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Buzzoni Pietro, nasce a Brescia il 29 gennaio 1920. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato il 22 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54852 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72466 Viene poi trasferito a Buchenwald il 25 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27968 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cacace Luigi, nasce a Napoli il 27 o 28 marzo 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54834 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Dachau e successivamente a Grossrosen. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 15 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 84910 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene decentrato a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Infine, viene trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Cacciato Salvatore, nasce a Canicattì (Agrigento) il 15 aprile 1914. Risiede a Canicattì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54395 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4952. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74546. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Cacciola Santo, nasce a Catania il 24 novembre 1914. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55372 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cacciopoli Antonio, nasce a Pozzuoli (Napoli) l’11 novembre 1922. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54114 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20505 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151803. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caffari Olindo, nasce a Rolo (Reggio Emilia) il 29 maggio 1918. Celibe, risiede a Concordia sul Secchia (Modena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54115 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau) dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cafissi o Caffissi Osvaldo, nasce a Prato (Firenze) il 15 giugno 1922. Coniugato, risiede a Prato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54118 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34602 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Saafeld (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 28 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.
Cagna Giovanni, nasce a Concesio (Brescia) il 31 gennaio 1918. Risiede a Concesio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54429 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72484. Viene poi trasferito a Dachau il 27 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 16 marzo 1945. Muore a Dachau il 17 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caiazza Gennaro, nasce ad Afragola (Napoli) il 19 gennaio 1903 o 1901. Risiede ad Afragola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55382 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Muore a Dachau il 3 maggio 1944. Note: in Arolsen (certificato di morte) risulta: Gaiazza Gennardo, nato il 19 marzo 1903 a Fragolla (nda: Afragola) da Antonio e Magdalena. Residente ad Afragola in Via Mele 14, mestiere muratore, morto a Dachau il 3 maggio 1944 alle ore 07.00. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caiazzo o Cajazzo Carmine, nasce a Gragnano (Napoli) il 10 ottobre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Casola (Napoli). Viene arrestato a Roma il 23 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54478 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cainelli Luigi, nasce a Povo (Trento) il 9 febbraio 1920. Risiede a Povo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54915 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore ad Allach ai primi di marzo del 1944. Note: in Arolsen risulta essere nato a Povo (Trento), figlio di Giuseppe e Adelaide Bertocci, residente a Povo Oltrecastello (Trento). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cainne o Caione Luigi, nasce a Foggia il 30 novembre 1915. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54539 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Note: in Arolsen risulta Caione Luigi. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Caire Giovanni, nasce a Verzuolo (Cuneo) il 26 giugno 1909. Celibe, risiede a Verzuolo. Viene arrestato in Sicilia il 20 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55289 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Note: in Arolsen risulta Caire Giovanni, figlio di Giacomo ed Elisabetta Giodanina. Arrestato in Sicilia il 20 luglio 1942. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Calderoni Aldo, nasce a Godo – frazione di Russi (Ravenna) il 6 settembre 1917 o 3 luglio 1917. Celibe, risiede a Godo. Viene arrestato in Grecia il 20 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55220 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35283 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Saalfeld il 18 febbraio 1944. Note: in Arolsen risulta come data di nascita 6 luglio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Calderoni Antonino, nasce a Pace del Mela (Messina) il 20 febbraio 1920. Risiede a Pace del Mela. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53924 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Calice Giovanni, nasce a Tunisi (Tunisia) il 7 marzo 1913. Coniugato, risiede a Bagheria (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53797 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131323 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 30 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore 3 marzo 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come data di morte 27 marzo 1945, mentre in una lista compilata dall’American Army riporta come data di morte 3 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Caligiuri, Caliguri o Caligiuni Angelo, nasce a Colosimi (Cosenza) il 22 gennaio 1917 o 1927. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Colosimi. Viene arrestato a l’Aquila il 6 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, macellaio e magazziniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34953 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Callegari o Calligare Primo, nasce a Parma il 15 febbraio 1909. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54015 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4953. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74542 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Sachsenhausen il 21 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Aned, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.
Calogero Giovanni o Giovanbattista, nasce a Cittanova (Reggio Calabria) il 3 o il 6 agosto 1917. Risiede a Gioia Tauro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54609 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20507 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau il 25 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 160232 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 26 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Calori Francesco, nasce a Locate Triulzi (Milano) il 14 marzo 1921. Celibe, risiede a Locate Triulzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54431 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89224 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Calvagni o Galvagni Bruno, nasce a Mezzolombardo (Trento) l’8 marzo 1911. Risiede a Trento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54267 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72463. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cambieri Massimiliano, nasce a Milano il 27 settembre 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54365 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operatore cinematografico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89225 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cambio o Cambiu Giuseppe, nasce a Nuoro il 3 febbraio 1912. Risiede a Nuoro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54780 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31575 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 107161. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 ottobre 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Camiso Francesco, nasce a Pisticci (Matera) il 16 novembre 1919. Celibe, risiede a Pisticci. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54727 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Campagna Ugo, nasce a Saronno (Varese) il 18 giugno 1921. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54112 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89227 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Rientra a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Campione Giuseppe, nasce a Palermo il 17 agosto 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55221 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene decentrato a Friedrichshafen (campo satellite dipendente da Dachau). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 5 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91778 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 29 ottobre 1944. Note: in Arolsen la data di nascita riportata è 15 agosto 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Campo Agatino, nasce a Misterbianco (Catania) il 1° maggio 1921. Risiede a Castel di Judica (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55439 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23425. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 14 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Campus Agostino, nasce a Sorso (Sassari) il 5 agosto 1915. Coniugato, risiede a Sorso. Viene arrestato il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54002 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 5 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101422 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Canaletti Damiano, nasce a Trani (Bari) il 15 febbraio 1914. Soldato di Fanteria, viene arrestato l’8 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54937 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49465 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.
Canavese Giuseppe, nasce a Priola (Cuneo) il 15 maggio 1915. Celibe, risiede a Pievetta di Priola (Cuneo). Viene arrestato in Tunisia il 17 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54399 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Canciani Giovanni, nasce a Sirie – frazione di Sesana (Trieste) il 1° marzo 1912. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54299 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Immatricolato come sloveno. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49185 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Candela Luigi, nasce a Soccavo (Napoli) il 17 febbraio 1918. Celibe, risiede a Soccavo. Viene arrestato a Milano il 1° novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54102 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Candella Giuseppe, nasce a Catania il 14 agosto 1913. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato il 3 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55409 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34644 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 27 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Canetto Alberino, nasce a Cavarzere (Venezia) il 29 giugno 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Copparo (Ferrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54647 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cangeri Francesco, nasce a Leonforte (Enna) il 12 ottobre 1921. Celibe, risiede a Leonforte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54006 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cannistraro Alfonso, nasce ad Aragona (Agrigento) il 13 o 14 aprile 1916. Risiede a Castrofilippo (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54974 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e bracciante. Viene trasferito a Buchenwald il 9 novembre 1943. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene poi trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6343 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Caparrone o Capparone Edoardo, nasce a Veroli (Frosinone) il 29 aprile 1914. Risiede a Veroli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55341 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34642 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 19 marzo 1944. Note: in Libro dei Deportati come data di nascita riporta anche 26 agosto 1914. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Capella Aldo, nasce a Bedonia (Parma) il 3 gennaio 1920. Coniugato, risiede a Compiano (Parma). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54321 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove muore il 4 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Capelli o Cappelli Fermo, nasce a Scanzorosciate (Bergamo) il 6 gennaio 1914. Coniugato, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista. Muore a Dachau il 30 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Capello Giovacchino o Gioacchino, nasce a Palermo l’8 marzo 1908. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54018 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 9549. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 18 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Capezzuto Francesco, nasce a Camigliano (Caserta) il 26 novembre 1921. Celibe, risiede a Camigliano. Viene arrestato a Camigliano il 15 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53936 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Capisani Eustachio, nasce a Moglia (Mantova) il 12 giugno 1904. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Galliate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54927 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 23 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46218 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cappelli Silvano, nasce a Firenze il 30 gennaio 1921. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55031 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6344 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Cappello o Capello Calogero, nasce a Realmonte (Agrigento) il 24 maggio 1922. Risiede a Realmonte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54113 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4956 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mülsen – St. Michel (campo satellite dipendente da Flossenbürg) nel luglio del 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Capponi Severino, nasce a Sanremo (Imperia) il 10 ottobre 1921. Risiede a Molini di Triora (Imperia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54021 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Ministero della Difesa, Arolsen.
Cappriello Luigi, nasce a Deliceto (Foggia) il 24 luglio 1915. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54341 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito ad Auschwitz il 28 giugno 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 180370. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Capra Ottavio, nasce a Cardè – frazione di San Nazzaro Val Cavargna (Como) il 20 agosto 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53940 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20509 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 14 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caprini Pompeo, nasce a San Martino in Colle (Perugia) il 12 febbraio 1909. Celibe, risiede a Perugia. Viene arrestato il 5 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55256 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35412 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Capuano Domenico, nasce a Bagnoli (Napoli) il 23 luglio 1922. Celibe, risiede a Bagnoli. Viene arrestato a Pristin (Pristina ? – Jugoslavia) il 21 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54005 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caracciolo Francesco, nasce a Montalto Uffugo (Cosenza) il 5 gennaio 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Napoli il 17 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54330 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caradonna Giuseppe, nasce a Trapani il 23 ottobre 1914. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54482 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20510 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Natzweiler il 31 dicembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 40334. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 febbraio 1945. Note: il Ministero della Difesa riporta come data di morte (o dispersione) il 30 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Carafa Giuseppe, nasce a Salerno il 22 maggio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Treviso. Viene arrestato a Treviso il 22 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54975 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Note: in Arolsen risulta essere nato a Salerno ma mettono come regione “Sicilia”. Potrebbe trattarsi di Palermo e non Salerno. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caramia Salvatore, nasce a Taranto il 15 giugno 1917. Risiede a Montemesola (Taranto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55293 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9296. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Carazzina Giuseppe, nasce a Paullo (Milano) il 19 gennaio 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54867 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 3 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Carbone Michele, nasce a Napoli il 3 maggio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Gaeta (Latina) il 7 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54480 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cardarelli Antonio, nasce a Trasacco (l’Aquila) il 16 o 17 gennaio 1922. Celibe, risiede a Trasacco. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53789 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 5 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101138 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cardei Sigfrido, nasce a Sarnico (Bergamo) il 22 settembre 1912. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54410 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72514. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cardella Gaetano, nasce a Palermo il 1° dicembre 1911. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55376 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40492 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene infine trasferito all’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) il 28 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cardella Michele, nasce a Trapani il 9 settembre 1923. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53793 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72517. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati Morse – Landé.
Cardillo Antonio, nasce a Rocchetta Sant’Antonio (Foggia) il 6 dicembre 1914. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Guardia Lombardi (Avellino). Viene arrestato a Verona il 1° dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54020 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Mühldorf. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carelli Romolo, nasce a Piacenza l’11 giugno 1903. Celibe, risiede a Carpaneto Piacentino (Piacenza). Viene arrestato a Torino il 6 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54122 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carfagna Giuseppe, nasce a Torella dei Lombardi (Avellino) il 13 ottobre 1910. Coniugato, risiede a Torella dei Lombardi. Viene arrestato l’11 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54187 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75366 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 27 aprile 1945. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 28 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Carfora Domenico, nasce a Maddaloni (Caserta) il 27 ottobre 1910. Risiede a Maddaloni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55267 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72512. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cari Giovanni, nasce a Trieste il 13 giugno 1920. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54124 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20511 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau il 24 aprile 1945 e gli viene assegnato il numero di matricola 159716. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 13 giugno 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Caria Antonio, nasce a Seminara (Reggio Calabria) il 23 marzo 1913. Risiede a Seminara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55262 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier). Muore a Dachau il 5 marzo 1945. Note: in Libro dei Deportati il luogo del decesso riportato è Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carino Giuseppe, nasce a Castrovillari (Cosenza) il 18 marzo 1921. Risiede a Marano Calabro (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54485 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72493 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) nel luglio del 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 60980 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carioni Luigi, nasce a Turate (Como) il 12 aprile 1920. Risiede a Turate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55270 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Muore ad Augsburg-Haunstatten il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Carli Arturo, nasce a Castelfranco di Sotto (Pisa) il 14 gennaio 1903. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ponte Cappiano (frazione di Fucecchio – Firenze). Viene arrestato il 28 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55205 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34723 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Saalfeld il 29 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carmina Mario, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 16 gennaio 1913. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54953 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20513 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Carollo Giovanni, nasce a Palermo il 3 o 4 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Palermo. Viene arrestato a Palermo il 9 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53992 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carpanzano Vincenzo, nasce a Rosolini (Siracusa) l’8 gennaio 1918. Risiede a Pachino (Siracusa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54551 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4955. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Carpinella Lamberto, nasce a Trapani il 19 luglio 1913. Risiede a Paceco (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54957 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “SCH – Schutzhäftlinge” – deportato per motivi precauzionali. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carrabelloni Alfio o Afro, nasce a Bazzano – frazione del comune di Neviano degli Arduini (Parma) il 10 ottobre 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bazzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54319 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 89233. Viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: Arolsen riporta che ha un braccio tatuato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carrano Luigi, nasce a Taranto il 21 giugno 1913. Risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54419 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carriero Carmelo, nasce a Mesagne (Brindisi) il 20 gennaio 1921. Celibe, risiede a Mesagne. Viene arrestato a Ravenna il 14 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54798 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Loden-Frey (Monaco). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Carriero o Carierra Matteo o Matheus, nasce a San Giovanni Rotondo (Foggia) il 25 marzo 1916. Risiede a San Giovanni Rotondo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54749 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9298. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98855. Viene successivamente trasferito a Barbe Haslach (campo satellite dipendente da Natzweiler) 16 settembre 1944. Muore a Barbe Haslach il 27 ottobre 1944. Note: in Arolsen è riportato come nome anche Cariera Matei. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caruso Alfio, nasce ad Adrano (Catania) il 2 gennaio 1923. Coniugato, risiede ad Adrano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54014 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caruso Angelo, nasce a Misterbianco (Catania) il 7 o 18 marzo 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Misterbianco. Viene arrestato a Siracusa il 7 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54196 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6391 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Kochendorf (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 5 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 33557. Muore in luogo e data ignoti. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “AZR – Arbeitszwang Reich” – deportato ai lavori forzati. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Casa Giuseppe, nasce a Napoli il 2 gennaio 1922. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54106 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Casagrande Salvatore, nasce a Villerupt (dipartimento della Meurthe e Mosella – Francia) il 23 aprile 1923. Celibe, risiede a Gubbio (Perugia). Viene arrestato a Bologna il 28 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54552 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ebanista – lucidatore di mobili. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove viene liberato il 29 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Caserta Desiderio, nasce a Domodossola (Novara) il 24 agosto 1921. Celibe, risiede a Domodossola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54107 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131324 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 30 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Casoni Giovanni, nasce a Casumaro (Ferrara) il 18 agosto 1908 o 1909. Coniugato, risiede a Casumaro. Viene arrestato a Bologna il 5 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55219 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34633 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cassaro Albino, nasce a Canicattì (Agrigento) il 23 giugno 1902. Coniugato, risiede a Canicattì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54467 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere e falegname. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito ad Auschwitz e poi a Mauthausen, il 25 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 116214. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cassaro o Cassero Antonio, nasce a Villa d’Adige (Rovigo) il 22 novembre 1920. Risiede a Badia Polesine (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53891 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): geometra. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14769. Viene trasferito a Schömberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Grossrosen. Viene infine trasferito a Buchenwald, dove arriva il 5 marzo 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 135056 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cassero o Cassaro Marco, nasce a Palermo il 23 novembre 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54654 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4957. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74644. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Castagnetti Italino, nasce a Carpineti o Correggio (Reggio Emilia) il 9 gennaio 1910 o 1918. Celibe, risiede a Correggio (Reggio Emilia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54000 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 29 marzo 1944 Viene poi trasferito a Dachau il 25 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 26 ottobre 1944. Rientra a Dachau l’11 novembre 1944 e viene infine trasferito a Kempten il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96747 e la categoria di deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Castagni Giuseppe, nasce a San Maurizio Canavese (Torino) il 26 novembre 1920. Celibe, risiede a San Maurizio Canavese. Viene arrestato a Torino il 26 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53990 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46219. Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 20 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Castaldo Carmine, nasce a Pomigliano d’Arco (Napoli) il 5 luglio 1918. Celibe, risiede a Pomigliano d’Arco. Viene arrestato a Napoli nel 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55134 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 16 giugno 1944, dove arriva il 18 giugno 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 18365. Viene poi trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Castellan Giovanni Battista, nasce a Castello di Codego (Treviso) il 28 luglio 1912. Risiede ad Azzano Decimo (Pordenone). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54001 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89238 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Linz il 31 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Castelli Leonardo, nasce a Racalmuto (Agrigento) il 12 o 22 marzo 1924. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54722 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89239 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Castiglione Francesco, nasce a Napoli il 22 ottobre 1910. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55120 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9301 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111456. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31115 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Castro Salvatore, nasce a Palagonia (Catania) il 1° o il 2 gennaio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Palagonia. Viene arrestato a Palagonia il 24 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55162 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 38431 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 67427. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Catalano Antonio, nasce ad Arcara (Salerno) il 2 novembre 1911. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Tripoli (Libia). Viene arrestato a Tripoli il 22 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55128 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Catalano Gennaro, nasce a Trentola (Napoli, ora Caserta) l’8 ottobre 1923. Risiede a Trentola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54016 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9556. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100491. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 47353 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Catalfano Filippo, nasce a Mola (Bari) il 10 o l’11 novembre 1913. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Mola di Bari. Viene arrestato a Catania il 22 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53993 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34746 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Catanante Antonio, nasce a Gioia Tauro (Reggio Calabria) il 21 settembre 1915. Celibe, risiede a Gioia Tauro. Viene arrestato a Torino il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54197 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Catapano Antonio, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 10 luglio 1915. Celibe, risiede a San Giuseppe Vesuviano. Viene arrestato il 25 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55250 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35339 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Catarino Raffaele, nasce a Albanova (Napoli) il 21 febbraio 1920. Risiede a Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55252 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35292 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cattro Giuseppe, nasce a Torino il 22 agosto 1913. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55433 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cavallaro Giovanni, nasce a Catania il 5 gennaio 1913. Risiede a Misterbianco (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54577 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: Arolsen riporta come nome Cavalarre Giovanni. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cavallaro Salvatore, nasce a Trecastagni (Catania) il 22 aprile 1916. Coniugato, risiede a Trecastagni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53932 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere e meccanico d’auto. Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23428. Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cavallaro Sebastiano, nasce a Zafferana Etnea (Catania) il 7 gennaio 1922. Risiede a Zafferana Etnea. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54448 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20522 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Cavallaro Triestino, nasce a Bovolone (Verona) il 8 luglio 1918. Celibe, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54460 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Note: non si hanno più sue notizie dalla data del 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Cavalli Ladislao, nasce a Cavalici o Villa Cavalici (Pola) il 27 ottobre 1921. Celibe, risiede a Villa Cavalici. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54004 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40502 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 24 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cavallo Leonardo, nasce a Ostuni (Brindisi) il 27 dicembre 1918. Risiede a Ostuni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54340 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Dachau, dove muore il 19 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cavallo Pietro, nasce a Lesina (Foggia) il 14 agosto 1914. Coniugato, risiede a Chieuti (Foggia). Viene arrestato a Napoli il 18 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54433 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pescatore. Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cecchi Francesco, nasce a Poggio a Caiano (Prato) l’8 settembre 1924. Risiede a Poggio a Caiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54697 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere, studente universitario e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89245 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cedrone Giuseppe, nasce a San Giovanni Incarico (Frosinone) il 25 marzo 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Giovanni Incarico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54120 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 18 agosto 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Ceglia Antonio, nasce ad Angri (Salerno) il 14 dicembre 1922. Celibe, risiede a Angri. Viene arrestato il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54442 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 29 lugio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75368 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cellegato Antonio, nasce a Taglio di Donada – località di Porto Viro (Rovigo) il 16 luglio 1911. Celibe, risiede a Taglio di Donada. Viene arrestato a Palermo il 24 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55185 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cena Firmino, nasce a Chivasso (Torino) il 16 aprile 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Chivasso. Viene arrestato a Torino nel luglio del 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54116 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Centineo Gaspare, nasce a Palermo l’11 febbraio 1917. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54949 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40503 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat l’11 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Centonce Otello, nasce a Roma il 28 luglio 1916. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54003 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Centonze o Centonce Giuseppe, nasce a Roma il 21 ottobre 1916. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 19 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55002 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ceparano Lodovico o Luigi, nasce a Mugnano (Napoli) il 10 o 16 giugno 1920. Celibe, risiede a Mugnano. Viene arrestato a Roma il 18 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53798 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cepelli Nello, nasce a Bibbiano (Reggio Emilia) il 10 maggio 1920. Celibe, risiede a Bibbiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55069 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cerea Giuseppe, nasce a Comazzo (Milano) il 2 marzo 1909. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55407 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72490. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ceribella Giovanni, nasce a San Rocco – frazione di Tretto (Vicenza) il 3 settembre 1917. Celibe, risiede a San Rocco. Viene arrestato in Albania il 20 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54315 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “SCH – Schutzhäftlinge” – deportato per motivi precauzionali. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cerioli Giovanni, nasce a Ripalta Arpina (Cremona) l’8 aprile 1913. Risiede a Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54548 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72487. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Cerioni Domenico, nasce a Cisterna (Benevento) il 1° marzo 1918. Risiede a Cisterna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55451 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cerizara o Cerisara Alfredo, nasce a Poleo di Schio (Vicenza) il 21 luglio 1919. Risiede a Poleo di Schio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54111 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72481. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cermeli o Cermelj Carlo o Carol, nasce a Rifenbergo (Gorizia – ora Nova Gorica – Slovenia) il 25 gennaio 1915. Celibe, risiede a Biglia (Gorizia – ora Bilje – Slovenia). Viene arrestato a Trieste il 26 maggio 1939 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53761 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco o panettiere. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Cernigoi o Cernigoj Antonio o Anton, nasce a Podicrai del Piro (Gorizia – ora Podikraj – Slovenia) il 26 gennaio 1914. Celibe, risiede a Podicrai del Piro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54667 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Cerri Antonio, nasce a Sant’Angelo Lodigiano (Milano) il 15 aprile 1914. Coniugato, risiede a Sant’Angelo Lodigiano. Viene arrestato il 3 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54328 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e automobilista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34987 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cerulli Edmondo, nasce a Fiumicino (Roma) il 25 novembre 1915. Risiede a Fiumicino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55362 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31854 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 107176. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cerutti Marco, nasce a Olgiate Comasco (Como) il 19 ottobre 1919. Celibe, risiede a Lurate Caccivio (Como). Viene arrestato a Caltanissetta il 23 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55324 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cesio Ciro, nasce a Foggia il 27 agosto 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53764 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9304 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98860. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 16 settembre 1944. Viene decentrato ad Haslach (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chelli Ettore, nasce a Cozzano – frazione di Langhirano (Parma) il 12 marzo 1915. Celibe, risiede a Cozzano. Viene arrestato il 13 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55214 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35281 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene assegnato al Blocco 51. Muore a Buchenwald il 16 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chessa Michele, nasce a Sassari il 31 ottobre 1916. Celibe, risiede a Sassari. Viene arrestato a Cagliari il 22 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54013 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiaccheri o Chiacheri Luigi, nasce a Isernia (Campobasso) il 28 maggio 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54193 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Chialli Valerio, nasce a Seggiano (Grosseto) il 18 agosto 1920. Coniugato, risiede a Seggiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54951 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 6 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chianale Armando, nasce a Torino il 3 novembre 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55255 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Muore a Dachau il 28 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiappa Ottino o Ottilio, nasce a Milano il 17 dicembre 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54457 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72473 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Heinkel (compo satellite di Sachsenhausen) il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Chiapparino Antonio, nasce a Casamassella – frazione di Uggiano La Chiesa (Lecce) il 3 giugno 1921. Celibe, risiede a Casamassella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54019 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 30 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 18928. Viene poi trasferito a Dachau il 26 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89279 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Linz il 22 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiappetta Giovanni, nasce a Scalea (Cosenza) il 18 ottobre 1910. Risiede a Scalea. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53976 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove muore il 9 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Chiaratti Umberto, nasce ad Adria (Rovigo) il 23 maggio 1920. Celibe. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54522 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89272 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schlier (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiarello Aldo, nasce a Piacenza d’Adige (Padova) il 2 febbraio 1919. Celibe, risiede a Piacenza d’Adige. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54963 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40509 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come luogo di nascita Piacenza e Piacenza d’Adige (Padova). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiaro Francesco, nasce a Soccavo (quartiere di Napoli) il 1° novembre 1917. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Forio (Napoli) il 2 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53934 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fonditore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiarugi Amato, nasce a Ponsacco (Pisa) il 5 febbraio 1919. Risiede a Ponsacco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53931 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene decentrato ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20539 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 3 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Chiavegatti o Chiavegati Angelo, nasce a Crespino (Rovigo) il 7 aprile 1909. Risiede a Crespino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54636 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.
Chieppo Francesco o Franz, nasce a Minervino Murge (Bari) il 10 novembre 1916. Coniugato, risiede a Minervino Murge, in Via Cappuccini, 56. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55089 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiesa Ennio, nasce a Vercelli il 5 gennaio 1922. Risiede a Vercelli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55288 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 37606. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Chirico Domenico, nasce a Marano di Napoli (Napoli) l’8 marzo 1924. Celibe, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54528 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e ferroviere. Viene liberato a Blaichach. Note: Arolsen riporta come mestiere “ufficiale”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Chiussini Massimillano, nasce a Sant’Elena al Natisone – frazione Bergogna di Gorizia (Gorizia – ora Podbela – Slovenia) il 10 febbraio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54249 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40510 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene poi trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) l’11 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ciannetti, Giannetti o Gianetti Luciano, nasce a Carrara (Apuania – ora Massa-Carrara) il 10 gennaio 1921. Celibe, risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54432 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: dalla firma sul documento di entrata a Dachau (in Arolsen) il cognome esatto risulta essere Giannetti e non Ciannetti. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ciceri Ambrogio, nasce a Milano il 17 novembre 1917. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53765 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4958 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ciestaro o Cestaro Michele, nasce a Lendinara (Rovigo) il 18 settembre 1913 o 18 maggio 1903. Coniugato e padre di due figli, risiede a Fiesso Umbertiano (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54828 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34988 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cigola Giovanni, nasce a Vescovato (Cremona) il 4 marzo 1915. Risiede a Vescovato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55064 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 6 marzo 1945. Muore a Dachau il 12 marzo 1945. Note: data di morte riportata sul certificato di morte del KZ Dachau (Krankenbau – infermeria). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ciminera Amato, nasce a Nusco (Avellino) il 16 aprile 1920. Risiede a Nusco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54573 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 31 maggio o il 1° giugno 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56210 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: nei documenti di Arolsen risulta arrestato e detenuto a Napoli dal 29 novembre 1942 al 29 settembre 1943 e poi deportato su disposizione della Stapo di Napoli in data 22 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cina Francesco, nasce a Pallavicino – frazione di Cantalupo Ligure (Alessandria) il 14 giugno 1915 o 1906. Risiede a Pallavicino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55013 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio o lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4959. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 74534. Viene infine trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore a Sachsenhausen il 20 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Cinotti Giuseppe, nasce a Genova il 3 maggio 1922. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54930 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cinti Otello, nasce a Roma il 25 febbraio 1919. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 20 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54282 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Fischen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cittadino Luigi, nasce a Nicastro (Catanzaro) il 23 marzo 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54553 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Claps Donato, nasce a Pietragalla (Potenza) il 9 settembre 1910. Risiede a Potenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53906 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9305. Muore a Natzweiler l’8 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Clemente Rocco, nasce a Bari il 12 o 22 dicembre 1922. Risiede a Canneto di Bari (ora Adelfia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54009 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40514 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene poi trasferito a Natzweiler il 26 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9312. Viene infine trasferito a Dachau il 5 sttembre 1944 dove viene immatricolato con il numero 103064. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cò Pietro, nasce a Verolavecchia – frazione di Verolanuova (Brescia) il 3 aprile 1915. Risiede a Verolavecchia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54268 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cobelli Carlo, nasce a Muscoline (Brescia) il 31 gennaio 1914. Celibe, risiede a Muscoline. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54119 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40515 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cocchi Renato, nasce a Budrio (Bologna) l’11 agosto 1922. Celibe, risiede a Budrio. Viene arrestato a Catania il 23 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54453 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cocchiaro o Cocchiero Valentino, nasce a Gemona del Friuli (Udine) il 26 dicembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Gemona. Viene arrestato a Vado Ligure (Savona) e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55115 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cocchini Walter, nasce a Pescara il 29 febbraio 1920. Coniugato e padre di due figli, risiede a Pescara. Viene arrestato a Pescara il 15 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54010 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cocciniglio Francesco, nasce a Canicattì (Agrigento) il 26 novembre 1911. Celibe, risiede a Canicattì. Viene arrestato a Canicattì il 28 maggio 1941 e detenuto prima a Canicattì, poi a Palermo, successivamente nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54819 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35132 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cocconcelli Roberto, nasce a Milano il 26 novembre 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54832 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72476. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi.
Cocilio o Coccilio o Cocillo Quirino, nasce a Tortolì (Nuoro) il 24 maggio 1913. Risiede a Tortolì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54877 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 13070. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Coco Filippo, nasce a Mascali (Catania) il 17 ottobre 1915. Risiede a Mascali. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53925 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4960. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Altenhammer (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg il 28 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cocumazzo o Cuccumazzo Giovanni, nasce a Barile (Potenza) il 30 giugno 1920. Risiede a Rionero in Volture (Potenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53908 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e bottaio. Viene trasferito a Barth (Ravensbrück), dove arriva il 9 novembre 1943. Viene poi trasferito a Dachau. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6363 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen e classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Codiglia Giordano, nasce a Pirano (Pola) il 5 aprile 1920. Risiede a Pirano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54581 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23432. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98157. Viene successivamente inviato al Blocco 23. Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Cofrancesco Mario, nasce a Gioia Sannitica (Caserta) il 12 febbraio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede ad Arcola (La Spezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54694 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Coghe Francesco di Antioco, nasce a Norbello (Oristano) il 5 agosto 1902. Risiede a Norbello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54566 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13071. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg, dove muore il 6 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Col o Gol Michele o Micheli, nasce a Krujë (Albania) nell’agosto del 1917. Risiede a Delbenisch (?) – Albania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55310 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Friedrichshafen – Aussenkommando Luftschiffbau Zeppelin (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Friedrichshafen il 22 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colangelo Vito, nasce a Avigliano (Potenza) il 3 marzo 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Castel Lagopesole – frazione di Avigliano (Potenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54405 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 13 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colapinto Giovanni, nasce a Casamassina (Bari) il 22 novembre 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Casamassima. Viene arrestato a Missolungi (Grecia) il 5 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54958 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colautti Maggiorino, nasce a Basiliano (Udine) il 15 o 29 giugno 1915. Celibe, risiede a Basiliano. Viene arrestato in Montenegro il 16 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55448 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35211 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 5 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Coliasanzio Carmine, nasce a Napoli il 6 dicembre 1895. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a San Pietro a Patierno (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 30 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55182 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Collazuoli Tullio, nasce a Como il 14 febbraio 1916. Celibe, risiede a Como. Viene arrestato a Verona il 7 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6363 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colleoni Camillo, nasce a Bergamo il 6 gennaio 1914. Celibe, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55315 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colombo Ambrogio o Ambrosio, nasce a Milano il 25 agosto 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 15 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54007 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Colpani Pietro, nasce a Desenzano del Garda (Brescia) il 28 aprile 1916. Celibe, risiede a Sale Marasino (Brescia). Viene arrestato in Francia il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54430 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Comparini Bruno, nasce a Scandicci (Firenze) il 2 marzo 1918. Celibe, risiede a Scandicci. Viene arrestato a Firenze l’11 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54121 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Concarri Giovanni, nasce a Casalmaggiore (Cremona) il 12 maggio 1915. Celibe, risiede a Casalmaggiore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54668 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico e stenografo. Viene trasferito a Natzweiler il 18 giugno 1944, dove arriva il 19 giugno 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 18377. Viene poi trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Coniglio Aldo, nasce a Foggia il 12 agosto 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Buja (Udine). Viene arrestato a Torino il 22 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54931 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente di chimica e meccanica. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Constantini Magno, nasce a Morolo (Frosinone) il 16 gennaio 1923. Celibe, risiede a Morolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54104 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Contento Francesco, nasce a Castellammare (Napoli) il 2 settembre 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Castellammare, dove viene arrestato a il 21 marzo 1941 perpoi essere trasferito nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54109 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35254 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Conti Vincenzo, nasce a Cori (Littoria – ora Latina) il 29 febbraio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54017 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Copobianco Vincenzo, nasce a Foggia il 15 agosto 1919. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54469 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35209 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen, Morse – Landé.
Coppola Crescenzo, nasce a Sant’Anastasia (Napoli) il 13 settembre 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54997 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40520 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cora Giovanni, nasce a Valle San Floriano – frazione di Marostica (Vicenza) il 3 aprile 1920. Risiede a Valle San Floriano. Viene arrestato in Francia e detenuto prima nel Carcere militare di Gaeta (Latina) e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54830 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46222 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Corbelli Savino, nasce a Monteroni d’Arbia (Siena) il 4 dicembre 1922. Celibe, risiede a Siena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53783 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): metalmeccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89302 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Muore a Mauthausen il 30 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cornacchia o Cornachia Dionino, nasce a Chieti il 21 dicembre 1923. Risiede a Chieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55370 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20554 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 8 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cornelli Alfredo, nasce a Treviglio (Bergamo) il 19 agosto 1916. Celibe, risiede a Treviglio. Viene arrestato a Lampedusa (Agrigento) il 25 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54793 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e meccanico. Viene decentrato ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau) il 1° novembre 1943. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46223 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cornetti Giovanni, nasce a Castelleone (Cremona) il 30 marzo 1908. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54674 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Corso Mario, nasce a Minerbe (Verona) il 22 dicembre 1923. Celibe, risiede a Ca’ di David (Verona). Viene arrestato a Viterbo il 6 aprile 1943 e detenuto, prima a Viterbo e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54385 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Cosimini Emilio, nasce a Savona il 3 luglio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Savona. Viene arrestato a Savona il 14 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54123 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Costanza Vito, nasce a Alia (Palermo) il 15 novembre 1914. Coniugato, risiede a Risiede ad Alia. Viene arrestato a Verona il 1° agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55084 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e sarto. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40522. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, Auschwitz ed infine Buchenwald, dove arriva il 22 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 119046. Rientra a Dachau dove muore in data ignota. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Costanzo Alfio, nasce a Caltagirone (Catania) il 2 luglio 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Grammichele (Catania). Viene arrestato a Torino il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54008 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34892 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 31 agosto 1944. Muore il 1° novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Costo Pietro, nasce a Mariano del Friuli (Gorizia) il 24 dicembre 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54011 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cotali Bruno, nasce a Quinzano d’Oglio (Brescia) il 9 settembre 1924. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Grisolera (ora Eraclea – Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54496 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89305 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Covacic Marco, nasce a Visignano d’Istria (Pola) il 25 aprile 1920. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54610 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4961. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Crapanzano o Crapanzani Salvatore, nasce a Crescenzago (Milano) il 25 maggio 1920. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 23 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54575 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39085 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald ed infine trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cremonini Ernesto, nasce a Porto Tolle (Rovigo) il 1° dicembre 1918. Celibe, risiede a Oca – frazione di Taglio di Po (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54755 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Crescentini Antonio, nasce a Montefelcino (Pesaro) il 18 luglio 1910. Risiede a Montefelcino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53949 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Dachau il 4 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Crimi Francesco, nasce a Leonforte (Enna) il 29 aprile 1915. Risiede a Leonforte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55458 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4962. Viene trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 dicembre 1943. Viene poi trasferito a Mauthausen l’11 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 56584 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene succesivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 marzo 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Crisofulli o Crisafulli Antonio o Antonino, nasce a Messina il 13 o 19 dicembre 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Messina. Viene arrestato in Francia il 1° febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55242 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e intonacatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34802 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cristaldi Francesco, nasce a Enna il 16 gennaio o novembre 1919. Risiede a Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54639 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40524 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Note: sui documenti di Arolsen è riportato come nome Christaldi. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cristiano Sosio, nasce a Frattaminore o Frattamaggiore (Napoli) il 3 giugno 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55099 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio, lavoratore agricolo e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34728 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: sui documenti di Arolsen è riportato come nome Christiano Sosio o Sosjo Hristiano o Sossio Christiano. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Croce Romano, nasce a Somma Lombardo (Varese) il 6 ottobre 1911. Risiede a Somma Lombardo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53814 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6879. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg dove arriva il 17 settembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 29505 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 17 settembre 1944. Muore a Leitmeritz il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Crotti Armando, nasce a Rubbiano (Cremona) il 13 giugno 1910. Celibe, risiede a Crema (Cremona). Viene arrestato il 7 febbraio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53775 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35119. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 28 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 83582. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Crovace Francesco, nasce a Fasano (Brindisi) il 9 o 19 marzo 1914. Celibe, risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55100 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40525 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cucinella Francesco, nasce a Bitonto (Bari) il 15 novembre 1913. Celibe, risiede a Bitonto. Viene arrestato il 20 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54339 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72467 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald, dove arriva il 24 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 27969. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 27 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cunti Nicola, nasce a Napoli il 9 gennaio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54101 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9320. Muore a Natzweiler il 28 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cuomo Luigi, nasce a Nocera Inferiore (Salerno) il 16 ottobre 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nocera Superiore (Salerno). Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 23 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54117 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34992 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 10 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Curlo Angelo, nasce a Fasano (Brindisi) l’11 settembre 1921. Risiede a Fasano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55420 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40526 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 2 settembre 1943. Muore a Mauthausen il 25 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Custode Paolo, nasce a Bari il 18 agosto 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54012 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13188. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 12 aprile 1945. Note: Morse – Landé riportano come cognome “Custrode”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cutrona Filippo, nasce ad Agira (Enna) il 16 gennaio 1913. Risiede ad Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54040 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20572 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 23 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Cutrupi Gaetano, nasce a Taurianova (Reggio Calabria) il 18 febbraio 1901. Coniugato e padre di sei figli, risiede a Reggio Calabria. Viene arrestato a Solero (Alessandria) o Salerno il 20 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54110 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): costruttore di strade. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Cuzzocrea Domenico, nasce a Staiti (Reggio Calabria) il 30 novembre 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Staiti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54821 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34787 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944. Viene infine trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Da Re Vittorio, nasce a Vittorio Veneto (Treviso) il 15 o 24 luglio 1912. Coniugato, risiede a Vittorio Veneto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54150 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mugnaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13089. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 15 settembre 1944. Mestiere assegnato: minatore. Muore a Hersbruck il 18 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Da Rolt Angelo, nasce a Serico (? forse Sedico – Belluno) il 20 gennaio 1916. Risiede a Serico (?). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54142 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Dacerno Matteo, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 10 marzo 1922. Coniugato, risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55326 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40527 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Schwechat. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Agata Biagio, nasce a Lawrence (USA) il 21 aprile 1914. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54131 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Dagostino Rocco, nasce a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) il 12 maggio 1923. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55295 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9571 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene trasferito a Dachau il 6 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 102906. Viene successivamente trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dako Hysen, nasce a Korça (Albania) il 5 aprile 1905. Risiede a Korça. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54633. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 23 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dal Bello Andrea, nasce a Pradazzi – frazione di Asolo (Treviso) il 7 gennaio 1922. Celibe, risiede ad Asolo. Viene arrestato a Belluno il 2 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54269 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34958 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 6669. Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 27 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dal Mina Severino, nasce a Onè di Fonte (Treviso) il 29 agosto 1917. Celibe, risiede a Treviso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54856 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dalcol Corrado, nasce a San Vendemiano (Treviso) il 17 ottobre o 16 agosto 1919. Risiede a San Vendemiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54778 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente in medicina. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34605 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Alessio Antonio, nasce a Sant’Angelo all’Esca (Avellino) il 5 luglio o 7 maggio 1921. Risiede a Sant’Angelo all’Esca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54022 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9119. Rientra a Dachau. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 12 aprile 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 155163. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Dallera Enrico, nasce a San Giorgio Piacentino (Piacenza) il 13 febbraio 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Pavia il 22 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54144 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dallipauli o Dellipaoli o Delli Paoli Armando, nasce a San Mango Cilento – frazione di Sessa Cilento (Salerno) il 21 ottobre 1920. Celibe, risiede a Sessa Cilento. Viene arrestato in Sicilia il 6 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54601 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dalù o Dalu Pasquale, nasce a Siniscola (Nuoro) il 17 febbraio 1898. Coniugato e padre di undici figli, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54138 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore. Viene trasferito a Buchenwald dove arriva il 7 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46777 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Damasseno Anselmo, nasce a Osiglia (Savona) il 17 maggio 1911. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Finalmarina (Savona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54871 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40528 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Amato Gaetano, nasce a Foggia il 17 gennaio 1917. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54136 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 18 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97524 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Wiener Neudorf (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito ad Auschwitz il 3 dicembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen il 25 gennaio 1945, dove arriva il 29 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 123616 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Ambrosio Pietro, nasce a Torre del Greco (Napoli) il 21 aprile 1916. Risiede a Torre del Greco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54621 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35253 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Damianello o Damianelle Giulio, nasce a Terranova – frazione di Roccamontepiano (Chieti) il 22 aprile 1920. Risiede a Terranova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54023 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Damiani Giovanni, nasce a Bergamo il 5 dicembre 1911. Coniugato, risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53774 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Muore a Dachau il 14 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
D’Amore Vincenzo, nasce a Mondragone (Caserta) il 23 luglio 1918. Risiede a Mondragone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54912 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene liberato a Monaco. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dan o Dana o Danna o D’Anna Santo, nasce a Resuttano (Caltanissetta) il 16 o 17 gennaio 1899 o 17 novembre 1899. Risiede a Resuttano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55381 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91781. Viene poi trasferito a Dachau. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Angelo Augusto, nasce a Trasacco (l’Aquila) il 15 agosto 1912. Risiede a Trasacco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54353 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 6 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Daniele o Danieli Romano, nasce a Trieste il 6 febbraio 1913. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54251 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131325 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 30 gennaio 1945. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 21 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Danieli Elio, nasce a Treviso il 29 maggio 1921. Celibe, risiede a Treviso. Viene arrestato a Piacenza il 24 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54125 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Natzweiler il 30 maggio 1944, dove arriva il 1° giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 16990 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Matzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Trostberg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Antuono o D’Antuno o Dantuno Caterino, Caterno o Catello, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 20 settembre 1913. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55181 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio e operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34807 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dao Pietro, nasce a Elva (Cuneo) il 10 ottobre 1920. Risiede a Elva. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55191 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 7 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Arienzo Pietro, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 18 maggio 1919. Risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54145 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Darioli Pietro, nasce a Crevoladossola (Novara) il 29 giugno o luglio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Galati Marina (frazione di Messina). Viene arrestato il 13 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54623 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove arriva il 22 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 39087. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau ,dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Dora Mittelbau il 7 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dasolio o Daolio Arrigo, nasce a Guastalla (Reggio Emilia) il 20 o 25 maggio 1918. Risiede a Guastalla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55119 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4963. Viene poi trasferito a Pottenstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore l’8 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dattilo Vincenzo, nasce ad Ardore (Reggio Calabria) il 3 aprile 1903. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54936 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34811. e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 9 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Daus o Daut Ilias, nasce a Bilishti (Albania) il 9 maggio 1915. Risiede a Bilishti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54440 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34928. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Avenio Rosario, nasce a Cerignola (Foggia) l’11 novembre 1918. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54134 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove arriva il 14 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8665. Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 20 dicembre 1944. Muore a Bergen Belsen lo stesso giorno. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Bacco Giovanni, nasce a Feltre (Belluno) il 12 febbraio 1912. Risiede a Feltre. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55430 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4936. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Neuhirschstein il 14 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Beneditis o De Benedittis Giovanni, nasce a Nardò (Lecce) il 13 marzo 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54308 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9572 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen.
De Biasio Giovanni, nasce a Teano (Caserta) il 3 febbraio 1915. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54129 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler 21 marzo 1944 dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9263 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene successivamente trasferito a Dachau 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98920. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Blasis Umberto, nasce a Napoli il 2 giugno o luglio 1924 o 22 luglio 1924. Celibe, risiede a Risiedea Miano (quartiere di Napoli). Viene arrestato il 27 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54026 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34634 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) l’11 gennaio 1944, dove arriva il 15 gennaio 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 6666. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Caravel Fulvio, nasce a Istambul (Turchia) il 2 maggio 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54146 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il tra il 17 e il 22 novembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 6345 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
De Carli Giovanni, nasce a Pedavena (Belluno) l’8 maggio 1918. Celibe, risiede a Pedavena. Viene arrestato a Dego (Savona) il 19 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54785 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Cicillo o De Scisciolo Gioacchino, nasce a Terlizzi (Bari) il 17 marzo 1920. Risiede a Terlizzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e sellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Cortese o De Cortes Salvatore, nasce a Olbia (Sassari) il 5 marzo 1921. Risiede a Olbia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54585 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 28 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Domenico Paolo, nasce a Messina il 14 o 16 giugno 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55187 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40535 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Farfalla Giovanni, nasce a Taormina (Messina) o Ionia (Catania) il 24 giugno 1911. Risiede a Ionia (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54140 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. il Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Francisci o De Francisi Calogero, nasce a Naro (Agrigento) il 19 marzo 1922 o 1922. Risiede a Naro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55228 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34975. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Giacomi Leandro, nasce a Nave (Brescia) il 18 febbraio 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nave. Viene arrestato in Grecia il 4 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55435 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Natzweiler il 16 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23470. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 19 luglio 1944. Viene infine trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Giosa Michele, nasce a Bari il 13 maggio 1915. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54883 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9573 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Neckargerach (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 12 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Girolamo Domenico, nasce a Bari il 5 giugno 1909. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Reggio Emilia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54139 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Gregori Giuseppe, nasce a Posillipo (Napoli) nel 30 marzo 1905. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54929 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Muore a Dachau il 15 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Gregori Marcello, nasce a Porto Santo Stefano – frazione di Monte Argentario (Grosseto) il 5 luglio 1920. Celibe, risiede a Porto Santo Stefano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54143 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore/artista o fotografo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34651 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944, dove muore il 4 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Lise Giuseppe, nasce a Palermo il 27 maggio 1901. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53749 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Luca o Deluca Antonio o Antonino, nasce a Patti (Messina) il 3 o 13 giugno 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Patti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54033 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carrettiere. Muore a Dachau il 24 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Luca Ludovico, nasce a Sicilì – frazione di Morigerati (Salerno) il 15 gennaio 1922. Risiede a Sicilì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54128 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e tornitore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56203 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Dachau il 24 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Luca Salvatore, nasce a Sicilì – frazione di Morigerati (Salerno) il 16 febbraio 1918. Risiede a Sicilì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55266 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
De Luise Salvatore, nasce a Napoli il 18 ottobre 1912. Risiede a Caivano (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54036 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista / automobilista e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34661. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
De Marco Alfredo, nasce a Napoli il 2 ottobre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54042 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20925 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 10 novembre 1944. Rientra a Flossenbürg. Muore a Flossenbürg il 6 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Mari Gustavo, nasce a Bari il 18 giugno 1915. Risiede a Pozzuoli (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54038 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Feldafing (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Martin o De Martino Luigi, nasce a Scafati (Salerno) il 3 ottobre 1915. Celibe, risiede a Torre Annunziata (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 4 ottobre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55184 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scaricatore di porto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34749 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Michele Francesco, nasce a Villafranca Sicula (Agrigento) il 24 gennaio 1920. Celibe, risiede a Villafranca Sicula. Viene arrestato a Sanremo (Imperia) il 2 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54459 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Murtas Domenico, nasce a Gonnessa – frazione di Carbonia (Cagliari) il 10 giugno 1919. Celibe, risiede a Villamassargia (Cagliari). Viene arrestato a Ravenna il 19 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54041 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Nicola Loreto, nasce a Morro d’Oro (Teramo) l’8 dicembre 1922. Celibe, risiede a Roseto degli Abruzzi (Teramo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54126 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21019 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Paolo Orazio, nasce a San Martino Valle Caudina (Avellino) il 17 agosto 1920. Risiede a San Martino Valle Caudina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55249 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31691 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 20 dicembre 1945. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110248. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
De Pascale Giacomo, nasce a Cardito (Napoli) il 27 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cardito. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54149 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Peron Antonio, nasce a Torrebelvicino (Vicenza) il 3 maggio 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Torrebelvicino. Viene arrestato l’8 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54866 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio tessile. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35305. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 10 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Rosa Salvatore, nasce a Naro (Agrigento) il 2 gennaio 1920. Risiede a Naro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54922 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14784. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Muore a Dachau il 7 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Santis Domenico, nasce a Concerviano (Rieti) il 16 o 19 maggio 1889. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Roma. Viene arrestato a Maccarese (Roma) il 18 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55272 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ferroviere. Viene liberato a Dachau. Muore presso l’Ospedale americano a Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
De Stasio Luigi, nasce a Roccalbegna (Grosseto) il 24 luglio 1921. Celibe, risiede a Scansano (Grosseto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53768 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Deangelesi o De Angelis Augusto, nasce a Ferentino (Frosinone) il 17 dicembre 1913. Risiede a Ferentino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54861 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40530 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 10 aprile 1945. Muore a Mauthausen il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Debenedietti, Debenedetti o Debenediotti Rocco, nasce a Modunio (?) o Modugno (Bari) il 5 gennaio 1921. Risiede a Modunio (?) o Modugno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55366 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Decani Carlo, nasce a Roma il 5 settembre 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54489 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4964. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Flossenbürg il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Decaro Giuseppe, nasce a Canicattì (Agrigento) il 20 ottobre 1909. Celibe, risiede a Canicattì. Viene arrestato il 16 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55286 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35133 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 aprile 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 5 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Decio Giuseppe, nasce a Como il 12 aprile 1920. Risiede a Costa Masnaga (Lecco). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54688 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61214 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore ad Amburgo (Hamburg Deutsche Weeft – Arbeitslager – campo di lavoro – cantiere navale) il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Defalco o De Falco Vincenzo Carlo, nasce a Napoli il 2 settembre o febbraio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53938 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40532 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 5 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Deglaudi Pietro, nasce a Chivasso (Torino) il 13 o 14 ottobre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55054 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 107997 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 23 marzo 1945. Muore a Bergen Belsen il 20 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Degli Andrei Emilio, nasce a Parma il 4 giugno o luglio 1924. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54364 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore e fabbro. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4965. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74539. Viene infine trasferito a Heinkel (campo satellite dipendente da Sachsenhausen) il 13 febbraio 1945. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Degno Leonardo, nasce a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 7 dicembre 1916 o 1916. Risiede a San Vito dei Normanni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55265 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20585 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 27 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Deidda Angelo, nasce a Cagliari il 21 luglio 1913. Risiede a Cagliari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54037 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9322. Muore a Natzweiler l’11 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Del Geo o Del Deo Giuseppe, nasce a Napoli il 1° giugno 1919. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54977 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere (in un documento è riportato scrittore). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4966. Muore a Flossenbürg il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Elia Francesco, nasce a Terlizzi (Bari) il 18 ottobre 1914. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53771 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Della Ragione Angelo, nasce a Pozzuoli (Napoli) il 20 dicembre 1919. Coniugato, risiede a Pozzuoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54422 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4967. Muore a Flossenbürg il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dell’Anna Antonio, nasce a Nardò (Lecce) il 1° gennaio 1915. Risiede a Nardò. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55062 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Morse – Landé, Arolsen.
Dell’Anno Umberto, nasce a Napoli il 6 agosto 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54488 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35216 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Delle Fontane Domenico, nasce a Terlizzi (Bari) il 8 febbraio 1917. Coniugato, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54928 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40537 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Delle Mura o Della Mura Giuseppe, nasce a Oświęcim / Auschwitz (Polonia) il 19 marzo 1918. Celibe, risiede a Livorno. Viene arrestato a La Spezia il 10 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54127 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dello Jacono Giuseppe, nasce a Napoli il 7 marzo 1923. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54147 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40577 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dellova o Dell’Ova Antonio, nasce a Sessa Aurunca (Napoli, ora Caserta) il 22 giugno 1913. Risiede a Cerreto d’Esi (Ancona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55035 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): guardiano e funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34625 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Deluca Giovanni, nasce a Teramo il 22 novembre 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54875 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Demontis Gavino, nasce a Sassari il 13 dicembre 1913. Celibe, risiede a Sassari. Viene arrestato a Olbia il 17 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54561 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Donna Giovanni, nasce a Ginevra (Svizzera) il 5 maggio 1915. Risiede a Vercelli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54034 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6377 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Desantis Umberto, nasce a Roma il 24 novembre 1920. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53952 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8730. Viene poi trasferito a Dachau il 25 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944 dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49480 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Detoma Giuseppe, nasce a Cerignola (Foggia) il 4 aprile 1909. Risiede a Cerignola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55090 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 23 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 45293 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Devito o De Vito Domenico, nasce a Jacurso (Catanzaro) il 14 novembre 1921. Celibe, risiede a Jacurso. Viene arrestato il 14 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55260 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e fresatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34570 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfeld il 22 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Devitta o De Vita Dante, nasce a Napoli il 6 luglio 1923. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53929 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4968. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 74645 o 74643 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Buchenwald, dove arriva il 24 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27755. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 27 gennaio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Adamo Libero, nasce a Colle San Magno (Frosinone) il 1° gennio 1919. Coniugato, risiede a Colle San Magno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55025 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 17 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Bari o Dibari Diego, nasce a Bari l’11 maggio 1917. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53904 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Bari Domenico, nasce a Cerignola (Foggia) il 17 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54148 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9241 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98247 e viene assegnato al Blocco 21. Muore a Dachau il 10 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Bella Salvatore, nasce a Giarre (Catania) il 1° agosto 1911. Risiede a Santa Venerina (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55426 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Benedetto Salvatore, nasce a Palermo il 5 febbraio 1902 o 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55001 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20433. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Bernardino Dante, nasce a Luco dei Marsi (l’Aquila) l’11 gennaio 1916 o 1911. Risiede a Luco dei Marsi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54608 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89344 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Mauthausen il 29 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Bianchi o Dibianchi Alfredo, nasce a Massa Lombarda (Ravenna) il 2 gennaio 1901 o 1921. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55048 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8731 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Dachau), dove gli viene assegnato il numero di matricola 147469. Viene infine trasferito a Dachau il 2 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 147469. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Capua Andrea, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 1° o l’11 gennaio 1914. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53989 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13117. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 23 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Carlo o Dicarlo Giuseppe, nasce a Biccari (Foggia) il 15 novembre 1909. Coniugato e padre di due figli, risiede a Biccari. Viene arrestato il 20 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55091 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35168 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Di Ciesco Luigi, nasce a Venosa (Potenza) il 6 ottobre 1921. Celibe, risiede a Risiede Venosa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54484 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Dio Cafiso Salvatore, nasce a Niscemi (Caltanissetta) il 4 o 24 dicembre 1914. Risiede a Niscemi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54513 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Falco o Difalche Samuele, nasce a Palena (Chieti) l’8 aprile 1893. Risiede a Tarmisi (?). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53911 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): maestro di mosaico (mosaicista). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 9581. Assegnato al Blocco 14, viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 16 giugno 1944. Muore a Natzweiler il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Giacomo Nicola, nasce a Maddaloni (Napoli, ora Caserta) il 31 marzo 1913. Celibe, risiede a Maddaloni. Viene arrestato il 19 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55323 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio, commerciante e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34632 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Giovanni Salvatore, nasce a Marsala (Trapani) il 24 luglio 1922. Risiede a Marsala in Contrada San Leonardo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54293 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Dachau il 23 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Giuseppe Vincenzo, nasce a Piana degli Albanesi (Palermo) il 19 gennaio 1922. Risiede a Piana degli Albanesi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55452 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40565 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Gloria Vincenzo, nasce a Polla (Salerno) il 28 settembre 1921. Risiede a Polla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54768 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene infine trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9582. Muore a Natzweiler il 7 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Leonardo Flaminio, nasce a Sedegliano (Udine) il 6 ottobre 1916. Risiede a Sedegliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54845 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4969. Muore a Flossenbürg il 20 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Leva o De Leva Giuseppe, nasce a Napoli il 16 settembre 1920. Coniugato, risiede a Miano (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Miano il 19 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54613 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Liberto Domenico, nasce a San Giovanni a Teduccio (quartiere di Napoli) l’8 dicembre 1921. Coniugato, risiede a Barra (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Roma il 6 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54065 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Marco Vincenzo, nasce a Collesano (Palermo) il 27 dicembre 1915 o 7 marzo 1915. Risiede a Collesano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54027 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31801 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 12 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 109704. Muore in Germania il 25 marzo o maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Di Martino Gianbattista, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 15 luglio 1912. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55179 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Di Mattia Francesco, nasce a Enna il 4 gennaio 1924. Celibe, risiede a Enna. Viene arrestato a Roma il 25 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54029 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cappellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Nardo Vittorio o Vito, nasce a Differdange (Lussenburgo) il 28 giugno 1915. Celibe, isiede a Hogendange (Mosella – Francia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54266 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico elettrotecnico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89345 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen. Viene infine trasferito ad Auschwitz, dove muore il 1° dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé, NARA – Washington, Ministero della Difesa.
Di Palma o Di Palmo Nicola, nasce a Orta Nova (Foggia) il 6 gennaio 1916. Risiede a Orta Nova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54518 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Palo o Di Paolo Salvatore, nasce a Ruvo di Puglia (Bari) il 6 ottobre 1919. Coniugato, risiede a Riuvo di Puglia. Viene arrestato il 23 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54130 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 1° giugno 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 56227. Muore a Buchenwald il 24 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Paola o Di Faola Giuseppe, nasce a Barletta (Bari) il 10 marzo 1923. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54884 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9584 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Paolo Rinaldo, nasce a Chieti l’11 novembre 1915. Risiede a Chieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54195 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Pasquale o Di Pasquali Domenico, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 9 novembre 1917. Coniugato, risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54288 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 99493 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Pasquale Gioachino, nasce a Palermo il 1° gennaio 1923. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54643 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5028. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Pasquali o Dipasquale Giovanni, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 9 novembre 1915. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54462 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 19 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 18393. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Di Paterniani o Di Pateraiani Trento, nasce a Ripa Teatina (Chieti) l’11 maggio 1917. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54999 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbo ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 5030. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74533. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Renzo Giuseppe, nasce a Alessandria d’Egitto (Egitto) il 4 maggio 1920. Celibe, risiede a Bari. e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54025 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6522 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Roma o De Roma Pietro, nasce a Taranto il 17 marzo 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monteparano (Taranto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54031 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 18 agosto 1944. Viene infine trasferito a Dachau 4 ottobre 1944. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 3 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Stefano Letterio, nasce a Messina il 27 ottobre 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Messina. Viene arrestato a Palermo il 13 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54894 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Di Tomase o Ditomase Francesco, nasce a Corradi – frazione di Revere (Mantova) o Correggio (Reggio Emilia) il 16 agosto 1915. Risiede a Corradi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55140 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.
Di Vincenzo Pantalleo, nasce a Barletta (Bari) il 12 settembre 1923. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53726 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6585 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.
Diana Salvatore, nasce ad Albanova (Napoli) il 9 dicembre 1917. Risiede ad Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55196 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20599 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dicembre Umberto, nasce a Palermo il 19 ottobre 1916 o 16 ottobre 1915. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Taranto il 10 dicembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53733 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Didone Guerrino, nasce a San Giorgio in Bosco (Padova) il 30 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54035 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 9 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6373 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 18 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Dimauro o Di Mauro Ermenegildo, nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 6 dicembre 1915. Risiede a Torre Annunziata. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54479 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35556. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Dimitri Gino, nasce a Grottaglie (Taranto) il 1° settembre 1917. Risiede a Grottaglie. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54887 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20602 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
D’Ippolito o Dippolito Salvatore, nasce a Squinzano (Lecce) il 25 dicembre 1918. Risiede a Squinzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54338 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e capomacchina – metalmeccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89587. Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Domina Liborio, nasce a Piazza Armerina (Enna) il 24 dicembre 1916. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54039 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89359 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite di Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen ed infine ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Dominico Rocco, nasce a Melito Irpino (Avellino) il 21 agosto 1918. Risiede a Melito Irpino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55173 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34733. Viene poi trasferito a Oertelsbruch-Saalfeld (campo satellite di Buchenwald), dove muore il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Donatelli Umberto, nasce a Foggia il 1° novembre 1919. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54135 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6378 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück)dove muore il 30 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Donati o Donato Vincenzo, nasce a Castel Civita (Salerno) il 17 o 19 novembre 1916. Risiede a Castel Civita. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55233 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944. Viene poi trasferito a Friedrichshafen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 30 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91779 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
D’Ospina Donato, nasce a Neviano (Lecce) il 18 marzo o maggio 1914. Risiede a Neviano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54132 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, operaio e contadino. Viene poi trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34940 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Muore dopo la liberazione il 27 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.
Drusetta Mario, nasce a Bicicci o Villa Bicicci (Pola) il 9 luglio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54032 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Duizaman o Duraman Sulo, nasce a Nivice (Albania) il 15 giugno 1916. Di nazionalità albanese, risiede a Gjirokastra (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54741 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944 dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97990 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 20 aprile 1916 e come luogo di nascita Ginokastra (Girokastra – Albania). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Durante Fulvio, nasce a Messina il 15 ottobre 1918. Celibe, risiede a Messina, dove viene arrestato il 29 dicembre 1941. Viene poi detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54133 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Elli Pietro, nasce a Desio (Milano) il 15 o 16 giugno 1916. Risiede a Desio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55391 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13134. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Flossenbürg il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 27 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Emaldi Guido, nasce a Fusignano (Ravenna) il 12 ottobre 1917. Risiede a Fusignano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55239 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Entri Giuseppe, nasce a Cornovecchio (Milano) il 17 luglio 1915. Celibe, risiede a Niguarda (quartiere di Milano). Viene arrestato a Erussia (?) (Russia) il 10 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53799 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40542 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ercolano Cristoforo, nasce a Napoli il 19 marzo 1919. Risiede a Barra (quartiere di Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54222 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 4970. Viene poi trasferito a Meißen-Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Errico Umberto Pierino, nasce a Robbiate (Como) o Milano il 6 gennaio 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54924 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72480 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 30 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9403 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Barth il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Eshref Hoxha, nasce a Klisura – Këlcyrë (Albania) il 21 luglio 1906. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Përmet (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53970 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Di nazionalità albanese ma immatricolato come italiano. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): sottufficiale di carriera. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Esposito Antonio, nasce a Brusciano (Napoli) il 20 agosto 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Brusciano. Viene arrestato il 15 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54486 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e gli viene assegnato il numero di matricola 35322. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Esposito Ettore, nasce a Napoli il 25 marzo 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Napoli. Viene arrestato a Tarrento (? – Sorrento – Napoli) il 9 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55019 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46227 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Esposito Luigi, nasce a Caivano (Napoli) il 10 ottobre 1920. Risiede a Caivano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54874 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Estelli Enrico, nasce a Genova il 2 maggio 1919. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54223 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 17 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 29642 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Leitmeritz il 22 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fabbro o Fabro Ermanno, nasce a Maiano (Udine) il 21 agosto 1913. Risiede a Maiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54896 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 24 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fabi Stefano, nasce a San Vito di Vipacco (Gorizia) il 6 ottobre o novembre 1914. Celibe, risiede a San Vito di Vipacco. Viene arrestato il 22 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54555 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fabiani Giuseppe, nasce a Montaione (Firenze) il 12 febbraio 1903. Celibe e padre di tre figli, risiede a Ghizzano – frazione di Peccioli (Pisa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54306 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fabretti Oreste, nasce a Argenta (Ferrara) il 14 o 19 agosto 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cusano Milanino (Milano). Viene arrestato il 4 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54606 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39066 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fabri Ugo, nasce a Genova il 26 gennaio 1915. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54904 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40545 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 26 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fabbro Lanfranco, nasce a Treppo Grande (Udine) il 14 febbraio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Treppo Grande. Viene arrestato ad Atene (Grecia) il 18 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54332 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34781 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Facchi Pietro, nasce a Brescia il 26 aprile 1916. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato a Miano il 22 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53978 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): trattorista e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34628 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Facciorosso Michele, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 6 maggio 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54493 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20643 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau 24 aprile 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 160078 o 160000. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Faggionato Battista, figlio di Riccardo, nasce ad Arcole (Verona) l’11 agosto 1916. Di mestiere pittore, risiede a Verona ed è celibe. Viene arrestato a Verona e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Su disposizione della Kripo di Monaco di Baviera (Kriminalpolizei – Polizia criminale), viene deportato nel Campo di concentramento di Dachau sul convoglio partito da Peschiera del Garda il 20 settembre 1943. All’arrivo, il 22 settembre 1943, gli viene assegnato il numero di matricola 54206 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Mauthausen dove arriva il 18 agosto 1944. Viene immatricolato con il numero 89600 e gli viene assegnata gli viene assegnata la categoria di deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene infine trasferito a Sankt Valentin (campo satellite di Mauthausen) il 24 ottobre 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.
Faita Angelo, nasce a Gussago (Brescia) il 27 marzo 1915. Risiede a Paratico (Brescia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54619 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72494. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Falanga Donato, nasce a Genzano di Lucania (Potenza) il 9 gennaio 1922. Risiede a Genzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55457 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8747. Viene poi trasferito a München-Riem, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Faletti Innocenzo, nasce a Moncalieri (Torino) il 3 dicembre 1917. Celibe, risiede a Moncalieri. Viene arrestato a Foligno (Perugia) l’11 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54295 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Falleta o Falletta Stefano, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 5 ottobre 1915. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54752 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20646 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 151308. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Faoro Lorenzo, nasce a Arsiè (Belluno) il 20 agosto 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato il 6 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54274 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 24 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46228 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Faraone Vincenzo, nasce a San Cipirello (Palermo) il 2 gennaio 1915. Risiede a San Giuseppe Jato (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55135 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9333 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Farina Battista, nasce a Calusco d’Adda (Bergamo) il 7 maggio 1916. Celibe, risiede a Calusco d’Adda. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55139 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9603. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Rientra a Natzweiler, dove muore il 14 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Farina Sossio, nasce a Frattamaggiore (Napoli) il 16 luglio 1920. Coniugato, risiede a Frattamaggiore. Viene arrestato a Frattamaggiore il 4 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54216 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Farrieri Giuseppe, nasce a Rosolina (Rovigo) il 2 gennaio 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53942 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4971. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Farserra o Parsella Stefano, nasce a Rivoli (Torino) il 31 maggio 1901 o 1921. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54926 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34895 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fassi o Facci o Faccis Ermenegildo, nasce a Villa Vicentina – frazione di Ruda (Udine) il 6 marzo 1917. Risiede a San Pier d’Isonzo (Gorizia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55356 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40547 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 2 aprile 1945 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fatta Antonio o Antonino, nasce a Lercara Friddi (Palermo) il 4 novembre 1912. Risiede a Priolo Gargallo (Siracusa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55335 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Überlingen, dove muore il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fattinanzi Elvio, nasce a Gemona (Udine) il 4 luglio 1916. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato il 29 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55144 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35116 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fattore Albino, nasce a Castello Tesino (Trento) il 20 febbraio 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54211 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72486. Viene poi trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 9230 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Fattore Antonio, nasce a Gamberale (Chieti) il 5 febbraio 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54210 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40546 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito all’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen), dove muore il 29 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Favale Luigi, nasce a Spinazzola (Bari) il 22 agosto 1919. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato in Jugoslavia il 15 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54347 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fazzari Michele, nasce a Cinquefrondi (Reggio Calabria) il 14 ottobre 1919. Celibe, risiede a Cinquefrondi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55240 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40548 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fedele Pietro, nasce a Napoli il 16 ottobre 1916. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54392 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fedele Renato, nasce a Napoli l’8 gennaio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 28 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54907 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Buchenwald dove arriva il 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 39076 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Feliciani Sante, nasce a Roccafluvione (Ascoli Piceno) il 25 aprile o maggio 1909. Risiede a Roccafluvione. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53997 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mungitore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30948 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 107649. Viene infine trasferito a Bergen Belsen dove arriva il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Felloni Giamberto, nasce a Ferrara il 19 febbraio 1921. Risiede a Comacchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54705 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Felluga Libero, nasce a Isola d’Istria (Pola) l’8 aprile 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a Pola. Viene arrestato a Bengasi (Libia) il 15 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54516 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ferraro Michele, nasce a Cetraro (Cosenza) il 7 ottobre 1904. Risiede a Cetraro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53973 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Archivio Tibaldi.
Ferovante o Fioravante o Fioravanti Gennaro, nasce a Trentola Ducenta (Napoli – ora Caserta) il 2 dicembre 1920. Risiede a Trentola Ducenta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55318 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34652 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferrara Innocenzo, nasce a Partinico (Palermo) il 13 gennaio 1916. Risiede a Partinico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54897 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mezzadro e fornaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 13139 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 10 novembre 1944. Rientra a Flossenbürg, dove muore il 16 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferrara Pasquale, nasce a Palermo il 12 luglio 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54670 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9607 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Eching. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferrara Salvatore, nasce a San Cataldo (Caltanissetta) il 13 febbraio 1914. Coniugato, risiede a San Cataldo. Viene arrestato ad Agrigento il 29 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55129 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferraresi Armando, nasce a Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia) il 21 gennaio 1916. Celibe, risiede a Rubiera (Reggio Emilia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54215 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferrari Aldino, nasce a Busto Arsizio (Varese) il 4 aprile 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54219 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6385 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferrari Luigi, nasce a Baiano (Avellino) il 1° luglio 1913. Risiede a Zibido San Giacomo (Milano). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55192 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9336. Muore a Natzweiler l’11 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ferrario Achille, nasce a Pavia il 15 marzo 1914. Risiede a Pavia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54919 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9608. Muore a Natzweiler l’8 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ferrario Gerolamo, nasce a Magnago (Milano) il 26 maggio 1917. Risiede a Magnago. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54203 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20654 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Hersbruck (campo sapellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ferraro Michele, nasce a Cetraro (Cosenza) il 7 ottobre 1904. Risiede a Cetraro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53937 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Ferraro Raffaele, nasce a Palermo il 4 ottobre 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54208 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6386 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Ravensbrück il 13 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Ferrato Carlo, nasce a Pernumia (Padova) il 26 luglio 1922. Celibe, risiede a Permunia. Viene arrestato il 7 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53967 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34950 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen l’8 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ferri Giacomo, nasce a Verona il 25 maggio 1914. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54737 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen, Albo IMI Caduti.
Fiaccola Giovanni, nasce a Rosà (Vicenza) il 14 novembre 1921. Celibe, risiede a Rosà. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54212 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): inserviente. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Fiammenghi Amleto, nasce a Roma l’8 marzo 1921. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 17 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54202 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6389 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fiani Leonardo, nasce a San Severo (Foggia) il 20 giugno 1918. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Severo. Viene arrestato a Chieti il 7 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54272 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fiata Osvaldo, nasce a Roma il 20 luglio 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54903 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): stampatore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 44279. Viene poi trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Muore dopo la liberazione, l’8 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fichera Santo, nasce a Catania il 24 settembre 1921. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54890 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40549 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fienco o Fienso Salvatore, nasce a Napoli il 28 ottobre 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55263 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fieni Giovanni o Johann, nasce ad Adrara San Rocco (Bergamo) il 3 febbraio 1921. Celibe, risiede a Adrara San Martino (Bergamo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54869 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Filanino Michele, nasce a Barletta (Bari) il 9 marzo 1917. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54220 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6347 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Filetti Nando, nasce a Legnano (Milano) il 26 o 27 febbraio 1918. Celibe, risiede a Legnano. Viene arrestato l’8 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53953 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): inserviente. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35193 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 settembre 1944, dove arriva il 24 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Finco Gino, nasce a Vicenza il 7 gennaio 1918. Celibe, risiede a Vicenza. Viene arrestato in Grecia nel maggio del 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53968 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Finocchio o Finocchiaro Salvatore, nasce a Troina (Enna) il 2 marzo 1922. Celibe, risiede a Troina. Viene arrestato ad Aiaccio (Corsica) il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54214 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34664 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene poi trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 1758. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 6 settembre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Finozzi o Tinozzi Pio o Pino, nasce a Cugnoli (Pescara) il 22 settembre 1900. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cugnoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54580 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): telegrafista. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Muore a Lublin il 26 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fioravanti o Pioravanti Alceo, nasce a Formignana (Ferrara) il 7 marzo 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54660 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4972. Muore a Flossenbürg il 19 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fioravanti Lodovico o Luigi Carlo, nasce a Cologna – frazione di Berra (Ferrara) il 22 o 27 luglio 1917. Celibe, risiede a Cologna. Viene arrestato il 28 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54837 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): radiotecnico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46229 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fiore Gaetano, nasce a Caserta (Napoli, ora Caserta) il 13 maggio 1902. Risiede a Caserta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54030 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 agosto 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 17169 e dove viene classificato come VH ASO (Vorzugshäftlinge Asozialen – prigioniero sottoposto a sorveglianza speciale – asociale). Viene infine trasferito a Zwickau (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fioris Giovanni, nasce a Torino il 26 luglio 1916. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54359 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72518 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald il 24 novembre 1944, dove arriva il 27 novembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 98373. Anche qui viene classificato con la categoria di deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Flacavento o Flaccavento Renato, nasce a Ragusa il 26 aprile 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Ragusa. Viene arrestato a Modica (Ragusa) il 26 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55354 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Flego Emilio, nasce a San Giovanni di Pinguente – Buzet (Pola) il 7 maggio 1911. Risiede a San Giovanni di Pinguente – Buzet. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54994 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9337 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Neckargartach il 28 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fondi Enzo, nasce a Campi Bisenzio (Firenze) il 14 giugno 1922. Risiede a Signa (Firenze). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54695 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40552 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 31 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Fontana Giovanni, nasce a Roma il 20 aprile 1912. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato il 3 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53762 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): intonacatore. Viene trasferito a Buchenwald il 7 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46782 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fontana Nicola, nasce a Bari il 18 gennaio 1920. Celibe, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55018 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fontana Umberto, nasce a Venezia il 18 aprile 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Giovinazzo (Bari). Viene arrestato a Giovinazzo (Bari) il 26 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54762 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35337. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fontanini o Fontadini Alfredo, nasce a Pradamano (Udine) il 5 marzo o maggio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Pradamano. Viene arrestato il 5 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55130 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): magazziniere e vettore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34607 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch il 28 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fontecedro Ermenegildo, nasce a Venezia l’8 novembre 1921. Risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54767 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4976. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen dove gli viene assegnato il numero di matricola 74642. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Foraus Stanislao, nasce a San Dorligo della Valle (Trieste) il 23 gennaio 1921. Celibe, risiede a San Dorligo della Valle. Viene arrestato il 15 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55133 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34859. Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Forino Vincenzo, nasce a Napoli il 2 gennaio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Napoli il 4 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54492 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Überlingen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Forlino o Ferlino Giuseppe, nasce a Napoli il 3 febbraio 1915 o 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55008 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite di Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Ravensbrück 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6349 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Formato Pellegrino, nasce a San Felice a Cancello (Napoli, ora Caserta) il 24 dicembre 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Felice a Cancello. Viene arrestato a Napoli il 25 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54209 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35304 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 28 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Formisano Natale, nasce a Palermo il 13 agosto 1922. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato il 25 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54205 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34613. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene successivamente trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 19092. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fornasiero Ugo, nasce a Este (Padova) il 13 novembre 1912 o 1913. Coniugato, risiede a Padova. Viene arrestato il 12 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54207 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35394. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 19 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fortunato Giovanni, nasce a Marsiglia (Francia) il 18 febbraio 1907. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54565 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg, dove arriva l’11 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4977. Viene poi trasferito ad Auschwitz il 3 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Framba Carlo, nasce a Verona il 5 ottobre 1923. Celibe, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54436 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington.
Franceschetti Amirino, Amitrino o Mirino, nasce ad Affi o Gazzo Veronese l’11 gennaio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53959 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 6 dicembre 1943, dove arriva il 9 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 40554 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito al Campo medico di Mauthausen (Sanitätslager). Muore a Mauthausen il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.
Franchi Ciro, nasce a Stienta (Rovigo) il 20 gennaio 1915. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54261 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): assistente tecnico del riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4978. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Franchi Franco, nasce a Pescia (Pistoia) il 9 dicembre 1923. Celibe, risiede a Levico (Trento) – (in un altro documento è riportato San Pietro d’Isonzo – Gorizia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54213 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40555 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Franci Umberto, nasce a Siena il 20 aprile 1913. Celibe, risiede a Siena. Viene arrestato a Salerno il 20 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54204 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): idraulico. Viene liberato a Rosenheim. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Franco Michele, nasce a Porto Empedocle (Agrigento) il 23 giugno 1919. Celibe, risiede ad Agrigento. Viene arrestato a Tripoli (Libia) il 24 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55345 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40556 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove muore il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Franovich Bruno, nasce a Fiume il 3 luglio 1921. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54868 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Franzoi o Fransoi Adolfo, nasce a Treviso il 20 settembre 1922. Risiede a Casale sul Sile (Treviso). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55428 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frappola Salvatore, nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 13 novembre 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54221 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fraquelli Samuele, nasce a Como il 28 ottobre 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55321 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 17 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frasini o Frassini o Fransini Oscar, figlio di Amelia F., nasce a Milano il 21 febbraio 1922 o 22 febbraio 1921. Studente. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato il 9 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Rifiuta l’arruolamente nelle SS italiane. Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54200 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname, studente e funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35214 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frati Lindo, nasce a Poggio a Caiano (Firenze) il 30 marzo 1910. Coniugato, risiede a Firenze. Viene arrestato ad Ascoli Piceno il 15 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54262 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frattasi Michele, nasce a Foglianise (Benevento) il 5 novembre o settembre 1922. Celibe, risiede a Foglianise. Viene arrestato a Caserta il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55431 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34614 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frau Antioco, nasce ad Arbus (Cagliari) il 16 maggio 1909. Celibe, risiede ad Arbus. Viene arrestato nel 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55217 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34814 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Muore a Sangerhausen l’8 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Frau Gregorio, nasce a Quartu Sant’Elena (Cagliari) il 14 febbraio 1920. Celibe, risiede a Quartu Sant’Elena. Viene arrestato il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55161 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34954 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 28 novembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39138 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 marzo 1945, dove arriva il 10 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Frazzetto Gregorio, nasce a Vizzini (Catania) il 28 o 29 gennaio 1915. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55016 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14786 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fregni Augusto, nasce a Bomporto (Modena) il 26 dicembre 1922. Celibe, risiede a Bomporto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53965 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Friburgo o Friburgio Ezio, nasce a Rapallo (Genova) il 13 o 23 luglio 1912. Celibe, risiede a Rapallo. Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 2 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55211 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35212 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Buchenwald il 6 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frigerio Angelo, nasce a Inverigo (Como) il 18 maggio 1921. Celibe, risiede a Cremnago di Inverigo (Como). Viene arrestato a Spoleto (Perugia) il 2 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55157 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 4 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frisina Filippo, nasce a Delianuova (Reggio Calabria) il 14 febbraio 1922. Coniugato, risiede a Delianuova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53945 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carbonaio. Muore a Dachau il 16 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Frizzi Liduino, nasce a Cimone di Aldeno (Trento) il 28 o 29 maggio 1918. Risiede a Volano (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54201 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6351 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Fucci Vincenzo, nasce ad Arpaia (Benevento) il 17 dicembre 1908 o 1918. Risiede ad Arpaia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53998 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro e fucinatore. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72513 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Furia Alfredo, nasce a Rapallo (Genova) il 30 maggio 1919. Risiede a Sorrento (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54505 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98069 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 9 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Furioni Pietro, nasce a Malcesine (Verona) il 30 gennaio 1920. Celibe, risiede a Cassone – frazione di Malcesine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54514 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 2 febbraio 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Furnari Giacomo, nasce a Nicosia (Enna) il 7 dicembre 1915. Celibe, risiede a Nicosia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54434 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente in tecnologia e ricostruttore di pneumatici. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Fusca o Fusco Mario, nasce a Benevento il 15 agosto 1915. Celibe, risiede a Benevento. Viene arrestato a Benevento nel settembre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55413 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gabriele Settimio, nasce a Dogliola (Chieti) il 24 marzo 1911. Coniugato, risiede a Dogliola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54739 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40557 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gabrielli o Gabrieli Antonio, nasce a Taurisano (Lecce) il 5 ottobre 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Presicce. Viene arrestato a Sulmona (l’Aquila) il 17 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54825 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista e calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34982 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Viene successivamente trasferito ad Auschwitz. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 15 agosto 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 17171. Viene classificato come prigioniero sottoposto a sorveglianza speciale – asociale (VH ASO / Vorzugshäftlinge Asozialen). Viene infine trasferito a Mülsen – St. Micheln (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gabrielli Giovanni, nasce a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) il 5 giugno 1918. Risiede a San Benedetto del Tronto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55047 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20666 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 151780. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gafurini o Gaffurini Luigi, nasce a Milano il 29 settembre 1911. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54788 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72475. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gagliardi o Galliardi Francesco, nasce a Roma il 28 settembre 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54558 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gaglioni o Gagnomi o Gagliardi Antonio, nasce a Cosenza il 24 settembre 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54236 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72470. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Galazzi Trentini o Gallazzi Trentino, nasce a Busto Arsizio (Varese) il 15 luglio 1915 o 23 luglio 1913. Risiede a Busto Arsizio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54406 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6813. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.
Galimberti Felice, nasce a Desio (Milano) il 19 marzo 1908. Risiede a Desio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54255 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9622 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Neckargartach il 5 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Galimberti Paolo, nasce a Groppello Cairoli (Pavia) il 6 settembre 1922. Celibe, risiede a Varese. Viene arrestato a Groppello Cairoli il 23 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54256 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gallesi o Gallese Bernardino, nasce ad Avezzano (l’Aquila) il 21 luglio 1920. Celibe, risiede ad Avezzano. Viene arrestato ad Avezzano il 19 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54233 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34976 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Galliolo Cosimo, nasce a Latiano (Brindisi) l’8 dicembre 1912. Coniugato, risiede a Latiano. Viene arrestato in Grecia il 20 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54664 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gallo Bernardo, nasce a Trausella di Vico Canavese (AO) l’8 settembre 1920. Risiede a Trausella di Vico Canavese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55414 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40558 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau 9 gennaio 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 61284. Viene assegnato al Blocco 15 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove gli viene assegnato il numero di matricola 9623. Muore a Natzweiler il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Galotti Sereno, nasce a Basiliano (Udine) il 24 gennaio 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55402 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20671 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene infine trasferito ad Hersbruck, dove muore l’11 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati,, NARA – Washington, Arolsen.
Galotto Antonio, nasce a Pietragalla (Potenza) il 24 luglio 1910. Risiede a Pietragalla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54376 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene assegnato al Blocco 23 (Krankenbau – infermeria). Muore a Dachau il 9 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gambini Alfio, nasce a Fermo (Ascoli Piceno) il 27 gennaio 1924. Risiede a Porto San Giorgio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54519 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4979. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gambini Pierino, nasce a Arluno (Milano) il 1° luglio 1912. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53988 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 38856. Muore a Buchenwald il 25 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gandolfi Carlo, nasce a San Lorenzo di Nebola (Gorizia ora Sv. Lovrenc pri Neblem – Slovenia) il 17 maggio 1918. Celibe, risiede a Venezia o San Lorenzo di Nebola. Viene arrestato a Trapani il 26 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54472 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 2 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ganelli Enrico, nasce a Soave di Porto Mantovano (Mantova) l’11 giugno 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Goito (Mantova). Viene arrestato in Grecia il 4 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54672 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Garbo Giannino o Gianino, nasce a Monselice (Padova) l’11 maggio 1920. Celibe, risiede a Monselice. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53757 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gario Evasio, nasce a Castelletto Merli (Alessandria) il 12 novembre 1912. Celibe, risiede a Castelletto Merli, dove viene arrestato il 19 giugno 1941. Viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55049 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Garofalo Triestino, nasce a Palermo il 4 o 7 giugno 1918. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54524 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40559 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientrato a Mauthausen, viene liberato. Muore dopo la liberazione il 21 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Garofalo Stefano, nasce a San Cataldo (Caltanissetta) il 21 giugno 1920. Risiede a San Cataldo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53981 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9626. Muore a Natzweiler il 13 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Garreffa o Gareffa Francesco, nasce a Benestare (Reggio Calabria) il 16 dicembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Benestare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54717 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): eletticista. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Garzaniti o Larzanitti Salvatore, nasce a Guardavalle (Catanzaro) il 24 dicembre 1907. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Guardavalle. Viene arrestato il 25 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54326 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101011 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gasperi o Gaspari Carlo, nasce a Francoforte sul Meno (Germania) il 12 settembre 1909. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89457 e viene classificato come appartenente alle forze armate – Internato Militare Italiano inviato per punizione in Konzentrationslager (WH – Wehmachtangehörige). Muore a Mauthausen il 25 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gasperini Giovanni, nasce a Salcano (Gorizia ora Solkan – Slovenia) il 21 marzo 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Salcano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54572 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gassoria Nunzio, nasce a Roma l’11 aprile 1919. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato in Francia il 2 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54914 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6352 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gattuso Francesco, nasce a Palermo il 6 aprile 1912. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54224 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89504 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gavassa Enrico, nasce a Portoferraio (Livorno) il 25 agosto 1911. Coniugato, risiede a Portoferraio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54384 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40560 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 61285. Muore a Dachau il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gavassi Constantino, nasce a Poscante – frazione di Zogno (Bergamo) l’8 ottobre 1911 o l’8 novembre 1914. Celibe, risiede a Zogno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55351 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40561 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Ebensee. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gazzi Giuseppe, nasce a San Gregorio nelle Alpi (Belluno) il 30 luglio 1910. Risiede a Fumach (Belluno). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54622 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14789 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Vaihingen (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gentile Antonio, nasce a San Marco in Lamis (Foggia) il 13 gennaio 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Nicandro Garganico (Foggia). Viene arrestato nel 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55206 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35210 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 23 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gentile Salvatore, nasce a Roccamena (Palermo) il 1° novembre 1919 o 1922. Risiede a Roccamena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54691 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20683 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 15 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gentilini Mario, nasce a Imola (Bologna) il 1° agosto 1912. Risiede a Imola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54313 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Muore a Dachau il 18 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gentille o Gentile Fulvio, nasce a Montenero di Bisaccia (Campobasso) il 16 agosto 1921. Risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54774 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): insegnante. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Geosa Aldo, nasce a Galatina (Lecce) il 25 maggio 1922. Risiede a Galatina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54244 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74612. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Gerbi Alessandro, nasce a Invorio Superiore (Novara) il 30 ottobre 1916. Coniugato, risiede a Invorio Superiore. Viene arrestato il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55216 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34747. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gervasi Salvatore, nasce a Trapani il 5 luglio 1917. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54258 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene poi trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6356 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene trasferito a Sachsenhausen e classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Bergen Belsen, dove muore l’8 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Gherardi o Gherarde Rino, nasce a Lendinara (Rovigo) il 18 novembre 1918. Coniugato, risiede a Badia Polesine (Rovigo). Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 6 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55125 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giacometti Ernesto, nasce a Verona il 5 marzo 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54586 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 maggio 1945. Note morto dopo la liberazione del campo. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Giaguinto o Giaquinto Domenico, nasce a Casagiove (Napoli, ora Caserta) il 17 febbraio 1918. Coniugato, risiede a San Leucio (Napoli, ora Caserta). Viene arrestato a Casagiove il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54228 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6411 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giammolla, Giammona o Giarmona Nicolò, nasce a Altofonte (Palermo) il 25 febbraio 1914. Risiede a Lampedusa (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53996 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40562 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 61286. Viene infine trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9630 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Giampietro Francesco, nasce a Cassano delle Murge (Bari) il 15 o 16 luglio 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Cassano delle Murge. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54198 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40563 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gianferrara Attilio, nasce a Palermo il 22 o 26 giugno 1914. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54629 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4981. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 ottobre 1943. Viene infine trasferito ad Auschwitz l’8 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 183608. Muore a Auschwitz il 22 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Giannotta o Ciannotta Giuseppe, nasce a Palermo il 1° luglio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Palermo. Viene arrestato a Roma il 29 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54242 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39023 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943 viene classificato come lavorattore ribelle (ASR – Arbeitsscheu Reich). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giardina Luigi, nasce a Caltagirone (Catania) il 14 novembre 1912. Celibe, risiede a Caltagirone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54709 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98124 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giarizzo o Giarrizzo Paolo, nasce a Palermo il 10 febbraio 1899. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54859 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9714 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 98856. Muore a Dachau il 6 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giarusso Ignazio, nasce a Buenos Aires (Argentina) il 10 novembre 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54576 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4982 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gieni Osmar, nasce a Peschkopia (Albania) nel 1917. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54831 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Risiede a Peschkopia. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34867. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Giin Lefi o Zefi, nasce a Scutari (Albania) il 20 novembre 1917. Risiede a Rasfik (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54715 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Muore a Dachau il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gilardi Antonio, nasce a Barlassina (Milano) il 21 giugno 1913. Celibe, risiede a Barlassina. Viene arrestato a Torino il 1° novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54231 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gilardi Stefano, nasce a Panzano (Firenze) il 19 gennaio 1919. Risiede a Mioglia (Savona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54245 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Viene infine trasferito a Dachau, dove muore il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gildone Luigi, nasce a Genova il 4 febbraio 1911. Coniugato, risiede a Genova. Viene arrestato a Genova e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55149 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 7 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46825 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ginierri o Cinieri Luigi, nasce a Latiano (Brindisi) il 4 febbraio 1921. Coniugato, risiede a Latiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54726 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89283 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.
Gioco Umberto, nasce a Santo Stefano di Zimella (Verona) il 7 luglio 1911. Celibe, risiede a Marsala (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53964 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 96749. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 30 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 104481. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Giocondo Antonio, nasce a San Marco Argentano (Cosenza) il 30 marzo 1916. Coniugato, risiede a San Marco Argentano – Scalo. Viene arrestato il 10 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54713 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35320 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 1° novembre 1944. Viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giogiane o Giorgione Giovanni, nasce a Benevento il 25 novembre 1913. Celibe, risiede a Benevento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54892 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34801 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gioia Gerlando, nasce a Castrofilippo (Agrigento) il 7 marzo 1916. Celibe, risiede a Castrofilippo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55007 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98129 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giorcelli Ernesto, nasce a Pontestura (Alessandria) l’8 marzo 1909. Risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54225 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Giordano Andrea, nasce a Capua (Napoli, ora Caserta) il 23 agosto 1919. Celibe, risiede a Capua. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54235 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98130 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giordano Paolo, nasce a Messina il 27 settembre 1920. Celibe, risiede a Camaro Inferiore (Messina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54632 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4983. Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 56598. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giorgi Natale, nasce a Roccafluvione (Ascoli Piceno) il 25 dicembre 1912. Risiede a Risiede ad Ascoli Piceno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54567 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 luglio 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Giorgianni Salvatore, nasce a Pace del Mela (Messina) il 18 giugno 1909. Celibe, risiede a Pace del Mela. Viene arrestato il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54257 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35333 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 9 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giorno o Giormo Giuseppe, nasce a Luzzi (Cosenza) il 27 ottobre 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Luzzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54517 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Girardi Gino, nasce a Lavagno (Verona) il 20 dicembre 1909. Coniugato con Teresa (?) e padre di tre figli, risiede a Brescia. Viene arrestato in Francia il 3 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54870 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.
Girola o Griola Pietro, nasce a Solbiate Olona (Varese) il 16 settembre 1914. Risiede a Solbiate Olona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53979 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 9 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giudice Giovanni, nasce a Nettunia (Roma) il 21 ottobre 1923. Coniugato, risiede a Nettunia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54248 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giuffrida Giuseppe, nasce a Santa Venerina (Catania) il 9 settembre o agosto 1918. Celibe, risiede a Santa Venerina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53961 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89478 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giuliana o Giugliana o Giuliani Salvatore, nasce a Riesi (Caltanissetta) il 6 febbraio 1921. Celibe, risiede a Riesi. Viene arrestato a Palermo il 30 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55023 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34952 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 5 dicembre 1943. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giunta Rosario, nasce a Villarosa (Enna) il 5 maggio 1921. Risiede a Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54226 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 21 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giuppa Antonio, nasce a Galatina (Lecce) il 4 gennaio 1919. Risiede a Galatina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54252 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20693 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau dove arriva il 24 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 160389. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Giustiniani Giovanni, nasce a Roseto degli Abruzzi (Teramo) il 18 ottobre 1898. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Roseto degli Abruzzi. Viene arrestato a Salerno il 10 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54239 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34960 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Giustino Enzo, nasce a Ficarazzi (Palermo) il 14 aprile 1923. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53943 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35557 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 6679 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gobbet Giovanni, nasce a Grado (Trieste, ora Gorizia) il 13 novembre 1913. Celibe, risiede a Cervignano del Friuli (Udine). Viene arrestato a Sebenico (Jugoslavia) il 15 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54241 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Godi Aristide, nasce a Bologna il 7 gennaio 1924. Celibe, risiede a Bologna. Viene arrestato a Bologna il 9 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54229 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Golievina Antonio, nasce a Isola di Cherso (Pola) il 29 aprile 1913. Risiede a Pola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55342 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9641. Muore a Natzweiler il 25 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gorelli Enrico, nasce a Montalcino (Siena) il 28 marzo 1913. Risiede a Montalcino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54238 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gorlini Bruno, nasce a Milano il 13 marzo 1913. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Bologna il 21 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53974 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald) il 28 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 46237 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gottipavero Carlo, nasce a Roma il 12 ottobre 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Venezia. Viene arrestato a Firenze il 1° agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54766 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): professore di musica. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Graci Alfonso, nasce a Caltanisetta il 10 ottobre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Caltanissetta. Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 6 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54103 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34700 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grancini Ambrogio, nasce a Spirano (Bergamo) il 31 maggio 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Inzago (Milano). Viene arrestato a Sanremo (Imperia) l’8 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54243 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grandazzo o Randazzo Francesco, nasce a San Giuseppe Jato (Palermo) il 28 novembre 1921. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Giuseppe Jato. Viene arrestato il 10 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55136 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34752 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grandinetti Giuseppe, nasce a Motta Santa Lucia (Catanzaro) il 3 settembre 1918. Risiede a Motta Santa Lucia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54791 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grassi Antonio Amelio, nasce a Mesagne (Brindisi) il 29 ottobre 1912. Risiede a Mesagne. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54593 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore e fresatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4984. Muore a Flossenbürg il 2 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grasso Vincenzo, nasce a Calvizzano (Napoli) il 24 luglio 1921. Risiede a Calvizzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53920 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38258 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Grati Oliviero, nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) o Fiume il 27 giugno 1916. Celibe, risiede a Firenze o Fiume. Viene arrestato il 26 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54247 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 3 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46714 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Emma (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 6 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg. Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Graziano Filippo, nasce a Montemaggiore Belsito (Palermo) il 20 novembre 1910 o 1919. Risiede a Montemaggiore Belsito. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54240 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Dove muore il 2 o 3 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Greci o Gheri Mario, nasce a Cesena il 22 novembre 1912. Risiede a Bertinoro (Cesena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54344 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4985 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 20 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Dachau, dove arriva il 24 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 160974. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.
Greco Battista, nasce a Milano il 19 dicembre 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54253 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89414 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Grecuccio Antonio, nasce a Supersano (Lecce) il 15 agosto 1920 o 1922. Celibe, risiede a Supersano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54292 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e stradino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89515 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 28 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gregorini Massimo, nasce a Pian Camuno (Brescia) il 24 aprile 1917. Risiede a Pian Camuno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54361 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gregorowitsch Giovanni, nasce a Castellier di Visinada (Pola) il 9 giugno 1912. Risiede a Castellier di Visinada. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54578 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944 dove gli viene dato il numero di matricola 8778 e viene assegnato al Blocco 12. Muore a Natzweiler il 15 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Greobazzo Luciano, nasce a Nardò o Galatone (Lecce) il 1° maggio 1916. Risiede a Nardò o Galatone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54307 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89518 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen l’11 novembre 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 febbraio 1945. Note: nei documenti di Mauthausen il nome riportato è Greopazzo Lugano. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Griego Domenico, nasce a Santa Maria a Vico (Caserta) il 15 agosto 1916. Celibe, risiede a Telese (Benevento). Viene arrestato ad Albenga (Savona) il 21 ottobre 1939 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54590 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante di cavalli. Muore a Dachau il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grisendi Brenno, nasce a Vignale di Traversetolo (Parma) il 7 marzo 1916. Risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54665 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino. Muore a Dachau il 13 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Grisoni Giuseppe, nasce a Milano il 13 marzo 1919. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54801 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 17 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Gruden Slavomir, nasce a Trieste il 21 giugno 1912. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato il 15 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54678 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34854 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 7 agosto 1944. Note: in alcuni documenti risulta essere immatricolato come jugoslavo. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guaita Giannantonio, nasce a Milano il 25 giugno 1921. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54237 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9648 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guarducci Emilio, nasce a Firenze il 19 luglio 1905. Celibe, risiede a Buenos Aires (Argrntina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54526 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guariniello Sabato, nasce ad Napoli l’11 aprile 1913. Celibe, risiede ad Avellino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54234 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75375 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guarino Giuseppe, nasce ad Avellino il 17 maggio 1920. Risiede ad Avellino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55166 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Guastaferro Antonio, nasce a Alimena (Palermo) il 23 settembre 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Palermo. Viene arrestato a Rimeno (?) il 1° settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53954 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gucciardi Salvatore, nasce a Palermo l’11 settembre 1920. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54374 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35560. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 13 marzo 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guerrisi, Guerresi o Waris Domenico, nasce a Polistena (Reggio Calabria) il 26 agosto 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Polistena. Viene arrestato a Bolzano il 9 dicembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54230 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101172. Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald. Viene successivamente trasferito a Buchenwald dove gli viene assegnato il numero di matricola 106504. Note: in alcuni documenti viene riportato come cognome Gvarise o Waris o Varis. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guerneri o Guarneri Salvatore, nasce a Caltanisetta il 28 dicembre 1917. Celibe, risiede a Caltanissetta. Viene arrestato a Lubiana (Jugoslavia) il 27 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54246 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34670 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld tra il 25 febbraio e il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guerra Bruno Ermes Prospero, nasce a Monticelli Terme di Montechiarugolo (Parma) il 16 dicembre 1921. Risiede a Monticelli Terme. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54372 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6426 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Guerra Gennaro, nasce a Scafati (Salerno) il 14 ottobre 1914. Coniugato, risiede a Boscotrecase (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 7 ottobre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55152 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore e meccanico d’auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35288 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 3 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guerrieri o Gurrieri Giorgio, nasce a Ragusa il 14 febbraio 1907. Risiede a Ragusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54719 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.
Guglianno Gennaro, nasce a Cicciano (Napoli) il 1° ottobre 1918 o 18 ottobre 1900. Risiede a Grottolella (Avellino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54750 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4973. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Guglielmi Michele, nasce a Spinazzola (Bari) il 15 ottobre 1914. Risiede a Spinazzola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55088 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20722. Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151033 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.
Guida Luigi, nasce a Napoli il 21 giugno 1922. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 7 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54259 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e studente. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 95490 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guidi Arturo, nasce a Massa e Cozzile (Pistoia) il 13 agosto 1912. Coniugato, risiede a Ponte Buggianese (Pistoia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55237 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9649 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 22 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 110712. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 95484 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Gullo o Gulo o Gulle Pietro, nasce a Brooklyn – New York (USA) il 4 febbraio 1921. Risiede a Partanna Mondello (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54911 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14793. Viene poi trasferito a Dachau il 6 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Guloia o Gulvia o Gulcia o Gulia Giovanni, nasce a Fiume il 31 gennaio 1919. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54985 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4986. Viene poi trasferito a Sachsenhausen l’11 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74620. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.
Gustin Milan, nasce a Monrupino (Trieste) il 5 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monrupino. Viene arrestato a Gorizia il 24 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55213 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Habdel Kader Ben Sala Ben, nasce in Albania nel 1922. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55442 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.
Hairi Hassan, nasce a Gumenicia (Albania) nel 1918. Celibe, è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54653 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Haliai o Halilai Hadri, nasce a Kikulja o Dikluja (?) (Albania) nel 1912. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54568 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 30 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9651. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 14 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Halil o Halyl Wakaja o Waliza, nasce a Kukës (Albania) nel 1919. Celibe, è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54443 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14861. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Mühldorf, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Hasan Katuli, nasce a Gorica (?) (Albania) il 12 marzo 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54742 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau l’8 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Haschi Malik Pula, nasce a Peshkopi (Albania) il 7 marzo 1917. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54716 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.
Hrvatin Ivan, nasce a San Pietro del Carso – Mala Pristava (ora Slovenia) il 28 aprile 1911. Risiede a Lubiana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54227 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9359. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Hudorowitsch Wladimiro, nasce a Matulie – Mattuglie (Fiume) il 27 agosto 1921. Risiede a Matulie – Mattuglie. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54556 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler tra il 10 e il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12371. Viene successivamente trasferito a Dachau il 18 novembre 1944. Muore a Dachau il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Hysen Josef, nasce a Kruja (Albania) nel 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54996 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40574. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Iannicelli o Iamicelli o Iamideli Antonino, nasce a Sassinoro (Benevento) il 17 gennaio 1922. Celibe, risiede a Sassinoro. Viene arrestato a Trieste il 1° agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53696 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Idris Ganzi, nasce a Tropoje (Albania) il 10 aprile 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53957 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Idriz Schakir, nasce a Peqin (Albania) nel 1919. Di nazionalità albanese, risiede a Durazzo (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54754 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40581 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 26 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ignomiriello Francesco, nasce a Bitonto (Bari) il 17 aprile 1916. Coniugato, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55329 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40584 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Floridsdorf il 6 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ilia Proko, nasce a Mursi (Albania) il 15 maggio 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54805 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Illiani o Iliani Eugenio, nasce a Stazzano (Alessandria) il 15 marzo 1902. Risiede a Stazzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53879 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 22 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.
Ingargiola Salvatore, nasce a Mazara del Vallo (Trapani) il 5 febbraio 1913. Celibe, risiede a Mazara del Vallo. Viene arrestato il 26 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54703 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75386 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Inglese Rodolfo, nasce a Roccacaramanico (Pescara) il 29 agosto 1916. Celibe, risiede a Roccacaramanico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54368 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Ingravalle Cosimo, nasce a Castellana Grotte (Bari) il 14 luglio 1915. Celibe, risiede a Castellana Grotte. Viene arrestato a Bari il 22 novembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55456 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34646 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 7 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.
Inguglia Giovanni, nasce a Palermo il 15 luglio 1905. Coniugato, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matri