Trasporto n° 2 – Peschiera del Garda (Verona) / Dachau

Convoglio formato a Peschiera del Garda (Verona) – 1791 prigionieri

Questo trasporto parte dal Resclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona), su disposizione dalla Kripo di Monaco di Baviera (Kriminalpolizei – Polizia criminale), il 20 settembre 1943. Formato da almeno 1.791 prigionieri (reclusi prevalentemente per episodi di insubordinazione o piccoli reati comuni, disertori o renitenti), arriva nel Campo di concentramento di Dachau il 22 settembre 1943.

Ai prigionieri vennero assegnati i numeri di matricola compresi tra 53669 e 55458.

Il numero dei prigionieri inseriti in questo trasporto è riportato da Valeria Morelli e da Italo Tibaldi.

Abbate Gaetano, nasce ad Afragola (Napoli) il 3 gennaio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede ad Afragola. Viene arrestato ad Afragola il 6 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55148 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34887 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Abdulla Kocci, nasce a Tirana (Albania) il 20 febbraio 1916. Di nazionalità albanese, risiede a Tirana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54905 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40458. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Abignenti o Abignente Filippo, nasce a Tripoli (Libia) il 29 maggio 1923. Celibe, risiede a Tripoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53767 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4926. Viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56561 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Pappalettera.

Aburces o Abruzzesi Pietro, nasce a Ceglie Messapica (Brindisi) il 24 maggio 1920. Coniugato, risiede a Ceglie Messapica. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54693 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89002 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 24 marzo 1920. Il luogo di nascita non è chiaro. Nei documenti originali viene riportato come luogo di nascita Ceglimicabio o Celimisabi (è palese che ci sia un errore di trascrizione). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Acampora, Acanfora o Agambora Giovanni, nasce a San Giovanni a Teduccio (quartiere di Napoli) il 28 maggio 1914. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a La Spezia l’8 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54476 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Accalai Antonio, nasce a Iglesias (Cagliari) il 10 novembre 1909. Risiede a Iglesias. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55122 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9215 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 26 giugno 1944. Muore a Natzweiler il 17 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.

Accardo Giuseppe, nasce a Torre del Greco (Napoli) il 16 settembre 1913. Celibe, risiede a Piombino (Livorno). Viene arrestato in Albania il 14 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54390 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau il 29 aprile 1945. Note: nei documenti originali di Buchenwald risulta come categoria di prigioniero deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Acchenza o Achenza Pietro Mario, nasce a Oschiri (Sassari) il 30 agosto 1908. Celibe, risiede a Oschiri. Viene arrestato a Santa Teresa di Gallura (Sassari) il 21 agosto 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54781 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34623 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944, dove arriva l’8 aprile 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 25 giugno 1944. Note: nei documenti originali di Buchenwald risulta come data di nascita 30 agosto 1889. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Acciari Alessandro, nasce a Celleno (Viterbo) il 30 marzo 1922. Celibe, risiede a Roccalvecce (Viterbo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53677 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: rientrato in Italia il 12 luglio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Lessico Biografico IMI.

Accietto Gennaro, nasce a Fuorigrotta (Napoli) il 4 ottobre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Fuorigrotta. Viene arrestato e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53672 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23390. Viene trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Accoroni o Accorini Corrado, nasce a Ostia Antica (Roma) il 17 dicembre 1920. Risiede a Ostia Antica. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54345 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 44233. Note: in Archivio Segreto Vaticano viene riportato come luogo di nascita San Marcello (potrebbe trattarsi di San Marcello – Ancona). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano.

Achille Giovanni, nasce a Romagnese (Pavia) il 23 settembre 1918. Risiede a Casale di Romagnese (Pavia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54759 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove gli viene assegnato il numero di matricola 114995. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau. Gli viene assegnato il numero di matricola 100805 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito al SS-Baubrigade 8 (Sachsenhausen). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Adem Islem, nasce a Tropoja (Albania) il 3 aprile 1916. Celibe, è di nazionalità albanese e risiede a Tropoja. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54375 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach il 15 aprile 1945. Note: immatricolato come italiano. Nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta come categoria assegnata deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Adem Mustafa, nasce a Berdicë o Kosmaç di Skutari (Albania) il 1° ottobre 1919. Celibe, è di nazionalità albanese e risiede a Skutari. Viene arrestato in Albania il 9 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54497 e viene classificato come SCH A (Schutzhäftlinge – deportato per motivi precauzionali – albanese) Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1944, dove arriva il 31 ottobre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 34774 e viene classificato come deportato per motivi poitici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Viene successivamente trasferito a Buchenwald. Muore a Buchenwald il 21 gennaio 1944. Note: Nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta nato il 10 maggio 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Agerbo o Acerbo Francesco, nasce a Napoli il 7 marzo 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55092 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4927. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74544. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Agrò Angelo, nasce a Palermo il 4 marzo 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54950 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 1° novembre 1943 e dimesso il 13 novembre 1943. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 14 dicembre 1943. Dimesso il 21 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove arriva il 14 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8662 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Aiello Albano, nasce a Feroleto Antico (Catanzaro) il 24 febbraio 1912. Coniugato, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53682 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Aiello o Aielo Michele, nasce a Rombiolo (Vibo Valentia) il 22 agosto 1921. Risiede a Rombiolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54428 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20374 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 7 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano.

Alaimo Salvatore, nasce a Naro (Agrigento) il 1° febbraio 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Ragusa. Viene arrestato a Caltagirone (Catania) il 7 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54383 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vasaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta come data di nascita 2 febbraio 1916. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano.

Albanese Antonio, nasce a Motta San Giovanni (Reggio Calabria) il 1° ottobre 1917. Coniugato, risiede a Reggio Calabria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55176 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Albani Carmelo, nasce ad Acate (Ragusa) il 18 agosto 1913. Coniugato, risiede ad Acate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53772 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 4 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti, Archivio Segreto Vaticano, Ministero della Difesa.

Albera Carlo, nasce ad Aiello Calabro (Cosenza) il 25 aprile 1921. Celibe, risiede a San Piertro in Amantea (Cosenza). Viene arrestato a Pavia il 21 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54966 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Buchenwald il 17 novembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96744 e dove viene classificato come deportato per motivi poitici (POL – Politisch). Note in un documento di Buchenwald (in Arolsen) risulta risiedere a Reggio Calabria. Fonti: Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Albergo d’Achille o d’Achile Andrea, nasce a Barletta (Bari) il 9 agosto 1918. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55141 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulta essere nato il 9 giugno 1918. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Alberti Francesco o Franco, nasce a Novi Ligure (Alessandria) il 5 aprile 1917. Celibe, risiede a Novi Ligure. Viene arrestato a Chiavari (Genova) il 2 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55275 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Albicocco Vincenzo, nasce a Messina il 20 marzo 1920. Celibe, risiede a Ucria (Messina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54710 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89009 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Albo Giuseppe, nasce a Trieste il 16 febbraio 1917. Celibe, risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54992 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Alderisi Vincenzo, nasce a Giarratana (Ragusa) il 12 dicembre 1912. Celibe, risiede a Giarratana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54898 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Muore a Dachau il 3 aprile 1944. Note: il Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Aldighieri Emilio, nasce a Crema (Cremona) il 28 dicembre 1922. Risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54865 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4928 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Aldrovandi Vittorio, nasce a Roma il 13 febbraio 1918. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54550 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 20 giugno 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.

Alessi Luigi, nasce a Palazzo Adriano (Palermo) il 22 novembre 1912. Risiede a Ribera (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54294 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e cuoco. Viene trasferito a Auschwitz il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove gli viene assegnato il numero di matricola 4929. Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen, dove arriva 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 74615 e viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Muore a Sachsenhausen il 23 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.

Alfano Andrea, nasce a Santa Domenica Talao (Cosenza) il 24 agosto 1921. Risiede a Santa Domenica Talao. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54810 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e automobilista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40464 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 30 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Alfieri Giuseppe, nasce a Saviano o Piazzolla di Nola (Napoli) il 5 gennaio 1911. Coniugato, risiede a Saviano o Piazzolla di Nola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53686 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 3 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Alfonsi Artemio, nasce a Casape o Olevano Romano (Roma) il 9 aprile 1903. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54024 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4930. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 21 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74629. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 27 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Ali Hasan, nasce a Kukës (Albania) nel 1901. Di nazionalità albanese, risiede a Kukës. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54728 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35125. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Altimare Antonio, nasce ad Avola (Siracusa) il 2 maggio 1916. Celibe, risiede ad Avola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54848 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Blaichach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Alvini Pasquale, nasce a Porto Torres (Sassari) il 26 maggio 1920. Celibe, risiede a Porto Torres. Viene arrestato a Treviso il 5 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53683 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pescatore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Alviti Luigi, nasce a Bari il 10 aprile 1917. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53690 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4931. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 21 dicembre 1943 e gli viene assegnato il numero di matricola 74631. Viene successivamente trasferito a Auschwitz, dove gli viene assegnato il numero di matricola 180773. Muore a Auschwitz il 5 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Amabile Eusebio, nasce a Velletri (Roma) il 3 settembre 1911. Risiede a Velletri. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53678 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72468. Viene poi trasferito a Ravensbrück, dove arriva il 15 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 8233 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: secondo il Ministero della Difesa risulta essere morto a Sachsenhausen il 19 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa.

Amabile Giuseppe, nasce a Napoli il 6 ottobre 1920. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54504 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34983 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 7 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Amedeo Enrico, nasce a Bianzone (Sondrio) il 5 giugno 1916. Risiede ad Ardenno (Sondrio). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54615 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72520. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Americano Italo, nasce a Chiuduno (Bergamo) il 20 novembre 1916. Coniugato, risiede a Bergamo. Viene arrestato a Bergamo il 12 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53670 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Amici Romolo, nasce a Roma il 19 novembre 1919. Coniugato, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54333 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista e tornitore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 12 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau) il 10 marzo 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 31 maggio 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56214 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.

Amigoni o Amigani Pietro, nasce a Trieste il 9 febbraio 1916. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55024 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40465 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene poi trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) il 1° dicembre 1944. Note: come data di nascita risulta anche 9 maggio 1916. Nei documenti tedeschi (in Arolsen) è riportato come cognome anche Amigani. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Ammaturo Francesco, nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) il 25 settembre 1919. Celibe, risiede a Torre Santa Susanna. Viene arrestato il 15 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55207 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35205. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944, dove arriva il 3 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Anaclerio Giuseppe, nasce a Bari il 18 marzo 1920. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54689 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49421 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: come data di nascita risulta anche 1° marzo 1920. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Andreani Claudio, nasce a Vezzano Ligure (La Spezia) il 9 giugno 1902. Risiede a Vezzano Ligure. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53671 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 23 settembre 1944. Viene dimesso il 1° ottobre 1944. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 15 febbraio 1944 e dimesso il 7 marzo 1944. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9224. Muore a Natzweiler il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa.

Andreoletti Gaudenzio, nasce a Carpignano Sesia (Novara) il 1° settembre 1915. Risiede a Carpignano Sesia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54882 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9517 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi ricoverato presso infermeria di Natzweiler (Revier) il 15 aprile 1944 e dimesso il 19 aprile 1944. Viene successivamente ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 12 luglio 1944, da dove viene dimesso 24 luglio 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 102600 e viene assegnato al Blocco 30. Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 10 febbraio 1945. Muore a Dachau il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Albo IMI Caduti.

Andriello Antonio, nasce a Fabrizia (Catanzaro) il 22 giugno 1913. Risiede a Fabrizia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54549 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Muore a Lublin – Majdanek il 12 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Angelica Giovanni, nasce a Aviano (Udine) il 27 settembre 1917. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato l’8 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53675 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e pittore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 12 dicembre 1943. Viene poi trasferito a Dachau il 13 dicembre 1943. Assegnato al Blocco di punizione (Strafblock) il 16 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 17 novembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 96745 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Langensalza (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 4 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Angelillo Alberto, nasce a Napoli il 7 settembre 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55159 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8669 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 12 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Dachau il 5 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103009. Muore a Dacahau il 28 gennaio 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come data di nascita 13 novembre 1902. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano.

Angileri o Angelire Giuseppe, nasce a Mazara del Vallo (Trapani) il 4 o 6 agosto 1921. Coniugato, risiede a Mazara del Vallo. Viene arrestato a Roma il 24 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54702 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale, operaio e contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Note: NARA – Washington e documenti Arolsen riportano come cognome Agelire e come data di nascita 4 agosto 1921. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Aniello Ignazio, nasce a Vittoria (Ragusa) il 12 gennaio 1920. Celibe, risiede a Vittoria. Viene arrestato a Bolzano il 6 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53680 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Annunziato o Anunziato Luigi, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 16 giugno 1922. Celibe, risiede a Ottaviano (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54095 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89029 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: come data di nascita risulta anche 17 giugno 1922. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Ansuinelli Torquato, nasce a Castelsantangelo sul Nera di Vallinfante (Macerata) il 17 novembre 1915. Celibe, risiede a Castelsantangelo sul Nera di Vallinfante. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53681 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89027 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Antognoli Filiberto, nasce a La Spezia il 22 agosto 1919. Risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54708 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131320 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 30 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Antola Giorgio, nasce a Genova il 21 ottobre 1915. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54738 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista. Viene liberato ad Allach. Note: schedato in CPC (Casellario Politico Centrale – schedario dei sovversivi). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Antonelli Nello, nasce a Biella (Vercelli) il 4 ottobre 1918. Risiede a Ponderano (Biella). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53679 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9518. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Antonini Guido, nasce a Pirano (Pola) il 6 marzo 1917. Celibe, risiede a Pirano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53689 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89028 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Antonino Michele, nasce a San Severo (Foggia) il 17 luglio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Severo. Viene arrestato in Sicilia il 5 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55327 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e vignaiolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35277. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 29 ottobre 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Anzalone Giuseppe, nasce a Montefalcione (Avellino) il 6 giugno 1918. Celibe, risiede a Montefalcione. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53684 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40468 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 30 maggio 1944. Viene poi trasferito a Linz I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 giugno 1944. Viene infine trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Apruzzese Marco, nasce a Bovino (Foggia) il 2 ottobre 1913. Celibe, risiede a Novara. Viene arrestato a Valona (Albania) il 6 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54521 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Bäumenheim-Asbach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Bäumenheim-Asbach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Arabia Giuseppe, nasce a Giugliano in Campania (Napoli) il 5 agosto 1913. Risiede a Giugliano in Campania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53674 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) dal 12 febbraio 1944, dove arriva il 4 marzo 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9228 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 25 settembre 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler il 9 novembre 1944 e decentrato a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Note: come data di nascita risulta anche 5 agosto 1903. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Ministero della Difesa.

Arabo Eugenio, nasce a Milano il 23 ottobre 1912. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55110 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Arcari Mario, nasce a Casalmaggiore (Cremona) il 24 agosto 1921. Risiede a Casalmaggiore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53782 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4932. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74643. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 23 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Arcelli Bruno, nasce a Piacenza il 2 marzo 1913. Risiede a Ferriere (Piacenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53676 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 18 agosto 1944 Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Arcuri Giuseppe, nasce a Palermo il 14 settembre 1921. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Sarzana (La Spezia) il 5 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55075 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Arilis o Ariis Giovanni, nasce a Raveo (Udine) il 14 novembre 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53878 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4933 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Aringhieri Marino o Mariano, nasce a Pisa il 1° gennaio 1916. Celibe, risiede a Livorno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54072 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9231. Viene poi trasferito a Dachau il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111426. Viene successivamente trasferito a Baumenheim Asbach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Baumenheim. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Arlotti Renato o Renaldo, nasce a Serravalle di Riva del Po (Ferrara) il 13 gennaio 1903. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Ferrara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54387 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Großberghofen-Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Großberghofen-Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Armagos Atanasio, nasce a Loxada (Grecia) il 2 maggio 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55393 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91789. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Armuzzi Flavio, nasce a Forlì l’11 novembre 1925. Risiede a Forlì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54942 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Arnaboldi Giuseppe, nasce a Albate (Como) il 16 settembre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ginevra (Svizzera). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53669 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40469 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Note: schedato in CPC (Casellario Politico Centrale – schedario dei sovversivi). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Arno Carmelo, nasce a Piazza Armerina (Enna) il 13 febbraio 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53928 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4934. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Artalini Angelo, nasce a Voghera (Pavia) il 6 aprile 1923. Risiede a Voghera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54895 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.

Artuso Giovanni, nasce a Noventa Vicentina (Vicenza) il 3 ottobre 1909. Coniugato, risiede a Noventa Vicentina. Viene arrestato a Vicenza il 20 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53692 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Atrio Alberto, nasce a Pozzuoli (Napoli) il 23 febbraio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Pozzuoli. Viene arrestato il 23 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53694 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39082 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 23 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 25 febbraio 1918. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Atzei Claudio, nasce a Siris (Oristano) il 10 novembre 1920. Coniugato, risiede a Siris. Viene arrestato a Cagliari nell’ottobre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53691 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Saulgau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Aucello Michele, nasce a Cassano delle Murge (Bari) il 27 maggio 1911. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53685 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.

Audencio Francesco o Francisco, nasce a Firenze il 7 giugno 1909. Coniugato con Assunta (?) e padre di tre figli, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55432 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40470 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 30 maggio 1944. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 21 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Augugliaro Baldassarre, nasce a Erice (Trapani) il 17 ottobre 1913. Coniugato, risiede a Erice. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54935 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 14 luglio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 17 marzo 1923. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Augustini o Agostini Riccardo, nasce a Tobla (?) – (Svizzera) il 22 gennaio 1912. Risiede a Paese (Treviso). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55367 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72516. Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 17 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 80181 e viene classificato come SCH FP (Schutzhäftlinge – deportato per motivi precauzionali che ha tentato una fuga). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Morse – Landé.

Auletta Stanislao, nasce a Olevano sul Tusciano (Salerno) il 24 dicembre 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a Olevano sul Tusciano. Viene arrestato a Parma il 15 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53687 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34742 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 25 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Aurelio Giuseppe, nasce a Albidona (Cosenza) il 12 aprile 1908. Coniugato, risiede a Albidona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53673 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Avanzi Filippo, nasce a Sandrigo (Vicenza) il 3 maggio 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Varese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55232 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89050 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 5 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Aversa Francesco, nasce a Monopoli (Bari) il 2 aprile 1917. Coniugato, risiede a Monopoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55261 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35481 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 1° febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Aveta Vincenzo, nasce a Napoli il 28 gennaio 1915. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 5 ottobre 1942 e detenuto, prima nel Carcere militare di Gaeta (Latina) e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55368 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34725 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 21 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Avina, Avino o Adino Giovanni, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 18 maggio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Napoli – Santa Maria la Scala. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53688 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): venditore ambulante – commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101027 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Azzani Asolino, nasce a San Vito al Tagliamento (Udine) l’11 giugno 1910. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53817 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4935 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.

Azzolini Giovanni, nasce a Molfetta (Bari) il 31 luglio 1920. Celibe, risiede a Molfetta. Viene arrestato a Bolzano il 13 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53693 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bacci Florio, nasce a Prato (Firenze) il 21 febbraio 1922. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53829 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6310 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 24 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, NARA – Washington, Morse – Landé.

Badile, Idile o Jdile Domenico, nasce a Sassari il 10 gennaio o febbraio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54283 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4988. Viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Baghi Pietro, nasce a Verrone (Vercelli) il 20 febbraio 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ponderano (Biella). Viene arrestato a Napoli il 24 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54940 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bagnoli Elio, nasce a Poggibonsi (Siena) il 3 dicembre 1903. Risiede a Siena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55142 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 10 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Balboni Ivano, nasce a Ferrara il 26 ottobre 1915. Celibe, risiede a Ferrara. Viene arrestato il 28 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55360 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commesso viaggiatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34565. Viene poi trasferito a Ellrich (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau) il 3 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Baldari Francesco, nasce a Ponticelli (Napoli) il 23 agosto 1922. Celibe, risiede a Barra (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Roma il 18 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53844 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Baldracchi Bruno, nasce a Milano il 6 febbraio 1918. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55171 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72521. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Balducci Francesco, nasce a San Ferdinando di Puglia (Foggia) il 13 luglio 1920. Celibe, risiede a San Ferdinando di Puglia. Viene arrestato ad Atene (Grecia) il 3 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53780 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34980 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 67496. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Baleri o Balleri Siro o Sirio, nasce a Livorno il 22 marzo 1903. Celibe, risiede a Livorno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55210 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40473 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen. Muore a Mauthausen il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Balestreri o Balestrieri Carlo, nasce a Flero (Brescia) il 23 febbraio 1914. Risiede a Cicognolo (?) – Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55067 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratre ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4937. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74605. Viene infine trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 14 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Balinzo Carmine, nasce a San Angelo dei Lombardi (Avellino) l’8 giugno 1918. Coniugato, risiede a San Angelo dei Lombardi. Viene arrestato a San Angelo dei Lombardi il 27 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54986 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Balistreri o Balistrieri Rosario, nasce a Palma di Montechiaro (Agrigento) il 17 febbraio 1921. Celibe, risiede ad Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53808 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach il 15 aprile 1945. Note: in Arolsen la data di nascita riportata è 16 febbraio 1921. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Balsamo Gaetano, nasce a Carini (Palermo) il 1° aprile 1920. Risiede a Carini. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54329 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 20407. Viene poi trasferito a Dachau, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151752. Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore presso l’ospedale americano di Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Balzola Ettore, nasce a Carouge (Svizzera) il 9 aprile 1912. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53800 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Banatti Clodemiro, nasce a Zug (Svizzera) l’8 aprile 1914. Risiede a Zug. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53820 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Dachau il 20 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.

Bandini Giovanni, nasce a Parma il 24 giugno 1915. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55094 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12242. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Muore a Dachau l’11 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Banfi o Bafi Ermenegildo, nasce a Palazzolo Milanese di Paderno Dugnano (Milano) il 29 marzo 1917. Risiede a Sormano (Como). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53811 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): stipettaio – ebanista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4938. Viene infine trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Neuhirschstein il 24 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Baraldini Augusto, nasce a Mirandola (Modena) il 2 dicembre 1902. Coniugato, risiede a Carpi (Modena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54380 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Muore a Dachau il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Barani Rolando, nasce a Riparbella (Pisa) l’11 agosto 1921. Risiede a Riparbella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54984 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9240. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98809. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97591 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 13 gennaio 1945. Note: in un documento depositato presso gli Arolsen risulta come luogo di nascita Pomarance (Pisa). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Barbagallo Gaetano, nasce a Ramacca (Catania) il 29 agosto 1909. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato il 6 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55311 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34626. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 1° novembre 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barbarini Nino, nasce a Parma il 18 giugno 1919. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54941 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4939. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barbero o Barbera Francesco, nasce a Taurianova (Reggio Calabria) il 25 aprile 1912. Risiede a Taurianova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54685 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Allach il 1° febbraio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 30 aprile 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Barbero Luigi, nasce a Roccaverano (Asti) il 16 novembre 1913. Risiede a Roccaverano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55041 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14760. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98653. Muore a Dachau il 19 gennaio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 6 novembre 1913 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Barbieri Evaldo, Evandro o Ivaldo, nasce a Roma il 1° gennaio 1920. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53907 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Natzweiler. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 99567. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 19 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 35815. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barbuti Raffaele, nasce a Catanzaro il 10 gennaio 1909. Risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55424 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Barca Attilio o Rutilio, figlio di Armando ed Erminia Zabari, nasce a Copparo (Ferrara) il 5 luglio 1925. Celibe, risiede a Savio (Ravenna). Viene arrestato a Roma il 16 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53824 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34941 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Liberato, viene rimpatriato il 1° settembre 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barcella Vincenzo, nasce a Reggio Calabria il 25 agosto 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53827 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6315 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore in luogo ignoto 1° marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Bardicchia o Bardichia Vincenzo, nasce a Sandonaci (Brindisi) il 20 settembre 1911. Risiede a Sandonaci. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53832 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89070 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Muore a Linz il 16 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Barinello o Parnello Salvatore, nasce a Paceco (Trapani) il 16 dicembre 1912. Celibe, risiede a Trapani. Viene arrestato in Francia il 29 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53790 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40476 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Note: nei documenti depositati presso il NARA – Washington il cognome riportato è Barinelle. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barone Carmine, nasce a San Anastasia (Napoli) il 17 dicembre 1913. Coniugato, risiede a Pomigliano d’Arco (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54675 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barone Nicola, nasce a Longobardi (Catanzaro) il 16 febbraio 1917. Risiede a Fiumefreddo Bruzio (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53834 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 12984. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barsotti Benedetto, nasce a Lucca il 12 dicembre 1914. Celibe, risiede a Sant’Anna di Stazzema (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54965 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scultore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40478 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bartotelli o Bartoletti Fernando, nasce a Roma il 18 ottobre 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 9 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53839 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Fischen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Fischen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Barzanti Andrea, nasce a Scandicci (Firenze) il 25 settembre 1922. Celibe, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53838 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): impiegato postale. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 35502 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Basco o Basso Martino, nasce a Montecorvino Rovella (Salerno) il 1° aprile 1916 o 1921. Celibe, risiede a San Martino (Salerno). Viene arrestato a Cesena il 15 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54579 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 1° giugno 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56215 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Basile o Bassil Antonio, nasce a Ustica (Palermo) il 1° febbraio 1916. Celibe, risiede a Ustica. Viene arrestato il 22 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54923 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Allach-Großberghofen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Basilotta o Basilotto Sigismondo, nasce a Nicosia (Enna) l’11 aprile 1913. Coniugato, risiede a Nicosia. Viene arrestato in Spagna il 18 novembre 1938 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54829 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bastili o Bastini Giuseppe, nasce a Montorso Vicentino (Vicenza) il 13 giugno 1912. Risiede a Montecchio Maggiore (Vicenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54991 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 12 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Battaglia Nicola, nasce a Barletta (Bari) il 18 marzo 1909. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55032 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31522 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito in luogo ignoto. Viene infine trasferito a Buchenwald il 15 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 112452. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 9 marzo 1909. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Battista Giovanni, nasce a Civitanova del Sannio (Isernia) il 24 giugno 1911. Risiede a Civitanova del Sannio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55422 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Battistin Tullio o Tulio, nasce a Vicenza il 19 giugno 1919. Risiede a Cornedo Vicentino (Vicenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53939 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12250. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bazzeo Giuseppe, nasce a Tapogliano di Campolongo (Udine) il 10 febbraio 1920. Celibe, risiede a Tapogliano di Campolongo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53826 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Beani Guido, nasce a Seravezza (Lucca) il 7 marzo 1905. Coniugato, risiede a Seravezza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53702 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marmista. Muore a Dachau il 17 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Arolsen.

Beccati Dante, nasce ad Ariano Polesine (Rovigo) il 17 novembre 1920. Celibe, risiede a Ariano Polesine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55123 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Beccati Giulio, nasce a Roma il 5 dicembre 1910. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Firenze il 4 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53951 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bejram Dschafa o Xhofa, nasce a Kruja (Albania) nel 1916. Risiede a Kruja. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55313 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bellante Marco, nasce a Cavalese (Trento) il 24 aprile 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Cavalese. Viene arrestato a Cavalese il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53835 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 101149. Muore a Buchenwald il 20 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Bellini Emilio, nasce a Taranto il 14 gennaio 1923. Celibe, risiede a Taranto. Viene arrestato a Roma il 7 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53837 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bellizzi o Belizi o Bellissi Giuseppe o Josef, nasce a Castrovillari (Cosenza) il 6 giugno 1922. Risiede a San Lorenzo del Vallo (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53813 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove arriva il 25 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 121835 e viene classificato come Jude (ebreo). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 31 gennaio 1945. Viene infine rinchiuso nel Blocco celle. Muore a Mauthausen (Blocco celle) il 25 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen, Morse – Landé.

Bellucci Paris, nasce a Pianello (Perugia) il 16 luglio 1918. Risiede a Pianello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55097 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Beltrame Gastone, nasce a Montebello Vicentino (Vicenza) il 16 marzo 1920. Risiede a Montebello Vicentino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53804 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40482 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Gusen il 27 febbraio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 16 marzo 1880. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Bendoni Guido, nasce a Talla (Arezzo) il 7 aprile 1902. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Bettolle (Siena). Viene arrestato a Montevarchi il 9 ottobre 1942 e detenuto a Firenze, a Roma, nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54961 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34993 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 102256. Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Benedetti Pietro, nasce al Cairo (Egitto) il 10 gennaio 1916 o 1917. Celibe, risiede a Esine (Brescia). Viene arrestato a Brescia il 10 marzo 1937 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54503 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio e tornitore. Viene trasferito a Buchenwald l’11 aprile 1944, dove arriva il 15 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 47182 e viene classificato come ASR (Arbeitsscheu Reich – lavoratore riottoso nel Reich / lavoratori civili o ex IMI civilizzati inviati in KZ per punizione). Note: nei documenti di Arolsen risulta nato al Cairo il 10 gennaio 1916 e residente a Brescia. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Benini Emilio, nasce a Polistena (Reggio Calabria) il 24 marzo 1908. Coniugato, risiede a Rosarno (Reggio Calabria). Viene arrestato a Bianco Novo (Reggio Calabria) il 3 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53830 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Großberghofen-Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Großberghofen-Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bentivoglio o Bantivoglio Luigi, nasce a Tassullo (Trento) il 12 novembre 1908. Risiede a Pavillo (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55406 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9252. Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler). Muore a Natzweiler l’11 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Benzoino Luigi, nasce a Napoli il 7 luglio 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53812 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72491. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Berahimi Rechep, nasce a Bicaj (Albania) nel 1915. Risiede a Bicaj. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53995 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Berdoncini o Bertoncini Adelmo, nasce a Lucca il 30 aprile 1916. Celibe, risiede a Fosciandora (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54165 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89116 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bergamaschi Leandro, nasce ad Alzano Lombardo (Bergamo) il 26 febbraio 1915. Celibe, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55138 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bernabei Alfiero, nasce a Marino (Roma) il 23 aprile 1895. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54547 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): restauratore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9532. Viene trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944. Muore a Dachau il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bernardini Olindo, nasce a Pescorocchiano (Rieti) il 13 marzo 1902. Risiede a Rieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55346 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bernasconi Giuseppe, nasce a Cagliari il 3 marzo 1920. Celibe, risiede a Cagliari. Viene arrestato a Cuneo il 6 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54323 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Berretari Sergio, nasce a Firenze il 28 dicembre 1923. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54541 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12260. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bertassi Ermete, nasce a Milano il 6 gennaio 1921. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Novo Mesto (Jugoslavia) il 20 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54683 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bertocchi Severino, nasce ad Albano Sant’Alessandro (Bergamo) il 28 marzo 1918. Celibe, risiede ad Albano Sant’Alessandro, dove viene arrestato il 4 settembre 1942 e poi detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55399 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Muore a Dachau il 7 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Bertoletti Guerrino, nasce a Calasca Castiglione (Novara) il 17 maggio 1913. Risiede a Calasca (Novara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53807 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Muore a Dachau il 4 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bertoli Raimondo, nasce a Brescia il 16 gennaio 1912. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54351 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Muore a Dachau il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bertolini Mario, nasce a Catanzaro il 4 aprile 1918. Risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55314 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Bertolla Vincenzo, nasce a Sarzana (La Spezia) il 17 settembre 1917. Risiede a Sarzana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54756 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Neuengamme l’8 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Bessi Giacomo, nasce a Rudiano (Brescia) il 29 dicembre 1916. Risiede a Rudiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53823 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9262. Muore a Natzweiler il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Biagi Antonio, nasce a Seravezza (Lucca) il 19 dicembre 1916. Risiede a Querceta (Lucca). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54723 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bianca Michele, nasce a Avola (Siracusa) il 24 marzo 1918. Risiede a Siracusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54983 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli  viene assegnato il numero di matricola 20449 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 28 novembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 2 aprile 1918 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Bianchi Carlo, nasce a Fabriano (Ancona) il 3 giugno 1910. Coniugato, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53905 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tappezziere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40484 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 2 febbraio 1945. Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 7 febbraio 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Mauthausen e come data 7 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Bianchini Luigi, nasce a Cerchio (l’Aquila) il 30 maggio 1921 o 1912. Celibe, risiede a Cerchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54356 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34919. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Salza / Dora Mittelbau il 4 febbraio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 31 maggio 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Bianco Beniamino, nasce a Mugnano del Cardinale (Avellino) il 28 agosto 1916. Risiede a Mugnano del Cardinale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55352 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20450 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Flossenbürg il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 27 dicembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 28 luglio 1916. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Biasini Eros, nasce a Roma il 13 luglio 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55298 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4941. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Biasion Riccardo, nasce a Venezia il 7 marzo 1920. Celibe, risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53758 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): saldatore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40485 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bicciato Giovanni, nasce a Polverara (Padova) il 10 dicembre 1921. Celibe, risiede a Saonara (Padova). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53809 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 88917 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 settembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bidotti Virgilio, nasce a Ilbono (Nuoro) il 4 aprile 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nuoro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53825 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bielli Emilio, nasce a Cave (Roma) il 31 gennaio 1917. Risiede a Cave. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54411 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bigalli Vasco, nasce a Lastra a Signa (Firenze) il 26 maggio 1910. Celibe, risiede a Lastra a Signa (Firenze). Viene arrestato in Jugoslavia il 23 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55012 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Note: Libro dei Deportati riporta come luogo di nascita Casellina a Torri (Firenze). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Biolcati o Biocati Umberto, nasce a Occhiobello – frazione Santa Maria Maddalena (Rovigo) l’11 aprile 1917. Risiede a Santa Maria Maddalena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55359 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): gondoliere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40487 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 2 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Biondo Antonino o Antonio, nasce a Cinisi (Palermo) il 6 luglio 1909. Risiede a Cinisi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54638 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 39783 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 106880. Note: nessun dato riportato su Libro dei Deportati. Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen, Morse – Landé.

Biondolillo Salvatore, nasce ad Alia (Palermo) il 6 settembre 1914. Risiede ad Alia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53819 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 20456. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 10 gennaio 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 7 settembre 1914. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Birolo Erminio, nasce a Corbola (Rovigo) il 14 marzo 1919. Risiede a Corbola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55186 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9267. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bisignano Giuseppe, nasce a San Piero Patti (Messina) il 28 dicembre 1912. Celibe, risiede a San Piero Patti, dove viene arrestato il 25 settembre 1941 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55243 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bistezzo o Bisteno Luigi, nasce a Castelbaldo (Padova) il 2 marzo 1917. Risiede a Littoria (ora Latina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54417 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8686. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bitto Rosario, nasce a Messina il 25 luglio 1909. Risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55334 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4942. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74627 e viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore a Lise il 6 agosto 1944. Note: Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Oranienburg e come data di morte il 5 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Boari Mario Cesare, nasce a Portomaggiore (Ferrara) il 21 marzo 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54271 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40488 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 28 giugno 1944. Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Viene infine ricoverato nuovamente presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 13 marzo 1945. Muore a Mauthausen il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Boato Pietro, nasce a Dolo (Venezia) il 18 aprile 1916. Celibe, risiede a Dolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54765 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen.

Boccher Emilio, nasce a Roncegno (Trento) il 18 luglio 1914. Risiede a Roncegno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53801 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bodini Mario, nasce a Lecce il 24 dicembre 1919. Risiede a Lecce. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53806 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20460 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 22 marzo 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 24 novembre 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Ministero della Difesa, Libro dei Deportati, Arolsen.

Boella Angelo, nasce a Genova il 12 febbraio 1920. Celibe, risiede a Genova. Viene arrestato a Genova il 28 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53822 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bogi o Poggi Marsilio, nasce a Norcia (Perugia) il 12 marzo 1917. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 13 giugno 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55198 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34745. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Boi Battista, nasce a Bari Sardo (Nuoro) il 25 dicembre 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Bari Sardo. Viene arrestato in Francia nell’aprile del 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53841 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Boi o Por Pietro, nasce a Palazzolo Vercellese (Vercelli) il 25 luglio 1916. Risiede a Palazzolo Vercellese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55155 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90175 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Sankt Valentin il 31 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bolzon o Bolzan Francesco, nasce a Castel di Godego (Treviso) il 15 marzo 1922. Risiede a Pescantina (Verona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53802 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74621. Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Viene poi trasferito a Buchenwald il 28 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 75278 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonacito Antonino, nasce a Scordia (Catania) il 27 marzo 1923. Coniugato, risiede a Scordia. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 3 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55454 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12275. Viene poi trasferito a Dachau il 26 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Augsburg. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonada o Bonade Angelo, nasce a Montanaro (Torino) il 25 marzo 1914. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53833 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Überlingen nel febbraio del 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Bonalumi o Vonalumi Carlo, nasce a Milano il 28 novembre 1917. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Cagliari il 2 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54413 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96752 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonalumi Rinaldo, nasce a Sesto San Giovanni (Milano) il 27 luglio 1917. Celibe, risiede a Sesto San Giovanni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54620 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4944. Viene trasferito Schloss Neuhirschstein (campo satellite di Flossenbürg). Muore a Schloss il 18 ottobre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come luogo di nascita anche Terno d’Isola (Bergamo) e come data di nascita anche 7 giugno 1917. Nei documenti originali di Flossenbürg (in Arolsen) la data di nascita riportata è 17 luglio 1917 e 27 luglio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonamici Ferrero, nasce a Sesto Fiorentino (Firenze) il 22 ottobre 1913. Celibe, risiede a Firenze. Viene arrestato a Roma il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54542 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): addetto alle caldaie per sapone. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonanni o Bonani Alfredo, nasce a Rieti il 12 aprile 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55349 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9276 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98156. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97711 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Wiener Neudorf (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene infine trasferito ad Auschwitz. Note in un documento stilato dall”United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) il Bonanni in data 9 aprile 1946 si trovava (proveniente da Praga) nel Campo di transito di Mittenwald / Baviera (nel campo dal 27 marzo 1946) in attesa di essere rimpatriato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.

Bonassoli Giulio, nasce a Nembro (Bergamo) il 10 luglio 1910. Coniugato, risiede a Nembro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54298 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 13 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonaventura Augusto, nasce a Tarano (Rieti) il 3 settembre 1890. Coniugato, risiede a Littoria (ora Latina). Viene arrestato a Littoria il 18 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53821 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Bonavita Salvatore, nasce a Rotondella (Matera) il 23 settembre 1922. Risiede a Rotondella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54786 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89156 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Gusen il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Boncarsi o Bonacarsi Rosano, nasce a Catania il 19 marzo 1915. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54982 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Bondanari o Montanari Domenico, nasce a Faenza (Ravenna) il 10 settembre 1904. Risiede a Reda – frazione di Faenza (Ravenna). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54317 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40659 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene successivamente trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 4 dicembre 1944. Note: nei documenti di Arolsen il cognome riportato è Montanari. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Bonfiglio Carmelo, nasce a Ficarra (Messina) il 12 dicembre 1915. Celibe, risiede a Ficarra. Viene arrestato il 14 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54826 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34788 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Muore a Dora il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Bonfrini o Monfrini Dario, nasce a Milano il 4 novembre 1916. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54946 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 1° agosto 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 21114. Viene poi trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Boni Agide, nasce a Tresigallo – frazione di Formignana (Ferrara) il 2 giugno 1920. Coniugato e padre di due figli, risiede a Tresigallo. Viene arrestato a Verona l’8 o il 10 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54335 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 23 giugno 1944, dove arriva il 26 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 63794 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Boni Emilio, nasce a Castell’Arquato (Piacenza) il 10 ottobre 1920. Celibe, risiede a Castell’Arquato. Viene arrestato a Milano il 7 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53836 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonici Alfonso, nasce a San Margherita Ligure (Genova) il 5 agosto 1911. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54925 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati,, Morse – Landé.

Bonifacio o Bonifaccio Erminio o Erdemiro, nasce a Zevio (Verona) il 6 giugno 1917. Risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54218 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 13 ottobre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 4946. Muore a Schloss Neuhirschstein il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Valeria Morelli, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Bonino Mario, nasce a Crova (Vercelli) il 7 settembre 1922. Risiede a Settimo Torinese (Torino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55112 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6337 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth l’8 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Arolsen.

Boninsegna Luigi, nasce a Vigne d’Arco (Trento) il 1° dicembre 1914. Risiede a Vigne d’Arco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55038 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Augsburg il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Bonitta Dante, nasce a Meduno (Udine) il 3 settembre 1915. Celibe, risiede a Meduno. Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 21 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55117 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e facchino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34818 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito alla SS-Baubrigade 3 (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonivento Mario, nasce a Fiume il 26 ottobre 1920. Celibe, risiede a Fiume. Viene arrestato a Sanremo (Imperia) il 10 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53972 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bonnete o Bonetto Pietro, nasce a Torino il 22 ottobre 1919. Celibe, risiede a Cunico (Asti). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54656 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89158 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Note: in Arolsen viene riportato come cognome Bonetto. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 2 ottobre 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bono Giuseppe, nasce a Mammola (Reggio Calabria) il 23 febbraio 1908. Risiede a Peschiera del Garda (Verona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53816 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Dautmergen (campo satellite dipendente da Natzweiler) tra il 21 e il 26 marzo 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9277. Muore a Schomberg-Dautmergen il 9 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bontempi Arturo, nasce a Brescia l’8 settembre 1918. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato in Francia il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55150 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Boratto Pasquale, nasce a Albanova (Napoli) il 14 ottobre 1915. Risiede ad Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53831 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89167 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito ad Auschwitz. Note: in Archivio Tibaldi riporta: liberato a Mauthausen il 5 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Borchi Quintillio, nasce a Campi Bisenzio (Firenze) il 25 dicembre 1903. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Donnino (frazione di Campi Bisenzio). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55114 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, mercante e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31405 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bordon Luigi, nasce a Venezia il 13 giugno 1910. Risiede a Mira (Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53898 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 6 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Borghesi Vinio, nasce a Roma il 16 dicembre 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53805 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Natzweiler il 1° dicembre 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 26 gennaio 1945. Viene liberato a Dachau. Note: Archivio Tibaldi riporta il suo trasferimento a Natzweileri in data 18 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Borghini Attilio, nasce a Parma il 2 novembre 1917. Celibe, risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53818 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35166 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Borgia Carmine, nasce a Napoli il 1° gennaio 1917. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54779 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40491 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Borile Guerino o Guerrino, nasce a Torino il 10 gennaio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Barcellona Pozzo di Gotto (Mesina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54862 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico tipografo e fabbro ferraio. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72522 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 22 febbraio 1945. Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 15 marzo 1945. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 10 gennaio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Borrizzi o Borizzi o Borriszi Antonio, nasce a Rochister (Rochester / Regno Unito o Rochester / USA) il 31 luglio 1918. Risiede a Caltanissetta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55163 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau-Überlingen nell’aprile del 1945. Note: Il Ministero della Difesa riporta come luogo di morte Bernau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Borromei Vincenzo, nasce a Cupra Marittima (Ascoli Piceno) il 2 agosto 1909. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54284 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau). Liberato a Blaichach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Borsetti Claudio, nasce a Bologna il 7 giugno 1902. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bologna. Viene arrestato a Spilamberto (Modena) il 26 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55011 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): capomastro. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bortoletti Ivano, nasce a Mirano (Venezia) il 27 gennaio 1921. Celibe, risiede a Mirano. Viene arrestato a Trieste il 15 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53840 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.

Bortolotti Carlo, nasce a Esmate – frazione di Solto Collina (Bergamo) il 5 maggio 1911. Coniugato, risiede a Colleretto Pedanea (Aosta). Viene arrestato il 17 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53810 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Borzachiello o Bozachiello Santo, nasce a Sant’Antimo (Napoli) il 25 dicembre 1918. Risiede a Sant’Antimo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54349 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 25 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20477 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 6 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Boschelle Enrico, nasce a Roncegno (Trento) il 15 gennaio 1921. Risiede a Roncegno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55063 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4947 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101080 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Bosco Luciano, nasce a Romans (Gorizia) l’8 settembre 1916. Coniugato, risiede a Romans. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54611 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40493 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 agosto 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoveraro presso l’infermeria (Revier) 4 settembre 1944. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 20 ottobre 1944. Il 7 gennaio 1945 viene ricoverato presso l’infermeria di Ebensee (Revier), dalla quale viene dimesso il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bossa Giovanni, nasce a Paesana (Cuneo) l’11 novembre 1916. Celibe, risiede a Paesana. Viene arrestato a Roma il 24 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53843 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene poi liberato. Note: Archivio Tibaldi riporta come luogo di liberazione Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bossi Luigi, nasce a Milano il 3 settembre 1916. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53933 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49626 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Archivio Tibaldi riporta come data di nascita 3 marzo 1917. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 settembre 1916. La stessa data di nascita è riportata su tutti i documenti di Arolsen. Sulla pagina del “Registro matricole” di Dachau (in NARA – Washington) la data di nascita riportata è 3 settembre 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Arolsen.

Bottino o Bottina Vincenzo, nasce a Napoli il 7 gennaio 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54394 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38932 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 7 gennaio 1911. La stessa data viene riportata nei documenti di Arolsen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bottioni Ettore, nasce a Parma il 22 aprile 1921. Celibe, risiede a Parma o Catania. Viene arrestato il 17 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55011 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): maccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34858 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 21 aprile 1920. Gli stessi dati sono riportati in Arolsen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Braccio o Braccia Salvatore, nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) il 2 aprile 1915. Celibe, risiede a Torre Santa Susanna. Viene arrestato nel dicembre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55033 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34815 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brambilla Paolo, nasce a Usmate Velate (Milano) l’11 novembre 1913. Celibe, risiede a Usmate Velate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55361 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34945 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 10 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brandi Domenico, nasce a Napoli il 12 luglio 1918. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53815 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9283. Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101481. Viene successivamente trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bratico Carmelo, nasce a Reggio Calabria il 13 luglio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Reggio Calabria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55193 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Libro dei Deportati riporta come nome di battesimo Kasmel. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bregani Mario, nasce a San Gottardo (?) il 12 marzo 1919. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54194 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau il 29 aprile 1945. Note: in Arolsen il luogo di nascita riportato è S. Gotardo. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brescancin Bruno, nasce a Toblach – Dobbiaco (Bolzano) il 12 ottobre 1912. Risiede a Cordenons (Udine). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54605 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4948. Muore a Flossenbürg il 13 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brescia Raffaele, nasce a Bari il 15 agosto 1920. Celibe, risiede a Bari. Viene arrestato a Nocera (Salerno) il 28 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54920 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34969 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brisar Giovanni, nasce a Circhina (Gorizia) l’8 agosto 1919. Celibe, risiede a Circhina. Viene arrestato a Torino il 6 febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55153 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brossic o Brossi Mario, nasce a Trieste il 9 settembre 1921. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54707 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4949. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Meissen Schloss ai primi di marzo del 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 26 settembre 1921. In Arolsen risulta come data di morte anche 8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruca Sebastiano, nasce a Torino il 27 novembre 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55322. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruccoleri Nicola, nasce a Favara (Agrigento) il 16 marzo 1908. Coniugato e padre di due figli, risiede a Favara. Viene arrestato il 26 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53828 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore e macchinista. Viene trasferito a Buchenwald, dove arriva il 6 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46742 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brunelli Attilio, nasce a Gubbio (Perugia) l’11 marzo 1913. Risiede a Gubbio o a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55230 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89199 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 3 settembre 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) dall’8 al 12 gennaio 1945. Viene poi trasferito ad Amstetten (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 23 marzo 1945. Viene trasferito infine a Mauthausen, dove viene liberato. Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 novembre 1913. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brunelli Aurelio, nasce a Pistoia il 9 marzo 1913. Risiede a Pistoia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55268 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) e poi a Dachau, dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Brunetti Vito, nasce a Gioia del Colle (Bari) il 3 gennaio 1921. Risiede a Gioia del Colle o Castelvetrano (Trapani). Viene arrestato a Castelvetrano (Trapani) il 19 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53956 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4950. Viene poi trasferito a Buchenwald il 28 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 20 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9052. Muore a Flossenbürg il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruni Marcello, nasce a Castelfiorentino (Firenze) il 7 ottobre 1916. Celibe, risiede a Castelfiorentino. Viene arrestato a Firenze il 15 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54538 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101472. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruno Luigi, nasce a Barano d’Ischia (Napoli) il 21 giugno 1922. Risiede a Barano d’Ischia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54979 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8696. Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 20 aprile 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 157092 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 21 giugno 1928. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruno Vittorio, nasce a Firmo (Cosenza) il 12 dicembre 1917. Celibe, risiede a Cosenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53842 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4951. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 24 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74528 e viene classificato come reo abituale / politico (BV – POL / Berufbervrecher – Politisch). Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 20 maggio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31624 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 11 dicembre 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruschi Armando, nasce a Roma il 6 luglio 1921. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54426 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): artigiano. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bruscino Carmine, nasce a Napoli il 29 gennaio 1921. Celibe, risiede a Vico Equense (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 13 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54745 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34637. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 34637 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Brutto Luigi, nasce a Naro (Agrigento) il 17 febbraio 1920. Celibe, risiede a Naro. Viene arrestato a Milano il 17 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55400 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bua Carmelo, nasce ad Adrano (Catania) il 21 luglio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Adrano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55080 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Bucci Guerino o Guerrino, nasce a Roma il 21 gennaio 1916. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55425 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico, pittore e carpentiere. Viene trasferito a Natzweiler il 12 febbraio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9542 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98550. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 97769 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 settembre 1944. Muore a Gusen il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Buccioni Ferrante, nasce a San Godenzo (Firenze) il 20 novembre 1910. Celibe, risiede a Firenze. Viene arrestato il 4 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55441 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tappezziere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 35208. Viene poi trasferito a Flossenbürg il 29 novembre 1944, dove riceve il numero di matricola 39056. Viene successivamente decentrato a Königstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 30 gennaio 1945. Muore a Leitmeritz il 29 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Burgio o Borgio Domenico, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 13 dicembre 1913. Celibe, risiede a Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54281 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97721 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Muore a Melk il 21 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Burgio o Borgio Gaetano Guglielmo, nasce a Favara (Agrigento) il 29 luglio 1916. Celibe, risiede a Favara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54166 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9289 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau l’11 agosto 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Burgio Gandolfo, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 12 dicembre 1915. Risiede a Ravanusa. Viene arrestato a Palermo e detenuto prima a Palermo, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54771 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38941 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Buzzoni Pietro, nasce a Brescia il 29 gennaio 1920. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato il 22 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54852 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72466 Viene poi trasferito a Buchenwald il 25 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27968 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cacace Luigi, nasce a Napoli il 27 o 28 marzo 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54834 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Dachau e successivamente a Grossrosen. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 15 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 84910 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene decentrato a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Infine, viene trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Cacciato Salvatore, nasce a Canicattì (Agrigento) il 15 aprile 1914. Risiede a Canicattì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54395 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4952. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74546. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Cacciola Santo, nasce a Catania il 24 novembre 1914. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55372 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cacciopoli Antonio, nasce a Pozzuoli (Napoli) l’11 novembre 1922. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54114 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20505 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151803. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caffari Olindo, nasce a Rolo (Reggio Emilia) il 29 maggio 1918. Celibe, risiede a Concordia sul Secchia (Modena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54115 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau) dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cafissi o Caffissi Osvaldo, nasce a Prato (Firenze) il 15 giugno 1922. Coniugato, risiede a Prato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54118 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34602 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Saafeld (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 28 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Arolsen.

Cagna Giovanni, nasce a Concesio (Brescia) il 31 gennaio 1918. Risiede a Concesio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54429 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72484. Viene poi trasferito a Dachau il 27 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 16 marzo 1945. Muore a Dachau il 17 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caiazza Gennaro, nasce ad Afragola (Napoli) il 19 gennaio 1903 o 1901. Risiede ad Afragola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55382 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Muore a Dachau il 3 maggio 1944. Note: in Arolsen (certificato di morte) risulta: Gaiazza Gennardo, nato il 19 marzo 1903 a Fragolla (nda: Afragola) da Antonio e Magdalena. Residente ad Afragola in Via Mele 14, mestiere muratore, morto a Dachau il 3 maggio 1944 alle ore 07.00. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caiazzo o Cajazzo Carmine, nasce a Gragnano (Napoli) il 10 ottobre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Casola (Napoli). Viene arrestato a Roma il 23 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54478 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cainelli Luigi, nasce a Povo (Trento) il 9 febbraio 1920. Risiede a Povo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54915 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore ad Allach ai primi di marzo del 1944. Note: in Arolsen risulta essere nato a Povo (Trento), figlio di Giuseppe e Adelaide Bertocci, residente a Povo Oltrecastello (Trento). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cainne o Caione Luigi, nasce a Foggia il 30 novembre 1915. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54539 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Note: in Arolsen risulta Caione Luigi. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Caire Giovanni, nasce a Verzuolo (Cuneo) il 26 giugno 1909. Celibe, risiede a Verzuolo. Viene arrestato in Sicilia il 20 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55289 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Note: in Arolsen risulta Caire Giovanni, figlio di Giacomo ed Elisabetta Giodanina. Arrestato in Sicilia il 20 luglio 1942. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Calderoni Aldo, nasce a Godo – frazione di Russi (Ravenna) il 6 settembre 1917 o 3 luglio 1917. Celibe, risiede a Godo. Viene arrestato in Grecia il 20 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55220 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35283 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Saalfeld il 18 febbraio 1944. Note: in Arolsen risulta come data di nascita 6 luglio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Calderoni Antonino, nasce a Pace del Mela (Messina) il 20 febbraio 1920. Risiede a Pace del Mela. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53924 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Calice Giovanni, nasce a Tunisi (Tunisia) il 7 marzo 1913. Coniugato, risiede a Bagheria (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53797 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131323 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 30 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore 3 marzo 1945. Note: Ministero della Difesa riporta come data di morte 27 marzo 1945, mentre in una lista compilata dall’American Army riporta come data di morte 3 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Caligiuri, Caliguri o Caligiuni Angelo, nasce a Colosimi (Cosenza) il 22 gennaio 1917 o 1927. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Colosimi. Viene arrestato a l’Aquila il 6 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, macellaio e magazziniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34953 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Callegari o Calligare Primo, nasce a Parma il 15 febbraio 1909. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54015 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4953. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74542 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Sachsenhausen il 21 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Aned, Ministero della Difesa, Morse – Landé, Arolsen.

Calogero Giovanni o Giovanbattista, nasce a Cittanova (Reggio Calabria) il 3 o il 6 agosto 1917. Risiede a Gioia Tauro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54609 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20507 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau il 25 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 160232 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 26 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Calori Francesco, nasce a Locate Triulzi (Milano) il 14 marzo 1921. Celibe, risiede a Locate Triulzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54431 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89224 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Calvagni o Galvagni Bruno, nasce a Mezzolombardo (Trento) l’8 marzo 1911. Risiede a Trento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54267 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72463. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cambieri Massimiliano, nasce a Milano il 27 settembre 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54365 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operatore cinematografico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89225 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cambio o Cambiu Giuseppe, nasce a Nuoro il 3 febbraio 1912. Risiede a Nuoro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54780 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31575 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 107161. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 3 ottobre 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Camiso Francesco, nasce a Pisticci (Matera) il 16 novembre 1919. Celibe, risiede a Pisticci. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54727 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Campagna Ugo, nasce a Saronno (Varese) il 18 giugno 1921. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54112 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89227 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Rientra a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Campione Giuseppe, nasce a Palermo il 17 agosto 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55221 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene decentrato a Friedrichshafen (campo satellite dipendente da Dachau). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 5 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91778 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 29 ottobre 1944. Note: in Arolsen la data di nascita riportata è 15 agosto 1919. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Campo Agatino, nasce a Misterbianco (Catania) il 1° maggio 1921. Risiede a Castel di Judica (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55439 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23425. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 14 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Campus Agostino, nasce a Sorso (Sassari) il 5 agosto 1915. Coniugato, risiede a Sorso. Viene arrestato il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54002 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 5 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101422 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Canaletti Damiano, nasce a Trani (Bari) il 15 febbraio 1914. Soldato di Fanteria, viene arrestato l’8 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54937 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49465 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Canavese Giuseppe, nasce a Priola (Cuneo) il 15 maggio 1915. Celibe, risiede a Pievetta di Priola (Cuneo). Viene arrestato in Tunisia il 17 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54399 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Canciani Giovanni, nasce a Sirie – frazione di Sesana (Trieste) il 1° marzo 1912. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54299 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Immatricolato come sloveno. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49185 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Candela Luigi, nasce a Soccavo (Napoli) il 17 febbraio 1918. Celibe, risiede a Soccavo. Viene arrestato a Milano il 1° novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54102 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Candella Giuseppe, nasce a Catania il 14 agosto 1913. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato il 3 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55409 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34644 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 27 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Canetto Alberino, nasce a Cavarzere (Venezia) il 29 giugno 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Copparo (Ferrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54647 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cangeri Francesco, nasce a Leonforte (Enna) il 12 ottobre 1921. Celibe, risiede a Leonforte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54006 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cannistraro Alfonso, nasce ad Aragona (Agrigento) il 13 o 14 aprile 1916. Risiede a Castrofilippo (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54974 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e bracciante. Viene trasferito a Buchenwald il 9 novembre 1943. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene poi trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6343 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Caparrone o Capparone Edoardo, nasce a Veroli (Frosinone) il 29 aprile 1914. Risiede a Veroli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55341 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34642 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 19 marzo 1944. Note: in Libro dei Deportati come data di nascita riporta anche 26 agosto 1914. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Capella Aldo, nasce a Bedonia (Parma) il 3 gennaio 1920. Coniugato, risiede a Compiano (Parma). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54321 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove muore il 4 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Capelli o Cappelli Fermo, nasce a Scanzorosciate (Bergamo) il 6 gennaio 1914. Coniugato, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista. Muore a Dachau il 30 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Capello Giovacchino o Gioacchino, nasce a Palermo l’8 marzo 1908. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54018 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 9549. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 18 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Capezzuto Francesco, nasce a Camigliano (Caserta) il 26 novembre 1921. Celibe, risiede a Camigliano. Viene arrestato a Camigliano il 15 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53936 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Capisani Eustachio, nasce a Moglia (Mantova) il 12 giugno 1904. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Galliate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54927 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 23 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46218 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cappelli Silvano, nasce a Firenze il 30 gennaio 1921. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55031 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6344 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Cappello o Capello Calogero, nasce a Realmonte (Agrigento) il 24 maggio 1922. Risiede a Realmonte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54113 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4956 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mülsen – St. Michel (campo satellite dipendente da Flossenbürg) nel luglio del 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Capponi Severino, nasce a Sanremo (Imperia) il 10 ottobre 1921. Risiede a Molini di Triora (Imperia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54021 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Ministero della Difesa, Arolsen.

Cappriello Luigi, nasce a Deliceto (Foggia) il 24 luglio 1915. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54341 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito ad Auschwitz il 28 giugno 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 180370. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Capra Ottavio, nasce a Cardè – frazione di San Nazzaro Val Cavargna (Como) il 20 agosto 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53940 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20509 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 14 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caprini Pompeo, nasce a San Martino in Colle (Perugia) il 12 febbraio 1909. Celibe, risiede a Perugia. Viene arrestato il 5 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55256 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35412 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Capuano Domenico, nasce a Bagnoli (Napoli) il 23 luglio 1922. Celibe, risiede a Bagnoli. Viene arrestato a Pristin (Pristina ? – Jugoslavia) il 21 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54005 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caracciolo Francesco, nasce a Montalto Uffugo (Cosenza) il 5 gennaio 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Napoli il 17 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54330 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caradonna Giuseppe, nasce a Trapani il 23 ottobre 1914. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54482 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20510 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Natzweiler il 31 dicembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 40334. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 febbraio 1945. Note: il Ministero della Difesa riporta come data di morte (o dispersione) il 30 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Carafa Giuseppe, nasce a Salerno il 22 maggio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Treviso. Viene arrestato a Treviso il 22 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54975 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Note: in Arolsen risulta essere nato a Salerno ma mettono come regione “Sicilia”. Potrebbe trattarsi di Palermo e non Salerno. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caramia Salvatore, nasce a Taranto il 15 giugno 1917. Risiede a Montemesola (Taranto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55293 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9296. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Carazzina Giuseppe, nasce a Paullo (Milano) il 19 gennaio 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54867 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 3 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Carbone Michele, nasce a Napoli il 3 maggio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Gaeta (Latina) il 7 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54480 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kempten. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cardarelli Antonio, nasce a Trasacco (l’Aquila) il 16 o 17 gennaio 1922. Celibe, risiede a Trasacco. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53789 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 5 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101138 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cardei Sigfrido, nasce a Sarnico (Bergamo) il 22 settembre 1912. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54410 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72514. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cardella Gaetano, nasce a Palermo il 1° dicembre 1911. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55376 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40492 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene infine trasferito all’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) il 28 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cardella Michele, nasce a Trapani il 9 settembre 1923. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53793 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72517. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati Morse – Landé.

Cardillo Antonio, nasce a Rocchetta Sant’Antonio (Foggia) il 6 dicembre 1914. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Guardia Lombardi (Avellino). Viene arrestato a Verona il 1° dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54020 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Mühldorf. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carelli Romolo, nasce a Piacenza l’11 giugno 1903. Celibe, risiede a Carpaneto Piacentino (Piacenza). Viene arrestato a Torino il 6 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54122 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carfagna Giuseppe, nasce a Torella dei Lombardi (Avellino) il 13 ottobre 1910. Coniugato, risiede a Torella dei Lombardi. Viene arrestato l’11 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54187 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75366 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 27 aprile 1945. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 28 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Carfora Domenico, nasce a Maddaloni (Caserta) il 27 ottobre 1910. Risiede a Maddaloni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55267 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72512. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cari Giovanni, nasce a Trieste il 13 giugno 1920. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54124 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20511 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau il 24 aprile 1945 e gli viene assegnato il numero di matricola 159716. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 13 giugno 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Caria Antonio, nasce a Seminara (Reggio Calabria) il 23 marzo 1913. Risiede a Seminara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55262 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier). Muore a Dachau il 5 marzo 1945. Note: in Libro dei Deportati il luogo del decesso riportato è Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carino Giuseppe, nasce a Castrovillari (Cosenza) il 18 marzo 1921. Risiede a Marano Calabro (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54485 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72493 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) nel luglio del 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 60980 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carioni Luigi, nasce a Turate (Como) il 12 aprile 1920. Risiede a Turate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55270 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Muore ad Augsburg-Haunstatten il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Carli Arturo, nasce a Castelfranco di Sotto (Pisa) il 14 gennaio 1903. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ponte Cappiano (frazione di Fucecchio – Firenze). Viene arrestato il 28 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55205 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34723 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Saalfeld il 29 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carmina Mario, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 16 gennaio 1913. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54953 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20513 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Carollo Giovanni, nasce a Palermo il 3 o 4 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Palermo. Viene arrestato a Palermo il 9 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53992 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carpanzano Vincenzo, nasce a Rosolini (Siracusa) l’8 gennaio 1918. Risiede a Pachino (Siracusa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54551 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4955. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Carpinella Lamberto, nasce a Trapani il 19 luglio 1913. Risiede a Paceco (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54957 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “SCH – Schutzhäftlinge” – deportato per motivi precauzionali. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carrabelloni Alfio o Afro, nasce a Bazzano – frazione del comune di Neviano degli Arduini (Parma) il 10 ottobre 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bazzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54319 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 89233. Viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Note: Arolsen riporta che ha un braccio tatuato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carrano Luigi, nasce a Taranto il 21 giugno 1913. Risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54419 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carriero Carmelo, nasce a Mesagne (Brindisi) il 20 gennaio 1921. Celibe, risiede a Mesagne. Viene arrestato a Ravenna il 14 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54798 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Loden-Frey (Monaco). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Carriero o Carierra Matteo o Matheus, nasce a San Giovanni Rotondo (Foggia) il 25 marzo 1916. Risiede a San Giovanni Rotondo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54749 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9298. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98855. Viene successivamente trasferito a Barbe Haslach (campo satellite dipendente da Natzweiler) 16 settembre 1944. Muore a Barbe Haslach il 27 ottobre 1944. Note: in Arolsen è riportato come nome anche Cariera Matei. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caruso Alfio, nasce ad Adrano (Catania) il 2 gennaio 1923. Coniugato, risiede ad Adrano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54014 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caruso Angelo, nasce a Misterbianco (Catania) il 7 o 18 marzo 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Misterbianco. Viene arrestato a Siracusa il 7 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54196 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6391 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Kochendorf (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 5 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 33557. Muore in luogo e data ignoti. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “AZR – Arbeitszwang Reich” – deportato ai lavori forzati. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Casa Giuseppe, nasce a Napoli il 2 gennaio 1922. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54106 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945, muore presso l’ospedale americano a Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Casagrande Salvatore, nasce a Villerupt (dipartimento della Meurthe e Mosella – Francia) il 23 aprile 1923. Celibe, risiede a Gubbio (Perugia). Viene arrestato a Bologna il 28 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54552 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ebanista – lucidatore di mobili. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove viene liberato il 29 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Caserta Desiderio, nasce a Domodossola (Novara) il 24 agosto 1921. Celibe, risiede a Domodossola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54107 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131324 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 30 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Casoni Giovanni, nasce a Casumaro (Ferrara) il 18 agosto 1908 o 1909. Coniugato, risiede a Casumaro. Viene arrestato a Bologna il 5 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55219 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34633 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cassaro Albino, nasce a Canicattì (Agrigento) il 23 giugno 1902. Coniugato, risiede a Canicattì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54467 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere e falegname. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito ad Auschwitz e poi a Mauthausen, il 25 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 116214. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cassaro o Cassero Antonio, nasce a Villa d’Adige (Rovigo) il 22 novembre 1920. Risiede a Badia Polesine (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53891 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): geometra. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14769. Viene trasferito a Schömberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Grossrosen. Viene infine trasferito a Buchenwald, dove arriva il 5 marzo 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 135056 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cassero o Cassaro Marco, nasce a Palermo il 23 novembre 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54654 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4957. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74644. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Castagnetti Italino, nasce a Carpineti o Correggio (Reggio Emilia) il 9 gennaio 1910 o 1918. Celibe, risiede a Correggio (Reggio Emilia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54000 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 29 marzo 1944 Viene poi trasferito a Dachau il 25 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 26 ottobre 1944. Rientra a Dachau l’11 novembre 1944 e viene infine trasferito a Kempten il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96747 e la categoria di deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Castagni Giuseppe, nasce a San Maurizio Canavese (Torino) il 26 novembre 1920. Celibe, risiede a San Maurizio Canavese. Viene arrestato a Torino il 26 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53990 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46219. Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 20 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Castaldo Carmine, nasce a Pomigliano d’Arco (Napoli) il 5 luglio 1918. Celibe, risiede a Pomigliano d’Arco. Viene arrestato a Napoli nel 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55134 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 16 giugno 1944, dove arriva il 18 giugno 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 18365. Viene poi trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Castellan Giovanni Battista, nasce a Castello di Codego (Treviso) il 28 luglio 1912. Risiede ad Azzano Decimo (Pordenone). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54001 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89238 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Linz il 31 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Castelli Leonardo, nasce a Racalmuto (Agrigento) il 12 o 22 marzo 1924. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54722 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89239 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Castiglione Francesco, nasce a Napoli il 22 ottobre 1910. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55120 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9301 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111456. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31115 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Castro Salvatore, nasce a Palagonia (Catania) il 1° o il 2 gennaio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Palagonia. Viene arrestato a Palagonia il 24 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55162 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 38431 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 67427. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Catalano Antonio, nasce ad Arcara (Salerno) il 2 novembre 1911. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Tripoli (Libia). Viene arrestato a Tripoli il 22 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55128 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Catalano Gennaro, nasce a Trentola (Napoli, ora Caserta) l’8 ottobre 1923. Risiede a Trentola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54016 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9556. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100491. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 47353 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Catalfano Filippo, nasce a Mola (Bari) il 10 o l’11 novembre 1913. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Mola di Bari. Viene arrestato a Catania il 22 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53993 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34746 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Catanante Antonio, nasce a Gioia Tauro (Reggio Calabria) il 21 settembre 1915. Celibe, risiede a Gioia Tauro. Viene arrestato a Torino il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54197 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Catapano Antonio, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 10 luglio 1915. Celibe, risiede a San Giuseppe Vesuviano. Viene arrestato il 25 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55250 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35339 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Catarino Raffaele, nasce a Albanova (Napoli) il 21 febbraio 1920. Risiede a Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55252 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35292 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cattro Giuseppe, nasce a Torino il 22 agosto 1913. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55433 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cavallaro Giovanni, nasce a Catania il 5 gennaio 1913. Risiede a Misterbianco (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54577 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: Arolsen riporta come nome Cavalarre Giovanni. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cavallaro Salvatore, nasce a Trecastagni (Catania) il 22 aprile 1916. Coniugato, risiede a Trecastagni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53932 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere e meccanico d’auto. Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23428. Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cavallaro Sebastiano, nasce a Zafferana Etnea (Catania) il 7 gennaio 1922. Risiede a Zafferana Etnea. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54448 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20522 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Cavallaro Triestino, nasce a Bovolone (Verona) il 8 luglio 1918. Celibe, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54460 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Note: non si hanno più sue notizie dalla data del 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Cavalli Ladislao, nasce a Cavalici o Villa Cavalici (Pola) il 27 ottobre 1921. Celibe, risiede a Villa Cavalici. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54004 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40502 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 24 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cavallo Leonardo, nasce a Ostuni (Brindisi) il 27 dicembre 1918. Risiede a Ostuni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54340 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Dachau, dove muore il 19 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cavallo Pietro, nasce a Lesina (Foggia) il 14 agosto 1914. Coniugato, risiede a Chieuti (Foggia). Viene arrestato a Napoli il 18 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54433 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pescatore. Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cecchi Francesco, nasce a Poggio a Caiano (Prato) l’8 settembre 1924. Risiede a Poggio a Caiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54697 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere, studente universitario e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89245 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cedrone Giuseppe, nasce a San Giovanni Incarico (Frosinone) il 25 marzo 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Giovanni Incarico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54120 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 18 agosto 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Ceglia Antonio, nasce ad Angri (Salerno) il 14 dicembre 1922. Celibe, risiede a Angri. Viene arrestato il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54442 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 29 lugio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75368 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cellegato Antonio, nasce a Taglio di Donada – località di Porto Viro (Rovigo) il 16 luglio 1911. Celibe, risiede a Taglio di Donada. Viene arrestato a Palermo il 24 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55185 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cena Firmino, nasce a Chivasso (Torino) il 16 aprile 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Chivasso. Viene arrestato a Torino nel luglio del 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54116 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Centineo Gaspare, nasce a Palermo l’11 febbraio 1917. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54949 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40503 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat l’11 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Centonce Otello, nasce a Roma il 28 luglio 1916. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54003 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Centonze o Centonce Giuseppe, nasce a Roma il 21 ottobre 1916. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 19 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55002 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ceparano Lodovico o Luigi, nasce a Mugnano (Napoli) il 10 o 16 giugno 1920. Celibe, risiede a Mugnano. Viene arrestato a Roma il 18 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53798 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cepelli Nello, nasce a Bibbiano (Reggio Emilia) il 10 maggio 1920. Celibe, risiede a Bibbiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55069 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cerea Giuseppe, nasce a Comazzo (Milano) il 2 marzo 1909. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55407 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72490. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ceribella Giovanni, nasce a San Rocco – frazione di Tretto (Vicenza) il 3 settembre 1917. Celibe, risiede a San Rocco. Viene arrestato in Albania il 20 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54315 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come categoria assegnata a Dachau “SCH – Schutzhäftlinge” – deportato per motivi precauzionali. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cerioli Giovanni, nasce a Ripalta Arpina (Cremona) l’8 aprile 1913. Risiede a Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54548 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72487. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Cerioni Domenico, nasce a Cisterna (Benevento) il 1° marzo 1918. Risiede a Cisterna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55451 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cerizara o Cerisara Alfredo, nasce a Poleo di Schio (Vicenza) il 21 luglio 1919. Risiede a Poleo di Schio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54111 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72481. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cermeli o Cermelj Carlo o Carol, nasce a Rifenbergo (Gorizia – ora Nova Gorica – Slovenia) il 25 gennaio 1915. Celibe, risiede a Biglia (Gorizia – ora Bilje – Slovenia). Viene arrestato a Trieste il 26 maggio 1939 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53761 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco o panettiere. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Cernigoi o Cernigoj Antonio o Anton, nasce a Podicrai del Piro (Gorizia – ora Podikraj – Slovenia) il 26 gennaio 1914. Celibe, risiede a Podicrai del Piro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54667 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Cerri Antonio, nasce a Sant’Angelo Lodigiano (Milano) il 15 aprile 1914. Coniugato, risiede a Sant’Angelo Lodigiano. Viene arrestato il 3 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54328 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante e automobilista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34987 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cerulli Edmondo, nasce a Fiumicino (Roma) il 25 novembre 1915. Risiede a Fiumicino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55362 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31854 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 107176. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cerutti Marco, nasce a Olgiate Comasco (Como) il 19 ottobre 1919. Celibe, risiede a Lurate Caccivio (Como). Viene arrestato a Caltanissetta il 23 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55324 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cesio Ciro, nasce a Foggia il 27 agosto 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53764 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9304 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98860. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 16 settembre 1944. Viene decentrato ad Haslach (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chelli Ettore, nasce a Cozzano – frazione di Langhirano (Parma) il 12 marzo 1915. Celibe, risiede a Cozzano. Viene arrestato il 13 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55214 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35281 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene assegnato al Blocco 51. Muore a Buchenwald il 16 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chessa Michele, nasce a Sassari il 31 ottobre 1916. Celibe, risiede a Sassari. Viene arrestato a Cagliari il 22 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54013 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiaccheri o Chiacheri Luigi, nasce a Isernia (Campobasso) il 28 maggio 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54193 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Chialli Valerio, nasce a Seggiano (Grosseto) il 18 agosto 1920. Coniugato, risiede a Seggiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54951 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 6 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chianale Armando, nasce a Torino il 3 novembre 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55255 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Muore a Dachau il 28 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiappa Ottino o Ottilio, nasce a Milano il 17 dicembre 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54457 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72473 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Heinkel (compo satellite di Sachsenhausen) il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Chiapparino Antonio, nasce a Casamassella – frazione di Uggiano La Chiesa (Lecce) il 3 giugno 1921. Celibe, risiede a Casamassella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54019 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 30 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 18928. Viene poi trasferito a Dachau il 26 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89279 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Linz il 22 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiappetta Giovanni, nasce a Scalea (Cosenza) il 18 ottobre 1910. Risiede a Scalea. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53976 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove muore il 9 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Chiaratti Umberto, nasce ad Adria (Rovigo) il 23 maggio 1920. Celibe. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54522 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89272 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schlier (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiarello Aldo, nasce a Piacenza d’Adige (Padova) il 2 febbraio 1919. Celibe, risiede a Piacenza d’Adige. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54963 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40509 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen dove viene liberato. Note: Arolsen riporta come luogo di nascita Piacenza e Piacenza d’Adige (Padova). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiaro Francesco, nasce a Soccavo (quartiere di Napoli) il 1° novembre 1917. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Forio (Napoli) il 2 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53934 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fonditore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiarugi Amato, nasce a Ponsacco (Pisa) il 5 febbraio 1919. Risiede a Ponsacco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53931 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene decentrato ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20539 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 3 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Chiavegatti o Chiavegati Angelo, nasce a Crespino (Rovigo) il 7 aprile 1909. Risiede a Crespino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54636 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Chieppo Francesco o Franz, nasce a Minervino Murge (Bari) il 10 novembre 1916. Coniugato, risiede a Minervino Murge, in Via Cappuccini, 56. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55089 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiesa Ennio, nasce a Vercelli il 5 gennaio 1922. Risiede a Vercelli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55288 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 37606. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Chirico Domenico, nasce a Marano di Napoli (Napoli) l’8 marzo 1924. Celibe, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54528 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e ferroviere. Viene liberato a Blaichach. Note: Arolsen riporta come mestiere “ufficiale”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Chiussini Massimillano, nasce a Sant’Elena al Natisone – frazione Bergogna di Gorizia (Gorizia – ora Podbela – Slovenia) il 10 febbraio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54249 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40510 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene poi trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Alkoven – Schloss Hartheim (Castello di Hartheim) l’11 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ciannetti, Giannetti o Gianetti Luciano, nasce a Carrara (Apuania – ora Massa-Carrara) il 10 gennaio 1921. Celibe, risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54432 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: dalla firma sul documento di entrata a Dachau (in Arolsen) il cognome esatto risulta essere Giannetti e non Ciannetti. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ciceri Ambrogio, nasce a Milano il 17 novembre 1917. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53765 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4958 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ciestaro o Cestaro Michele, nasce a Lendinara (Rovigo) il 18 settembre 1913 o 18 maggio 1903. Coniugato e padre di due figli, risiede a Fiesso Umbertiano (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54828 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34988 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cigola Giovanni, nasce a Vescovato (Cremona) il 4 marzo 1915. Risiede a Vescovato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55064 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 6 marzo 1945. Muore a Dachau il 12 marzo 1945. Note: data di morte riportata sul certificato di morte del KZ Dachau (Krankenbau – infermeria). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ciminera Amato, nasce a Nusco (Avellino) il 16 aprile 1920. Risiede a Nusco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54573 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 31 maggio o il 1° giugno 1944, dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56210 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: nei documenti di Arolsen risulta arrestato e detenuto a Napoli dal 29 novembre 1942 al 29 settembre 1943 e poi deportato su disposizione della Stapo di Napoli in data 22 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cina Francesco, nasce a Pallavicino – frazione di Cantalupo Ligure (Alessandria) il 14 giugno 1915 o 1906. Risiede a Pallavicino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55013 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio o lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4959. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 74534. Viene infine trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore a Sachsenhausen il 20 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Cinotti Giuseppe, nasce a Genova il 3 maggio 1922. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54930 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cinti Otello, nasce a Roma il 25 febbraio 1919. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 20 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54282 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Fischen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cittadino Luigi, nasce a Nicastro (Catanzaro) il 23 marzo 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54553 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Claps Donato, nasce a Pietragalla (Potenza) il 9 settembre 1910. Risiede a Potenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53906 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9305. Muore a Natzweiler l’8 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Clemente Rocco, nasce a Bari il 12 o 22 dicembre 1922. Risiede a Canneto di Bari (ora Adelfia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54009 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40514 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene poi trasferito a Natzweiler il 26 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9312. Viene infine trasferito a Dachau il 5 sttembre 1944 dove viene immatricolato con il numero 103064. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cò Pietro, nasce a Verolavecchia – frazione di Verolanuova (Brescia) il 3 aprile 1915. Risiede a Verolavecchia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54268 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cobelli Carlo, nasce a Muscoline (Brescia) il 31 gennaio 1914. Celibe, risiede a Muscoline. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54119 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40515 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cocchi Renato, nasce a Budrio (Bologna) l’11 agosto 1922. Celibe, risiede a Budrio. Viene arrestato a Catania il 23 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54453 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cocchiaro o Cocchiero Valentino, nasce a Gemona del Friuli (Udine) il 26 dicembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Gemona. Viene arrestato a Vado Ligure (Savona) e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55115 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cocchini Walter, nasce a Pescara il 29 febbraio 1920. Coniugato e padre di due figli, risiede a Pescara. Viene arrestato a Pescara il 15 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54010 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cocciniglio Francesco, nasce a Canicattì (Agrigento) il 26 novembre 1911. Celibe, risiede a Canicattì. Viene arrestato a Canicattì il 28 maggio 1941 e detenuto prima a Canicattì, poi a Palermo, successivamente nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54819 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35132 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cocconcelli Roberto, nasce a Milano il 26 novembre 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54832 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72476. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi.

Cocilio o Coccilio o Cocillo Quirino, nasce a Tortolì (Nuoro) il 24 maggio 1913. Risiede a Tortolì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54877 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 13070. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Coco Filippo, nasce a Mascali (Catania) il 17 ottobre 1915. Risiede a Mascali. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53925 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4960. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Altenhammer (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg il 28 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cocumazzo o Cuccumazzo Giovanni, nasce a Barile (Potenza) il 30 giugno 1920. Risiede a Rionero in Volture (Potenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53908 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e bottaio. Viene trasferito a Barth (Ravensbrück), dove arriva il 9 novembre 1943. Viene poi trasferito a Dachau. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6363 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen e classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Codiglia Giordano, nasce a Pirano (Pola) il 5 aprile 1920. Risiede a Pirano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54581 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23432. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98157. Viene successivamente inviato al Blocco 23. Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Cofrancesco Mario, nasce a Gioia Sannitica (Caserta) il 12 febbraio 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede ad Arcola (La Spezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54694 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Coghe Francesco di Antioco, nasce a Norbello (Oristano) il 5 agosto 1902. Risiede a Norbello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54566 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13071. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Rientra a Flossenbürg, dove muore il 6 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Col o Gol Michele o Micheli, nasce a Krujë (Albania) nell’agosto del 1917. Risiede a Delbenisch (?) – Albania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55310 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Friedrichshafen – Aussenkommando Luftschiffbau Zeppelin (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Friedrichshafen il 22 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colangelo Vito, nasce a Avigliano (Potenza) il 3 marzo 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Castel Lagopesole – frazione di Avigliano (Potenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54405 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 13 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colapinto Giovanni, nasce a Casamassina (Bari) il 22 novembre 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Casamassima. Viene arrestato a Missolungi (Grecia) il 5 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54958 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colautti Maggiorino, nasce a Basiliano (Udine) il 15 o 29 giugno 1915. Celibe, risiede a Basiliano. Viene arrestato in Montenegro il 16 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55448 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35211 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 5 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Coliasanzio Carmine, nasce a Napoli il 6 dicembre 1895. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a San Pietro a Patierno (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 30 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55182 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Collazuoli Tullio, nasce a Como il 14 febbraio 1916. Celibe, risiede a Como. Viene arrestato a Verona il 7 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54105 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6363 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colleoni Camillo, nasce a Bergamo il 6 gennaio 1914. Celibe, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55315 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colombo Ambrogio o Ambrosio, nasce a Milano il 25 agosto 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 15 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54007 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Colpani Pietro, nasce a Desenzano del Garda (Brescia) il 28 aprile 1916. Celibe, risiede a Sale Marasino (Brescia). Viene arrestato in Francia il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54430 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Comparini Bruno, nasce a Scandicci (Firenze) il 2 marzo 1918. Celibe, risiede a Scandicci. Viene arrestato a Firenze l’11 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54121 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Concarri Giovanni, nasce a Casalmaggiore (Cremona) il 12 maggio 1915. Celibe, risiede a Casalmaggiore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54668 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico e stenografo. Viene trasferito a Natzweiler il 18 giugno 1944, dove arriva il 19 giugno 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 18377. Viene poi trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Coniglio Aldo, nasce a Foggia il 12 agosto 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Buja (Udine). Viene arrestato a Torino il 22 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54931 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente di chimica e meccanica. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Constantini Magno, nasce a Morolo (Frosinone) il 16 gennaio 1923. Celibe, risiede a Morolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54104 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Contento Francesco, nasce a Castellammare (Napoli) il 2 settembre 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Castellammare, dove viene arrestato a il 21 marzo 1941 perpoi essere trasferito nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54109 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35254 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Conti Vincenzo, nasce a Cori (Littoria – ora Latina) il 29 febbraio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54017 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Copobianco Vincenzo, nasce a Foggia il 15 agosto 1919. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54469 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35209 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen, Morse – Landé.

Coppola Crescenzo, nasce a Sant’Anastasia (Napoli) il 13 settembre 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54997 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40520 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cora Giovanni, nasce a Valle San Floriano – frazione di Marostica (Vicenza) il 3 aprile 1920. Risiede a Valle San Floriano. Viene arrestato in Francia e detenuto prima nel Carcere militare di Gaeta (Latina) e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54830 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46222 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Corbelli Savino, nasce a Monteroni d’Arbia (Siena) il 4 dicembre 1922. Celibe, risiede a Siena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53783 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): metalmeccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89302 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Muore a Mauthausen il 30 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cornacchia o Cornachia Dionino, nasce a Chieti il 21 dicembre 1923. Risiede a Chieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55370 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20554 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 8 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cornelli Alfredo, nasce a Treviglio (Bergamo) il 19 agosto 1916. Celibe, risiede a Treviglio. Viene arrestato a Lampedusa (Agrigento) il 25 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54793 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e meccanico. Viene decentrato ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau) il 1° novembre 1943. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46223 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cornetti Giovanni, nasce a Castelleone (Cremona) il 30 marzo 1908. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54674 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Corso Mario, nasce a Minerbe (Verona) il 22 dicembre 1923. Celibe, risiede a Ca’ di David (Verona). Viene arrestato a Viterbo il 6 aprile 1943 e detenuto, prima a Viterbo e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54385 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.

Cosimini Emilio, nasce a Savona il 3 luglio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Savona. Viene arrestato a Savona il 14 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54123 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Costanza Vito, nasce a Alia (Palermo) il 15 novembre 1914. Coniugato, risiede a Risiede ad Alia. Viene arrestato a Verona il 1° agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55084 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e sarto. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40522. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, Auschwitz ed infine Buchenwald, dove arriva il 22 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 119046. Rientra a Dachau dove muore in data ignota. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Costanzo Alfio, nasce a Caltagirone (Catania) il 2 luglio 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Grammichele (Catania). Viene arrestato a Torino il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54008 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34892 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 31 agosto 1944. Muore il 1° novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Costo Pietro, nasce a Mariano del Friuli (Gorizia) il 24 dicembre 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54011 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cotali Bruno, nasce a Quinzano d’Oglio (Brescia) il 9 settembre 1924. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Grisolera (ora Eraclea – Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54496 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89305 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Covacic Marco, nasce a Visignano d’Istria (Pola) il 25 aprile 1920. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54610 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4961. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Crapanzano o Crapanzani Salvatore, nasce a Crescenzago (Milano) il 25 maggio 1920. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 23 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54575 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39085 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald ed infine trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cremonini Ernesto, nasce a Porto Tolle (Rovigo) il 1° dicembre 1918. Celibe, risiede a Oca – frazione di Taglio di Po (Rovigo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54755 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Crescentini Antonio, nasce a Montefelcino (Pesaro) il 18 luglio 1910. Risiede a Montefelcino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53949 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Muore a Dachau il 4 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Crimi Francesco, nasce a Leonforte (Enna) il 29 aprile 1915. Risiede a Leonforte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55458 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4962. Viene trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 dicembre 1943. Viene poi trasferito a Mauthausen l’11 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 56584 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene succesivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 marzo 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Crisofulli o Crisafulli Antonio o Antonino, nasce a Messina il 13 o 19 dicembre 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Messina. Viene arrestato in Francia il 1° febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55242 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e intonacatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34802 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cristaldi Francesco, nasce a Enna il 16 gennaio o novembre 1919. Risiede a Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54639 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40524 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Note: sui documenti di Arolsen è riportato come nome Christaldi. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cristiano Sosio, nasce a Frattaminore o Frattamaggiore (Napoli) il 3 giugno 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55099 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio, lavoratore agricolo e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34728 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: sui documenti di Arolsen è riportato come nome Christiano Sosio o Sosjo Hristiano o Sossio Christiano. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Croce Romano, nasce a Somma Lombardo (Varese) il 6 ottobre 1911. Risiede a Somma Lombardo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53814 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6879. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg dove arriva il 17 settembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 29505 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 17 settembre 1944. Muore a Leitmeritz il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Crotti Armando, nasce a Rubbiano (Cremona) il 13 giugno 1910. Celibe, risiede a Crema (Cremona). Viene arrestato il 7 febbraio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53775 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35119. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 28 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 83582. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Crovace Francesco, nasce a Fasano (Brindisi) il 9 o 19 marzo 1914. Celibe, risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55100 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40525 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cucinella Francesco, nasce a Bitonto (Bari) il 15 novembre 1913. Celibe, risiede a Bitonto. Viene arrestato il 20 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54339 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72467 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald, dove arriva il 24 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 27969. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 27 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cunti Nicola, nasce a Napoli il 9 gennaio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54101 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9320. Muore a Natzweiler il 28 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cuomo Luigi, nasce a Nocera Inferiore (Salerno) il 16 ottobre 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nocera Superiore (Salerno). Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 23 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54117 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34992 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 10 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Curlo Angelo, nasce a Fasano (Brindisi) l’11 settembre 1921. Risiede a Fasano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55420 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40526 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 2 settembre 1943. Muore a Mauthausen il 25 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Custode Paolo, nasce a Bari il 18 agosto 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54012 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13188. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove  muore il 12 aprile 1945. Note: Morse – Landé riportano come cognome “Custrode”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cutrona Filippo, nasce ad Agira (Enna) il 16 gennaio 1913. Risiede ad Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54040 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20572 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 23 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Cutrupi Gaetano, nasce a Taurianova (Reggio Calabria) il 18 febbraio 1901. Coniugato e padre di sei figli, risiede a Reggio Calabria. Viene arrestato a Solero (Alessandria) o Salerno il 20 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54110 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): costruttore di strade. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Cuzzocrea Domenico, nasce a Staiti (Reggio Calabria) il 30 novembre 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Staiti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54821 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34787 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944. Viene infine trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Da Re Vittorio, nasce a Vittorio Veneto (Treviso) il 15 o 24 luglio 1912. Coniugato, risiede a Vittorio Veneto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54150 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mugnaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13089. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 15 settembre 1944. Mestiere assegnato: minatore. Muore a Hersbruck il 18 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Da Rolt Angelo, nasce a Serico (? forse Sedico – Belluno) il 20 gennaio 1916. Risiede a Serico (?). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54142 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Dacerno Matteo, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 10 marzo 1922. Coniugato, risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55326 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40527 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Schwechat. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Agata Biagio, nasce a Lawrence (USA) il 21 aprile 1914. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54131 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Dagostino Rocco, nasce a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) il 12 maggio 1923. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55295 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9571 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene trasferito a Dachau il 6 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 102906. Viene successivamente trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dako Hysen, nasce a Korça (Albania) il 5 aprile 1905. Risiede a Korça. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54633. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 23 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dal Bello Andrea, nasce a Pradazzi – frazione di Asolo (Treviso) il 7 gennaio 1922. Celibe, risiede ad Asolo. Viene arrestato a Belluno il 2 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54269 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34958 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 6669. Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 27 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dal Mina Severino, nasce a Onè di Fonte (Treviso) il 29 agosto 1917. Celibe, risiede a Treviso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54856 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dalcol Corrado, nasce a San Vendemiano (Treviso) il 17 ottobre o 16 agosto 1919. Risiede a San Vendemiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54778 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente in medicina. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34605 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Alessio Antonio, nasce a Sant’Angelo all’Esca (Avellino) il 5 luglio o 7 maggio 1921. Risiede a Sant’Angelo all’Esca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54022 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9119. Rientra a Dachau. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 12 aprile 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 155163. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Dallera Enrico, nasce a San Giorgio Piacentino (Piacenza) il 13 febbraio 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Pavia il 22 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54144 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dallipauli o Dellipaoli o Delli Paoli Armando, nasce a San Mango Cilento – frazione di Sessa Cilento (Salerno) il 21 ottobre 1920. Celibe, risiede a Sessa Cilento. Viene arrestato in Sicilia il 6 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54601 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dalù o Dalu Pasquale, nasce a Siniscola (Nuoro) il 17 febbraio 1898. Coniugato e padre di undici figli, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54138 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore. Viene trasferito a Buchenwald dove arriva il 7 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46777 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Damasseno Anselmo, nasce a Osiglia (Savona) il 17 maggio 1911. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Finalmarina (Savona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54871 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40528 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Amato Gaetano, nasce a Foggia il 17 gennaio 1917. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54136 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 18 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97524 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Wiener Neudorf (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito ad Auschwitz il 3 dicembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen il 25 gennaio 1945, dove arriva il 29 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 123616 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Ambrosio Pietro, nasce a Torre del Greco (Napoli) il 21 aprile 1916. Risiede a Torre del Greco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54621 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35253 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Damianello o Damianelle Giulio, nasce a Terranova – frazione di Roccamontepiano (Chieti) il 22 aprile 1920. Risiede a Terranova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54023 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Damiani Giovanni, nasce a Bergamo il 5 dicembre 1911. Coniugato, risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53774 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Muore a Dachau il 14 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

D’Amore Vincenzo, nasce a Mondragone (Caserta) il 23 luglio 1918. Risiede a Mondragone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54912 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene liberato a Monaco. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dan o Dana o Danna o D’Anna Santo, nasce a Resuttano (Caltanissetta) il 16 o 17 gennaio 1899 o 17 novembre 1899. Risiede a Resuttano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55381 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91781. Viene poi trasferito a Dachau. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Angelo Augusto, nasce a Trasacco (l’Aquila) il 15 agosto 1912. Risiede a Trasacco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54353 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 6 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Daniele o Danieli Romano, nasce a Trieste il 6 febbraio 1913. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54251 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131325 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 30 gennaio 1945. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 21 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Danieli Elio, nasce a Treviso il 29 maggio 1921. Celibe, risiede a Treviso. Viene arrestato a Piacenza il 24 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54125 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Natzweiler il 30 maggio 1944, dove arriva il 1° giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 16990 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Matzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Trostberg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Antuono o D’Antuno o Dantuno Caterino, Caterno o Catello, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 20 settembre 1913. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55181 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio e operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34807 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dao Pietro, nasce a Elva (Cuneo) il 10 ottobre 1920. Risiede a Elva. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55191 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 7 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Arienzo Pietro, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 18 maggio 1919. Risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54145 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Darioli Pietro, nasce a Crevoladossola (Novara) il 29 giugno o luglio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Galati Marina (frazione di Messina). Viene arrestato il 13 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54623 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove arriva il 22 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 39087. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau ,dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Dora Mittelbau il 7 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dasolio o Daolio Arrigo, nasce a Guastalla (Reggio Emilia) il 20 o 25 maggio 1918. Risiede a Guastalla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55119 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4963. Viene poi trasferito a Pottenstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore l’8 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dattilo Vincenzo, nasce ad Ardore (Reggio Calabria) il 3 aprile 1903. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54936 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34811. e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 9 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Daus o Daut Ilias, nasce a Bilishti (Albania) il 9 maggio 1915. Risiede a Bilishti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54440 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34928. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Avenio Rosario, nasce a Cerignola (Foggia) l’11 novembre 1918. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54134 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove arriva il 14 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8665. Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 20 dicembre 1944. Muore a Bergen Belsen lo stesso giorno. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Bacco Giovanni, nasce a Feltre (Belluno) il 12 febbraio 1912. Risiede a Feltre. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55430 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4936. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Neuhirschstein il 14 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Beneditis o De Benedittis Giovanni, nasce a Nardò (Lecce) il 13 marzo 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54308 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9572 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Arolsen.

De Biasio Giovanni, nasce a Teano (Caserta) il 3 febbraio 1915. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54129 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler 21 marzo 1944 dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9263 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene successivamente trasferito a Dachau 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98920. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Blasis Umberto, nasce a Napoli il 2 giugno o luglio 1924 o 22 luglio 1924. Celibe, risiede a Risiedea Miano (quartiere di Napoli). Viene arrestato il 27 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54026 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34634 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) l’11 gennaio 1944, dove arriva il 15 gennaio 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 6666. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Caravel Fulvio, nasce a Istambul (Turchia) il 2 maggio 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54146 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il tra il 17 e il 22 novembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 6345 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

De Carli Giovanni, nasce a Pedavena (Belluno) l’8 maggio 1918. Celibe, risiede a Pedavena. Viene arrestato a Dego (Savona) il 19 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54785 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Cicillo o De Scisciolo Gioacchino, nasce a Terlizzi (Bari) il 17 marzo 1920. Risiede a Terlizzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e sellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Cortese o De Cortes Salvatore, nasce a Olbia (Sassari) il 5 marzo 1921. Risiede a Olbia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54585 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 28 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Domenico Paolo, nasce a Messina il 14 o 16 giugno 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55187 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40535 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Farfalla Giovanni, nasce a Taormina (Messina) o Ionia (Catania) il 24 giugno 1911. Risiede a Ionia (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54140 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. il Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Francisci o De Francisi Calogero, nasce a Naro (Agrigento) il 19 marzo 1922 o 1922. Risiede a Naro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55228 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34975. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Giacomi Leandro, nasce a Nave (Brescia) il 18 febbraio 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Nave. Viene arrestato in Grecia il 4 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55435 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Natzweiler il 16 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 23470. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 19 luglio 1944. Viene infine trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Giosa Michele, nasce a Bari il 13 maggio 1915. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54883 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9573 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Neckargerach (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 12 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Girolamo Domenico, nasce a Bari il 5 giugno 1909. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Reggio Emilia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54139 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Gregori Giuseppe, nasce a Posillipo (Napoli) nel 30 marzo 1905. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54929 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau. Muore a Dachau il 15 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Gregori Marcello, nasce a Porto Santo Stefano – frazione di Monte Argentario (Grosseto) il 5 luglio 1920. Celibe, risiede a Porto Santo Stefano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54143 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore/artista o fotografo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34651 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944, dove muore il 4 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Lise Giuseppe, nasce a Palermo il 27 maggio 1901. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53749 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Luca o Deluca Antonio o Antonino, nasce a Patti (Messina) il 3 o 13 giugno 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Patti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54033 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carrettiere. Muore a Dachau il 24 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Luca Ludovico, nasce a Sicilì – frazione di Morigerati (Salerno) il 15 gennaio 1922. Risiede a Sicilì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54128 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e tornitore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald dove arriva il 2 giugno 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56203 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Dachau il 24 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Luca Salvatore, nasce a Sicilì – frazione di Morigerati (Salerno) il 16 febbraio 1918. Risiede a Sicilì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55266 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

De Luise Salvatore, nasce a Napoli il 18 ottobre 1912. Risiede a Caivano (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54036 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista / automobilista e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34661. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

De Marco Alfredo, nasce a Napoli il 2 ottobre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54042 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20925 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 10 novembre 1944. Rientra a Flossenbürg. Muore a Flossenbürg il 6 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Mari Gustavo, nasce a Bari il 18 giugno 1915. Risiede a Pozzuoli (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54038 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Feldafing (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Martin o De Martino Luigi, nasce a Scafati (Salerno) il 3 ottobre 1915. Celibe, risiede a Torre Annunziata (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 4 ottobre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55184 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scaricatore di porto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34749 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Michele Francesco, nasce a Villafranca Sicula (Agrigento) il 24 gennaio 1920. Celibe, risiede a Villafranca Sicula. Viene arrestato a Sanremo (Imperia) il 2 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54459 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Murtas Domenico, nasce a Gonnessa – frazione di Carbonia (Cagliari) il 10 giugno 1919. Celibe, risiede a Villamassargia (Cagliari). Viene arrestato a Ravenna il 19 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54041 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Nicola Loreto, nasce a Morro d’Oro (Teramo) l’8 dicembre 1922. Celibe, risiede a Roseto degli Abruzzi (Teramo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54126 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21019 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Paolo Orazio, nasce a San Martino Valle Caudina (Avellino) il 17 agosto 1920. Risiede a San Martino Valle Caudina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55249 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31691 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete – campo satellite dipendente da Buchenwald) il 20 dicembre 1945. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110248. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

De Pascale Giacomo, nasce a Cardito (Napoli) il 27 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cardito. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54149 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Peron Antonio, nasce a Torrebelvicino (Vicenza) il 3 maggio 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Torrebelvicino. Viene arrestato l’8 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54866 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio tessile. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35305. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 10 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Rosa Salvatore, nasce a Naro (Agrigento) il 2 gennaio 1920. Risiede a Naro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54922 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14784. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Muore a Dachau il 7 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Santis Domenico, nasce a Concerviano (Rieti) il 16 o 19 maggio 1889. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Roma. Viene arrestato a Maccarese (Roma) il 18 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55272 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ferroviere. Viene liberato a Dachau. Muore presso l’Ospedale americano a Dachau il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

De Stasio Luigi, nasce a Roccalbegna (Grosseto) il 24 luglio 1921. Celibe, risiede a Scansano (Grosseto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53768 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Deangelesi o De Angelis Augusto, nasce a Ferentino (Frosinone) il 17 dicembre 1913. Risiede a Ferentino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54861 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40530 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 10 aprile 1945. Muore a Mauthausen il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Debenedietti, Debenedetti o Debenediotti Rocco, nasce a Modunio (?) o Modugno (Bari) il 5 gennaio 1921. Risiede a Modunio (?) o Modugno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55366 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Decani Carlo, nasce a Roma il 5 settembre 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54489 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4964. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Flossenbürg il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Decaro Giuseppe, nasce a Canicattì (Agrigento) il 20 ottobre 1909. Celibe, risiede a Canicattì. Viene arrestato il 16 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55286 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35133 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 aprile 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 5 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Decio Giuseppe, nasce a Como il 12 aprile 1920. Risiede a Costa Masnaga (Lecco). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54688 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61214 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore ad Amburgo (Hamburg Deutsche Weeft – Arbeitslager – campo di lavoro – cantiere navale) il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Defalco o De Falco Vincenzo Carlo, nasce a Napoli il 2 settembre o febbraio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53938 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40532 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 5 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Deglaudi Pietro, nasce a Chivasso (Torino) il 13 o 14 ottobre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55054 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 107997 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 23 marzo 1945. Muore a Bergen Belsen il 20 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Degli Andrei Emilio, nasce a Parma il 4 giugno o luglio 1924. Risiede a Parma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54364 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore e fabbro. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4965. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74539. Viene infine trasferito a Heinkel (campo satellite dipendente da Sachsenhausen) il 13 febbraio 1945. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Degno Leonardo, nasce a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 7 dicembre 1916 o 1916. Risiede a San Vito dei Normanni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55265 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20585 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 27 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Deidda Angelo, nasce a Cagliari il 21 luglio 1913. Risiede a Cagliari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54037 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9322. Muore a Natzweiler l’11 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Del Geo o Del Deo Giuseppe, nasce a Napoli il 1° giugno 1919. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54977 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere (in un documento è riportato scrittore). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 4966. Muore a Flossenbürg il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Elia Francesco, nasce a Terlizzi (Bari) il 18 ottobre 1914. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53771 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Della Ragione Angelo, nasce a Pozzuoli (Napoli) il 20 dicembre 1919. Coniugato, risiede a Pozzuoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54422 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4967. Muore a Flossenbürg il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dell’Anna Antonio, nasce a Nardò (Lecce) il 1° gennaio 1915. Risiede a Nardò. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55062 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Morse – Landé, Arolsen.

Dell’Anno Umberto, nasce a Napoli il 6 agosto 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54488 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35216 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Delle Fontane Domenico, nasce a Terlizzi (Bari) il 8 febbraio 1917. Coniugato, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54928 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40537 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Delle Mura o Della Mura Giuseppe, nasce a Oświęcim / Auschwitz (Polonia) il 19 marzo 1918. Celibe, risiede a Livorno. Viene arrestato a La Spezia il 10 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54127 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dello Jacono Giuseppe, nasce a Napoli il 7 marzo 1923. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54147 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40577 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dellova o Dell’Ova Antonio, nasce a Sessa Aurunca (Napoli, ora Caserta) il 22 giugno 1913. Risiede a Cerreto d’Esi (Ancona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55035 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): guardiano e funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34625 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Deluca Giovanni, nasce a Teramo il 22 novembre 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54875 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Demontis Gavino, nasce a Sassari il 13 dicembre 1913. Celibe, risiede a Sassari. Viene arrestato a Olbia il 17 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54561 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Donna Giovanni, nasce a Ginevra (Svizzera) il 5 maggio 1915. Risiede a Vercelli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54034 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6377 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Desantis Umberto, nasce a Roma il 24 novembre 1920. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53952 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8730. Viene poi trasferito a Dachau il 25 ottobre 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944 dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49480 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Detoma Giuseppe, nasce a Cerignola (Foggia) il 4 aprile 1909. Risiede a Cerignola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55090 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 23 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 45293 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Devito o De Vito Domenico, nasce a Jacurso (Catanzaro) il 14 novembre 1921. Celibe, risiede a Jacurso. Viene arrestato il 14 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55260 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio e fresatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34570 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfeld il 22 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Devitta o De Vita Dante, nasce a Napoli il 6 luglio 1923. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53929 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4968. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 74645 o 74643 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Buchenwald, dove arriva il 24 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27755. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 27 gennaio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Adamo Libero, nasce a Colle San Magno (Frosinone) il 1° gennio 1919. Coniugato, risiede a Colle San Magno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55025 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 17 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Bari o Dibari Diego, nasce a Bari l’11 maggio 1917. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53904 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Bari Domenico, nasce a Cerignola (Foggia) il 17 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54148 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9241 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98247 e viene assegnato al Blocco 21. Muore a Dachau il 10 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Bella Salvatore, nasce a Giarre (Catania) il 1° agosto 1911. Risiede a Santa Venerina (Catania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55426 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Benedetto Salvatore, nasce a Palermo il 5 febbraio 1902 o 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55001 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20433. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Bernardino Dante, nasce a Luco dei Marsi (l’Aquila) l’11 gennaio 1916 o 1911. Risiede a Luco dei Marsi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54608 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89344 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Mauthausen il 29 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Bianchi o Dibianchi Alfredo, nasce a Massa Lombarda (Ravenna) il 2 gennaio 1901 o 1921. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55048 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8731 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Dachau), dove gli viene assegnato il numero di matricola 147469. Viene infine trasferito a Dachau il 2 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 147469. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Capua Andrea, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 1° o l’11 gennaio 1914. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53989 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13117. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 23 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Carlo o Dicarlo Giuseppe, nasce a Biccari (Foggia) il 15 novembre 1909. Coniugato e padre di due figli, risiede a Biccari. Viene arrestato il 20 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55091 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35168 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Di Ciesco Luigi, nasce a Venosa (Potenza) il 6 ottobre 1921. Celibe, risiede a Risiede Venosa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54484 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Dio Cafiso Salvatore, nasce a Niscemi (Caltanissetta) il 4 o 24 dicembre 1914. Risiede a Niscemi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54513 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Falco o Difalche Samuele, nasce a Palena (Chieti) l’8 aprile 1893. Risiede a Tarmisi (?). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53911 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): maestro di mosaico (mosaicista). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 9581. Assegnato al Blocco 14, viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Natzweiler (Revier) il 16 giugno 1944. Muore a Natzweiler il 4 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Giacomo Nicola, nasce a Maddaloni (Napoli, ora Caserta) il 31 marzo 1913. Celibe, risiede a Maddaloni. Viene arrestato il 19 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55323 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio, commerciante e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34632 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Giovanni Salvatore, nasce a Marsala (Trapani) il 24 luglio 1922. Risiede a Marsala in Contrada San Leonardo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54293 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Dachau il 23 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Giuseppe Vincenzo, nasce a Piana degli Albanesi (Palermo) il 19 gennaio 1922. Risiede a Piana degli Albanesi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55452 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40565 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Gloria Vincenzo, nasce a Polla (Salerno) il 28 settembre 1921. Risiede a Polla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54768 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene infine  trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9582. Muore a Natzweiler il 7 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Leonardo Flaminio, nasce a Sedegliano (Udine) il 6 ottobre 1916. Risiede a Sedegliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54845 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4969. Muore a Flossenbürg il 20 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Leva o De Leva Giuseppe, nasce a Napoli il 16 settembre 1920. Coniugato, risiede a Miano (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Miano il 19 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54613 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Liberto Domenico, nasce a San Giovanni a Teduccio (quartiere di Napoli) l’8 dicembre 1921. Coniugato, risiede a Barra (quartiere di Napoli). Viene arrestato a Roma il 6 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54065 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Marco Vincenzo, nasce a Collesano (Palermo) il 27 dicembre 1915 o 7 marzo 1915. Risiede a Collesano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54027 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31801 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 12 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 109704. Muore in Germania il 25 marzo o maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Di Martino Gianbattista, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 15 luglio 1912. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55179 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Di Mattia Francesco, nasce a Enna il 4 gennaio 1924. Celibe, risiede a Enna. Viene arrestato a Roma il 25 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54029 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cappellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Nardo Vittorio o Vito, nasce a Differdange (Lussenburgo) il 28 giugno 1915. Celibe, isiede a Hogendange (Mosella – Francia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54266 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico elettrotecnico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89345 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen. Viene infine trasferito ad Auschwitz, dove muore il 1° dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé, NARA – Washington, Ministero della Difesa.

Di Palma o Di Palmo Nicola, nasce a Orta Nova (Foggia) il 6 gennaio 1916. Risiede a Orta Nova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54518 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Palo o Di Paolo Salvatore, nasce a Ruvo di Puglia (Bari) il 6 ottobre 1919. Coniugato, risiede a Riuvo di Puglia. Viene arrestato il 23 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54130 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 1° giugno 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 56227. Muore a Buchenwald il 24 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Paola o Di Faola Giuseppe, nasce a Barletta (Bari) il 10 marzo 1923. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54884 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9584 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Paolo Rinaldo, nasce a Chieti l’11 novembre 1915. Risiede a Chieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54195 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Pasquale o Di Pasquali Domenico, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 9 novembre 1917. Coniugato, risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54288 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 99493 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Pasquale Gioachino, nasce a Palermo il 1° gennaio 1923. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54643 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5028. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Pasquali o Dipasquale Giovanni, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 9 novembre 1915. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54462 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 19 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 18393. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 23 settembre 1944. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Di Paterniani o Di Pateraiani Trento, nasce a Ripa Teatina (Chieti) l’11 maggio 1917. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54999 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbo ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 5030. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74533. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Renzo Giuseppe, nasce a Alessandria d’Egitto (Egitto) il 4 maggio 1920. Celibe, risiede a Bari. e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54025 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6522 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Roma o De Roma Pietro, nasce a Taranto il 17 marzo 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monteparano (Taranto). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54031 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 18 agosto 1944. Viene infine trasferito a Dachau 4 ottobre 1944. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 3 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Stefano Letterio, nasce a Messina il 27 ottobre 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Messina. Viene arrestato a Palermo il 13 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54894 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Di Tomase o Ditomase Francesco, nasce a Corradi – frazione di Revere (Mantova) o Correggio (Reggio Emilia) il 16 agosto 1915. Risiede a Corradi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55140 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.

Di Vincenzo Pantalleo, nasce a Barletta (Bari) il 12 settembre 1923. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53726 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6585 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.

Diana Salvatore, nasce ad Albanova (Napoli) il 9 dicembre 1917. Risiede ad Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55196 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20599 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dicembre Umberto, nasce a Palermo il 19 ottobre 1916 o 16 ottobre 1915. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Taranto il 10 dicembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53733 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Didone Guerrino, nasce a San Giorgio in Bosco (Padova) il 30 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54035 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 9 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6373 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 18 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Dimauro o Di Mauro Ermenegildo, nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 6 dicembre 1915. Risiede a Torre Annunziata. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54479 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35556. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Dimitri Gino, nasce a Grottaglie (Taranto) il 1° settembre 1917. Risiede a Grottaglie. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54887 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20602 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

D’Ippolito o Dippolito Salvatore, nasce a Squinzano (Lecce) il 25 dicembre 1918. Risiede a Squinzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54338 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e capomacchina – metalmeccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89587. Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Domina Liborio, nasce a Piazza Armerina (Enna) il 24 dicembre 1916. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54039 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89359 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite di Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen ed infine ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Dominico Rocco, nasce a Melito Irpino (Avellino) il 21 agosto 1918. Risiede a Melito Irpino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55173 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 34733. Viene poi trasferito a Oertelsbruch-Saalfeld (campo satellite di Buchenwald), dove muore il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Donatelli Umberto, nasce a Foggia il 1° novembre 1919. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54135 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6378 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück)dove muore il 30 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Donati o Donato Vincenzo, nasce a Castel Civita (Salerno) il 17 o 19 novembre 1916. Risiede a Castel Civita. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55233 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944. Viene poi trasferito a Friedrichshafen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 30 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 91779 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

D’Ospina Donato, nasce a Neviano (Lecce) il 18 marzo o maggio 1914. Risiede a Neviano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54132 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante, operaio e contadino. Viene poi trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34940 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Muore dopo la liberazione il 27 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Drusetta Mario, nasce a Bicicci o Villa Bicicci (Pola) il 9 luglio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54032 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Duizaman o Duraman Sulo, nasce a Nivice (Albania) il 15 giugno 1916. Di nazionalità albanese, risiede a Gjirokastra (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54741 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944 dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 97990 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 20 aprile 1916 e come luogo di nascita Ginokastra (Girokastra – Albania). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Durante Fulvio, nasce a Messina il 15 ottobre 1918. Celibe, risiede a Messina, dove viene arrestato il 29 dicembre 1941. Viene poi detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54133 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Elli Pietro, nasce a Desio (Milano) il 15 o 16 giugno 1916. Risiede a Desio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55391 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 13134. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Flossenbürg il 23 dicembre 1944. Muore a Flossenbürg il 27 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Emaldi Guido, nasce a Fusignano (Ravenna) il 12 ottobre 1917. Risiede a Fusignano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55239 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Entri Giuseppe, nasce a Cornovecchio (Milano) il 17 luglio 1915. Celibe, risiede a Niguarda (quartiere di Milano). Viene arrestato a Erussia (?) (Russia) il 10 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53799 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40542 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ercolano Cristoforo, nasce a Napoli il 19 marzo 1919. Risiede a Barra (quartiere di Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54222 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 4970. Viene poi trasferito a Meißen-Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Errico Umberto Pierino, nasce a Robbiate (Como) o Milano il 6 gennaio 1921. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54924 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72480 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 30 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 9403 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Barth il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Eshref Hoxha, nasce a Klisura – Këlcyrë (Albania) il 21 luglio 1906. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Përmet (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53970 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Di nazionalità albanese ma immatricolato come italiano. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): sottufficiale di carriera. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Esposito Antonio, nasce a Brusciano (Napoli) il 20 agosto 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Brusciano. Viene arrestato il 15 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54486 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e gli viene assegnato il numero di matricola 35322. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Esposito Ettore, nasce a Napoli il 25 marzo 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Napoli. Viene arrestato a Tarrento (? – Sorrento – Napoli) il 9 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55019 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46227 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Esposito Luigi, nasce a Caivano (Napoli) il 10 ottobre 1920. Risiede a Caivano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54874 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Estelli Enrico, nasce a Genova il 2 maggio 1919. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54223 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 17 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 29642 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Leitmeritz il 22 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fabbro o Fabro Ermanno, nasce a Maiano (Udine) il 21 agosto 1913. Risiede a Maiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54896 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 24 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fabi Stefano, nasce a San Vito di Vipacco (Gorizia) il 6 ottobre o novembre 1914. Celibe, risiede a San Vito di Vipacco. Viene arrestato il 22 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54555 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fabiani Giuseppe, nasce a Montaione (Firenze) il 12 febbraio 1903. Celibe e padre di tre figli, risiede a Ghizzano – frazione di Peccioli (Pisa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54306 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fabretti Oreste, nasce a Argenta (Ferrara) il 14 o 19 agosto 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cusano Milanino (Milano). Viene arrestato il 4 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54606 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39066 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fabri Ugo, nasce a Genova il 26 gennaio 1915. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54904 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40545 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 26 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fabbro Lanfranco, nasce a Treppo Grande (Udine) il 14 febbraio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Treppo Grande. Viene arrestato ad Atene (Grecia) il 18 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54332 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34781 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Facchi Pietro, nasce a Brescia il 26 aprile 1916. Celibe, risiede a Brescia. Viene arrestato a Miano il 22 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53978 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): trattorista e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34628 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Facciorosso Michele, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 6 maggio 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monte Sant’Angelo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54493 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20643 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau 24 aprile 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 160078 o 160000. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Faggionato Battista, figlio di Riccardo, nasce ad Arcole (Verona) l’11 agosto 1916. Di mestiere pittore, risiede a Verona ed è celibe. Viene arrestato a Verona e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Su disposizione della Kripo di Monaco di Baviera (Kriminalpolizei – Polizia criminale), viene deportato nel Campo di concentramento di Dachau sul convoglio partito da Peschiera del Garda il 20 settembre 1943. All’arrivo, il 22 settembre 1943, gli viene assegnato il numero di matricola 54206 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Mauthausen dove arriva il 18 agosto 1944. Viene immatricolato con il numero 89600 e gli viene assegnata gli viene assegnata la categoria di deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene infine trasferito a Sankt Valentin (campo satellite di Mauthausen) il 24 ottobre 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.

Faita Angelo, nasce a Gussago (Brescia) il 27 marzo 1915. Risiede a Paratico (Brescia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54619 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72494. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Falanga Donato, nasce a Genzano di Lucania (Potenza) il 9 gennaio 1922. Risiede a Genzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55457 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8747. Viene poi trasferito a München-Riem, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Faletti Innocenzo, nasce a Moncalieri (Torino) il 3 dicembre 1917. Celibe, risiede a Moncalieri. Viene arrestato a Foligno (Perugia) l’11 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54295 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Falleta o Falletta Stefano, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 5 ottobre 1915. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54752 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20646 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 151308. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Faoro Lorenzo, nasce a Arsiè (Belluno) il 20 agosto 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato il 6 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54274 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 24 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46228 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Faraone Vincenzo, nasce a San Cipirello (Palermo) il 2 gennaio 1915. Risiede a San Giuseppe Jato (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55135 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9333 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Farina Battista, nasce a Calusco d’Adda (Bergamo) il 7 maggio 1916. Celibe, risiede a Calusco d’Adda. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55139 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9603. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Rientra a Natzweiler, dove muore il 14 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Farina Sossio, nasce a Frattamaggiore (Napoli) il 16 luglio 1920. Coniugato, risiede a Frattamaggiore. Viene arrestato a Frattamaggiore il 4 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54216 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Farrieri Giuseppe, nasce a Rosolina (Rovigo) il 2 gennaio 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53942 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4971. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Farserra o Parsella Stefano, nasce a Rivoli (Torino) il 31 maggio 1901 o 1921. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54926 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34895 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fassi o Facci o Faccis Ermenegildo, nasce a Villa Vicentina – frazione di Ruda (Udine) il 6 marzo 1917. Risiede a San Pier d’Isonzo (Gorizia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55356 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40547 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 2 aprile 1945 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fatta Antonio o Antonino, nasce a Lercara Friddi (Palermo) il 4 novembre 1912. Risiede a Priolo Gargallo (Siracusa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55335 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Überlingen, dove muore il 27 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fattinanzi Elvio, nasce a Gemona (Udine) il 4 luglio 1916. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato il 29 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55144 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35116 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fattore Albino, nasce a Castello Tesino (Trento) il 20 febbraio 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54211 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72486. Viene poi trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 9230 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Fattore Antonio, nasce a Gamberale (Chieti) il 5 febbraio 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54210 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40546 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito all’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen), dove muore il 29 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Favale Luigi, nasce a Spinazzola (Bari) il 22 agosto 1919. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato in Jugoslavia il 15 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54347 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fazzari Michele, nasce a Cinquefrondi (Reggio Calabria) il 14 ottobre 1919. Celibe, risiede a Cinquefrondi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55240 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40548 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fedele Pietro, nasce a Napoli il 16 ottobre 1916. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54392 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fedele Renato, nasce a Napoli l’8 gennaio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 28 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54907 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Buchenwald dove arriva il 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 39076 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Feliciani Sante, nasce a Roccafluvione (Ascoli Piceno) il 25 aprile o maggio 1909. Risiede a Roccafluvione. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53997 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mungitore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30948 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 107649. Viene infine trasferito a Bergen Belsen dove arriva il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Felloni Giamberto, nasce a Ferrara il 19 febbraio 1921. Risiede a Comacchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54705 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Felluga Libero, nasce a Isola d’Istria (Pola) l’8 aprile 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a Pola. Viene arrestato a Bengasi (Libia) il 15 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54516 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ferraro Michele, nasce a Cetraro (Cosenza) il 7 ottobre 1904. Risiede a Cetraro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53973 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Archivio Tibaldi.

Ferovante o Fioravante o Fioravanti Gennaro, nasce a Trentola Ducenta (Napoli – ora Caserta) il 2 dicembre 1920. Risiede a Trentola Ducenta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55318 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34652 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 13 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferrara Innocenzo, nasce a Partinico (Palermo) il 13 gennaio 1916. Risiede a Partinico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54897 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mezzadro e fornaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 13139 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 10 novembre 1944. Rientra a Flossenbürg, dove muore il 16 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferrara Pasquale, nasce a Palermo il 12 luglio 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54670 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9607 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Eching. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferrara Salvatore, nasce a San Cataldo (Caltanissetta) il 13 febbraio 1914. Coniugato, risiede a San Cataldo. Viene arrestato ad Agrigento il 29 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55129 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferraresi Armando, nasce a Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia) il 21 gennaio 1916. Celibe, risiede a Rubiera (Reggio Emilia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54215 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferrari Aldino, nasce a Busto Arsizio (Varese) il 4 aprile 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54219 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6385 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferrari Luigi, nasce a Baiano (Avellino) il 1° luglio 1913. Risiede a Zibido San Giacomo (Milano). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55192 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 22 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9336. Muore a Natzweiler l’11 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ferrario Achille, nasce a Pavia il 15 marzo 1914. Risiede a Pavia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54919 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9608. Muore a Natzweiler l’8 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ferrario Gerolamo, nasce a Magnago (Milano) il 26 maggio 1917. Risiede a Magnago. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54203 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20654 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Hersbruck (campo sapellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ferraro Michele, nasce a Cetraro (Cosenza) il 7 ottobre 1904. Risiede a Cetraro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53937 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ferraro Raffaele, nasce a Palermo il 4 ottobre 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54208 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6386 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Ravensbrück il 13 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Ferrato Carlo, nasce a Pernumia (Padova) il 26 luglio 1922. Celibe, risiede a Permunia. Viene arrestato il 7 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53967 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34950 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen l’8 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ferri Giacomo, nasce a Verona il 25 maggio 1914. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54737 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Fiaccola Giovanni, nasce a Rosà (Vicenza) il 14 novembre 1921. Celibe, risiede a Rosà. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54212 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): inserviente. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Fiammenghi Amleto, nasce a Roma l’8 marzo 1921. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 17 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54202 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6389 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fiani Leonardo, nasce a San Severo (Foggia) il 20 giugno 1918. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Severo. Viene arrestato a Chieti il 7 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54272 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fiata Osvaldo, nasce a Roma il 20 luglio 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54903 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): stampatore. Viene trasferito a Natzweiler il 21 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 44279. Viene poi trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Muore dopo la liberazione, l’8 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fichera Santo, nasce a Catania il 24 settembre 1921. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54890 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40549 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fienco o Fienso Salvatore, nasce a Napoli il 28 ottobre 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55263 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fieni Giovanni o Johann, nasce ad Adrara San Rocco (Bergamo) il 3 febbraio 1921. Celibe, risiede a Adrara San Martino (Bergamo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54869 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Filanino Michele, nasce a Barletta (Bari) il 9 marzo 1917. Risiede a Barletta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54220 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6347 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Filetti Nando, nasce a Legnano (Milano) il 26 o 27 febbraio 1918. Celibe, risiede a Legnano. Viene arrestato l’8 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53953 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): inserviente. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35193 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 settembre 1944, dove arriva il 24 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Finco Gino, nasce a Vicenza il 7 gennaio 1918. Celibe, risiede a Vicenza. Viene arrestato in Grecia nel maggio del 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53968 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Finocchio o Finocchiaro Salvatore, nasce a Troina (Enna) il 2 marzo 1922. Celibe, risiede a Troina. Viene arrestato ad Aiaccio (Corsica) il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54214 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34664 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene poi trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 1758. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 6 settembre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Finozzi o Tinozzi Pio o Pino, nasce a Cugnoli (Pescara) il 22 settembre 1900. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cugnoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54580 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): telegrafista. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Muore a Lublin il 26 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fioravanti o Pioravanti Alceo, nasce a Formignana (Ferrara) il 7 marzo 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54660 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4972. Muore a Flossenbürg il 19 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fioravanti Lodovico o Luigi Carlo, nasce a Cologna – frazione di Berra (Ferrara) il 22 o 27 luglio 1917. Celibe, risiede a Cologna. Viene arrestato il 28 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54837 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): radiotecnico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46229 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fiore Gaetano, nasce a Caserta (Napoli, ora Caserta) il 13 maggio 1902. Risiede a Caserta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54030 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 agosto 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 17169 e dove viene classificato come VH ASO (Vorzugshäftlinge Asozialen – prigioniero sottoposto a sorveglianza speciale – asociale). Viene infine trasferito a Zwickau (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fioris Giovanni, nasce a Torino il 26 luglio 1916. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54359 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72518 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald il 24 novembre 1944, dove arriva il 27 novembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 98373. Anche qui viene classificato con la categoria di deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Flacavento o Flaccavento Renato, nasce a Ragusa il 26 aprile 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Ragusa. Viene arrestato a Modica (Ragusa) il 26 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55354 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Flego Emilio, nasce a San Giovanni di Pinguente – Buzet (Pola) il 7 maggio 1911. Risiede a San Giovanni di Pinguente – Buzet. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54994 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9337 e dove viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Neckargartach il 28 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fondi Enzo, nasce a Campi Bisenzio (Firenze) il 14 giugno 1922. Risiede a Signa (Firenze). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54695 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40552 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 31 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Fontana Giovanni, nasce a Roma il 20 aprile 1912. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato il 3 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53762 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): intonacatore. Viene trasferito a Buchenwald il 7 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46782 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fontana Nicola, nasce a Bari il 18 gennaio 1920. Celibe, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55018 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fontana Umberto, nasce a Venezia il 18 aprile 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Giovinazzo (Bari). Viene arrestato a Giovinazzo (Bari) il 26 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54762 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35337. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fontanini o Fontadini Alfredo, nasce a Pradamano (Udine) il 5 marzo o maggio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Pradamano. Viene arrestato il 5 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55130 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): magazziniere e vettore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34607 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch il 28 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fontecedro Ermenegildo, nasce a Venezia l’8 novembre 1921. Risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54767 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4976. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen dove gli viene assegnato il numero di matricola 74642. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Foraus Stanislao, nasce a San Dorligo della Valle (Trieste) il 23 gennaio 1921. Celibe, risiede a San Dorligo della Valle. Viene arrestato il 15 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55133 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34859. Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Forino Vincenzo, nasce a Napoli il 2 gennaio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Napoli il 4 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54492 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Überlingen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Forlino o Ferlino Giuseppe, nasce a Napoli il 3 febbraio 1915 o 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55008 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite di Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Ravensbrück 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6349 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Formato Pellegrino, nasce a San Felice a Cancello (Napoli, ora Caserta) il 24 dicembre 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Felice a Cancello. Viene arrestato a Napoli il 25 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54209 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35304 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 28 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Formisano Natale, nasce a Palermo il 13 agosto 1922. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato il 25 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54205 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34613. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene successivamente trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 19092. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fornasiero Ugo, nasce a Este (Padova) il 13 novembre 1912 o 1913. Coniugato, risiede a Padova. Viene arrestato il 12 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54207 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35394. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 19 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fortunato Giovanni, nasce a Marsiglia (Francia) il 18 febbraio 1907. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54565 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg, dove arriva l’11 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4977. Viene poi trasferito ad Auschwitz il 3 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Framba Carlo, nasce a Verona il 5 ottobre 1923. Celibe, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54436 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington.

Franceschetti Amirino, Amitrino o Mirino, nasce ad Affi o Gazzo Veronese l’11 gennaio 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53959 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 6 dicembre 1943, dove arriva il 9 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 40554 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito al Campo medico di Mauthausen (Sanitätslager). Muore a Mauthausen il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, NARA – Washington, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Franchi Ciro, nasce a Stienta (Rovigo) il 20 gennaio 1915. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54261 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): assistente tecnico del riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4978. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Franchi Franco, nasce a Pescia (Pistoia) il 9 dicembre 1923. Celibe, risiede a Levico (Trento) – (in un altro documento è riportato San Pietro d’Isonzo – Gorizia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54213 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40555 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Franci Umberto, nasce a Siena il 20 aprile 1913. Celibe, risiede a Siena. Viene arrestato a Salerno il 20 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54204 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): idraulico. Viene liberato a Rosenheim. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Franco Michele, nasce a Porto Empedocle (Agrigento) il 23 giugno 1919. Celibe, risiede ad Agrigento. Viene arrestato a Tripoli (Libia) il 24 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55345 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40556 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove muore il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Franovich Bruno, nasce a Fiume il 3 luglio 1921. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54868 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Franzoi o Fransoi Adolfo, nasce a Treviso il 20 settembre 1922. Risiede a Casale sul Sile (Treviso). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55428 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frappola Salvatore, nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 13 novembre 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54221 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fraquelli Samuele, nasce a Como il 28 ottobre 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55321 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 17 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frasini o Frassini o Fransini Oscar, figlio di Amelia F., nasce a Milano il 21 febbraio 1922 o 22 febbraio 1921. Studente. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato il 9 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Rifiuta l’arruolamente nelle SS italiane. Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54200 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname, studente e funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35214 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frati Lindo, nasce a Poggio a Caiano (Firenze) il 30 marzo 1910. Coniugato, risiede a Firenze. Viene arrestato ad Ascoli Piceno il 15 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54262 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frattasi Michele, nasce a Foglianise (Benevento) il 5 novembre o settembre 1922. Celibe, risiede a Foglianise. Viene arrestato a Caserta il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55431 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34614 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frau Antioco, nasce ad Arbus (Cagliari) il 16 maggio 1909. Celibe, risiede ad Arbus. Viene arrestato nel 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55217 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34814 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Muore a Sangerhausen l’8 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Frau Gregorio, nasce a Quartu Sant’Elena (Cagliari) il 14 febbraio 1920. Celibe, risiede a Quartu Sant’Elena. Viene arrestato il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55161 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34954 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 28 novembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39138 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 marzo 1945, dove arriva il 10 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Frazzetto Gregorio, nasce a Vizzini (Catania) il 28 o 29 gennaio 1915. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55016 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14786 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fregni Augusto, nasce a Bomporto (Modena) il 26 dicembre 1922. Celibe, risiede a Bomporto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53965 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Friburgo o Friburgio Ezio, nasce a Rapallo (Genova) il 13 o 23 luglio 1912. Celibe, risiede a Rapallo. Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 2 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55211 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35212 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Buchenwald il 6 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frigerio Angelo, nasce a Inverigo (Como) il 18 maggio 1921. Celibe, risiede a Cremnago di Inverigo (Como). Viene arrestato a Spoleto (Perugia) il 2 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55157 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 4 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frisina Filippo, nasce a Delianuova (Reggio Calabria) il 14 febbraio 1922. Coniugato, risiede a Delianuova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53945 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carbonaio. Muore a Dachau il 16 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Frizzi Liduino, nasce a Cimone di Aldeno (Trento) il 28 o 29 maggio 1918. Risiede a Volano (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54201 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6351 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Fucci Vincenzo, nasce ad Arpaia (Benevento) il 17 dicembre 1908 o 1918. Risiede ad Arpaia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53998 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro e fucinatore. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72513 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Furia Alfredo, nasce a Rapallo (Genova) il 30 maggio 1919. Risiede a Sorrento (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54505 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98069 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 9 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Furioni Pietro, nasce a Malcesine (Verona) il 30 gennaio 1920. Celibe, risiede a Cassone – frazione di Malcesine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54514 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) il 2 febbraio 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.

Furnari Giacomo, nasce a Nicosia (Enna) il 7 dicembre 1915. Celibe, risiede a Nicosia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54434 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente in tecnologia e ricostruttore di pneumatici. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Fusca o Fusco Mario, nasce a Benevento il 15 agosto 1915. Celibe, risiede a Benevento. Viene arrestato a Benevento nel settembre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55413 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gabriele Settimio, nasce a Dogliola (Chieti) il 24 marzo 1911. Coniugato, risiede a Dogliola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54739 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40557 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gabrielli o Gabrieli Antonio, nasce a Taurisano (Lecce) il 5 ottobre 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Presicce. Viene arrestato a Sulmona (l’Aquila) il 17 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54825 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista e calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34982 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Viene successivamente trasferito ad Auschwitz. Viene poi trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 15 agosto 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 17171. Viene classificato come prigioniero sottoposto a sorveglianza speciale – asociale (VH ASO / Vorzugshäftlinge Asozialen). Viene infine trasferito a Mülsen – St. Micheln (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gabrielli Giovanni, nasce a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) il 5 giugno 1918. Risiede a San Benedetto del Tronto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55047 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20666 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 151780. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gafurini o Gaffurini Luigi, nasce a Milano il 29 settembre 1911. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54788 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72475. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gagliardi o Galliardi Francesco, nasce a Roma il 28 settembre 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54558 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gaglioni o Gagnomi o Gagliardi Antonio, nasce a Cosenza il 24 settembre 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54236 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72470. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Galazzi Trentini o Gallazzi Trentino, nasce a Busto Arsizio (Varese) il 15 luglio 1915 o 23 luglio 1913. Risiede a Busto Arsizio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54406 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6813. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, Arolsen.

Galimberti Felice, nasce a Desio (Milano) il 19 marzo 1908. Risiede a Desio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54255 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 31 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9622 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Neckargartach il 5 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Galimberti Paolo, nasce a Groppello Cairoli (Pavia) il 6 settembre 1922. Celibe, risiede a Varese. Viene arrestato a Groppello Cairoli il 23 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54256 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gallesi o Gallese Bernardino, nasce ad Avezzano (l’Aquila) il 21 luglio 1920. Celibe, risiede ad Avezzano. Viene arrestato ad Avezzano il 19 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54233 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34976 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Galliolo Cosimo, nasce a Latiano (Brindisi) l’8 dicembre 1912. Coniugato, risiede a Latiano. Viene arrestato in Grecia il 20 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54664 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gallo Bernardo, nasce a Trausella di Vico Canavese (AO) l’8 settembre 1920. Risiede a Trausella di Vico Canavese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55414 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40558 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau 9 gennaio 1944, dove gli viene dato il numero di matricola 61284. Viene assegnato al Blocco 15 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove gli viene assegnato il numero di matricola 9623. Muore a Natzweiler il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Galotti Sereno, nasce a Basiliano (Udine) il 24 gennaio 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55402 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20671 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene infine trasferito ad Hersbruck, dove muore l’11 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati,, NARA – Washington, Arolsen.

Galotto Antonio, nasce a Pietragalla (Potenza) il 24 luglio 1910. Risiede a Pietragalla. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54376 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau e viene assegnato al Blocco 23 (Krankenbau – infermeria). Muore a Dachau il 9 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gambini Alfio, nasce a Fermo (Ascoli Piceno) il 27 gennaio 1924. Risiede a Porto San Giorgio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54519 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4979. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gambini Pierino, nasce a Arluno (Milano) il 1° luglio 1912. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53988 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 38856. Muore a Buchenwald il 25 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gandolfi Carlo, nasce a San Lorenzo di Nebola (Gorizia ora Sv. Lovrenc pri Neblem – Slovenia) il 17 maggio 1918. Celibe, risiede a Venezia o San Lorenzo di Nebola. Viene arrestato a Trapani il 26 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54472 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 2 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ganelli Enrico, nasce a Soave di Porto Mantovano (Mantova) l’11 giugno 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Goito (Mantova). Viene arrestato in Grecia il 4 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54672 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Garbo Giannino o Gianino, nasce a Monselice (Padova) l’11 maggio 1920. Celibe, risiede a Monselice. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53757 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gario Evasio, nasce a Castelletto Merli (Alessandria) il 12 novembre 1912. Celibe, risiede a Castelletto Merli, dove viene arrestato il 19 giugno 1941. Viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55049 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Garofalo Triestino, nasce a Palermo il 4 o 7 giugno 1918. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54524 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40559 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientrato a Mauthausen, viene liberato. Muore dopo la liberazione il 21 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Garofalo Stefano, nasce a San Cataldo (Caltanissetta) il 21 giugno 1920. Risiede a San Cataldo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53981 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9626. Muore a Natzweiler il 13 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Garreffa o Gareffa Francesco, nasce a Benestare (Reggio Calabria) il 16 dicembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Benestare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54717 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): eletticista. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Garzaniti o Larzanitti Salvatore, nasce a Guardavalle (Catanzaro) il 24 dicembre 1907. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Guardavalle. Viene arrestato il 25 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54326 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 101011 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gasperi o Gaspari Carlo, nasce a Francoforte sul Meno (Germania) il 12 settembre 1909. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54254 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89457 e viene classificato come appartenente alle forze armate – Internato Militare Italiano inviato per punizione in Konzentrationslager (WH – Wehmachtangehörige). Muore a Mauthausen il 25 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gasperini Giovanni, nasce a Salcano (Gorizia ora Solkan – Slovenia) il 21 marzo 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Salcano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54572 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gassoria Nunzio, nasce a Roma l’11 aprile 1919. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato in Francia il 2 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54914 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6352 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gattuso Francesco, nasce a Palermo il 6 aprile 1912. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54224 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89504 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gavassa Enrico, nasce a Portoferraio (Livorno) il 25 agosto 1911. Coniugato, risiede a Portoferraio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54384 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40560 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 61285. Muore a Dachau il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gavassi Constantino, nasce a Poscante – frazione di Zogno (Bergamo) l’8 ottobre 1911 o l’8 novembre 1914. Celibe, risiede a Zogno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55351 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40561 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Ebensee. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gazzi Giuseppe, nasce a San Gregorio nelle Alpi (Belluno) il 30 luglio 1910. Risiede a Fumach (Belluno). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54622 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14789 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Vaihingen (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gentile Antonio, nasce a San Marco in Lamis (Foggia) il 13 gennaio 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Nicandro Garganico (Foggia). Viene arrestato nel 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55206 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35210 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Muore a Dora Mittelbau il 23 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gentile Salvatore, nasce a Roccamena (Palermo) il 1° novembre 1919 o 1922. Risiede a Roccamena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54691 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20683 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 15 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gentilini Mario, nasce a Imola (Bologna) il 1° agosto 1912. Risiede a Imola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54313 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Muore a Dachau il 18 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gentille o Gentile Fulvio, nasce a Montenero di Bisaccia (Campobasso) il 16 agosto 1921. Risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54774 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): insegnante. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Geosa Aldo, nasce a Galatina (Lecce) il 25 maggio 1922. Risiede a Galatina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54244 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74612. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Gerbi Alessandro, nasce a Invorio Superiore (Novara) il 30 ottobre 1916. Coniugato, risiede a Invorio Superiore. Viene arrestato il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55216 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34747. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gervasi Salvatore, nasce a Trapani il 5 luglio 1917. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54258 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene poi trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6356 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene trasferito a Sachsenhausen e classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Bergen Belsen, dove muore l’8 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Gherardi o Gherarde Rino, nasce a Lendinara (Rovigo) il 18 novembre 1918. Coniugato, risiede a Badia Polesine (Rovigo). Viene arrestato ad Acqui (Alessandria) il 6 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55125 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giacometti Ernesto, nasce a Verona il 5 marzo 1910. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54586 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 6 maggio 1945. Note morto dopo la liberazione del campo. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Giaguinto o Giaquinto Domenico, nasce a Casagiove (Napoli, ora Caserta) il 17 febbraio 1918. Coniugato, risiede a San Leucio (Napoli, ora Caserta). Viene arrestato a Casagiove il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54228 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6411 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giammolla, Giammona o Giarmona Nicolò, nasce a Altofonte (Palermo) il 25 febbraio 1914. Risiede a Lampedusa (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53996 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40562 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 61286. Viene infine trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9630 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Giampietro Francesco, nasce a Cassano delle Murge (Bari) il 15 o 16 luglio 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Cassano delle Murge. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54198 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40563 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gianferrara Attilio, nasce a Palermo il 22 o 26 giugno 1914. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54629 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4981. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 ottobre 1943. Viene infine trasferito ad Auschwitz l’8 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 183608. Muore a Auschwitz il 22 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Giannotta o Ciannotta Giuseppe, nasce a Palermo il 1° luglio 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Palermo. Viene arrestato a Roma il 29 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54242 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39023 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943 viene classificato come lavorattore ribelle (ASR – Arbeitsscheu Reich). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giardina Luigi, nasce a Caltagirone (Catania) il 14 novembre 1912. Celibe, risiede a Caltagirone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54709 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98124 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giarizzo o Giarrizzo Paolo, nasce a Palermo il 10 febbraio 1899. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54859 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9714 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 98856. Muore a Dachau il 6 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giarusso Ignazio, nasce a Buenos Aires (Argentina) il 10 novembre 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54576 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4982 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gieni Osmar, nasce a Peschkopia (Albania) nel 1917. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54831 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Risiede a Peschkopia. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34867. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Giin Lefi o Zefi, nasce a Scutari (Albania) il 20 novembre 1917. Risiede a Rasfik (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54715 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Muore a Dachau il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gilardi Antonio, nasce a Barlassina (Milano) il 21 giugno 1913. Celibe, risiede a Barlassina. Viene arrestato a Torino il 1° novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54231 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gilardi Stefano, nasce a Panzano (Firenze) il 19 gennaio 1919. Risiede a Mioglia (Savona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54245 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Viene infine trasferito a Dachau, dove muore il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gildone Luigi, nasce a Genova il 4 febbraio 1911. Coniugato, risiede a Genova. Viene arrestato a Genova e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55149 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 7 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46825 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ginierri o Cinieri Luigi, nasce a Latiano (Brindisi) il 4 febbraio 1921. Coniugato, risiede a Latiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54726 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89283 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Gioco Umberto, nasce a Santo Stefano di Zimella (Verona) il 7 luglio 1911. Celibe, risiede a Marsala (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53964 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 96749. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 30 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 104481. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Giocondo Antonio, nasce a San Marco Argentano (Cosenza) il 30 marzo 1916. Coniugato, risiede a San Marco Argentano – Scalo. Viene arrestato il 10 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54713 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automobilista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35320 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 1° novembre 1944. Viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giogiane o Giorgione Giovanni, nasce a Benevento il 25 novembre 1913. Celibe, risiede a Benevento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54892 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34801 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gioia Gerlando, nasce a Castrofilippo (Agrigento) il 7 marzo 1916. Celibe, risiede a Castrofilippo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55007 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98129 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giorcelli Ernesto, nasce a Pontestura (Alessandria) l’8 marzo 1909. Risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54225 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Giordano Andrea, nasce a Capua (Napoli, ora Caserta) il 23 agosto 1919. Celibe, risiede a Capua. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54235 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98130 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giordano Paolo, nasce a Messina il 27 settembre 1920. Celibe, risiede a Camaro Inferiore (Messina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54632 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4983. Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 56598. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giorgi Natale, nasce a Roccafluvione (Ascoli Piceno) il 25 dicembre 1912. Risiede a Risiede ad Ascoli Piceno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54567 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 26 luglio 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Giorgianni Salvatore, nasce a Pace del Mela (Messina) il 18 giugno 1909. Celibe, risiede a Pace del Mela. Viene arrestato il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54257 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35333 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 9 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giorno o Giormo Giuseppe, nasce a Luzzi (Cosenza) il 27 ottobre 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Luzzi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54517 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Girardi Gino, nasce a Lavagno (Verona) il 20 dicembre 1909. Coniugato con Teresa (?) e padre di tre figli, risiede a Brescia. Viene arrestato in Francia il 3 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54870 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.

Girola o Griola Pietro, nasce a Solbiate Olona (Varese) il 16 settembre 1914. Risiede a Solbiate Olona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53979 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 9 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giudice Giovanni, nasce a Nettunia (Roma) il 21 ottobre 1923. Coniugato, risiede a Nettunia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54248 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giuffrida Giuseppe, nasce a Santa Venerina (Catania) il 9 settembre o agosto 1918. Celibe, risiede a Santa Venerina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53961 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89478 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 14 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giuliana o Giugliana o Giuliani Salvatore, nasce a Riesi (Caltanissetta) il 6 febbraio 1921. Celibe, risiede a Riesi. Viene arrestato a Palermo il 30 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55023 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34952 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 5 dicembre 1943. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giunta Rosario, nasce a Villarosa (Enna) il 5 maggio 1921. Risiede a Enna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54226 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 21 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giuppa Antonio, nasce a Galatina (Lecce) il 4 gennaio 1919. Risiede a Galatina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54252 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20693 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau dove arriva il 24 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 160389. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Giustiniani Giovanni, nasce a Roseto degli Abruzzi (Teramo) il 18 ottobre 1898. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Roseto degli Abruzzi. Viene arrestato a Salerno il 10 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54239 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34960 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Giustino Enzo, nasce a Ficarazzi (Palermo) il 14 aprile 1923. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53943 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35557 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ost (campo satellite dipendente da Ravensbrück) il 15 gennaio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 6679 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gobbet Giovanni, nasce a Grado (Trieste, ora Gorizia) il 13 novembre 1913. Celibe, risiede a Cervignano del Friuli (Udine). Viene arrestato a Sebenico (Jugoslavia) il 15 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54241 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Godi Aristide, nasce a Bologna il 7 gennaio 1924. Celibe, risiede a Bologna. Viene arrestato a Bologna il 9 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54229 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Golievina Antonio, nasce a Isola di Cherso (Pola) il 29 aprile 1913. Risiede a Pola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55342 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9641. Muore a Natzweiler il 25 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gorelli Enrico, nasce a Montalcino (Siena) il 28 marzo 1913. Risiede a Montalcino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54238 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gorlini Bruno, nasce a Milano il 13 marzo 1913. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Bologna il 21 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53974 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald) il 28 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 46237 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gottipavero Carlo, nasce a Roma il 12 ottobre 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Venezia. Viene arrestato a Firenze il 1° agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54766 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): professore di musica. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Graci Alfonso, nasce a Caltanisetta il 10 ottobre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Caltanissetta. Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 6 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54103 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34700 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grancini Ambrogio, nasce a Spirano (Bergamo) il 31 maggio 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Inzago (Milano). Viene arrestato a Sanremo (Imperia) l’8 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54243 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grandazzo o Randazzo Francesco, nasce a San Giuseppe Jato (Palermo) il 28 novembre 1921. Coniugato e padre di due figli, risiede a San Giuseppe Jato. Viene arrestato il 10 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55136 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34752 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grandinetti Giuseppe, nasce a Motta Santa Lucia (Catanzaro) il 3 settembre 1918. Risiede a Motta Santa Lucia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54791 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grassi Antonio Amelio, nasce a Mesagne (Brindisi) il 29 ottobre 1912. Risiede a Mesagne. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54593 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore e fresatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4984. Muore a Flossenbürg il 2 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grasso Vincenzo, nasce a Calvizzano (Napoli) il 24 luglio 1921. Risiede a Calvizzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53920 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 38258 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Grati Oliviero, nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) o Fiume il 27 giugno 1916. Celibe, risiede a Firenze o Fiume. Viene arrestato il 26 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54247 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 3 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46714 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Emma (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 6 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg. Viene infine trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Graziano Filippo, nasce a Montemaggiore Belsito (Palermo) il 20 novembre 1910 o 1919. Risiede a Montemaggiore Belsito. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54240 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Dove muore il 2 o 3 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Greci o Gheri Mario, nasce a Cesena il 22 novembre 1912. Risiede a Bertinoro (Cesena). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54344 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4985 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 20 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Dachau, dove arriva il 24 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 160974. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Greco Battista, nasce a Milano il 19 dicembre 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54253 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89414 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Grecuccio Antonio, nasce a Supersano (Lecce) il 15 agosto 1920 o 1922. Celibe, risiede a Supersano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54292 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e stradino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89515 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 28 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gregorini Massimo, nasce a Pian Camuno (Brescia) il 24 aprile 1917. Risiede a Pian Camuno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54361 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gregorowitsch Giovanni, nasce a Castellier di Visinada (Pola) il 9 giugno 1912. Risiede a Castellier di Visinada. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54578 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944 dove gli viene dato il numero di matricola 8778 e viene assegnato al Blocco 12. Muore a Natzweiler il 15 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Greobazzo Luciano, nasce a Nardò o Galatone (Lecce) il 1° maggio 1916. Risiede a Nardò o Galatone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54307 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89518 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen l’11 novembre 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 febbraio 1945. Note: nei documenti di Mauthausen il nome riportato è Greopazzo Lugano. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Griego Domenico, nasce a Santa Maria a Vico (Caserta) il 15 agosto 1916. Celibe, risiede a Telese (Benevento). Viene arrestato ad Albenga (Savona) il 21 ottobre 1939 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54590 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante di cavalli. Muore a Dachau il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grisendi Brenno, nasce a Vignale di Traversetolo (Parma) il 7 marzo 1916. Risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54665 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino. Muore a Dachau il 13 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Grisoni Giuseppe, nasce a Milano il 13 marzo 1919. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54801 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 17 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Gruden Slavomir, nasce a Trieste il 21 giugno 1912. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato il 15 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54678 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34854 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 7 agosto 1944. Note: in alcuni documenti risulta essere immatricolato come jugoslavo. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guaita Giannantonio, nasce a Milano il 25 giugno 1921. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54237 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9648 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guarducci Emilio, nasce a Firenze il 19 luglio 1905. Celibe, risiede a Buenos Aires (Argrntina). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54526 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guariniello Sabato, nasce ad Napoli l’11 aprile 1913. Celibe, risiede ad Avellino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54234 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75375 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guarino Giuseppe, nasce ad Avellino il 17 maggio 1920. Risiede ad Avellino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55166 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Guastaferro Antonio, nasce a Alimena (Palermo) il 23 settembre 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Palermo. Viene arrestato a Rimeno (?) il 1° settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53954 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gucciardi Salvatore, nasce a Palermo l’11 settembre 1920. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54374 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35560. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 13 marzo 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guerrisi, Guerresi o Waris Domenico, nasce a Polistena (Reggio Calabria) il 26 agosto 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Polistena. Viene arrestato a Bolzano il 9 dicembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54230 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 5 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 101172. Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald. Viene successivamente trasferito a Buchenwald dove gli viene assegnato il numero di matricola 106504. Note: in alcuni documenti viene riportato come cognome Gvarise o Waris o Varis. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guerneri o Guarneri Salvatore, nasce a Caltanisetta il 28 dicembre 1917. Celibe, risiede a Caltanissetta. Viene arrestato a Lubiana (Jugoslavia) il 27 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54246 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34670 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld tra il 25 febbraio e il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guerra Bruno Ermes Prospero, nasce a Monticelli Terme di Montechiarugolo (Parma) il 16 dicembre 1921. Risiede a Monticelli Terme. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54372 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6426 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Guerra Gennaro, nasce a Scafati (Salerno) il 14 ottobre 1914. Coniugato, risiede a Boscotrecase (Napoli). Viene arrestato a Napoli il 7 ottobre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55152 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore e meccanico d’auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35288 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 3 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guerrieri o Gurrieri Giorgio, nasce a Ragusa il 14 febbraio 1907. Risiede a Ragusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54719 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Guglianno Gennaro, nasce a Cicciano (Napoli) il 1° ottobre 1918 o 18 ottobre 1900. Risiede a Grottolella (Avellino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54750 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4973. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Guglielmi Michele, nasce a Spinazzola (Bari) il 15 ottobre 1914. Risiede a Spinazzola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55088 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20722. Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151033 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Guida Luigi, nasce a Napoli il 21 giugno 1922. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 7 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54259 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e studente. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 95490 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guidi Arturo, nasce a Massa e Cozzile (Pistoia) il 13 agosto 1912. Coniugato, risiede a Ponte Buggianese (Pistoia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55237 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9649 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 22 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 110712. Viene successivamente trasferito a Buchenwald 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 95484 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Gullo o Gulo o Gulle Pietro, nasce a Brooklyn – New York (USA) il 4 febbraio 1921. Risiede a Partanna Mondello (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54911 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14793. Viene poi trasferito a Dachau il 6 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Guloia o Gulvia o Gulcia o Gulia Giovanni, nasce a Fiume il 31 gennaio 1919. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54985 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4986. Viene poi trasferito a Sachsenhausen l’11 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74620. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Gustin Milan, nasce a Monrupino (Trieste) il 5 maggio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monrupino. Viene arrestato a Gorizia il 24 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55213 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Habdel Kader Ben Sala Ben, nasce in Albania nel 1922. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55442 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati.

Hairi Hassan, nasce a Gumenicia (Albania) nel 1918. Celibe, è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54653 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Haliai o Halilai Hadri, nasce a Kikulja o Dikluja (?) (Albania) nel 1912. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54568 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 30 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9651. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 14 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Halil o Halyl Wakaja o Waliza, nasce a Kukës (Albania) nel 1919. Celibe, è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54443 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14861. Viene poi trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Mühldorf, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Hasan Katuli, nasce a Gorica (?) (Albania) il 12 marzo 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54742 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau l’8 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Haschi Malik Pula, nasce a Peshkopi (Albania) il 7 marzo 1917. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54716 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Hrvatin Ivan, nasce a San Pietro del Carso – Mala Pristava (ora Slovenia) il 28 aprile 1911. Risiede a Lubiana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54227 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9359. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Hudorowitsch Wladimiro, nasce a Matulie – Mattuglie (Fiume) il 27 agosto 1921. Risiede a Matulie – Mattuglie. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54556 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler tra il 10 e il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12371. Viene successivamente trasferito a Dachau il 18 novembre 1944. Muore a Dachau il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Hysen Josef, nasce a Kruja (Albania) nel 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54996 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40574. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Iannicelli o Iamicelli o Iamideli Antonino, nasce a Sassinoro (Benevento) il 17 gennaio 1922. Celibe, risiede a Sassinoro. Viene arrestato a Trieste il 1° agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53696 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Idris Ganzi, nasce a Tropoje (Albania) il 10 aprile 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53957 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Idriz Schakir, nasce a Peqin (Albania) nel 1919. Di nazionalità albanese, risiede a Durazzo (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54754 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40581 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 26 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ignomiriello Francesco, nasce a Bitonto (Bari) il 17 aprile 1916. Coniugato, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55329 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40584 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Floridsdorf il 6 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ilia Proko, nasce a Mursi (Albania) il 15 maggio 1916. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54805 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Illiani o Iliani Eugenio, nasce a Stazzano (Alessandria) il 15 marzo 1902. Risiede a Stazzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53879 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 22 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Ingargiola Salvatore, nasce a Mazara del Vallo (Trapani) il 5 febbraio 1913. Celibe, risiede a Mazara del Vallo. Viene arrestato il 26 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54703 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): bracciante agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944, dove arriva il 31 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 75386 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Inglese Rodolfo, nasce a Roccacaramanico (Pescara) il 29 agosto 1916. Celibe, risiede a Roccacaramanico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54368 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ingravalle Cosimo, nasce a Castellana Grotte (Bari) il 14 luglio 1915. Celibe, risiede a Castellana Grotte. Viene arrestato a Bari il 22 novembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55456 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34646 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 7 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Inguglia Giovanni, nasce a Palermo il 15 luglio 1905. Coniugato, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54783 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Muore a Dachau il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Innocenti Gerolamo o Jerone, nasce a Reggello (Firenze) il 12 maggio 1921. Celibe, risiede a Reggello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53877 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Innocenti Gino, nasce a Firenze il 12 giugno 1903. Coniugato, risiede a Vicchio Mugello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55111 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98276 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 7 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Intini Paolo, nasce a Polignano (Bari) il 13 marzo 1914. Coniugato, risiede a Brindisi. Viene arrestato a Taranto il 24 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55279 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): automeccanico. Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Intorre Calogero, nasce a Campobello di Licata (Agrigento) il 19 novembre 1917. Risiede a Campobello di Licata. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54770 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20757. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Invito Alfonso, nasce a Marano di Napoli (Napoli) il 2 settembre 1915. Risiede a Mondragone (Caserta). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54520 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20758. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ioriatti o Joriatti Mario, nasce a Baselga di Pinè (Trento) il 27 settembre 1913. Risiede a Trento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53880 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Iovine o Jovine Igino, nasce ad Albanova (Napoli) il 30 marzo 1916. Celibe, risiede ad Albanova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54818 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene poi trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35243 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene trasferito a Sachsenhausen il 25 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 aprile 1944. Muore a Bergen Belsen il 14 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Iovine Salvatore, nasce a Napoli l’11 novembre 1913. Coniugato, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54960 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72508 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald il 23 gennaio 1944, dove arriva il 25 gennaio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 27887 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 27 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ippoldo o Ippolito Salomone, nasce a Giulianova (Teramo) il 24 marzo 1916. Risiede a Roseto degli Abruzzi (Teramo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54607 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fuochista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40585 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 1° luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ippolito Mario, nasce a San Giorgio del Sannio (Benevento) il 15 gennaio 1922. Risiede a San Giorgio del Sannio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53883 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4989. Muore a Flossenbürg il 19 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ismelli Giovanni, nasce ad Agazzano (Piacenza) il 14 luglio 1922. Celibe, risiede ad Agazzano. Viene arrestato a Randazzo (Catania) l’8 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54456 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio e magazziniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34961. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ivetitsch Giuseppe, nasce ad Antignana (Pola) il 3 settembre 1920. Risiede ad Antignana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55248 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Izzo Francesco, nasce a Guardia Perticara (Potenza) il 15 novembre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Guardia Perticara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54663 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 30 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 18982. Viene poi trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jace Zerba, nasce a Corizza (Albania) nel 1916. Risiede a Corizza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54910 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jacobucci Francesco, nasce a Prezza (l’Aquila) il 25 novembre 1917. Risiede a Prezza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53881 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jacometti Mario, nasce a Roma il 14 novembre 1919. Coniugato e padre di due figli, risiede a Roma. Viene arrestato a Bari il 22 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53875 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jannone Giuseppe, nasce a Corato (Bari) il 3 aprile 1921. Risiede a Corato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53876 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20771 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 151005. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jannotta Carmine, nasce a Sant’Agata de’ Goti (Benevento) il 28 agosto 1916. Risiede a Sant’Agata de’ Goti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53882 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Jannucci o Iannucci o Janucci Domenico, nasce a Carmignano (Firenze, ora Prato) il 26 agosto 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Carmignano. Viene arrestato a Genova il 30 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53697 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jannuccilli o Januccilli Giovanni, nasce a Letino (Caserta) l’8 aprile 1903. Risiede a Roccamandolfi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54418 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jashar Kolina, nasce a Gusinje (Alabania o Montenegro) 12 ottobre 1913. Coniugato con Sofia (?), è di nazionalità albanese e risiede a Tirana. Viene arrestato a Tirana il 7 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54815 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34924. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Jemma Girolamo, nasce a Cittanova (Reggio Calabria o Pola) il 10 ottobre o dicembre 1921. Coniugato con Pacecchi Maria, risiede a Sparanise (Napoli – ora Caserta). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55421 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4990 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56612. e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 26 marzo 1944. Viene infine trasferito a Wien Floridsdorf (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Jentile o Gentile Giuseppe, nasce a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) il 23 agosto 1917. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Reggio Calabria. Viene arrestato ad Ascoli Piceno il 6 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55296 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 17 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 89618 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jori Servilio, nasce a Villa Minozzo (Reggio Emilia) il 17 ottobre 1923. Celibe, risiede a Rovolo o Ravolo (?). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55010 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20784 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Flossenbürg, dove muore il 26 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jorio Antonio, nasce a Montalto Uffugo (Cosenza) il 3 aprile 1915. Risiede a Montalto Uffugo. Viene arrestato a Scalea (Cosenza) e detenuto prima nel Carcere militare di Gaeta (Latina) e poi nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53948 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 42412 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jossa Pasquale, nasce a Marigliano (Napoli) il 3 marzo 1921. Celibe, risiede a Marigliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53695 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89632 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Jozzino o Jozzene Catello o Catullo, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 4 aprile 1918. Risiede a Castellamare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54824 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4991 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74614. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Kol Marco o Marku, nasce a Castrat – Skutari (Albania) nel 1907. Risiede a Kastrat. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53980 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Muore a Dachau il 21 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Kol Paloka, nasce a Skutari (Albania) nel 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53971 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 48850 e dove viene classificato come deportato albanese per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Buchenwald dove gli viene assegnato il numero di matricola 110228. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Kratochwill Carlo, nasce a Trento il 17 o 18 ottobre 1917. Risiede a Trento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54844 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): interprete. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4992 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Flossenbürg il 25 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Krznaric Adam, nasce a Retkovci (Jugoslavia) il 24 novembre 1905. Risiede a Vinkovci (Jugoslavia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54987 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9394. Muore a Natzweiler il 25 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Kuderovich o Kudorovich Giovanni, nasce a Lubiana – Distretto di Rudnik (Slovenia) il 4 agosto 1913. Risiede a Fontana del Conte (Fiume). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54100 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Rientra a Dachau, dove muore il 20 settembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

La Flora Francesco, nasce a Palermo il 27 marzo 1923. Celibe, risiede a Monreale (Palermo). Viene arrestato a Faenza il 14 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54630 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

La Groia Ettore, nasce a San Severo (Foggia) il 2 gennaio 1920. Risiede a San Severo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53707 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

La Monica Antonio, nasce a Sulmona (l’Aquila) il 9 aprile 1922. Celibe, risiede a Sulmona. Viene arrestato a Sulmona (l’Aquila) nel marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53763 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

La Monica Michele, nasce a Siracusa il 7 dicembre 1917. Risiede a Solarino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54731 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35127 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Laura-Saalfeld il 27 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

La Rosa Giovanni, nasce a Canolo (Reggio Calabria) il 13 o 16 giugno 1914. Risiede a Canolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55188 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 6 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 44829. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 7 aprile 1945, dove arriva il 12 aprile 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 155329. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

La Terza o Laterza Cosimo, nasce a Monopoli (Bari) il 27 luglio 1920. Celibe, risiede a Monopoli. Viene arrestato a Salerno l’11 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53705 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e automobilista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34873 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito presso la SS Baubrigade 5 (campo satellite dipendente da Dora). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

La Torre Vincenzo, nasce a Monte Sant’Angelo (Foggia) il 3 gennaio 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Manfredonia (Foggia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54409 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 32235 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) dove arriva il 15 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 109411 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lacchi o Lucchi Gino, nasce a Altopascio (Lucca) il 14 gennaio 1920. Celibe, risiede a Galleno di Fucecchio (Firenze). Viene arrestato a Pistoia il 14 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54744 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9746 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Dachau il 4 settembre 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lacchia Giovanni, nasce a Venezia il 31 luglio 1915. Risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53735 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12467. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Laera Roberto, nasce a Tricase (Brindisi) il 15 dicembre 1920. Celibe, risiede a Mesagne (Brindisi). Viene arrestato a Bari il 17 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55301 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lafleur Aristodemo, nasce ad Alessandria il 30 aprile 1913. Celibe. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55055 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Laganà o Lagana Umberto, nasce a Napoli il 22 settembre 1914 o 1916. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54589 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Fuggito il 28 ottobre 1944. Catturato il 1° novembre 1943, viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89803. Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Lamagni Francesco, nasce a Pallanza (Novara) il 21 ottobre 1913. Celibe, risiede a Pallanza. Viene arrestato a Firenze il 12 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53706 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lambiose o Lambiasso o Lambiasi Mario, nasce a Lucera (Foggia) il 3 maggio 1921 o 5 marzo 1922. Coniugato, risiede a Lucera. Viene arrestato a Forlì il 7 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55440 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34777. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 13 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lanzone Ettore, nasce a Melide (Svizzera) il 2 ottobre 1912. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53716 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vetraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4993. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove arriva l’11 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 56646. Viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen. Viene infine trasferito a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Larossa Donato, nasce a San Fele (Potenza) l’8 gennaio 1911. Risiede a Ruvo del Monte (Potenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54360 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20872. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lattanzio o Latanzio Michele, nasce a Margherita di Savoia (Foggia) il 19 marzo 1919. Risiede a Margherita di Savoia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54698 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6437 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lazzarini Ugo, nasce a Roma il 23 giugno 1920 o 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53714 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4994. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Sachsenhausen il 27 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lazzarotto o Lazarotto Giuseppe, nasce a Messina il 23 maggio 1923. Risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53704 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89815 e viene classificato come appartenente alle forze armate – Internato Militare Italiano inviato per punizione in Konzentrationslager (WH – Wehmachtangehörige). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lazzeri Eraldo, nasce a Grosseto il 13 marzo 1920. Celibe, risiede a Grosseto. Viene arrestato a Grosseto il 1° aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53863 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino, pittore e muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34589 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 6 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lecce Nicola, nasce a San Mango Piemonte (Salerno) il 13 agosto 1903. Coniugato e padre di un figlio, risiede a San Mango Piemonte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54499 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Legovini Albino, nasce a Castellier di Visinada (Pola) il 13 luglio 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Castellier di Visinada. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55093 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6750. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene infine trasferito a Mauthausen il 25 gennaio 1945 dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lento Ermete, nasce a Sambiase (Catanzaro) il 9 agosto 1903. Risiede a Sambiase. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54881 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Muore a Dachau il 15 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lenzi Giuseppe, nasce a Poggio di Castel San Pietro Terme (Bologna) l’8 marzo 1915. Celibe, risiede a Bologna. Viene arrestato nell’aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55212 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35097. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 1° novembre 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Ellrich – Nordhausen am Harz il 28 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Leonardi Giuseppe, nasce a Zafferana Etnea (Catania) il 20 o 21 giugno 1922. Celibe, risiede a Zafferana Etnea. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53991 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fucinatore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 100961 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald l’8 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Leoni Ettore o Eloci, nasce a Marzabotto (Bologna) o Castiglione dei Pepoli (Bologna) il 9 luglio 1916 (data incerta). Risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54916 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34594. Viene poi trasferito a Flossenbürg. Viene infine trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione, il 29 maggio 1945. Note: la data di nascita nei documenti in “Arolsen” viene riportata in varie versioni presumibilmente per errori di trascrizione: 09/01/1916, 09/07/1916. Nel “Libro dei Deportati” viene riportato: 09/07/1917, 09/07/1914 e 08/07/1914. (2) Morto dopo la liberazione del campo presso l’Ospedale americano. In un documento dell’Archivio Segreto Vaticano – tratto dagli elenchi spediti da Dachau, giunti tramite la nunziatura apostolica in Francia il 22 maggio 1945 con i nomi dei 1380 prigionieri cristiani ed ebrei internati nel campo di concentramento, compilati, al momento della liberazione, dal condetenuto padre Carlo Manziana a nome del Comitato italiano dei prigionieri di Dachau – risulta: Leoni Ettore Blocco 21 Dachau – Germania. Comunicate notizie il 24/05/1945 alla famiglia Leoni, Corso Sicilia, 14 – Tripoli (Libia). Ministero della Difesa riporta come data di morte: 29/09/1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen, Morse – Landé, Ministero della Difesa.

Leonti Raffaele, nasce a Napoli il 10 febbraio 1922. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 9 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54502 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35167. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen l’8 aprile 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 24 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lepore o Lepere o Lepera Giuseppe, nasce a Rocca di Neto (Catanzaro) il 23 dicembre 1908. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Rocca di Neto. Viene arrestato in Croazia il 24 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55446 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Levacovich Lionello, nasce a Porpetto (Udine) il 1° novembre 1916. Risiede a Porpetto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54094 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944. Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 109504. Muore a Ohrdruf il 20 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Lewakowitsch Beniamino, nasce a Buie d’Istria (Pola) il 2 maggio 1920. Risiede a Buie d’Istria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54557 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12480. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.

Li Volsi o Livolsi Claudio, nasce a Palermo il 16 febbraio 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53699 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Liberati Remo, nasce a Roma il 16 gennaio 1916. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 19 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53708 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Liberti o Liberi Michele, nasce a San Severo (Foggia) l’8 agosto 1921. Celibe, risiede a San Severo. Viene arrestato in Jugoslavia il 24 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55280 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Liboni Walter, nasce a Ferrara il 10 dicembre 1914 o 12 ottobre 1914. Risiede a Ferrara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54386 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72522 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Heinkel (campo satellite dipendente da Sachsenhausen) il 13 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Liguori Ciro, nasce a Salerno il 6 novembre 1920. Celibe, risiede a Salerno. Viene arrestato il 31 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54403 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35121 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Limongo Domenico, nasce a Lauria (Potenza) il 17 dicembre 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Lauria. Viene arrestato a Bressanone (Bolzano) il 21 dicembre 1938 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54588 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Linardi o Lennardi Ruggero, nasce a Castiglione Cosentino (Cosenza) il 3 o 5 dicembre 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Castiglione Cosentino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55387 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9739 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 100008. Viene successivamente trasferito a Natzweiler il 19 settembre 1944. Viene infine trasferito a Schömberg (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 13 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lindolfi o Landolfi Francesco, nasce a Recale (Napoli) l’11 o 20 settembre 1920. Risiede a Recale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53703 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4995. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lione Vincenzo, nasce a Potenza il 27 aprile 1922. Risiede a Potenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55373 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4996. Muore a Flossenbürg il 12 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Liotta Angelo, nasce a Catania il 21 gennaio 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53701 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98539 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lisena Alessandro, nasce ad Avellino il 2 novembre 1922. Celibe, risiede a Rocca San Felice (Contrada Montanaldo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54285 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Livan Rinaldo, nasce a Venezia il 20 gennaio 1902. Celibe, risiede a Venezia. Viene arrestato l’8 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55215 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34821 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 1° aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lo Schiavo o La Schiavo Rosario, nasce a Vibo Valentia (Catanzaro) il 9 febbraio 1916. Celibe, risiede a Catanzaro. Viene arrestato a Licata (Agrigento) il 7 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54909 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Locascio Giuseppe, nasce a Corleone (Palermo) il 20 o 23 aprile 1914. Risiede a Corleone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54972 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35258 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Viene successivamente trasferito a Ellrich (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore il 1° novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Locicero o Lecicera Paolino, nasce a Casteltermini (Agrigento) il 5 gennaio 1914. Coniugato, risiede a Casteltermini. Viene arrestato nel gennaio del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54990 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio in fabbrica. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34991 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 3 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lodi Giulio o Julius Zeno, nasce a Borgofranco (Torino) il 19 ottobre 1921. Celibe, risiede a Lione (Francia). Viene arrestato a Bressanone (Bolzano) il 6 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55231 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Loi Ermenegildo, nasce a Esterzili (Nuoro) il 10 maggio 1915. Celibe, risiede a Esterzili. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54574 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89848 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lombardo Alfonso, nasce a Villalba (Caltanissetta) il 9 gennaio 1914. Celibe, risiede a Caltanissetta. Viene arrestato ad Agrigento il 23 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54474 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lombardo Salvatore, nasce a Grotte (Agrigento) il 20 dicembre 1911 o 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Grotte, dove viene arrestato il 2 maggio 1942. Viene poi detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55333 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lomore o Lomoro Vito, nasce a Carbonara (Bari) il 15 febbraio 1922. Celibe, risiede a Bari. Viene arrestato a Bologna il 4 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55271 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34791. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Saalfeld il 23 o 29 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Longobardi o Longobardo Ciro, nasce a Castellamare di Stabia (Napoli) il 28 novembre 1912. Risiede a Castellamare di Stabia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53717 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Longobardo Concetto, nasce a Catania o Capopassero (Catania) il 5 gennaio 1919. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato a Messina il 28 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lorenzano Salvatore, nasce a Cutro (Catanzaro) il 13 o 15 marzo 1922. Risiede a Cutro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54880 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 14 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lorenzi Leonzio, nasce a Guagnano (Lecce) l’11 maggio 1911. Risiede a Guagnano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53712 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lorenzini o Lorenzin Vincenzo, nasce a Ascrea (Rieti) il 16 luglio 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54408 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12492. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Lorenzoni Francesco, nasce ad Avane – frazione di Vecchiano (Pisa) l’8 maggio 1912. Risiede ad Avane. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55378 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12494. Viene infine trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Loreti Olindo, nasce a Colfiorito – frazione di Foligno (Perugia) il 21 aprile 1922. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53719 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lovassi Gennaro, nasce a Napoli il 20 settembre 1919. Risiede a Portici (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54682 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20906. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 21 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luca Osvaldo, nasce a Milano il 23 o 27 marzo 1910. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a il 9 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53715 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35041. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lucana o Luccana Giuseppe, nasce a Lercara Friddi (Palermo) il 12 ottobre o dicembre 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Lercara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53794 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Blaichach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lucarini o Lacarini Antonio, nasce a Roma il 27 aprile 1920 o 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53778 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4997 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Mockethal (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 16 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lucarini o Luccarini Mario, nasce ad Ancona il 21 luglio 1917. Risiede ad Ancona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55291 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40623 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 12 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Lucchini o Luchini Dino, nasce ad Incisa Val d’Arno (Firenze) il 19 febbraio 1922. Risiede ad Incisa Val d’Arno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53710 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): venditore. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 13243 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Muore a Flossenbürg il 9 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luciani Enrico, nasce a Trasacco (l’Aquila) il 1° marzo 1923. Risiede ad Avezzano (l’Aquila). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53709 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8890. Viene trasferito a Dachau il 22 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 42410 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luciano Pasquale, nasce a Brindisi il 27 aprile 1915. Risiede a Brindisi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54028 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Lucidi Domenico, nasce ad Ariccia (Roma) il 25 febbraio 1921. Risiede ad Ariccia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53711 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9747 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lucido Francesco, nasce a Palermo il 29 settembre 1917. Coniugato, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54466 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4999. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56654 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Luongo Alberto, nasce a Capua (Napoli) il 24 settembre 1914. Celibe, risiede a Capua. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55060 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luperto Luigi, nasce a Martano (Lecce) il 16 o 17 novembre 1899. Celibe, risiede a Martano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55209 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35178. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lupi Alberto, nasce a Roma il 4 settembre 1922. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 10 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53760 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lupo Augusto, nasce a Firenze il 2 novembre 1919. Celibe, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55017 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40625 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Ebensee. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lupo Remo, nasce a Castelletto Merli (Alessandria) il 9 marzo 1915. Risiede a Moncalvo (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54599 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40626 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 3 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Lupoli Michele, nasce a Cerignola (Foggia) il 27 luglio 1914. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54596 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e mercante. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89867 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Linz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luppoli o Lupoli Rocco, nasce a Frattamaggiore (Napoli) il 16 febbraio 1920. Celibe, risiede a Frattamaggiore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54618 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): conciatore. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luzzardi Pasquale, nasce a Trezzano (Milano) il 4 aprile 1920. Risiede a Cascina Colombaia – frazione di Basiglio (Milano). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53713 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31915. Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 109980. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Luzzu Elia, nasce a Siligo (Sassari) il 4 dicembre 1907. Risiede a Siligo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54627 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino e muratore. Viene trasferito a Sachsenhausen il 18 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 128828 e viene classificato come deportato perché reo abituale (BV – Berufbervrecher). Viene poi trasferito a Buchenwald, dove arriva il 6 marzo 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 133586 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maccaferri Bruno, nasce a Milano il 1° o 2 novembre 1917 o 1919. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54108 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 22 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39067. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Dora Mittelbau il 29 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maccioca o Maciocca Ambrosio, nasce a Ferentino (Frosinone) il 22 febbraio 1922. Celibe, risiede a Ferentino. Viene arrestato a Napoli il 1° giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54812 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante di cavalli. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Macor Lancilotto, nasce a Udine il 17 gennaio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Udine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55132 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): minatore. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Macri Domenico, nasce a Siderno Superiore (Reggio Calabria) il 20 settembre 1913. Celibe, risiede a Siderno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55147 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Macri Romano, nasce a Melicucco (Reggio Calabria) il 28 gennaio 1921. Celibe, risiede a Melicucco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55131 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maddoloni Vincenzo, nasce a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) il 1° maggio o settembre 1920. Risiede a San Gennarello di Ottaviano (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55251 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino, cuoco ed elettricista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34748. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 23 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 67469 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Madioni Duilio, nasce a Roma il 15 febbraio 1909. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Roma. Viene arrestato in Francia il 2 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54658 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40715 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen per poi essere trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Hartheim il 2 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maestroni Dante, nasce a Barzaniga di Annicco (Cremona) il 22 o 25 novembre 1919. Risiede a Barzaniga. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54792 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5000. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Grossrosen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maffei Salvatore, nasce a Lucca il 20 settembre 1917. Risiede a Lucca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54673 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene poi trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12493. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Maffeis Achille, nasce a Sarezzo (Brescia) il 17 marzo 1920. Celibe, risiede a Zanano di Sarezzo (Brescia). Viene arrestato a Cavalese (Trento) il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54084 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46316 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magazzile Antonio, nasce a Massafra (Taranto) il 3 o 13 giugno 1910. Celibe, risiede a Cosenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55189 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61378 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Buchenwald dove arriva il 22 marzo 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 136875 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maggi Rosolino, nasce a Derovere (Cremona) il 13 giugno 1917. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54423 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6450 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Maggietti Rolando, nasce a Palermo il 17 luglio 1917. Risiede a Udine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54334 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Maggiolo Angelo, nasce a Montagnana (Padova) il 30 aprile 1919. Celibe, risiede a Montagnana. Viene arrestato a Sussa (?) – (Susa – Torino) il 2 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54047 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magistri Raffaele, nasce a Roma il 26 marzo 1919. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Bolzano il 19 febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55395 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35299 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 1° maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maglia Ettore, nasce a Monza (Milano) il 1° o l’11 maggio 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Monza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54842 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Buchenwald il 22 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39046 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 505. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 29 luglio 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 67497 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Ellrich (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magnani Ottorino, nasce a Milano il 5 gennaio 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Spalato (Jugoslavia) il 5 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54055 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6451 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 7 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magnetti Michele, nasce a Torino il 18 maggio 1920. Celibe, risiede a Torino. Viene arrestato a Messina il 7 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55194 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magno Martino, nasce a San Floro (Catanzaro) l’11 novembre 1912. Coniugato, risiede a Catanzaro. Viene arrestato a Catanzaro il 13 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55417 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34767 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944. Muore a Dora – Nordhausen (Boelke-Kaserne) il 29 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magrini Pietro, nasce a Pescia (Pistoia) il 10 agosto 1921. Risiede a Pescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54052 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 6452 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Magro Ignazio, nasce a Scicli (Ragusa) il 11 agosto 1898. Coniugato, risiede a Ragusa. Viene arrestato il 4 novembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55259 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): vettore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35040. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 27 marzo 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Bergen Belsen. Muore dopo la liberazione il 29 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maiolino o Maiolini Michele, nasce a Montalto Uffugo (Cosenza) il 26 aprile 1917. Risiede a Pettorano sul Gizio (L’Aquila). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54044 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5001. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 74547. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Majneri Stefano, nasce a Grosio (Sondrio) il 15 agosto 1910. Risiede a Montano Lucino (Como). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55158 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 17 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Majorana o Majorano Renato, nasce a Fiume il 30 luglio 1921. Risiede a Fiume. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54560 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 ottobre 1943, dove arriva il 23 ottobre 1943. Viene infine  trasferito a Dachau il 28 marzo 1944. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maksut Mifta, nasce a Pogradeci (Albania) il 15 aprile 1918. Di nazionalità albanese, risiede a Raman (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54587 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98686 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maletta o Marletta Vincenzo, nasce a Catania il 26 settembre 1916. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55317 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fuochista, macchinista e fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34666 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Malgari o Malgieri Evaldo, nasce a Rotello (Campobasso) il 9 novembre 1910. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54071 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Malilaj Ismaj, nasce a Valona (Albania) il 10 febbraio 1916. Di nazionalità albanese, risiede ad Armen di Selenizza (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54917 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5002. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mamele Lodovico o Luigi, nasce a Selargius (Cagliari) il 25 agosto 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54275 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5003. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito ad Auschwitz dove gli viene assegnato il numero di matricola 183701. Muore ad Auschwitz il 6 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mametti Angelo, nasce a Soresina (Cremona) il 30 gennaio 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54050 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9761 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mamolonte o Mamoente Vincenzo, nasce a Mammola (Reggio Calabria) il 17 ottobre 1917. Risiede a Mammola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54412 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9762 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944. Viene infine trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Manazzoni Michele, nasce a Sant’Aniele (? San Daniele del Friuli) l’11 agosto 1912. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55058 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Morse – Landé.

Mancino o Mancini o Mancinio Sebastiano, nasce ad Andria (Bari) il 20 settembre 1919. Celibe, risiede ad Andria. Viene arrestato a Gaeta il 25 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55305 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Manenti Ettore, nasce a Vidolasco – frazione di Casale Cremasco-Vidolasco (Cremona) il 18 gennaio 1916. Risiede a Pogliano Milanese (Milano) o Vidolasco (Cremona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54059 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72478. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Manetti Francesco, nasce a Genova il 14 o 24 ottobre 1922. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53960 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131330 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Manfredi Lino, nasce a Bedonia (Parma) il 15 maggio 1920. Risiede a Bedonia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55124 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20919 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Manfredi Michele, nasce a Orsara (Foggia) o New York (USA) il 13 o 18 gennaio 1914. Risiede a Montaguto (Avellino). Viene arrestato a Montaguto il 1° novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55253 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34601. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 1° novembre 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Dora il 1° marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mangiaracina Antonio o Antonino, nasce a Camporeale (Trapani) il 3 o 4 marzo 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Camporeale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54064 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carrettiere. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9763 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 102134. Viene assegnato al Blocco 21. Muore a Dachau il 28 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Mangiaracina Franco, nasce a Palermo il 19 gennaio 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 23 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54978 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 16 maggio 1944. Viene poi trasferito a Dachau, dove viene liberato. Muore dopo la liberazione il 16 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mantella Pasquale, nasce a Maida (Catanzaro) il 25 gennaio 1926. Coniugato e padre di due figli, risiede a Maida. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55274 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34667 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 7 gennaio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 19 gennaio 1916 e 15 giugno 1916. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mantovan Giuseppe, nasce a Rovigo il 28 marzo 1921. Celibe, risiede a Donada (ora Porto Viro – Rovigo). Viene arrestato a Catania il 25 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55320 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Manzoni Vincenzo, nasce a Napoli il 1° aprile 1918. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Taranto il 6 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54080 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maraggi o Maranci o Marangi Ubaldo, nasce a Scandicci (Firenze) il 22 agosto o dicembre 1917. Celibe, risiede a Firenze. Viene arrestato a Messina il 30 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54820 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34965 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note: nei documenti di Buchenwald (in Arolsen) risulta come data di nascita 22 luglio 1917. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marcato Giovanni, nasce a Bagnoli di Sopra (Padova) il 27 giugno 1920. Risiede a Bagnoli di Sopra. Viene arrestato in Montenegro e detenuto prima a Padova, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54217 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34989 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marchesano Michele, nasce a Montenero di Bisaccia (Campobasso) il 20 gennaio 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55374 Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5004. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Marchese Carlo, nasce a Voghera (Pavia) il 30 aprile 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54270 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72503. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marchesi Nizzardo o Riccardo, nasce a Cremona il 21 settembre 1913. Risiede a Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54263 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): dipendente. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14823. Viene poi trasferito a Schömberg (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 10 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Marchetti Giulio, nasce a San Giuliano Terme (Pisa) il 9 dicembre 1921. Celibe, risiede a Viareggio (Lucca). Viene arrestato il 29 giugno 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55386 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35390. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944 dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Salza / Dora Mittelbau il 27 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marchetto o Marchetti Pedro o Pietro, nasce a Trivento (Campobasso) il 18 ottobre 1911. Risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54379 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20924 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 20 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marchio Italo, nasce a Colosimi (Cosenza) il 24 aprile 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bianchi (Cosenza). Viene arrestato il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54079 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1944, dove arriva il 15 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 104932. Note: nei documenti di Buchenwald (in Arolsen) risulta un trasferimento presso l’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – sempre nel dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marchio Pasquale, nasce a Cerva (Catanzaro) il 7 dicembre 1917. Coniugato e padre di due figli, risiede a Cerva. Viene arrestato a Crotone il 24 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55383 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante di bestiame. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9767 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau dove arriva il 4 settembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 98232. Viene successivamente trasferito a Dachau. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marciano Francesco, nasce a Sant’Anastasia (Napoli) il 21 gennaio 1922. Celibe, risiede a Sant’Anastasia. Viene arrestato il 17 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54833 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35321 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau dove arriva il 5 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marcon Sigfrido, nasce a Cherso (Pola) il 24 aprile 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Trieste. Viene arrestato a Lampedusa (Agrigento) il 13 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55201 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34775 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch – Saalfeld il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marelli Pietro, nasce a Carugo (Como) il 27 settembre 1914. Risiede a Carugo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55330 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5005. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Margali Augusto, nasce a Villanova Canavese (Torino) il 4 giugno 1913. Celibe, risiede a Villanova Canavese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55050 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista ed elettro meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89903 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene poi trasferito a Auschwitz il 1° dicembre 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 gennaio 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 124081. Viene liberato a Gusen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marinacci o Marinaccio Francesco, nasce ad Accadia (Foggia) il 3 giugno o luglio 1913. Coniugato, risiede ad Arcadia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54592 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98608 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato. Muore dopo la liberazione a Ebensee il 24 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marinelle o Marinelli Natale, nasce a Lagosanto (Ferrara) il 1° novembre o l’11 gennaio 1921. Celibe, risiede a Ferrara. Viene arrestato a il 5 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55319 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): insegnante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34567 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch – Saalfeld l’11 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marinelli Antonio, nasce a Sammichele di Bari il 5 luglio 1916. Coniugato e padre di due figli, risiede a Sammichele di Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54530 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89905 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marini Emilio, nasce a Montespertoli (Firenze) il 7 o 22 aprile 1902. Coniugato e padre di due figli, risiede a Empoli (Firenze). Viene arrestato il 16 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55202 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35323 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marino Ernesto, nasce a Sicignano degli Alburni (Salerno) il 18 giugno 1920. Risiede a Sicignano degli Alburni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54711 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20931 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 22 maggio 1945. Note: Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Posizione tombale: riquadro 4 – fila 9 – tomba 11. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa, Morse – Landé.

Marino Francesco, nasce a Marsala (Trapani) il 14 gennaio o aprile 1910. Celibe, risiede a Marsala. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53779 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20932 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marino Pietro, nasce a Palermo il 5 marzo 1918. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54046 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20933 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Marino Salvatore, nasce a Colle Sannita (Benevento) il 2 gennaio 1922. Risiede a Colle Sannita. Viene arrestato a Roma il 14 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54066 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mariotti Ostilio, nasce a Farnese (Viterbo) il 12 maggio 1916. Risiede a Farnese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54058 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20934 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Marotta o Marrotta Giovanni, nasce a Messina il 25 gennaio 1922. Celibe, risiede a Messina. Viene arrestato il 4 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54464 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen nel gennaio del 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72482. Viene poi trasferito a Buchenwald il 23 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27971. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 27 gennaio 1945 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marquisio Enrico, nasce a Piana Crixia (Savona) il 27 aprile 1918. Celibe, risiede a San Giuseppe di Cairo (Cairo Montenotte – Savona). Viene arrestato a Palermo il 6 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54427 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marra Salvatore, nasce a Marano (Marano Marchesato ? ) – (Cosenza) il 1° marzo 1922. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54602 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marra Tomasino, nasce a Ruviano (Benevento) il 17 agosto 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Benevento. Viene arrestato a Cividale del Friuli (Udine) il 29 settembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53913 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Marras Giuseppe, nasce a Illorai (Sassari) il 24 febbraio 1923. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54045 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marro o Morra Giuseppe, nasce a Cervasca (Cuneo) il 13 agosto 1912. Risiede a Cuneo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54054 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89910 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Linz l’8 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marsi Alfredo, nasce a Trieste il 2 agosto 1912. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55204 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito in luogo ignoto il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Marsiglia Salvatore, nasce a Capaci (Palermo) il 22 o 23 settembre 1900. Coniugato e padre di cinque figli, risiede a Capaci. Viene arrestato a Palermo il 14 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54648 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35282 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch – Saalfeld il 14 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Marsoratti Alessandro, nasce a Senago (Milano) il 17 marzo 1917. Risiede a Senago. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53917 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9770. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 9 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Martelli Salvatore, nasce a Tagliocozzo (l’Aquila) il 5 marzo 1921. Celibe, risiede a Tagliacozzo. Viene arrestato a Napoli il 25 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54437 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martinetto Cesare, nasce a Castellamonte (Aosta) l’8 settembre 1916. Celibe, risiede a Ozegna (Torino). Viene arrestato a Spalato (Jugoslavia) il 9 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55287 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Trostberg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martini Carlo, nasce a Rho (Milano) il 24 novembre 1913. Risiede a Rho. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55095 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Muore a Dachau il 13 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Martini Giuseppe, nasce a Priverno (Littoria, ora Latina) il 7 giugno 1920. Coniugato e padre di due figli, risiede a Littoria. Viene arrestato il 26 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55388 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martini Mario, nasce a Monte Campatri (Roma) il 28 maggio 1914. Celibe, risiede a Monte Campatri. Viene arrestato in Albania il 12 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55390 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): sarto e pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34615. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944, dove arriva il 3 maggio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martini Mario, nasce a Rho (Milano) il 16 luglio 1917. Risiede a Rho. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54337 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5006. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74626. Viene infine trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Martino Domenico, nasce a San Mauro Castelverde (Palermo) il 21 gennaio o ottobre 1910. Risiede a San Mauro Castelverde. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54078 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20940 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove il 27 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martino Nicola o Nicolino, nasce a Musellaro di Bolognano (Pescara) il 26 novembre 1921. Risiede a Musellaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54628 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Martinolli Giacomo, nasce a Domodossola (Novara) il 25 settembre 1903. Risiede a Catelveccana (Varese). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55453 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pescatore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9773 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 16 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 108262. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 31858 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 109750. Muore a Ohrdruf il 21 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Martinoni Francesco, nasce ad Airuno (Lecco) il 18 ottobre 1913. Risiede a Como. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54062 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6456 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Ravensbrück il 5 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Martorane o Martorano o Martoriane Salvatore, nasce a Niscemi (Caltanissetta) il 4 gennaio 1913 o 1923. Celibe, risiede a Niscemi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53700 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89913 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Martorelli Giuseppe, nasce a Roma il 25 dicembre 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54775 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40635 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Allach (campo satellite dipendente da Dachau) dove arriva il 9 gennaio 1944 e gli viene assegnato il numero di matricola 61294. Viene infine trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944 26 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 20941 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene Poi trasferito a Hersbruck (campo satellite di Flossenbürg). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 10 marzo 1945 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 25 ottobre 1921 o 25 luglio 1911. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maruchic o Marucchio Felicetto, nasce a Trivento (Campobasso) il 7 aprile 1923. Celibe, risiede a Trivento. Viene arrestato a Villafranca (?) il 19 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54068 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Kottern – Weidach. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mascellari Corrado, nasce a Palazzolo Acreide (Siracusa) il 21 marzo 1917. Celibe, risiede a Siracusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54073 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98635 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Muore a Melk il 6 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mascheroni Gino, nasce a Legnano (Milano) il 18 gennaio 1923. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54373 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46281 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mascherpa Luigi, nasce a Milano il 27 novembre 1911. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato a Salerno il 1° febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55258 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35317 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 25 febbraio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 28 novembre 1911 o 28 febbraio 1902. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Masi Elio o Elia, nasce a Taranto il 5 giugno 1919. Celibe, risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54061 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34866 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Masiero Guido, nasce a Legnaro (Padova) il 27 maggio 1904. Celibe, risiede a Vigonza (Padova). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54048 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Massa Natale, nasce a Manerbio (Brescia) il 25 dicembre 1917. Risiede a Manerbio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54067 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e meccanico specializzato. Viene trasferito a Natzweiler, dove arriva il 21 aprile 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 8904. Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 102309. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 27 settembre 1944, dove arriva il 1° ottobre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 28261 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Gröditz (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Massegni Andrea, nasce a Portobuffolè (Treviso) l’8 gennaio 1908. Celibe, risiede a Podbreg (ora Slovenia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55066 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Massimigliani o Massimiliani Virginio, nasce a Trieste il 1° settembre 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Trieste. Viene arrestato a Patrasso (Grecia) il 21 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54969 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mastrangelo Pasquale, nasce a Lupara (Campobasso) il 12 ottobre 1910 o 1918. Coniugato, risiede a Lupara. Viene arrestato a Lecce il 2 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55416 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89918 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 30 agosto 1944. Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 23 settembre 1944. Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Viene trasferito a Mauthausen ed infine a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il 15 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mastro Giuseppe, nasce a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 maggio 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Vernole (Lecce). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54090 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34981 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mastroianni Carlo, nasce a Nola (Napoli) il 29 settembre 1924. Celibe, risiede a Nola. Viene arrestato a Napoli il 27 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55423 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contabile. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34732. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen l’8 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mastroianni Vittorio, nasce a Finalborgo – frazione di Finale Ligure (Savona) il 12 agosto 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Finalborgo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54057 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9776 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Rientra a Natzweiler l’8 aprile 1944. Viene successivamente trasferito a Kochem (campo satellite dipendente da Natzweiler) il 19 giugno 1944. Viene trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103014 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Matarazzo, Materazzo o Materazza Raffaele, nasce a Modica (Ragusa) l’11 novembre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54624 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 8906. Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 23 ottobre 1944. Viene infine trasferito a Natzweiler il 9 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Matruglia Antonio, nasce a Pontecorvo (Frosinone) il 30 ottobre 1921. Risiede a Pontecorvo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54938 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mattavelli Alessandro, nasce a Vimercate (Milano) il 16 giugno 1914. Risiede a Vimercate. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54077 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Schleißheim (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mattavelli Luciano, nasce a Paderno Dugnano (Milano) il 2 febbraio 1924. Risiede a Paderno Dugnano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53958 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5008. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Matteo Odeverio, nasce a Caccuri (Catanzaro) il 13 marzo 1920. Risiede a Caccuri. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55028 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Matulja Vittorio o Viktor, nasce a Mattuglie (Fiume) il 19 giugno 1920. Risiede ad Abbazia (Fiume). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54532 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5009. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) 13 ottobre 1943. Rientra a Flossenbürg, dove muore il 9 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Maugeri Nunzio, nasce ad Acireale (Catania) il 16 febbraio 1916. Risiede ad Acireale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55340 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9783 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 150703. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mauri Angelo, nasce a Milano il 22 febbraio 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Mentone (Francia) il 24 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55331 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Mauti Orlando, nasce a Roma il 3 dicembre 1909. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54491 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40640 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mazzanti Giuseppe, nasce a Bologna il 14 settembre 1917. Risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54835 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6471 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mazzarasi Calogero, nasce a Resuttano (Caltanissetta) il 18 luglio 1916. Risiede a Resuttano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54666 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 19 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mazzarese o Mazzaresi Calogero, nasce a Marianopoli (Caltanissetta) il 26 dicembre 1918. Risiede a Marianopoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55170 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 30 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mazzei Palmiro, nasce a Apuania (Massa e Carrara) il 24 novembre 1918. Risiede a Montignoso (Massa e Carrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55102 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9788. Muore a Natzweiler il 18 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mazzi Luigi, nasce a Sona (Verona) il 29 gennaio 1915. Coniugato con Morbioli Carlotta, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55126 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 3 gennaio 1944, dove arriva l’11 gennaio 1944. Muore a Majdanek in data ignota. Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, Spaziani, NARA – Washington, Albo IMI Caduti.

Mazzola Giuseppe, nasce a Molfetta (Bari) il 28 giugno 1915. Coniugato, risiede a Molfetta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53946 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mazzucchelli Teofilo o Teofil, nasce a Basilea (Svizzera) il 3 dicembre 1912. Celibe, risiede nella provincia di Varese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55338 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5007 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 56669. Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 19 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mazzucco Vittorio, nasce a Cereseto (Alessandria) il 16 dicembre 1918. Celibe, risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55403 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mazzuoili o Mazzuoli Gino, nasce a Montespertoli (Firenze) il 3 o 25 giugno 1913. Risiede a Cetaldo (Firenze). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54878 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40642 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mecariello Luigi, nasce a Moiano (Benevento) il 3 febbraio 1923. Risiede a Moiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54498 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Medagli Umberto, nasce a Lecce il 24 maggio 1902. Coniugato, risiede a Galatina (Lecce). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55380 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Medda Raimondo, nasce a Gonnosfanadiga (Cagliari) il 12 luglio 1915. Celibe, risiede a Gonnosfanadiga. Viene arrestato a Quartu Sant’Elena (Cagliari) il 24 febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54449 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): minatore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Meddi Luigi, nasce a Roma il 19 gennaio 1907. Coniugato con Maria Pia (?), risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54088 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 13263. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 13 gennaio 1944. Muore a Hersbruck il 13 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Meglic o Meglio Liberio o Liborio, nasce a Pietraperzia (Enna) il 6 settembre 1912. Coniugato, risiede a Pietraperzia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55022 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5010. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Flossenbürg, dove muore il 1° maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Megliore Cataldo, nasce a Serradifalco (Caltanissetta) il 19 gennaio 1908. Risiede a Burgio (Agrigento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54287 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Muore a Dachau il 16 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Melchiori Dino, nasce a Crespellano (Bologna) il 28 maggio 1914 o 1915. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54309 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40644 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mele Giuseppe, nasce a Marano Lagunare (Udine) il 27 settembre 1925. Risiede a Galatina (Lecce). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54290 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Muore a Dachau l’11 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mele Santo, nasce a Supersano (Lecce) l’11 marzo 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Supersano. Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 23 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54291 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e parrucchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34699 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 1° novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Meles Luigi, nasce a Piacenza il 1° luglio 1915. Celibe, risiede a Piacenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54706 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40645 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mellini Vito, nasce a Santa Sofia (Forlì) il 18 giugno 1913. Celibe, risiede a Santa Sofia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54776 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mena Attilio Emilio, nasce ad Adro (Brescia) il 30 novembre 1911. Celibe, risiede ad Adro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54421 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e riparatore di tetti. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 22 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Menegale Angelo, nasce a Curtarolo (Padova) il 17 maggio 1921. Celibe, risiede a Curtarolo. Viene arrestato a Pantelleria (Trapani) il 22 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55203 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6475 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Menegazzi o Menegassi Firmino, nasce a Boscochiesanuova (Verona) il 9 giugno 1916. Risiede a Bosco Chiesanuova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55039 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 5011. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 13 ottobre 1943. Muore a Flossenbürg il 17 dicembre 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Valeria Morelli, Archivio Tibaldi, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Meneghelli Giordano, nasce a Trieste il 6 marzo 1914. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54404 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5012. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74535. Viene infine trasferito a Bergen Belsen. Muore a Bergen Belsen il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Menegola Giuseppe, nasce a Roseto Valfortone (Foggia) il 15 dicembre 1915. Celibe, risiede a Roseto Valfortone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54720 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40646 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mercuri Cesare, nasce a Messina l’8 giugno 1915. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54438 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6476 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 25 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Mercurio Diodato, nasce a Napoli il 18 aprile 1914. Coniugato, risiede a Napoli. Viene arrestato a Napoli il 23 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54649 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mercurio Pietro, nasce ad Adami – frazione di Decollatura (Catanzaro) il 1° dicembre 1919. Risiede ad Adami. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54968 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9792. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Natzweiler, dove muore il 21 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mereu Giuseppe, nasce a Busachi (Cagliari) il 15 febbraio 1922. Celibe, risiede a Busachi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54650 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40647 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) e il 31 luglio 1944 a Heidfeld – Schwechat I. Viene in seguito trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 settembre 1944. Dal 6 dicembre 1944 al 17 gennaio 1945, viene trasferito in altri quattro comandi di lavoro esterni come taglialegna o addetto alle costruzioni di baracche. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mesiano Domenico, nasce a Capistrano (Catanzaro) il 25 ottobre 1919. Coniugato, risiede a Catanzaro. Viene arrestato a Caserta il 29 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55358 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Messana Paolo, nasce ad Alcamo (Trapani) il 21 o 22 aprile 1916. Celibe, risiede ad Alcamo. Viene arrestato a Salerno il 12 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55283 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34939 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1944. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 6 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Messina Antonio, nasce a Canicattì (Agrigento) l’8 maggio 1910. Risiede a Canicattì. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54043 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 13264. Viene successivamente trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 26 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Bergen Belsen il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Messina Umberto Salvatore, nasce a San Marco d’Alunzio (Messina) il 3 luglio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55290 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5013 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Kamenz (campo satellite dipendente da Grossrosen) il 26 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Dachau, dove arriva il 16 marzo 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 145517 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Mistretta Antonino o Antonio, nasce a Campofiorito (Palermo) il 13 o 14 giugno 1911. Coniugato e padre di due figli, risiede a Marsala (Trapani). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55085 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89972 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mettigli don Alessandro, nasce a San Pietro di Madrano (Trento) il 19 giugno 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55087 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali / religioso (SCH / GEI – Schutzhäftlinge / Geistlicher). Viene trasferito a Meissen (campo satellite di Flossenbürg) l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4974. Muore a Meissen il 18 febbraio 1944. Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Mezzetta Angelo, nasce a Borgo Val di Taro (Parma) il 29 dicembre 1910 o 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Bedonia (Parma). Viene arrestato a Zuttaloqua (Jugoslavia) il 25 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54454 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 30 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Micallo Pasquale, nasce a Napoli il 20 gennaio 1914. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54481 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40649 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Heidfeld – Schwechat I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Note: nei documenti del KZ Mauthausen (in Arolsen) risulta una immatricolazione del Micallo anche a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) con numero di matricola 10545 ed assegnazione al Blocco 2. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Michailidis Basilios o Vasilios o Wasilios, nasce a Salonicco (Grecia) nel mese di marzo del 1908. Risiede a Salonicco ed è di nazionalità greca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55348 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Natzweiler, dove arriva il 20 aprile 1944. Viene poi trasferito a Dachau il 27 ottobre 1944 e viene assegnato al Blocco 21. Viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier – Blocco 3). Muore a Dachau il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Michele Atanasio o Attanasio Michele, nasce a Resina (Napoli) il 1° aprile 1918. Celibe, risiede a Resina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53788 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89043 e viene classificato come appartenente alle forze armate – Internato Militare Italiano inviato per punizione in Konzentrationslager (WH – Wehmachtangehörige). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Micheletti o Michelette Dante, nasce a Gualdo Tadino (Perugia) il 15 giugno 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Gualdo Tadino. Viene arrestato a Roma il 24 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54051 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Michelini Giovanni, nasce a Trieste il 30 ottobre 1912. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55297 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5014 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Micucci Federico, nasce a New York (USA) il 2 novembre 1911. Risiede a Pergola (Pesaro e Urbino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54076 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6477 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore a Barth il 26 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Mielle Gerardo, nasce a Pescopagano (Potenza) il 9 dicembre 1910. Risiede a Pescopagano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55438 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Migliarba Giuseppe, nasce a Palermo il 1° gennaio 1917. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Palermo il 25 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54523 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34984. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Milano Mario, nasce a Bari il 27 maggio 1921. Risiede a Gioia del Colle (Bari). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54075 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 38966 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Miletto o Mileto Giuseppe, nasce a Torino il 6 settembre 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55108 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 6 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Millo o Milo Vincenzo, nasce a Napoli il 19 agosto 1919. Coniugato, risiede a Napoli. Viene arrestato il 23 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53927 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34673. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Minacori o Minagori Giuseppe, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 1° ottobre 1916. Risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54954 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Minichino Gaetano, nasce a Napoli il 18 settembre 1913. Coniugato, risiede a Napoli. Viene arrestato a Genova il 5 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54753 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Minnone Giuseppe, nasce a Palermo il 10 agosto 1913. Coniugato, risiede a Palermo. Viene arrestato a Salerno nel dicembre del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54083 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mirase o Miraso Pali, nasce a Skutari (Albania) il 20 gennaio 1920. Di nazionalità albanese, risiede a Skutari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54450 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40653. Muore a Mauthausen l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Mirti Aurelio, nasce a Londa (Firenze) il 7 novembre 1919. Risiede a Molino del Piano – frazione di Pontassieve (Firenze). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53977 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6482 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene liberato a Ravensbruck. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Misseri Tristano, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) il 5 maggio 1921. Celibe, risiede a Casale Monferrato. Viene arrestato a Randazzo (Catania) l’11 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55309 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 7 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Missicz o Missich Guerrino, nasce a Trieste il 4 agosto 1914. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato a Nicastro (Catanzaro) il 16 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55224 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante, commerciante e pittore. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 8925. Viene poi trasferito a Dachau il 19 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110626. Viene infine trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mitolo Gaetano, nasce a Bitonto (Bari) il 12 aprile 1915. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Cassano delle Murge (Bari). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55447 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40655 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene infine trasferito a Vienna Sauer-Werke (campo satellite dipendente da Mauthausen) l’11 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mitrione Antonio, nasce a Giscaccia il 24 dicembre 1910. Risiede a Bisaccia (Avellino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54056 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5015. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Miulli Giacomo, nasce a Cisternino (Brindisi) il 2 luglio 1919. Coniugato e padre di due figli, risiede a Cisternino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54070 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Moccia Antonio, nasce a Soccavo (Napoli) il 22 maggio 1916. Celibe, risiede a Marano di Napoli. Viene arrestato a Verona il 24 ottobre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54943 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Molinari Adolfo, nasce a Genova il 26 dicembre 1917. Celibe, risiede a Recco (Genova). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55405 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40657 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mollo o Muolo Vincenzo, nasce a Torino il 4 aprile 1916. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54280 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40667 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 28 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Molluso Antonio, nasce a Taurianova (Reggio Calabria) il 5 o 25 maggio 1919. Coniugato, risiede a San Martino – frazione di Taurianova (Reggio Calabria). Viene arrestato il 4 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54343 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e fabbro. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72507. Viene poi trasferito a Buchenwald il 24 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27877 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 27 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Molteni o Moltene Fioravante, nasce a Cavargna (Como) il 28 luglio 1912. Risiede a Ramponio e Verna (Como). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53984 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Monaco Nicola, nasce a Greccio (Rieti) il 23 giugno 1923. Celibe, risiede a Rieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54415 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Monaco Oronzo, nasce a Lecce il 13 settembre 1917 o 28 ottobre 1917. Celibe e padre di un figlio, risiede a Lecce. Viene arrestato a Roma l’8 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55282 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Monasteri Filippo, nasce a Piazza Armerina (Enna) l’8 agosto 1911. Risiede a Piazza Armerina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54736 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mongardi Giuseppe, nasce a Bologna il 7 maggio 1902. Coniugato e padre di due figli, risiede a Sant’Apollinare – frazione di Valsamoggia o di Casalfiumanese (Bologna). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55046 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40658 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Muore a Wien Floridsdorf il 5 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Monlese o Moncese Vincenzo, nasce a Nicotera (Catanzaro, ora Vibo Valentia) il 20 gennaio 1919 o 1929. Risiede a Nicotera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53923 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Montagnini Adelmo, nasce a Rovigo il 22 agosto 1920. Risiede a Rovigo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53955 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5016 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Montana Salvatore, nasce a Palma di Montechiaro (Agrigento) il 1° maggio 1915. Coniugato e padre di due figli, risiede a Palma di Montechiaro. Viene arrestato nel 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55308 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34586. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montanari Gaspare, nasce a Solarolo (Ravenna) il 16 o 17 maggio 1913. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55118 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40660 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Hartheim il 2 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montanaro Martino, nasce a Martina Franca (Taranto) il 20 giugno 1913 o 1915. Coniugato, risiede a Martina Franca. Viene arrestato a Salerno il 7 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54809 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34790 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 31 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montarullo Leonardo, nasce a Spinazzola (Bari) l’11 gennaio 1920. Celibe, risiede a Spinazzola. Viene arrestato a Verona l’11 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53930 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Fischen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montebello Domenico, nasce a Motta Santa Lucia (Catanzaro) il 16 ottobre 1920. Celibe, risiede a Motta Santa Lucia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54533 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40661 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Heidfeld – Schwechat I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Monteleone Francesco, nasce a Trapani il 28 gennaio o giugno 1917. Celibe, risiede a Paceco (Trapani). Viene arrestato a Tripoli (Libia) il 6 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54748 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e autista. Viene trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 1376. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Monteleone Gaetano, nasce a San Giuseppe Jato (Palermo) il 3 dicembre 1919. Celibe, risiede a San Giuseppe Jato. Viene arrestato a Catania il 5 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55151 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montemillio o Montemiglio Francesco, nasce a Lecce il 25 novembre 1916. Risiede a Lecce. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55418 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40662 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen), dove muore il 2 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Montemurro o Montemurri Giovanni, nasce a Napoli il 5 gennaio 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53777 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 32239 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 109920. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Monti Giuseppe, nasce ad Hamilton (Canada) il 15 novembre 1918. Risiede ad Ascoli Piceno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55247 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6486. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 30 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Montuori o Montueri Domenico, nasce a Sala Consilina (Salerno) il 13 marzo 1918. Risiede a Sala Consilina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54085 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8928 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene infine trasferito a Eching (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mora Filippo, nasce a Reggio Calabria il 10 agosto 1910. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55412 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 9814. Viene poi trasferito a Flossenbürg. Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 aprile 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 150773 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 18 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morando Giuseppe, nasce a Perugia nel 1916. Risiede ad Asti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55195 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 26 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Moranduzzo Mario, nasce a Castello Tesino (Trento) il 9 settembre 1923. Risiede a Castello Tesino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54081 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fuggito il 26 ottobre 1943, viene catturato e riportato a Dachau. Viene poi trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 1° novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Morelli Antonio, nasce ad Alvignano (Benevento) il 1° gennaio 1917. Celibe, risiede ad Alvignano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53918 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40663 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morelli Orlando, nasce a Casalcipriano (Campobasso) il 20 giugno 1915. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54277 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morelli Vincenzo, nasce a Napoli il 3 febbraio 1919. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54089 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Schleißheim (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Moretti Giuseppe, nasce a Brescia il 3 agosto 1919. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54049 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 89980 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 13 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Morgante o Morgando Gaspare, nasce a Mussomeli (Caltanissetta) il 14 o 30 marzo 1915. Risiede a Grotte (Agrigento) o Caltanissetta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55083 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34944. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morganti o Morganto Angelo, nasce a Framura (La Spezia) il 28 maggio 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Pistoia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54789 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40664 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morganti Mario, nasce a Foligno (Perugia) il 17 o 18 agosto 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Caldarola (Macerata). Viene arrestato il 1° ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54069 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34868 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 27 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mori Delfo, nasce a Grontardo (Cremona) l’11 maggio 1915. Risiede a Grontardo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54053 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30814 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 20 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110148. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 13 marzo 1945. Muore a Bergen Belsen il 21 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morisi Gaetano, nasce a Piacenza il 10 o 11 gennaio 1913. Risiede a Piacenza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54424 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5017. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74640. Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore a Sachsenhausen il 24 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Moroni Luigi, nasce a Crescenzago (Milano) l’8 maggio 1921. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato il 13 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54276 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34587 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Morra Sabino, nasce a Canosa di Puglia (Bari) il 3 gennaio 1920. Celibe, risiede a Canosa di Puglia. Viene arrestato a Roma il 16 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54082 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): gelataio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Mosca o Mossa Francesco, nasce a Tempio Pausania (Sassari) il 12 gennaio 1906. Risiede a Tempio Pausania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54799 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72489 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Motesi o Motisi Matteo, nasce a Palermo il 7 febbraio 1920. Celibe, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54531 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40665 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Heidfeld – Schwechat I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Motta Antonio, nasce a Contarina (Rovigo) il 12 novembre o dicembre 1915. Risiede a Contarina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55164 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere e operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34624 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 14 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Motta Pietro, nasce a Rodello / Cuneo (?) il 30 maggio 1907. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54273 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore, manovale e lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5018. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove gli viene assegnato il numero di matricola 74635. Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Sachsenhausen il 30 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Moz Gino, nasce a Revigne Lago (Treviso) il 1° maggio 1921. Celibe, risiede a Vicenza. Viene arrestato il 2 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54074 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35307 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Murciano Umberto, nasce a Nardò (Lecce) il 2 febbraio 1921 o 2 gennaio 1925. Risiede a Nardò. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55061 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): apprendista e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5019. Viene poi trasferito a Mauthausen il 12 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 56680 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Gusen il 22 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Musca Luigi, nasce a Cagliari l’8 dicembre 1899. Risiede a Cagliari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54584 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9828. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Natzweiler, dove muore il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Muscarella Sebastiano, nasce a Termini Imerese (Palermo) il 3 gennaio 1921. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54598 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72506. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Musco Cosimo, nasce a Benevento il 27 settembre 1923. Celibe, risiede a Benevento. Viene arrestato a Roma il 3 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54060 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e installatore di aeroplani. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34743 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Musella Francesco, nasce a Milano l’8 ottobre 1920. Celibe, risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54435 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6488 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Muore in luogo ignoto. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Musizza Antonio, nasce a Trieste il 19 febbraio 1921. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato ad Agrigento il 21 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54490 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Muto Raffaele, nasce a Ceresano (Cosenza) il 10 ottobre 1921. Risiede a Ceresano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54087 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34810 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Muzzati o Muzzatti Lucio, nasce a Calalzo di Cadore (Belluno) il 14 luglio 1920. Risiede a Udine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54473 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nappi Salvatore, nasce a Scafati (Salerno) il 20 gennaio 1922. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54153 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nascinguerra Vito, nasce a Villa del Conte (Padova) il 8 agosto 1914. Risiede a Favaro Veneto (Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54158 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34776 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 17 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nativo Giuseppe, nasce a Grammichele (Catania) l’8 dicembre 1922. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54701 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9834 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 150702. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Natschinowitsch o Nacinovich Antonio o Anton, nasce ad Antignana (Pola) il 25 agosto 1913. Risiede a Antignana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54570 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9835. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Natzweiler, dove muore il 10 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nava Ezio, nasce a Olgiate Olona (Varese) il 5 aprile 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Olgiate Olona. Viene arrestato e detenuto prima a Roma, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55096 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131333 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Navarra Carmelo, nasce ad Bombay (India) l’8 giugno 1922. Celibe, risiede ad Agrigento. Viene arrestato l’8 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54154 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34967 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Di nazionalità indiana. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 13 giugno 1944. Note: nei documenti originali (in Arolsen) il nome del Navarra è stato cancellato e sostituito da quello di Nevo Arzan (deportato politico indiano). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Navarra o Navarro Ferdinando, nasce a Siano (Salerno) il 15 ottobre 1912. Coniugato e padre di due figli, risiede a Castiglione del Genovesi (Salerno). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55014 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nebiolo Aurelio, nasce a Camerano Casasco (Asti) il 1° febbraio 1920. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54402 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5020. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 74622. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Negri Antonio, nasce a Luino (Varese) il 25 gennaio 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53759 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5021. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943 dove gli viene assegnato il numero di matricola 74628. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Negroni Renato, nasce a Castenaso (Bologna) il 23 settembre 1921. Risiede a Cremona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55026 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nelli Aurelio, nasce a Milano il 10 dicembre 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 1° dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55269 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35315 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 19 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicolausig o Nicolaucig Bruno, nasce a Cormons (Gorizia) il 12 febbraio 1913. Celibe, risiede a Cormons. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55223 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5022. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Mauthausen ,dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56685 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicoletti Giuseppe, nasce a Roma il 26 febbraio 1910. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54063 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere e macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34816 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicolini Luigi, nasce a Brescia il 12 luglio 1911. Celibe, risiede a Collebeato. Viene arrestato a Silvano d’Orba (Alessandria) e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55200 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicolò o Nicolo Raffaele, nasce a Marcianise (Napoli) l’8 o 12 dicembre 1918. Celibe, risiede a Marcianise. Viene arrestato a Salerno il 29 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54156 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicolosi Carmelo, nasce a Biancavilla (Catania) l’8 aprile 1916. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54854 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21020 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 27 aprile 1945, dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nicolosi Giuseppe, nasce a Messina il 24 aprile 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53859 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40673 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Hartheim il 29 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nigro o Nicola Guglielmo, nasce a Scicli (Ragusa) il 18 dicembre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Scicli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54470 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 98771 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 21 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Nigro Luigi, nasce a Portici (Napoli) il 26 novembre 1922. Celibe, risiede a Portici. Viene arrestato in Sardegna il 17 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54155 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ninota o Ninotta Mariano, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 14 marzo 1914. Coniugato, risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54760 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nisoli Giuseppe, nasce a Brignano Gera d’Adda (Bergamo) il 7 dicembre 1900 o 1908. Risiede a Brignano Gera d’Adda. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55044 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9841 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103785. Muore a Dachau il 22 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nogarotto o Nogberotto Giovanni, nasce a Portogruaro (Venezia) il 12 aprile 1912. Risiede a Portogruaro. Viene arrestato il 7 ottobre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54151 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34820 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 22 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Nolfo Ignazio, nasce a Palagonia (Catania) il 26 maggio 1917. Celibe, risiede a Palagonia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54157 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40674 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Norcia Luigi, nasce a Gallinaro (Frosinone) il 15 dicembre 1919. Risiede a Gallinaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54646 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12559. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Norena Ignazio, nasce a Mazara del Vallo (Trapani) il 13 dicembre 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54732 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 28 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Mauthausen 17 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Noseda Nicola, nasce a Como il 10 dicembre 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54152 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5023 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Flossenbürg, dove muore il 22 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Noto Filippo, nasce ad Aragona (Agrigento) il 7 luglio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55371 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40675 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito ad Auschwitz, dove muore il 1° ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Novak Antonio, nasce a Torrenova di Bisterza – Villa del Nevoso (Fiume) il 24 dicembre 1913. Celibe, risiede a Torrenova. Viene arrestato in Croazia il 30 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55000 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico d’auto. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Nzir Dull o Nezir Dull Kebej o Kobej, nasce a Dibra (Albania) nel 1919. Risiede a Dibra. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54902 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 26 agosto 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 21017 e viene classificato come deportato albanese asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Occhiati Corrado, nasce a Castellabate (Salerno) il 3 dicembre 1915. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54850 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40677 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen), dove muore il 12 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Occiano o Occiane Angelo, nasce a Covedo – frazione di Villa Decani (Pola) il 29 maggio 1911. Celibe, risiede a Sant’Antonio – frazione di Villa Decani (Pola). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55156 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40676 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 maggio 1944. Viene infine trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 18 agosto 1944. Muore a Peggau il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Odello Maggiorino, nasce a Castino (Cuneo) il 27 aprile 1917. Celibe, risiede a Castino. Viene arrestato a Livorno il 16 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54278 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Odorisio Donato, nasce a Roma il 7 agosto 1915. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Messina il 25 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54346 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e caldaista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34893 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 14 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Olimpio Luigi, nasce a Acquarica del Capo (Lecce) il 10 ottobre 1898. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54391 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21036. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Flossenbürg, dove muore il 2 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Oliva Giuseppe, nasce a Varapodio (Reggio Calabria) il 12 giugno 1913. Coniugato, risiede a Bordighera (Imperia). Viene arrestato in Francia il 1° gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55306 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Oliva Mario, nasce a Claud (Udine) il 21 dicembre 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54885 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72505. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Oliveri Antonio o Antonino, nasce a Misilmeri (Palermo) il 3 gennaio 1923. Celibe, risiede a Vicari (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53776. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carrettiere e operaio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 27 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 74536 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 20 maggio 1944, dove arriva il 22 maggio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31966 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Olivieri Michele, nasce a Fagnano Castello (Cosenza) il 15 agosto 1910. Coniugato, risiede a Fagnano Castello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55106 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 24 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Onetto o Oneto Eugenio, nasce a Cogorno (Genova) il 20 gennaio 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Cogorno. Viene arrestato in Francia il 20 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55086 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Oppicello, Oppiecello o Velpicello Carlo, nasce a Secondigliano (Napoli) il 2 luglio 1915. Celibe, risiede a Secondigliano. Viene arrestato a Napoli il 14 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53914 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34789 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Orlandi Pietro, nasce ad Albuzzano (Pavia) l’11 giugno 1921. Celibe, risiede ad Albuzzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54159 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40679 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Orlando Umberto, nasce ad Angri (Salerno) il 25 dicembre 1913. Coniugato, risiede ad Angri. Viene arrestato il 10 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54634 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico d’auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34979. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Dora Salza il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Orologio o Orlogio Giuseppe, nasce a Valguarnera Caropepe (Enna) il 25 novembre 1902. Risiede a Valguarnera Caropepe. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54787 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio, muratore e minatore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40680 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61296. Viene poi trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 49600 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Langenstein-Zwieberge. Muore a Langenstein – Halberstadt il 15 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Orsetti Ernesto, nasce nella provincia di La Spezia il 20 maggio 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54582 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5025. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74618. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 10 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Orsini Mario o Marco, nasce a Prossedi (Latina) il 25 dicembre 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54669 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6856. Viene poi trasferito a Grossrosen. Viene infine trasferito a Flossenbürg il 15 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 85416. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ortani Gavino, nasce a Sassari l’11 aprile 1908. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54777 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 21043. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Flossenbürg, dove muore il 22 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Orzi Ettore, nasce a Medesano (Parma) il 17 giugno 1917. Celibe, risiede a Torino. Viene arrestato il 25 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54841 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e montatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34857 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ota Milan, nasce a Bagnoli della Rosandra – frazione di San Dorligo della Valle – Dolina (Trieste) il 20 febbraio 1912. Celibe, risiede a Bagnoli della Rosandra. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54827 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paccapelo Egidio, nasce a Villerupt (Francia) il 13 o 19 luglio 1913. Celibe, risiede a Fabriano (Ancona). Viene arrestato in Montenegro il 23 settembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55043 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pace Amerigo, nasce a Pratola Peligna (l’Aquila) l’11 novembre 1914. Celibe, risiede a Pratola Peligna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54186 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pace o Page Bruno, nasce a Roma l’11 giugno 1914. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54795 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40683 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pacifico o Pacifice Vito, nasce a Ostuni (Brindisi) il 5 marzo 1915. Risiede a Brindisi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54401 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg, dove arriva il 2 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 45382 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pacini Fernando, nasce a Roma il 20 novembre 1920. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54286 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito a Bad Tölz (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pacini Gino, nasce a Staggia Senese – frazione di Poggibonsi (Siena) il 23 o 24 agosto 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54162 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12567. Viene poi trasferito a Dachau il 26 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90063 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 3 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paganelli Gino, nasce a Chiesina Uzzanese (Pistoia) il 19 maggio 1918. Celibe, risiede a Chiesina Uzzanese. Viene arrestato a Modena il 23 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55059 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pagano Ernesto, nasce a Treviso il 22 luglio 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Mestre (Venezia). Viene arrestato il 4 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53983 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e autista. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72474 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald il 23 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27967 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 27 gennaio 1944. Muore a Dora Salza il 24 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pagano Salvatore, nasce a San Maria Capua Vetere (Napoli) il 23 ottobre 1919. Risiede a San Maria Capua Vetere. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54876 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Pagano Vincenzo, nasce a Marianella – frazione di Napoli il 7 giugno o luglio 1914. Risiede a Marianella. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55325 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Buchenwald il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 56582. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 30 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 02884 e 91780 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paggio Antonio, nasce a Beverare – frazione di San Martino di Venezze (Rovigo) il 12 maggio 1915. Risiede a Beverare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54170 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carrettiere. Muore a Dachau il 25 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paglia Ezio, nasce a Campegine (Reggio Emilia) il 1° maggio 1914. Risiede a Gualtieri (Reggio Emilia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54631 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72499. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pais Salvatore, nasce a Rebeccu – frazione di Bonorva (Sassari) il 14 marzo o settembre 1919. Celibe, risiede a Rebeccu. Viene arrestato l’8 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54174 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e contabile. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34620 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Ellrich (campo satellite dipendente da Buchenwald). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Palazzo Giuseppe, nasce a Catenanuova (Enna) il 7 giugno 1919. Celibe, risiede a Catenanuova. Viene arrestato il 1° aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54872 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34947 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Note: in Libro dei Deportati viene dato per “disperso”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Palermi o Palmeri Gioachino o Gioacchino, nasce a Vita (Trapani) il 27 o 28 febbraio 1910. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Vita. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54325 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro e operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 7 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46830 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Palitti Italo, nasce a Supino (Frosinone) il 17 dicembre 1920. Risiede a Supino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53766 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9859 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paltro Italo, nasce a Ponzano Monferrato (Alessandria) il 19 marzo 1910. Celibe, risiede a Torino. Viene arrestato in Francia il 16 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55053 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Palumbo Antonio, nasce a Campo di Giove (l’Aquila) il 17 gennaio 1923. Celibe, risiede a Campo di Giove. Viene arrestato a Campo di Giove il 12 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54184 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34701 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 5 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Palumbo Emanuele, nasce a Matera il 20 settembre 1923. Risiede a Matera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54855 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8953 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Palumbo Giuseppe, nasce a Roccapiemonte (Salerno) il 5 maggio 1921. Risiede a Nocera Inferiore (Salerno). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54447 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31531. Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110232. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pancari Santo, nasce a Vizzini (Catania) il 3 o 13 marzo 1918. Risiede a Vizzini. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54740 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fucinatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74608. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 16 marzo 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen dove arriva il 30 gennaio 1945, dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge) e dove gli viene assegnato il numero di matricola 124956. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Pane Raffaele, nasce a San Pietro a Patierno – quartiere di Napoli il 15 agosto 1923. Risiede a San Pietro a Patierno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54185 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8955 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau 2 aprile 1945. Viene liberato a Monaco di Baviera. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Panella Aurelio, nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 10 gennaio o ottobre 1917 o 12 ottobre 1917. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Torre Annunziata. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55437 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo, fornaio e mugnaio. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 8956 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98427. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 99481 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 22 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Panfili Guerrino, nasce a Gubbio (Perugia) il 20 giugno 1915. Celibe, risiede a Gubbio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54377 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pani Manfredo, nasce a Simala – frazione di Gonnostramazza (Cagliari) il 31 gennaio 1914. Risiede a Simala. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54806 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Paolacci Gino, nasce a Marino (Roma) il 9 o 10 febbraio 1921. Coniugato, risiede a Marino. Viene arrestato a Roma il 22 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54191 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35391 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 20 o 25 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Paolini Aldo, nasce a Sulmona (l’Aquila) il 24 marzo 1912. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54626 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): inserviente. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Papalia Rocco, nasce a Delianuova (Reggio Calabria) il 24 luglio 1921. Risiede a Delianuova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54808 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9864 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Neckargartach (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 5 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Pardini Arnolfo, nasce a Lucca il 25 febbraio 1922. Risiede a Lucca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54644 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5027. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74617. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Parello o Parrello Ferdinando, nasce a Rosarno (Reggio Calabria) il 16 marzo 1920. Celibe, risiede a Polistena (Reggio Calabria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54661 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agronomo, contadino e fresatore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90080 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Muore a Mauthausen dopo la liberazione il 14 o 15 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Parenti Marino, nasce a Fermo (Ascoli Piceno) il 24 ottobre 1910. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55408 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40691 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore l’8 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Parenti Raffaele, nasce a Genova il 1° agosto 1912. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55078 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40692 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 4 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pareti o Paridi Guido, nasce a Montodine (Cremona) il 13 aprile 1921. Celibe, risiede a Montodine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54494 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): radioelettrotecnico. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90078 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Parisi Domenico, nasce a Napoli il 18 novembre 1916 o 1917. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55369 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34741. Muore il 2 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Parola, Paraola o Parauda Carmelo, nasce a Castellana Sicula – frazione di Petralia Sottana (Palermo) il 2 o 14 luglio 1908. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Castellana Sicula. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54177 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40690 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 maggio 1944. Viene infine trasferito a Ebensee-Solvay (campo satellite dipendente da Mauthausen) l’11 ottobre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pasca Fedele, nasce a Palermo il 27 ottobre 1919. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54803 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72477. Muore in luogo ignoto l’11 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.

Pascalizzi o Pascalizi Egidio o Eligio, nasce a Varco Sabino (Rieti) il 26 aprile 1910. Risiede a Rieti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54190 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31677 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Paschetti o Paschetto Ugo, nasce a Latisana (Udine) il 16 febbraio 1921. Risiede a Latisana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54439 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 4 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pasero Luigi, nasce a Marmora (Cuneo) il 15 novembre 1914. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Preit – frazione di Canosio (Cuneo). Viene arrestato in Francia il 12 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55172 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pasqua Luigi, nasce a Foggia il 21 marzo 1921. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54913 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e carpentiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40693 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene trasferito a Mauthausen e successivamente ad Auschwitz il 26 gennaio 1945. Viene poi trasferito a Buchenwald, dove gli viene assegnato il numero di matricola 121409. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 10 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 115077 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pasquali Bruno, nasce a Roma il 2 ottobre 1915. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54980 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico ed installatore di riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5029 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito ad Altenhammer (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 27 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Passamonti o Pansamonti Domenico, nasce a Montevideo (Brasile) o Montevidon (Monte Vidon Combatte o Monte Vidon Corrado – ora provincia di Fermo) il 18 gennaio 1923. Risiede a Montevideo o Montevidon. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54250 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9866 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Neckargartach (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 13 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Passaro Pasquale, nasce a Orria (Napoli) il 3 aprile 1918 o 3 agosto 1921. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 5 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55009 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34978 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Pastore Achille, nasce a Genova il 28 luglio 1920. Risiede a Vietri sul Mare (Salerno). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54398 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 31867 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110220. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 23 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pastori Elisio, nasce a Parma il 12 o 14 luglio 1914. Risiede a Pescara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55107 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tipografo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35092 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 16 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pataccoli Armando, nasce a Maltignano del Tronto (Ascoli Piceno) il 10 agosto 1919. Celibe, risiede a Comunanza del Littorio (Ascoli Piceno). Viene arrestato il 2 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54444 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante e commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34606 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 6 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Patera o Pattera Arcangelo, nasce a Veglio (Vercelli) o Veglia (Dalmazia) o Veglie (Lecce) il 5 settembre 1912 o 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Veglio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54314 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40694 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pattofatto Filadelfio, nasce a Esanatoglia (Macerata) il 1° maggio 1919. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54655 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72500 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pavoni Tullio, nasce a Riva (Trento) il 25 ottobre 1914. Risiede a Rovereto (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54616 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9872 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98428. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pecchi Francesco, nasce a Cento (Ferrara) il 4 luglio 1915. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54721 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): motorista. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72479. Viene poi trasferito a Ravensbrück dove gli viene assegnato il numero di matricola 9277 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 30 settembre 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Neuengamme dove gli viene assegnato il numero di matricola 66191. Muore ad Hamburg il 4 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pedrotti Giuseppe, nasce a Edolo (Brescia) il 19 marzo 1916. Risiede a Edolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55146 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9878 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103307. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pellegatta Clemente, nasce a Cornaredo (Milano) il 7 febbraio 1918. Celibe, risiede a Cornaredo. Viene arrestato a Milano il 23 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54371 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pellegrini Armando o Fernando, nasce a Roma il 17 giugno 1921. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Civitavecchia (Roma) il 2 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54179 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34819 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pellegrino Andrea, nasce a Marsala (Trapani) il 10 maggio 1917. Risiede a Marsala. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54952 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5031 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Pellegrino Giuseppe, nasce a Messina il 24 maggio 1921. Celibe, risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54176 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35257 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Pellini Francesco, nasce a Castiglione d’Adda (Milano) il 1° gennaio 1912. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54651 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5032. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Penone Mario, nasce a Savigliano (Cuneo) il 7 gennaio 1920. Celibe, risiede a Pinerolo (Torino). Viene arrestato in Grecia il 6 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54571 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Perassi Domenico, nasce a Barge (Cuneo) il 18 febbraio 1921. Risiede a Barge. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55332 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 5 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Peressini o Peresini Carlo, nasce a Corno di Rosazzo – frazione di San Giovanni al Natisone (Udine) il 3 agosto 1909. Coniugato, risiede a Borgo San Michele – San Giovanni al Natisone (Udine). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54297 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 23 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Peri Omero, nasce a Terni il 2 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54163 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6500 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Perin Giovanni, nasce a Grosseto il 13 aprile 1916. Risiede a Grosseto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55113 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72498. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen, Morse – Landé.

Peroni Gaudenzio, nasce a Novara il 22 gennaio 1919. Risiede a Villadossola (Novara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55444 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9882 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 2 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Perosino Giovanni, nasce a Tigliole d’Asti (Asti) il 20 gennaio 1922. Celibe, risiede a Tigliole d’Asti Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54858 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 7 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Perozzolo, Perazzolo o Perozolo Luigi, nasce a Napoli l’11 novembre 1912 o 31 gennaio 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Borgo Santa Lucia – rione di Napoli. Viene arrestato a Napoli il 26 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54167 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e carpentiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34631 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 3 maggio 1944. Muore a Dora il 4 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Perrone Leonardo, nasce a Sant’Agata di Puglia (Foggia) o La Spezia il 1° febbraio 1916 o 1917. Celibe, risiede a La Spezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54645 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5033. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) e di seguito ad Auschwitz il 7 aprile 1944. Viene infine trasferito a Buchenwald il 1° ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 90864 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Perroni Armando, nasce a Brindisi il 21 giugno 1916. Coniugato, risiede a Siracusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54527 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 62175 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore ad Hamburg il 1° gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Persuaso Fausto, nasce a Campobasso il 5 gennaio 1921. Risiede a Campobasso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54178 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente e pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5034 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Perugia Rosario, nasce a Palermo il 14 gennaio 1920. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Taranto il 15 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54642 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40696 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pesaro Pietro, nasce a Uggiano (Taranto) il 7 agosto 1915. Risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54811 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 5035. Viene infine trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pescetta Bruno, nasce a Costermano (Verona) il 21 agosto 1913. Celibe, risiede a Costermano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54172 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34949 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944. Muore a Bergen Belsen il 22 agosto 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Arolsen.

Pesci Pietro, nasce a Loro Piceno (Macerata) il 22 febbraio 1919. Risiede a Loro Piceno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55339 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 9887. Muore a Natzweiler il 25 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pessotto Tarcisio, nasce a Verona il 23 luglio 1917. Risiede a Udine. Viene arrestato a Novi Ligure (Alessandria) il 14 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55074 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34997 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 30 gennaio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Peterzoli o Pedersoli Massimo, nasce a Erbanno – frazione di Darfo (Brescia) il 3 novembre 1915. Celibe, risiede a Breno (Brescia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55337 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35318 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Petrantò o Petrantoni Angelo, nasce a Canicattì (Agrigento) il 3 marzo 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54192 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9441 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Petrone Nicola, nasce a Serra Capriola (Foggia) il 22 febbraio 1923. Celibe, risiede a Serra Capriola. Viene arrestato a Bari nel luglio del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54540 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40698 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 agosto 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 24 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Petrucciani Adolfo, nasce a Sambuca Pistoiese (Pistoia) il 24 marzo 1916. Risiede a Sambuca Pistoiese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54886 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück tra il 17 e il 22 novembre 1943 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Petruzzi Pietro, nasce ad Avigliano (Potenza) il 14 agosto 1910. Celibe, risiede a Avigliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54407 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90120 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 agosto 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 23 settembre 1944. Viene infine trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Muore a Melk il 7 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Peverati o Pevorati Ulisse, nasce a Ferrara il 4 agosto 1911. Risiede ad Ambrogio – frazione di Copparo (Ferrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54367 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico elettrotecnico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72510 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Buchenwald il 10 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 61167 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 12 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pezzoli Luigi, nasce a Soncino (Cremona) il 28 luglio 1920. Celibe, risiede a Cassano Magnago (Varese). Viene arrestato a Patrasso (Grecia) l’8 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55357 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ferroviere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 35319. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 22 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pezzotta Arturo, nasce a Emmendingen (Germania) il 18 novembre 1911 o 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54171 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald, dove arriva il 21 dicembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 39064 e viene classificato come lavoratore ribelle (ASR – Arbeitsscheu Reich). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piana Antonio, nasce a Sorso (Sassari) il 2 giugno o luglio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Sorso. Viene arrestato il 18 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55218 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35252 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) nel febbraio del 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piano Agostino, nasce a Albano Laziale (Roma) il 9 settembre 1914. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Ariccia (Roma). Viene arrestato ad Ariccia (Roma) il 29 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53919 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piarulli Luigi, nasce a Cerignola (Foggia) il 17 novembre 1923. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54164 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9892 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1944. Viene infine trasferito a Eching (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Piatti Giuseppe, nasce a San Paolo (Brasile) il 2 settembre 1902. Celibe, risiede a Bergamo. Viene arrestato a Bergamo il 12 marzo 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54316 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34750. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944, dove arriva il 10 gennaio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) 18 febbraio 1944. Muore a Lublin il 6 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piazzini Emilio, nasce a Bergamo il 22 marzo 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Bergamo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54183 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pibilli Luigi, nasce a Monserrato (Cagliari) il 20 settembre 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53947 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61456 e dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Picchi Danilo o Daniele, nasce a Viareggio (Lucca) il 23 settembre 1913. Risiede a Viareggio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54807 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 5036. Muore a Flossenbürg. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piccinini Armando, nasce a Nonantola (Modena) il 6 giugno 1911. Celibe, risiede a Nonantola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54180 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piccirillo Antonio, nasce a Napoli l’11 maggio 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55304 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Stutthof il 31 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Piccirillo Armando, nasce a Napoli il 4 aprile 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54181 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 8966. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Piccolo Gennaro, nasce a Napoli il 9 settembre 1915. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55401 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72469. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Picone Nicola, nasce a San Benedetto dei Marsi – frazione di Pescina (l’Aquila) il 9 ottobre 1896. Risiede a San Benedetto dei Marsi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54932 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12583. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pieluso Pietro, nasce a Palma Campania (Napoli) il 5 maggio 1914. Celibe, risiede a Palma Campania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54544 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40701 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pieracci Umberto, nasce a Serravalle Pistoiese (Pistoia) il 13 agosto 1922. Risiede a Calenzano (Firenze). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54260 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35558 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 7 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pieri Francesco o Franz, nasce a Divaccia (Trieste, ora Slovenia) il 26 settembre 1914. Celibe, risiede a Divaccia. Viene arrestato a Divaccia il 16 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54712 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pieroni Antonio, nasce a Roma il 6 o 7 ottobre 1903 o 6 ottobre 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54086 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore e decoratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34734 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 23 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Piga Gavino o Garino, nasce a Sennori (Sassari) il 15 novembre 1916. Risiede a Sennori. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54137 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72485. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pileggi Vincenzo, nasce a Curinga (Catanzaro) il 3 febbraio 1921. Coniugato, risiede a Curinga. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55389 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40700. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pinto Leonardo, nasce a Fasano (Brindisi) il 12 luglio 1921. Risiede a Fasano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55073 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6470 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Note come luogo di trasferimento del 22 novembre 1943, un documento (NARA – Washington) riporta Natzweiler e non Ravensbrück come riportato in Libro dei Deportati. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Piombo Araldo o Arialdo, nasce a Conio – frazione di Borgomaro (Imperia) il 7 o 8 dicembre 1919. Risiede a Conio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55051 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40702. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pipino Cosimo, nasce a Oria (Brindisi) il 14 settembre 1908. Celibe, risiede a Francavilla Fontana (Brindisi). Viene arrestato a Messina il 19 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54455 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40704 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen, dove muore il 9 agosto 1944. Note: nei documenti originali di Mauthausen (in Arolsen – atto di morte) risulta classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pirone o Pirona Bruno, nasce a Milano l’8 novembre 1922. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54189 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72488. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé, NARA – Washington.

Pirozzi Antonio, nasce a Casoria (Napoli) il 15 agosto 1922. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Napoli. Viene arrestato a Casoria l’8 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55081 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pisani Gino, nasce a Zevio (Verona) il 16 gennaio 1920. Celibe, risiede a San Martino Buon Albergo (Verona). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54378 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Augsburg. Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Piscioneri o Piscionieri Ilario, nasce a Caulonia (Reggio Calabria) il 4 giugno 1921. Celibe, risiede a Roccella Jonica (Reggio Calabria). Viene arrestato il 16 febbraio 1942 a Caserta e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55004 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Piscopo Vincenzo, nasce a Giugliano in Campania (Napoli) il 18 luglio 1914. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54396 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tecnico del riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5037 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 o 26 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pistirinzi o Pisininzi Giuseppe, nasce a Stilo (Reggio Calabria) il 12 gennaio 1923. Coniugato, risiede a Stilo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54175 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler, dove arriva il 6 aprile 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 11749. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98245. Viene infine trasferito a Eching (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pistoia Piero, nasce a Roma il 20 giugno 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54981 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Piton Luigi, nasce a Măgurele – Distretto di Teleorman (Romania) il 14 o 15 ottobre 1915. Risiede a Bucarest (Romania). Viene arrestato a Torino il 10 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54692 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente universitario e mercante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34986 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pittila, Pitielam o Pietelam Bruno, nasce ad Agna (Padova) il 13 settembre 1922. Risiede ad Agna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55347 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9898 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Schörzingen (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 1° novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pizzimenti Sebastiano, nasce a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) il 28 dicembre 1909. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53975 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): costruttore navale e attrezzista. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90146 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 30 novembre 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 6 dicembre 1944. Muore a Gusen il 23 aprile 1945. Note: in Libro dei Deportati viene riportata come data di nascita anche 28 dicembre 1907 e 28 dicembre 1911. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pizzo Armando, nasce a Bordighera (Imperia) il 16 novembre 1922. Celibe, risiede a Bordighera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55398 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90147 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Platto Giovanni Battista, nasce a Castrezzato (Brescia) il 26 novembre 1911. Risiede a Brescia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54169 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9445 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98642. Viene successivamente trasferito a Natzweiler 16 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 34479. Viene infine trasferito a Haslach (campo satellite dipendente da Natzweiler). Muore a Barbe-Haslach il 19 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pochet Umberto, nasce a Napoli il 16 novembre 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55294 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): attore di teatro (?). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9447 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Muore a Dietramszell il 30 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Poetto Emilio, nasce a Dronero (Cuneo) il 3 giugno 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Dronero. Viene arrestato in Tunisia il 14 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55436 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Poggiano Bruno, nasce a Panicale (Perugia) l’11 luglio 1918. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Palermo il 2 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55160 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Policastro Nicola, nasce ad Albanova (Napoli) il 28 maggio 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Napoli. Viene arrestato ad Albanova il 15 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55375 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: nei documenti originali (in Arolsen) viene riportata come categoria assegnata: deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Polidori o Polidozi Mario, nasce a Poggio Mirteto (Rieti) il 30 marzo 1921. Celibe, risiede a Poggio Mirteto. Viene arrestato a Palermo il 25 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55281 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34920 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau l’11 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück il 15 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6811 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 22 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Politis Michele, nasce a Lero (Egeo) il 21 novembre 1913. Risiede a Lero. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55392 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5038. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74632. Viene infine trasferito a Heinkel (compo satellite di Sachsenhausen) il 13 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Polizzi Ettore, nasce a Pescara o a Ortona a Mare (Chieti) il 22 dicembre 1910. Risiede a Ortona a Mare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53786 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 13 dicembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 44322. Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 20 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110436. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Pollini Piero, nasce a Losanna (Svizzera) il 2 gennaio 1921. Celibe, risiede a Casorzo Monferrato (Asti). Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 29 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55234 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Polo Giovanni, nasce a Copertino (Lecce) il 5 gennaio 1910. Risiede a Copertino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54507 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agronomo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40708 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 6 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pompeo o Pompei Orlando, nasce a Bagnoregio (Viterbo) il 4 febbraio 1921. Celibe, risiede a Bolsena (Viterbo). Viene arrestato a Patrasso (Grecia) il 14 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54836 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cineoperatore, fornaio e muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34862 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 28 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ponzuoli Goffredo, nasce a Piancastagnaio (Siena) il 29 aprile 1919. Risiede a Piancastagnaio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54603 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): idraulico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5039. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove arriva il 24 dicembre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 74462. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Porcello Salvatore, nasce a Villalba (Caltanissetta) il 17 luglio 1918. Vedovo e padre di un figlio, risiede a Villalba. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55328 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40711 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Porciello Domenico, nasce a Resina (Napoli) il 12 maggio 1913. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Resina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53910 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40712 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Porcu Giuseppe, nasce a Dolianova (Cagliari) il 2 ottobre 1920. Celibe, risiede a Ghilarza (Cagliari). Viene arrestato a Mentone (Francia) il 2 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55082 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Porrovecchio Giuseppe, nasce a Riesi (Caltanissetta) il 26 dicembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Riesi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54173 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40713 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Porto Lorenzo, nasce a Catania il 1° gennaio 1916. Celibe, risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54686 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40714 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 agosto 1944. Muore a Wien Floridsdorf l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Portolano Antonio, nasce a Napoli il 23 settembre 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Napoli. Viene arrestato a il 17 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55177 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34942 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Prati Ferdinando o Fernando, nasce a Velletri (Roma) il 18 gennaio 1909. Celibe, risiede a Velletri, dove viene arrestato l’11 gennaio 1943 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54168 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione, il 2 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Praticello Bruno, nasce a Padova il 15 o 25 marzo 1922. Celibe, risiede a Padova o Trieste. Viene arrestato a Serradifalco (Caltanissetta) il 29 settembre 1941 e detenuto prima a Palermo, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54747 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e tornitore del legno. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35389 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Prattighizzo Severo, nasce a San Severo (Foggia) il 29 maggio 1921. Risiede a San Severo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55434 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5040. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pressi o Prossi Mario, nasce a Roma il 3 o 13 aprile 1920. Celibe, risiede a Cesi (Terni). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54840 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e operaio. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 19 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12597. Viene successivamente trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler) e poi a Buchenwald. Trasferito successivamente a Langensalza (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 22 novembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 92711. Viene infine trasferito a Dora Mittelbau l’11 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 105801 e dove viene classificato come prigioniero che ha tentato la fuga – sorvegliato speciale (FP – Fluchtpunktträger). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Previti Luciano, nasce a Motta San Anastasia (Catania) il 16 dicembre 1912. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Catania. Viene arrestato a Palermo il 7 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53962 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e fornaio. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Buchenwald il 1° giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 56205 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Eisenach (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore in luogo ignoto. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Prezioso Salvatore, nasce a Napoli il 2 febbraio 1920. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato a Cosenza l’8 febbraio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54354 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Primerano Francesco, nasce a Giffone (Reggio Calabria) il 13 ottobre 1916. Coniugato, risiede a Sersale (Catanzaro). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55379 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Prina Antonio, nasce a Montebello (Vicenza) il 17 gennaio 1913. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Montebello. Viene arrestato a Genova il 12 dicembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55052 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40717 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61299. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pristera Orlando, nasce a Catanzaro il 5 agosto 1919. Celibe, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55071 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5041. Viene trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 56714 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 marzo 1944. Viene infine ricoverato presso l’infermeria di Gusen (Revier) il 22 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Privitera Agatino, nasce a Misterbianco (Catania) il 20 aprile 1922. Celibe, risiede a Misterbianco. Viene arrestato il 9 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54188 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34946 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 3 dicembre 1943. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Procopio Raffaele, nasce a Centrache (Catanzaro) il 9 maggio 1923. Celibe, risiede a Chiaravalle (Catanzaro). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54477 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40718 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Proietti Armando, nasce a Olevano Romano (Roma) o Roma il 14 settembre 1920. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato il 4 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54182 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72519. Viene poi trasferito a Buchenwald il 23 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27742 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 27 gennaio 1944, dove muore il 19 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Prota Giuseppe, nasce a Napoli il 20 ottobre 1921. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53773 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 5042. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Provenzano Antonio, nasce a Nicastro (Catanzaro) il 6 o 12 giugno 1924. Celibe, risiede a Nicastro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55077 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz e successivamente a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove arriva l’11 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 30335 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Puccetti Giovanni, nasce a Spina (Perugia) il 23 giugno 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55029 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 6 dicembre 1943. Viene poi trasferito a Mauthausen, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40720 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Wien Schwechat il 13 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Puglisi Vincenzo, nasce a Santa Venerina (Catania) il 4 aprile o 4 agosto 1920. Celibe, risiede a Santa Venerina. Viene arrestato a Palermo il 1° dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55244 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34999 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 12 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Pugnaloni Francesco, nasce ad Ancona il 13 ottobre 1918. Celibe, risiede ad Ancona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55385 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 18 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Puleo Matteo, nasce a Palermo il 14 settembre 1922. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55284 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9914 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Ellwangen (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 20 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 157097. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Quadri Cesare, nasce a Cologno (? – Cologno al Serio – Bergamo) o Colnago (Monza e Brianza) il 23 giugno 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53885 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5043. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74607 e dove viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Viene successivamente trasferito a Lise (campo satellite dipendente da Sachsenhausen). Muore il 9 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Quargnenti Vittorio, nasce a Pietra Marazzi (Alessandria) il 2 gennaio 1922. Celibe, risiede a Pietra Marazzi. Viene arrestato il 10 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55278 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34630 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Quarta Oronzo, nasce a Campi Salentina (Lecce) il 23 agosto 1915. Coniugato, risiede a Lecce. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54891 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau l’8 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Quotidiano Michele, nasce a Napoli l’11 ottobre 1922. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54355 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21125 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Racchierri Natale, nasce a San Caterina dello Jonio (Catanzaro) il 2 febbraio 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Catanzaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54790 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9917. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100532. Viene successivamente trasferito a Lauingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rachello o Rachelle Fiorenti o Fiorentino, nasce a San Caterina dello Jonio (Catanzaro) il 16 agosto 1916. Risiede a Badolato (Catanzaro). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55079 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9918 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98253. Muore a Dachau il 30 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Radaelli o Redaelli Mario, nasce a Giussano (Milano) il 23 aprile o luglio 1912. Celibe, risiede a Giussano. Viene arrestato il 17 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53850 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35043 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Radello o Ravelle Angelo, nasce a Torino il 15 luglio 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55056 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico per auto. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90229 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Raffo Cataldo, nasce a Taranto il 16 settembre 1919. Celibe, risiede a Taranto, dove viene arrestato il 14 aprile 1942 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54679 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ragher o Rahger Luigi, nasce ad Ampezzo (Udine) il 8 settembre 1912. Celibe, risiede ad Ampezzo. Viene arrestato a Pristina (Jugoslavia) l’8 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54863 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35220 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück l’11 gennaio 1944, dove viene assegnato il numero di matricola 6836 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Raimondi Ugo, nasce a Sant’Apollinare (Chieti) il 5 gennaio 1919. Risiede a Rovigo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54784 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Sachsenhausen dove gli viene assegnato il numero di matricola 114964 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore il 23 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Rametta Franco o Francesco, nasce a Belvedere (Siracusa) il 12 agosto 1919. Risiede a Siracusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53856 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9924. Viene successuvamente trasferito a Heilbronn (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 150791 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Ramis Mera, nasce a Dibra (Albania) il 3 giugno 1915. Celibe, risiede a Dibra ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54729 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40721. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Rampini Carlo, nasce a Manerbio (Brescia) il 3 marzo 1908. Risiede a Manerbio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55226 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ranaldi Vincenzo, nasce a Teramo il 30 aprile 1917. Risiede a Teramo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54933 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6519. Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 3 marzo 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 136515 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Sachsenhausen il 29 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ranfagni Giuseppe, nasce a Firenze il 13 dicembre 1915. Coniugato e padre di due figli, risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54851 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove arriva il 6 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 100218 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald – il 18 dicembre 1944. Viene successivamente trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 105599. Muore a Ohrdruf il 18 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ranieri Bernardino o Berardino, nasce a Corvaro – frazione di Borgocollefegato (Rieti) il 14 settembre 1912. Coniugato, risiede a Corvaro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54839 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ranieri Cataldo, nasce a Palagiano (Taranto) il 24 agosto 1917. Coniugato, risiede a Palagiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53718 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): parrucchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40722 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rauso Enrico, nasce a Portici (Napoli) l’8 aprile 1915. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Portici. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54733 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5044. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 ottobre 1943. Viene trasferito a Pottenstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 31 dicembre 1943. Viene trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli dove gli viene assegnato il numero di matricola 56717 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen il 17 marzo 1944. Viene successivamente trasferito a Linz I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 19 luglio 1944. Viene ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen il 29 luglio 1944. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rava Rosario, nasce a Napoli l’11 aprile 1918. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55222 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34786 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Re Oreste, nasce a Vidigulfo (Pavia) il 24 marzo 1920. Celibe, risiede a Monte Rocco (?) – (Milano). Viene arrestato a Cosenza il 2 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53862 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9457 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944 dove gli viene assegnato il numero di matricola 98644. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Recanati Amerigo o Americo, nasce a Besano (Varese) il 6 giugno 1915. Celibe, risiede a Saltrio (Varese). Viene arrestato ad Atene (Grecia) il 3 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54964 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35297 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 12 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Redditi Gino, nasce a Genova il 3 o 9 giugno 1917. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Augusta Sifonia (Siracusa). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53796 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): telegrafista, meccanico e montatore. Viene trasferito a Buchenwald il 22 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39074 e viene classificato come ASR (Arbeitsscheu Reich – lavoratore riottoso nel Reich / lavoratori civili o ex IMI civilizzati inviati in KZ per punizione). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1943 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Reggiani Livio, nasce a Massa Finalese – frazione di Finale Emilia (Modena) il 14 marzo 1910. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Bondeno (Ferrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55036 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Reggianini Filippo, nasce a Padova il 15 agosto 1921. Risiede a Padova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55236 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): saldatore. Viene trasferito a Ravensbrück il 9 novembre 1943. Viene poi trasferito a Dachau. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück e decentrato a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück) dove gli viene assegnato il numero di matricola 6521 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene trasferito a Sachsenhausen. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 13 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé.

Reina Antonio, nasce a Paternò (Catania) il 1° gennaio 1921. Coniugato, risiede a Paternò. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54446 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rettundini Alessandro, nasce a Bonavicina (Verona) il 16 o 17 agosto 1898. Coniugato, risiede a Bonavicina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54327 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34783 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Arolsen.

Revelli Benedetto, nasce a Taggia (Imperia) l’8 dicembre 1921. Celibe, risiede a Taggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54305 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40722 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rexheft Imer, nasce a Tirana (Albania) nel 1920. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54465 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40730. Viene poi trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Melk il 4 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Rexheft Sherif, nasce a Pretushë (Albania) il 15 maggio 1918. Celibe, risiede a Pretushë (Pogradec – Albania). Di nazionalità albanese. Viene arrestato a Tirana (Albania) il 13 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54822 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34929. Viene infine trasferito a Ravensbrück il 15 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ribeccai Piero, nasce a Livorno il 16 ottobre 1922. Celibe, risiede a Livorno. Viene arrestato a Fano (Pesaro e Urbino) il 24 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54525 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9929 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98251. Viene infine trasferito a Trostberg (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ricca Francesco, nasce a Catania il 26 giugno o luglio 1920. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato il 17 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54889 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34985 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riccaboni Emilio, nasce a Lisbona (Portogallo) il 20 agosto 1911. Celibe, risiede a Torino. Viene arrestato a Torino il 28 novembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53848 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34998 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 22 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riccardi o Ricciardi Giuseppe, nasce a Taranto il 4 marzo 1899. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53950 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40731 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 2 febbraio 1945. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 7 febbraio 1945. Muore a Gusen il 22 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riccardi Nicola, nasce a Ponticelli (quartiere di Napoli) l’8 aprile 1920. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54510 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5045. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ricchi Stefano, nasce a Reggiolo (Reggio Emilia) l’11 novembre 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54342 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5046 e viene classificato come lavoratore civile (ZA – Zivilarbeiter). Viene poi trasferito a Bergen Belsen il 23 ottobre 1944. Muore a Bergen Belsen il 29 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ricchiuti o Richiudi Luigi, nasce a Napoli il 18 novembre 1916. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54921 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e fornaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40372 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 14 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riccio Domenico, nasce a Piscinola – Marianella (Napoli) il 10 o 23 dicembre 1923. Risiede a Piscinola. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53858 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 38129 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riccio Domenico, nasce a Morigerati (Salerno) il 10 febbraio 1910 o 1912. Risiede a Morigerati. Viene arrestato a Messina il 6 ottobre 1942 e detenuto prima a Messina, poi nel Carcere militare di Gaeta (Latina) ed infine nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54500 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 42418 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Riccio Gaetano o Gaydano, nasce a Napoli il 26 agosto 1922. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53909 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9928 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Richetti Giovanni, nasce a Gussola (Cremona) il 28 ottobre 1913 o 21 ottobre 1901. Risiede a Casale Monferrato (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55030 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio e meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 25 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12616. Viene poi trasferito a Leonberg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau il 30 gennaio 1945 dove gli viene assegnato il numero di matricola 92712 e viene classificato come POL FP (Politisch – deportato per motivi politici che ha tentato una fuga). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ricotta Salvatore, nasce a Canicattì (Agrigento) il 13 novembre 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54463 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato ad Allach (Grossberghofen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rijavec Giovanni o Ivan, nasce a Grusizza Piro (Gorizia) il 21 dicembre 1919. Celibe, risiede a Grusizza Piro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54614 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5047 e viene classificato come lavoratore civile (ZA – Zivilarbeiter). Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 ottobre 1943. Viene trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 56720 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Linz / Luftschutz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 marzo 1944. Viene infine trasferito a Sankt Lambrecht (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 4 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rinaldi Raffaele o Raffaello, nasce a San Severo (Foggia) il 18 gennaio 1917. Risiede a San Severo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54393 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Grossrosen. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 85588 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Dachau il 24 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 160077. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Riscossa Erachide, Eraglide o Eraclite, nasce a Roma l’11 gennaio 1915. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Pescara il 29 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53871 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34789 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ravensbrück il 15 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6835 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rispoli Ettore, nasce a Ripa Teatina (Chieti) il 27 febbraio 1916. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Guardiagrele (Chieti). Viene arrestato a Chieti il 29 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53854 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fuochista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ritossa Natale, nasce a Frassineto di Parenzo (Pola) il 25 dicembre 1920. Celibe, risiede a Frassineto di Parenzo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53849 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40733 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rivolta Carlo, nasce ad Agrate Brianza (Milano) il 20 marzo 1912. Celibe, risiede ad Agrate Brianza. Viene arrestato il 12 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55300 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34808 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 12 febbraio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 20 aprile 1911 e 20 aprile 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Riza Taghil, nasce a Dibra (Albania) nel 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54725 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21148. Muore a Flossenbürg il 23 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzi Francesco, nasce a Monopoli (Bari) il 9 ottobre 1914. Celibe, risiede a Monopoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54641 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali e ai lavori forzati (SCH-AZR / Schutzhäftlinge-Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 12 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzi Patrizio, nasce a Caloveto (Cosenza) il 25 dicembre 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54595 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 12 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6523 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzo Luigi, nasce a Presicce (Lecce) il 25 maggio 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53865 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131339 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzo Salvatore, nasce a Catania il 24 giugno 1915. Coniugato, risiede a Napoli. Viene arrestato a Viterbo il 26 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53873 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzotti Giordano, nasce a Venezia il 18 aprile 1920. Risiede a Venezia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53874 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10027 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rizzotti Giuseppe, nasce a Vignale (? Vignale Monferrato – Alessandria) il 10 novembre 1904. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54823 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 18 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Robbiati Libero, nasce a Milano il 28 dicembre 1917. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53867 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72495. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Rocca Bernardo, nasce a Sembiase (Catanzaro) il 10 o 11 dicembre 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55104 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21151 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Roggiu Pasqualino, nasce a Sorso (Sassari) il 30 luglio 1917. Risiede a Sorso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53969 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5048 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rolando Carlo, nasce a Lobbi (Alessandria) il 25 maggio 1909. Risiede a Lobbi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53846 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31857 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove muore il 22 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rollin o Pollin Teodoro, nasce a Napoli il 25 maggio 1917. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53784 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40734 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 61301 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene infine trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rollo Agostino, nasce a San Cesario (Lecce) il 25 gennaio 1922. Risiede a San Cesario. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55190 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40735 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 15 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rollo Francesco, nasce a Torretta (Palermo) il 7 novembre 1912. Risiede a Torretta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54388 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pastore. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romano Antonio, nasce a Napoli il 10 febbraio 1923. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53868 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9461 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 25 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111593. Viene infine trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 38928 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romano Bartolomeo, nasce a Bari il 30 novembre 1916. Celibe, risiede a Bari o Gioia del Colle (Bari). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54690 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romano Vincenzo, nasce a Castel Baronia (Avellino) il 5 aprile 1916. Risiede ad Avellino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54918 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio e musicista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40736 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Hartheim il 19 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romarri Ferdinando, nasce a Milano il 20 settembre 1918. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Belluno il 27 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54800 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romboli Lodovico o Luigi, nasce a Forlì il 24 gennaio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54515 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Muore a Dachau il 26 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romeo Filippo, nasce a Reggio Calabria il 29 settembre 1910. Celibe, risiede a Reggio Calabria. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54879 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5049 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Flossenbürg l’8 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Romeo Giuseppe, nasce a Santa Cristina (Palermo) il 24 settembre 1913. Risiede a Santa Cristina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54363 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Romilio Filippo, nasce a San Buono (Chieti) il 10 agosto 1922. Celibe, risiede a San Buono. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53853 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente universitario. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40737 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Roncagliolo Enrico, nasce a San Colombano Certenoli (Genova) il 6 maggio 1920. Risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53866 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 15 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ronchetti Ferdinando o Fernando, nasce a Pellegrino Parmense (Parma) il 1° o il 2 aprile 1920. Celibe, risiede a Pellegrino Parmense. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55302 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 16 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ronzoni Riccardo, nasce a Briosco (Milano) il 19 gennaio o settembre 1911. Risiede a Stresa Borromeo (Novara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53769 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore e riparatore di tetti. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5050 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 12 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ros Ottavio, nasce a Roncadelle (Brescia) l’11 novembre 1921. Risiede a Roncadelle. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54847 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rosa Adriano, nasce a Roma il 30 luglio 1922. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53872 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9934 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Natzweiler, dove muore il 20 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Rosa Edoardo, nasce a Habicht (Austria) il 1° giugno 1916. Risiede a Bolzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53864 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72501. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Rosati Angelo, nasce a Sante Marie (l’Aquila) il 21 febbraio 1914. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Scanzano – frazione di Sante Marie (l’Aquila). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54370 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40738 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Roselli Giovanni, nasce a Foggia il 9 aprile 1922. Celibe, risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54677 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40739 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene trasferito a Linz I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 29 giugno 1944. Viene infine trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rossetti Antonio, nasce a Comacchio (Ferrara) il 5 aprile 1919. Coniugato, risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54357 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rossi Andrea, nasce a Fallascoso – frazione di Torricella Peligna (Chieti) il 28 gennaio 1922. Risiede a Fallascoso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53803 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21162 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore l’8 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rossi Delio, nasce a Cesena (Forlì) il 20 ottobre 1920. Celibe, risiede a Stiring-Wendel (Lothringen – Francia). Viene arrestato a Bologna il 20 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53861 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Mühldorf. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rostia Albino, nasce a Trieste il 29 dicembre 1914. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55303 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rota Gaetano, nasce a Cornate d’Adda (Milano) l’8 gennaio 1920 o 1924. Coniugato, risiede a Bergamo. Viene arrestato a Monza (Milano) il 23 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53852 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 17 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6524 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rotella Domenico, nasce a Flero (Brescia) o Tiriolo (Catanzaro) il 1° febbraio 1921. Coniugato, risiede a Settingiano (Catanzaro). Viene arrestato il 17 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55245 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34936 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Roveda Felice, nasce a Legnano (Milano) il 13 aprile 1920. Risiede a Legnano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53860 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 30 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 19035. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Rube o Rubbé Giuseppe, nasce a Mistretta (Bari) il 23 o 29 agosto 1919. Celibe, risiede a Mistretta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55384 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e operaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9936 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98426. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 23 settembre 1944, dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rubino Felice, nasce a Nicosia (Enna) il 26 dicembre 1903. Coniugato, risiede a Nicosia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54425 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): proprietario di abitazione (locatore). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Dachau. Muore a Dachau il 31 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rubino Paolo, nasce a Palermo il 4 agosto 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54671 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Muore a Neuengamme il 20 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Ruella Giuseppe, nasce ad Alba (Cuneo) il 1° gennaio 1917. Risiede ad Alba. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55015 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40741 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito presso l’Erholungsheim-Hartheim / Castello di Hartheim (dipendente da Mauthausen). Muore ad Hartheim il 12 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Ruffinengo Guido, nasce ad Asti il 27 gennaio 1920. Coniugato, risiede ad Asti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53855 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): panettiere, muratore, falegname e commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35215 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Düsseldorf-Berta (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Billroda (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 19 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruffino Alfeo o Alfeo, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) il 24 maggio 1901. Risiede a Casale Monferrato. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53870 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9937 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98867. Muore a Dachau il 25 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ruffo Antonio, nasce a Rossano (Cosenza) il 22 febbraio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Corigliano Calabro(Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54873 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40743 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruffo Pasquale, nasce a Taranto il 28 settembre 1920. Celibe, risiede a Taranto, dove viene arrestato il 1° aprile 1942 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54468 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruggeri Francesco, nasce a Girifalco (Catanzaro) il 14 gennaio 1922. Risiede a Girifalco. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53847 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruggieri Giovanni, nasce a Montazzoli (Chieti) il 1° agosto 1918. Risiede a Montazzoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54451 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40744 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 14 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruoso Carlo, nasce a Mantova il 10 luglio 1914. Coniugato, risiede a Milano. Viene arrestato a Trapani il 2 giugno 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54617 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ruppi Giovanni, nasce a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 23 novembre 1907 o 1917. Risiede a Brindisi. Viene arrestato a San Vito dei Normanni il 1° ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55167 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Alfonso, nasce a Arbera (? Ribera – Agrigento) il 30 marzo 1911. Risiede ad Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54350 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9015 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Antonino, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 6 settembre 1913. Risiede ad Agrigento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54956 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9466. Viene infine trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 10 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Russo Calogero, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 1° gennaio o febbraio 1916. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54955 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9467. Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 10 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Giuseppe, nasce a Gioia Tauro (Reggio Calabria) il 7 aprile 1922. Celibe, risiede a Gioia Tauro. Viene arrestato il 23 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53851 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35204 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Roßla (campo satellite dipendente da Dora). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Pasquale, nasce a Marcianise (Napoli) il 2 ottobre 1924. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53869 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9016. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Raffaele, nasce a Roccarainola (Napoli) il 12 marzo 1922. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54495 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5051. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Russo Renato, nasce a Roma il 13 o 19 aprile 1906. Coniugato, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54199 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6883. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg dove arriva il 17 settembre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 30398. Viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Flossenbürg, dove muore il 20 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Rutar Carlo, nasce a Tolmino (Gorizia) il 27 ottobre 1916. Celibe, risiede a Bolzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53857 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kottern (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saba Benvenuto, nasce a Ferrara di Varese (Varese) il 28 luglio 1910. Risiede a Varese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55363 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 15 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saba Francesco, nasce a San Pietro del Carso (Gorizia) il 6 dicembre 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55065 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9468. Viene poi trasferito a Dachau il 5 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103118. Muore a Dachau il 26 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Saba o Sabba Luciano, nasce a Brentino Belluno (Verona) il 12 dicembre 1912. Celibe, risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55227 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34657 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove arriva il 29 ottobre 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 36617. Viene liberato e ricoverato presso l’Ospedale italiano di Bomlitz (presso Fallingbostel). Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.

Sabadini Francesco, nasce a Marino (Roma) il 15 agosto 1917. Coniugato, risiede a Marino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54846 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e operaio. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sabatti o Sabatto Giuliano, nasce a San Pietro Irpino – frazione di Chianche (Avellino) il 5 aprile 1917. Risiede a Tuvo (? Tufo – Avellino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54976 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35093. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sacchi Edoardo, nasce a Milano il 31 marzo 1914. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53747 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5052. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Sacchi o Sacci Giuseppe, nasce a Genova l’8 o il 18 aprile 1921. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54704 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): saldatore e cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39075 e viene classificato come ASR (Arbeitsscheu Reich – lavoratore riottoso nel Reich / lavoratori civili o ex IMI civilizzati inviati in KZ per punizione). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 29 dicembre 1944. Viene infine trasferito a Ravensbrück, dove gli viene assegnato il numero di matricola 19465. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saccomano, Saccomanno o Saccomando Rocco, nasce a Cautano (Benevento) il 22 febbraio 1903. Risiede a Cautano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55445 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35555 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald l’8 novembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Saggio, Sagio o Sazio Carmelo, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 10 aprile 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54751 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Ottobrunn (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Note: nei documenti originali di Buchenwald (in Arolsen) la firma autografa riportata è “Sazio Carmelo”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saggio Gaetano, nasce a Francofonte (Siracusa) il 6 novembre 1910. Coniugato e padre di due figli, risiede a Francofonte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54899 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saksida Ladislao, nasce a San Pietro di Gorizia (Gorizia) il 24 luglio 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54993 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72514 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Heinkel (campo satellite dipendente da Sachsenhausen) il 13 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salaman o Salman Schaba, nasce a Kukës (Albania) il 2 ottobre 1912. Celibe, risiede a Kukës ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53985 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e meccanico. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40746 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sallustri Umberto, nasce a Roma il 12 settembre 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53730 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salo Tommaso o Tomas, nasce ad Argirocastro (Albania) il 15 luglio 1919. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Argirocastro. Viene arrestato in Grecia il 2 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55344 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salotti Antonio, nasce a Torino il 30 o 31 luglio 1916. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55109 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31862 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 110809. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Saluzzo Amedeo, nasce a Ventimiglia (Imperia) il 5 novembre 1919. Celibe, risiede a Laigueglia (Savona). Viene arrestato a Pola (Istria) il 5 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55208 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvaggio o Selvaggio Giuseppe, nasce a Barrafranca (Enna) l’8 agosto 1921 o 18 settembre 1921. Celibe, risiede a Barrafranca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54534 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9957 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvato Vincenzo, nasce a Candela (Foggia) l’11 febbraio 1919. Celibe, risiede a Ortona (Chieti) o Roma. Viene arrestato il 14 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53746 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34806 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvemini o Salvemeni Domenico, nasce a Canosa di Puglia (Bari) il 7 marzo 1919 o 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Canosa di Puglia. Viene arrestato l’11 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54761 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72497 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Buchenwald il 24 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 27970 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dora Mittelbau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvia Vincenzo, nasce a Pignola (Potenza) il 5 giugno 1915. Celibe, risiede a Pignola Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54461 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvini Bruno, nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) il 23 dicembre 1903. Risiede a Firenze. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54537 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40748. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 7 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Salvoni Mario, nasce a Milano il 19 maggio 1917. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53698 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72492. Viene liberato a Sachsenhausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Salvucci Giuseppe, nasce a Gallignano – frazione di Ancona il 19 marzo 1920. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55175 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5053. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Flossenbürg e poi a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74616. Note: il luogo di nascita non è certo. Risulta: Galliano Edderno (?) e Gallignano (frazione di Ancona). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sampietro Aldo, nasce a Bogno – frazione di Lugano (Svizzera) il 15 aprile 1915. Celibe, risiede a Viganello (quartiere di Lugano – Canton Ticino – Svizzera). Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 13 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55197 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e meccanico. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sanapo Salvatore, nasce a Specchia o Specchia De’ Preti (Lecce) il 14 febbraio 1920. Celibe, risiede a Specchia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54336 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40749 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Heidfeld – Schwechat I (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sandomagi, Sandomaggi o Santomaggi Pasquale, nasce ad Avezzano (l’Aquila) il 24 febbraio 1920. Celibe, risiede ad Avezzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54635 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e mercante. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40750 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61303. Viene poi trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9951 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 103706. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sanduzzio o Santuccio Gaetano, nasce a Noto (Siracusa) il 1° dicembre 1908. Coniugato e padre di due figli, risiede a Noto. Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 21 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54141 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): minatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sanghezzi, Sangenzi o Sanghezi Francesco, nasce a Palermo il 9 agosto 1913. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Lecce il 23 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54583 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35179 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 18 febbraio 1944. Viene trasferito infine ad Auschwitz, dove gli viene assegnato il numero di matricola 180252. Muore ad Auschwitz il 6 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sangiovanni Francesco, nasce a Rubia (?) il 24 marzo 1922. Celibe, risiede a Ruviano (Benevento). Viene arrestato a Napoli il 9 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54864 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sanseverino Pasquale, nasce a Castellaneta (Taranto) il 20 dicembre 1920. Celibe, risiede a Castellaneta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53740 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9952 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 6 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 102891. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 4 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santamaria Pietro, nasce a Tortona (Alessandria) il 3 marzo 1918. Risiede a Tortona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55377 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35250 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944. Muore a Bergen Belsen il 24 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santarelli Agostino, nasce a Canzano (Teramo) il 10 aprile 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede ad Ascoli Piceno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53741 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sante Agostino, nasce a Boara (? Boara Pisani – Padova) il 12 ottobre 1914. Risiede a Boara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53787 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40751. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santiloni Ernesto, nasce a Capranica (Viterbo) il 6 agosto 1914. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53721 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40752. Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen, dove muore il 16 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santisi Carmelo, nasce a Ravagnese (Reggio Calabria) il 15 settembre 1920. Celibe, risiede a Sbarre (Reggio Calabria). Viene arrestato a Sbarre il 27 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53751 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35279. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen l’8 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santore o Santoro Vittorio, nasce a Sparanise (Napoli) il 23 marzo 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54718 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40753 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen, dove muore il 30 novembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Santoro Antonio, nasce a Marano di Napoli (Napoli) il 20 gennaio 1909. Coniugato, risiede a Miano (quartiere di Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53739 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5057. Muore a Flossenbürg il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Santoro Gaspare, nasce a Palermo l’11 novembre 1914. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54382 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5055. Viene poi trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sanzogno, Sanzono o Sansone Domenico, nasce a Mugnano (Napoli) il 3 o 5 maggio 1915. Risiede a Mugnano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54369 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5054 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Flossenbürg il 25 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sapienza Giacomo, nasce a Cassano Murge (Bari) il 28 aprile 1910. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Cassano Murge. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55450 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40754 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sapuppo Paolo, nasce a Ramacca (Catania) il 18 novembre 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Ramacca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54625 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40755 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sarfi o Salfi Santo, nasce a Santo Stefano di Rogliano (Cosenza) il 25 ottobre 1920. Coniugato, risiede a Santo Stefano di Rogliano. Viene arrestato a Brindisi il 2 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54452 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34793 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Düsseldorf-Berta (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Savigni Giuseppe, nasce a Settesorelle – frazione di Vernasca (Piacenza) il 22 marzo 1922. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55070 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31853 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110852. Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Savoia Lodovico o Luigi, nasce a Mozzio – frazione di Crodo (Novara) il 1° marzo 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Mozzio o Leini (Torino). Viene arrestato a Domodossola (Novara) il 24 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53756 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scaglia Efisio, nasce a Monte di Castel San Pietro – Canton Ticino (Svizzera) il 13 luglio 1918. Risiede a Monte. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53916 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40757 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 10 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scalea Sabato, nasce a Pontecagnano Faiano (Salerno) il 19 o 22 novembre 1919. Risiede a Pontecagnano Faiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53935 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6530 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 3 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scali Giovanni, nasce a Roccella Jonica (Reggio Calabria) il 1° aprile 1918. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Roccella Jonica. Viene arrestato a Vibo Valentia il 3 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55292 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e cocchiere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34918 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld il 24 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Scalingi Carmine, nasce a Guagnano (Lecce) il 5 settembre 1915. Risiede a Guagnano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53750 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 7 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scampoli Antonio, nasce a Villabassa (Bolzano) il 15 dicembre 1908. Celibe, risiede a Villabassa, dove viene arrestato il 14 febbraio 1942 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54591 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Note: nei documenti originali (in Arolsen) viene riportato come luogo di nascita Villa Bassa (Trieste). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scancano o Scanzano Matteo, nasce a Sannicandro Garganico (Foggia) il 14 settembre 1915. Celibe, risiede a San Severo (Foggia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53982 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): impiegato e studente. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40759 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito ad Haidfeld (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scandella Daniele, nasce a Rovetta (Bergamo) l’8 ottobre 1920. Celibe, risiede a Fino (Bergamo). Viene arrestato in Sicilia il 29 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55350 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scandurra Francesco, nasce a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) il 10 febbraio 1923. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53748 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6531 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 24 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scanu Giuseppe, nasce a Ittiri (Sassari) il 15 ottobre 1914. Celibe, risiede a Coda Ruinas (Sassari). Viene arrestato a Decimomannu (Cagliari) il 30 novembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54640 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40758 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau, dove arriva il 9 gennaio 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 61304. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100301. Viene poi trasferito all’Aussenkommando S3 Olga (nome in codice di un progetto di tunnel per la costruzione di armi segrete) – campo satellite dipendente da Buchenwald. Viene infine trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove gli viene assegnato il numero di matricola 110982. Muore a Ohrdruf il 10 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scarazzini Alessandro, nasce ad Alessandria il 1° gennaio 1915. Risiede a Frugarolo (Alessandria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55353 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Muore a Lublin – Majdanek) il 20 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scarpa Ernesto, nasce a Udine il 5 aprile 1914. Coniugato, risiede a Udine. Viene arrestato a Padova il 24 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55404 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34600 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Schettino Donato, nasce a Pescopagano (Potenza) il 4 giugno 1912. Coniugato, risiede a Pescopagano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53986 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 4975. Muore a Flossenbürg il 5 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Schiavi Vittorio, nasce a Copparo (Ferrara) il 24 gennaio 1921. Risiede a Ferrara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53921 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Schiavoli Pietro, nasce a Gravina di Puglia (Bari) il 2 febbraio 1922. Celibe, risiede a Gravina di Puglia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53770 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Schiavon Gaetano, nasce a Ponte San Nicolò (Padova) il 6 o 16 agosto 1886. Celibe, risiede a Ponte San Nicolò. Viene arrestato a Padova il 13 agosto 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55076 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaciaio e minatore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34582 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 9 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Schiavone Michele, nasce a Sava (Taranto) il 1° aprile 1916. Risiede a Sava. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54773 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 5 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Scilla o Scillia Carmelo, nasce a Mistretta (Messina) il 25 luglio 1916. Celibe, risiede a Mistretta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53728 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40760 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 31 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Scioderino Battista, nasce a Bergamo il 17 novembre 1914. Risiede a Villa di Serio (Bergamo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55410 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6747. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Scioli Antonio, nasce a Filetto (Chieti) il 13 giugno 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Filetto. Viene arrestato in Francia nel 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53994 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname e fabbro. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6532 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 21 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sciortino Salvatore, nasce a Bolognetta (Palermo) il 27 dicembre 1922. Risiede a Bolognetta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54160 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Buchenwald. Viene poi trasferito a Ravensbrück il 9 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6533. Viene successivamente trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene trasferito a Sachsenhausen dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove muore il 7 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Scirè Salvatore, nasce a Motta San Anastasia (Catania) il 29 maggio 1914. Risiede a Motta San Anastasia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53737 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21197 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dachau 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 152249 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sciuto Gaetano, nasce a Pisano Etneo – frazione di Zafferana Etnea (Catania) il 30 maggio 1921. Celibe, risiede a Pisano Etneo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54381 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scopazzi o Scoppazzi Giuseppe, nasce a Porto Albona (Pola) il 21 luglio 1919. Risiede a Porto Albona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53941 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6534 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Viene successivamente trasferito a Dachau e poi torna a Barth. Viene infine trasferito a Sachsenhausen, dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Scorso Mario, nasce a Padova il 24 aprile 1911. Risiede a Padova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54352 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90312 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito ad Auschwitz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Scorzi o Scorri Ernesto, nasce a Vigolo Marchese (Piacenza) il 24 marzo 1913. Celibe, risiede a Vigolo Marchese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53754 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30905 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 110861. Muore a Weimar il 26 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scotti Ezio, nasce a Pitelli (La Spezia) il 1° dicembre 1902. Risiede a Pitelli. Viene arrestato a La Spezia e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53745 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6535 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore 15 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Scozzari Giuseppe, nasce a Villalba (Caltanissetta) il 10 o 19 marzo 1920. Risiede a Villalba. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53752 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40761 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 4 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Scupolo, Scublo o Scubula Giuseppe, nasce a Matino (Lecce) il 22 marzo 1918 o 24 marzo 1914. Celibe, risiede a Matino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54735 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34889 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 13 giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Scutari o Scutori Erminio, nasce a Napoli il 9 settembre 1920 o 9 agosto 1926. Celibe, risiede a Napoli. Viene arrestato il 12 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54797 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista e meccanico per auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35542 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 28 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 102480. Viene trasferito a Osterode am Harz (campo satellite dipendente da Dora). Rientra a Dora il 1° marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Secchi Gavino o Savino, nasce a Sassari il 17 settembre 1915. Risiede a Sassari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54563 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5056 e viene classificato come lavoratore civile (ZA – Zivilarbeiter). Viene poi trasferito a Sachsenhausen. Viene successivamente trasferito a Seestadtl (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 1° settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 25242. Viene infine trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 18 ottobre 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Arolsen.

Secondini Evaristo, nasce a Molochio (Reggio Calabria) il 31 ottobre 1914. Risiede a Taurianova (Reggio Calabria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53792 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 23 gennaio 1945. Viene poi trasferito a Leitmeritz (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 2 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 45404 e viene classificato come lavoratore civile (ZA – Zivilarbeiter). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé, Ministero della Difesa.

Seidita Andrea, nasce a Palermo l’11 novembre 1922. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53722 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore e stuccatore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5058. Muore a Flossenbürg il 20 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sellitto Carmine, nasce a Piazza del Galdo – frazione di San Severino Rota (Salerno) il 28 settembre o novembre 1921. Celibe, risiede a Piazza del Galdo. Viene arrestato il 15 gennaio 1943 e viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55183 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35120 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Selloni Sebastiano, nasce a Nuoro il 26 gennaio 1908. Risiede a Nuoro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53963 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9962 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 150671. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 29 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Selman Idrys, nasce a Skutari (Albania) il 7 marzo 1918. Risiede a Skutari ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54816 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34927. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Seminerio Domenico, nasce a Grotte (Agrigento) il 18 aprile 1903. Coniugato e padre di due figli, risiede a Grotte. Viene arrestato a Firenze il 12 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54400 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ufficiale e fabbro. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau) il 15 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Buchenwald il 23 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 46327 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Emma (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 31 luglio 1944. Viene infine trasferito a Eisenach-Dürrerhof (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Eisenach il 25 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Albo IMI Caduti.

Semic o Semich Renato, nasce a Lubiana (Jugoslavia) il 17 dicembre 1919. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato a Catanzaro il 13 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55257 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12645. Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100425. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Senna Carlo, nasce a Senna Lodigiana (Milano) il 17 aprile 1914. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Lodi (Milano). Viene arrestato a Torre Annunziata (Napoli) il 9 maggio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54546 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): macellaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sereno Giuseppe, nasce a Canale d’Alba (Cuneo) il 24 maggio 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54312 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31578 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sergi Giovanni, nasce a San Filippo del Mela (Messina) il 10 gennaio 1922. Risiede a San Filippo del Mela. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54420 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cocchiere. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 16 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Serio Giuseppe, nasce a Martina Franca (Taranto) il 10 marzo 1920. Celibe, risiede a Martina Franca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54757 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90328 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Serra Domenico, nasce a Volpiano (Torino) il 1° gennaio 1917. Celibe, risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54265 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Flossenbürg il 21 luglio 1944, dove arriva il 22 luglio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 13458 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 4 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Serrao Corrado, nasce a Nocera Inferiore (Salerno) il 2 dicembre 1917. Celibe, risiede a Boscoreale (Napoli). Viene arrestato a Salerno il 22 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54906 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fresatore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Serratore Michele, nasce a Jacurso (Catanzaro) l’8 settembre 1918. Celibe, risiede a Jacurso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55443 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40764 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Serravalle o Serravalli Sinesio o Sinode, nasce a Bergantino (Rovigo) il 22 febbraio 1911. Risiede a Torino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55264 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tranviere. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6931. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 25 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 117268 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Melk (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove muore il 2 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sersanto Aldo, nasce a Pescara il 31 maggio 1922. Celibe, risiede a Pescara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53725 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40769 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 12 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 3 settembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen il 10 aprile 1945, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sestini o Sestin Aldo, nasce ad Arezzo il 30 agosto 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Roma. Viene arrestato a Colleferro (Roma) il 14 agosto 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53742 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6302 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove muore il 2 dicembre 1943. Note: “Libro dei Deportati” riporta come data di nascita anche 3 agosto 1911 e 30 adicembre 1911. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sferruzzo, Sferuzza o Sferruzza Salvatore, nasce a Castelbuono (Palermo) il 12 ottobre 1920. Celibe, risiede a Geraci Siculo (Palermo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55034 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40770 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 15 gennaio 1944. Viene successivamente trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 13 dicembre 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 6 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sforza Valentino, nasce a Bracciano (Roma) il 16 settembre 1909. Celibe, risiede a Bracciano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54543 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40771 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 15 luglio 1944. Viene infine trasferito a Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Shaip Geman o German, nasce a Diecia (?) – Berat (Albania) il 3 febbraio 1910. Celibe, risiede a Diecia (?) – Berat ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53987 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40794. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Siano Giuseppe, nasce a Domicella (Avellino) il 13 gennaio 1923. Risiede a Palma Campania (Napoli). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53926 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90334 e viene classificato come appartenente alle forze armate – Internato Militare Italiano inviato per punizione in Konzentrationslager (WH – Wehmachtangehörige). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sicca o Sica Michele, nasce a Verona il 15 aprile 1909 o 1919. Celibe, risiede a Lacedonia (Avellino). Viene arrestato a Livorno il 18 aprile 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55411 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34817 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Berta (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Sidella Desiderio, nasce a Bari il 5 ottobre 1920. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) l’8 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55180 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): dattilografo e fornaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9972 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98463. Viene successivamente trasferito a Buchenwald il 13 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 38581 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Signoretto Giulio, nasce a Mestre (Venezia) il 2 novembre 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Udine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54569 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): impiegato. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40772 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Silipo Giuseppe, nasce a Cinquefrondi (Reggio Calabria) il 18 dicembre 1920. Coniugato, risiede ad Anoia Inferiore (Reggio Calabria). Viene arrestato a Roma il 2 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55246 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34656 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 31 marzo 1944, dove muore il 10 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Silvestri Vincenzo, nasce a Ascoli Satriano (Foggia) il 16 febbraio 1909. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53723 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ufficiale. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40774 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 settembre 1944. Viene successivamente trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 14 novembre 1944. Viene infine trasferito a Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Simboli Giuseppe, nasce a San Benedetto dei Marsi (l’Aquila) il 27 settembre 1893. Risiede a San Benedetto dei Marsi. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53724 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 25 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Simoneschi Luigi, nasce a Spoleto (Perugia) il 3 marzo 1910. Risiede a Terzo la Pieve – frazione di Spoleto (Perugia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54939 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Simonini Carlo, nasce a Milano il 26 giugno 1918. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato a Milano il 12 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54724 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sinagio Giuseppe, nasce a Sant’Onofrio (Catanzaro) il 17 gennaio o febbraio 1918. Risiede a Sant’Onofrio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54637 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro ferraio. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5059. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Auschwitz il 3 dicembre 1943 Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Siniscalchi Gaetano, nasce a Cava dei Tirreni (Salerno) il 2 agosto 1920. Celibe, risiede a Cava dei Tirreni. Viene arrestato il 20 settembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54888 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34792 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sino Nicola, nasce a Carditello (Napoli) il 16 luglio 1915. Risiede a Carditello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53743 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 13 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9026 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Neckarelz (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene successivamente trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sintich Luigi, nasce a Smergo di Cherso (Pola) il 21 giugno 1923. Risiede a Smergo di Cherso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53888 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9975 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Skabar Natale, nasce a Trieste il 10 dicembre 1912. Risiede a Trieste. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55299 e viene classificato come deportato ai lavori forzati e deportato per motivi precauzionali (AZR-SCH / Arbeitszwang Reich – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Überlingen, dove muore il 25 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Smaniotto Vittorio o Vittore, nasce a Seren del Grappa (Belluno) il 20 marzo 1912. Coniugato, risiede a Seren del Grappa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53753 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scultore e meccanico. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Smecca Salvatore, nasce a Ravanusa (Agrigento) il 2 dicembre 1920. Coniugato, risiede a Ravanusa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53729 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Smith Carlo, nasce a Napoli il 1° gennaio 1902. Coniugato e padre di cinque figli, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54782 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40779 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Steyr (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 3 novembre 1944. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 7 aprile 1945. Note: in un documento di Mauthausen (in Arolsen) risulta essere padre di dieci figli. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Solari Ermenegildo o Gildo, nasce a Pesariis – frazione di Prato Carnico (Udine) il 3 febbraio 1918. Risiede a Pesariis. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54794 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6843. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 17 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30487 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Solazzo o Sollazzo Giuseppe, nasce a Bisaccia (Avellino) il 14 marzo o aprile 1917. Coniugato, risiede a Bisaccia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54934 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Muore a Dachau l’11 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sommacal Ermenegildo, nasce a Villa di Villa – frazione di Mel (Belluno) il 2 dicembre 1916. Celibe, risiede a Villa di Villa. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53738 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40781 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 21 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sorbaioli Antonio, nasce a Passignano sul Trasimeno (Perugia) il 24 aprile 1903. Coniugato, risiede a Passignano sul Trasimeno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54796 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40782 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 31 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Soresi o Sorresse Vito, nasce a Acquaviva delle Fonti (Bari) il 2 giugno 1915. Celibe, risiede a Acquaviva delle Fonti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54529 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40783 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene infine trasferito a Linz (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene liberato a Linz. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Soriano Francesco, nasce a Lioni (Avellino) il 6 aprile 1909. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Lioni. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53727 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40784 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Soro Efisio, nasce a Cagliari il 27 gennaio 1914. Risiede a Cagliari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55235 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72465 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Heinkel (compo satellite di Sachsenhausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Sorrone Ermelindo, nasce a Cassarano (?) o Casarano (Lecce) il 28 ottobre 1914. Risiede a Rovigo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54948 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spampinato Antonio, nasce a Catania il 24 febbraio 1920. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato a Messina il 10 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55455 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore e imbianchino. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35003 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Ravensbrück, dove gli viene assegnato il numero di matricola 15292 e dove viene classificato come prigioniero di guerra (KGF – Kriegsgefangene). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spano Attilio, nasce a Iglesias (Cagliari) il 30 gennaio 1910. Celibe, risiede a Iglesias. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54322 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spano Giovanni, nasce a Sassari il 29 aprile 1914. Celibe, risiede a Sassari. Viene arrestato il 2 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54559 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e bracciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34894 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Rossla (campo satellite dipendente da Dora). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spaziano Pasquale, nasce a Napoli il 15 maggio 1916. Celibe, risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55154 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau) il 20 settembre 1944. Viene poi trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131341 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spedale Pietro, nasce a Palermo il 14 febbraio 1920. Risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54714 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5060 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Johanngeorgenstadt (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 29 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Theresienstadt, dove arriva il 5 maggio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 2372241. Viene liberato a Theresienstadt. Muore dopo la liberazione il 17 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Sperandio Emo, nasce a Santa Margherita d’Adige (Padova) il 1° luglio 1914. Risiede ad Imperia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54998 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21223 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Flossenbürg, dove muore il 24 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Spigolo Firmino o Ferminio, nasce a Villa Estense (Padova) il 10 o 18 settembre 1918. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54860 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40789 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Spilzi o Sfilzi o Stilzi Giovanni o Johann, nasce a Cresole – frazione di Caldogno (Vicenza) il 31 maggio 1915. Risiede a Folgaria (Trento). Viene arrestato in Francia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54296 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): infermiere. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 30952 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111163. Muore a  Ohrdruf il 21 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé, NARA – Washington.

Spinelli Rodolfo, nasce a Larciano (Pistoia) il 20 ottobre 1921. Celibe, risiede a Larciano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53732 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): commerciante. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90393 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Muore a Linz III il 23 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Spiraglia Franco o Francesco, nasce a Palermo il 15 o 25 settembre 1913. Celibe, risiede a Palermo. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) l’8 settembre 1944 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54908 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Sachsenhausen il 18 gennaio 1945. Viene poi trasferito a Buchenwald il 1° aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 140194. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Squarcini Mario, nasce a Santa Croce sull’Arno (Pisa) il 4 febbraio 1917. Celibe, risiede a Santa Croce sull’Arno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53744 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): poliziotto e manovale. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stagliola o Staglioli Esperito, nasce a Pagani (Salerno) il 25 maggio 1920. Celibe, risiede a Pagani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55072 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5061. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene trasferito a Flossenbürg, dove muore il 26 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stallone o Stalone Giuseppe, nasce a Lestanta Carocca (?) il 17 giugno 1902. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54535 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10056. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Staniscia Giuseppe, nasce a Sant’Apollinare (Chieti) il 17 ottobre 1921. Celibe, risiede a Sant’Apollinare. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53781 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Starde Pasquale, nasce a Napoli il 28 marzo 1921. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54348 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 28 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6839. Viene poi trasferito a Grossrosen. Viene successivamente trasferito a Flossenbürg il 15 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 85871. Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 151555. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Starita Vincenzo, nasce a Miano (Napoli) il 30 gennaio 1910. Risiede a Miano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54554 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Stefanini Evelino, nasce a Castiglione dei Pepoli (Bologna) il 5 dicembre 1923. Risiede a Castiglione dei Pepoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54900 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21245 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 10 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stefanizzi Vincenzo, nasce a Torchiarolo (Brindisi) il 24 marzo 1916. Risiede a Torchiarolo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55415 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove arriva il 25 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Stella Giuseppe, nasce a Verona il 17 marzo 1921. Celibe, risiede a Verona. Viene arrestato a Nizza (Francia) il 20 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55174 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück), dove arriva il 22 novembre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 6560 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Neubrandeburg il 18 agosto 1945. Note morto dopo la liberazione. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Archivio Tibaldi, Albo IMI Caduti, Arolsen.

Stella Guido, nasce a Carpineto Romano (Roma) il 20 dicembre 1917. Risiede a Sezze (Littoria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53795 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5062. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74548. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stocca Giovanni, nasce a Contovello (Trieste) il 9 ottobre 1919. Risiede a Contovello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55145 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5063. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Muore a Flossenbürg il 7 marzo 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Stojkovic Rodolfo, nasce nella provincia di Trieste il 19 ottobre 1911. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Orlic o OrliK (?). Viene arrestato a Ottociaz (Jugoslavia) il 23 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55040 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene liberato a Dachau. Muore dopo la liberazione il 6 maggio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Strano Salvatore, nasce a Santa Venerina (Catania) il 28 dicembre 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Santa Venerina. Viene arrestato a Palermo il 14 dicembre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55316 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Blaichach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stranzes o Strenzer Giuseppe, nasce a Conflenti (Catanzaro) il 16 o 18 maggio 1915. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Conflenti. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55103 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40808 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 12 luglio 1944. Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 agosto 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen l’8 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stratta o Strata Mario, nasce a Savignone (Genova) il 12 ottobre 1917. Celibe, risiede a Savignone. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53755 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40809 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Strianese Gennaro, nasce a Pontecagnano Faiano (Salerno) il 23 gennaio 1902. Risiede a Pontecagnano Faiano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53734 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10069 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 100422. Muore a Dachau il 25 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Stringaro Flavio, nasce ad Avezzano (l’Aquila) il 6 febbraio 1921. Risiede a Tocco da Casauria (Pescara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53731 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40811 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 9 dicembre 1943. Viene trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 settembre 1944. Viene poi trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 23 settembre 1944. Rientra a Mauthausen e viene ricoverato nuovamente nel Revier il 1° gennaio 1945. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 15 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Stripoli o Strippoli Vittorio, nasce a Bari il 1° novembre 1918. Risiede a Bari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54471 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e installatore di impianti di riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 5064. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74630. Muore a Oranienburg il 26 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Sturz Marcello, nasce a Trieste il 20 o 21 gennaio 1920. Celibe, risiede a Pescara. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55101 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista ed elettrotecnico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 5065. Viene trasferito a Schloss Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg) il 13 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg) l’11 dicembre 1943. Viene quindi trasferito a Mauthausen il 9 marzo 1944, dove arriva l’11 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 56746 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Ebensee-Zement (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 25 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sulajman Huschi, nasce a Kameras (Albania) nel 1920. Celibe, risiede a Kameras ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54734 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 20 luglio 1944. Viene quindi trasferito a Dachau il 4 ottobre 1944 e poi decentrato ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Suligoj Ervino, nasce a Gabria al Vipacco (Gorizia) il 30 gennaio 1915. Risiede a Gorizia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55364 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Summa Domenico, nasce ad Avigliano (Potenza) il 10 novembre 1913. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Avigliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55057 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Sussa Antonio, nasce a Portorose – frazione di Pirano (Pola) il 16 ottobre 1915. Celibe, risiede a Portorose. Viene arrestato a Vizzini (Palermo) il 6 luglio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55241 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cuoco. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tacchi Primo, nasce a Rimini (Forlì) il 1° luglio 1922. Risiede a Rimini. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54700 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6569 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Taddeo Giovanni, nasce a Garenza (?) il 6 dicembre 1920. Celibe, risiede a San Martino Valle Caudina (Avellino). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53892 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40812 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene poi trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tamburini o Tamburrini Marino, nasce a Gumoli (?) il 21 aprile 1913. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54657 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): installatore di riscaldamento. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5066 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Dresden (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tanzi Nazzareno, nasce a San Giovanni Incarico (Frosinone) il 2 maggio 1921. Risiede a San Giovanni Incarico. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53897 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21257 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 152207. Viene infine trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Taro o Tarò Pierino, nasce a Lesegno (Cuneo) il 6 gennaio 1919. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54475 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau il 16 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Tartaro Carmine, nasce ad Avellino il 2 giugno 1918. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53915 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Tarulli Francesco, nasce a Bernalda (Matera) il 2 dicembre 1921. Risiede a Bernalda. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54772 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9086. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene liberato a München-Riem. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tasca Amleto, nasce a Roma il 22 novembre 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53903 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): geometra. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene successivamente trasferito a Mauthausen dove arriva il 25 gennaio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 122169 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 31 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tassitano Giacomo, nasce a Catanzaro Marina (Catanzaro) l’8 gennaio 1916. Celibe, risiede a Genova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55199 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40814 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 luglio 1944. Muore a Ebensee il 25 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tassone o Tassons Cosimo, nasce a Placanica (Reggio Calabria) il 24 aprile 1910. Risiede a Stignano (Reggio Calabria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53895 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 96988 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato a Buchenwald. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tecchio o Tecchino Valentino, nasce a San Bonifacio (Verona) il 14 febbraio 1909. Risiede a San Bonifacio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53884 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 27 febbraio 1944. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, Albo IMI Caduti, Arolsen.

Tedone Domenico, nasce a Bari il 4 novembre 1918. Coniugato, risiede a Bari, dove viene arrestato il 15 gennaio 1942 per poi essere detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54389 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tefik o Tefil Giulio o Giulo, nasce a Gorizza – frazione di Gimino (Pola) o Gorica – Distretto di Berat (Albania) o Corizza (Albania) l’11 novembre 1916. Risiede a Gorizza. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54362 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10082. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Temporini Antonio, nasce a Castellazzo Bormida (Alessandria) il 3 maggio o giugno 1922. Risiede a Torino. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) nel settembre del 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53899 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio, meccanico e panettiere. Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 ottobre 1943, dove arriva il 23 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 72496. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Tercic Augusto o August, nasce a Heiligenkreuz (Austria) il 21 aprile 1921. Risiede a Freyming-Merlebach (Francia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55336 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Terranova Amilcare, nasce a Torino il 15 maggio 1913. Celibe, risiede a Shanghai (Cina). Viene arrestato a Nizza (Francia) il 12 gennaio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54989 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contabile e funzionario pubblico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31567 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 15 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 111537. Note: in “Morse – Landé” risulta residente a Torino, mentre nei documenti originali di Dachau (in Arolsen) risulata residente a Shanghai (Cina). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Tessari o Tessadri Emilio, nasce a Viganello (quartiere di Lugano / Canton Ticino – Svizzera) l’11 luglio 1915. Risiede a Mortara (Pavia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53889 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 12 maggio 1944, dove arriva il 18 maggio 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 14911 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene poi trasferito a Schömberg (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 28 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Testagrossa Salvatore, nasce a Palermo il 17 novembre 1896. Coniugato e padre di sette figli, risiede a Palermo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55397 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40815 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61307. Viene poi trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 90518. Viene trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthause e viene trasferito ad Auschwitz e a Grossrosen, dove gli viene assegnata la categoria di Jude (Ebreo). Viene infine trasferito a Dachau il 28 febbraio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 141939. Muore a Dachau il 22 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Testoni Amilcare, nasce a Milano il 25 aprile 1912. Celibe, risiede a Parigi (Francia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54506 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): medico e operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90522 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 4 settembre 1944. Note: nella scheda di entrata di Mauthausen (in Arolsen) il mestiere “medico” è stato depennato e sostituito con “lavoratore”. Segue la dicitura: “non professionale al lavoro”. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tiattiglio Gaetano, nasce a Bellante (Teramo) il 13 luglio 1916. Risiede a Bellante. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53912 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tidona Salvatore, nasce a Ragusa Ibla (Ragusa) l’11 novembre 1913. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53922 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Natzweiler il 22 settembre 1943. Viene poi trasferito a Mauthausen 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40816 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene successivamente trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene trasferito a Dachau il 9 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 10086. Viene trasferito ad Haslach (campo staellite dipendente da Natzweiler) il 16 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 34543. Viene infine trasferito a Neuenburg (campo satellite dipendente da Natzweiler). Muore a Neuenburg il 27 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Timpano Domenico, nasce a San Nicola – frazione di Caulonia (Reggio Calabria) il 30 agosto 1916. Coniugato, risiede a Caulonia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54684 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40817 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene infine trasferito a Mauthausen. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Timpari Achille, nasce a Majano Sabino (Rieti) il 1° maggio 1919. Celibe, risiede a Majano Sabino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53791 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90526 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Sankt Valentin (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 28 agosto 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tinghi Luciano, nasce a Sesto Fiorentino (Firenze) il 31 agosto 1914. Celibe, risiede a Sesto Fiorentino. Viene arrestato in Grecia il 30 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54696 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tiosso Giuseppe, nasce a Sottomarina – frazione di Chioggia (Venezia) il 24 aprile 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54853 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scaricatore di porto. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10089. Viene poi trasferito a Markirch (campo satellite dipendente da Natzweiler). Viene infine trasferito a Dachau il 9 aprile 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 150709. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tiosso Orlando, nasce a Chioggia (Venezia) il 15 marzo 1918. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Chioggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53902 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio. Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Viene poi trasferito a Natzweiler, dove arriva il 6 aprile 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 11743 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Dachau il 4 settembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 98871. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tirelli Pasquale, nasce a Napoli il 3 luglio 1911. Coniugato, risiede a Napoli. Viene arrestato a Peschiera del Garda (Verona) il 9 settembre 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55427 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Sachsenhausen il 20 ottobre 1943, dove arriva il 23 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 72504 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Buchenwald il 2 febbraio 1945, dove arriva il 3 febbraio 1945. Gli viene assegnato il numero di matricola 86632 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tiricello o Tiritiello Ferdinando, nasce a Trani (Bari) il 25 aprile 1921. Coniugato, risiede a Trani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54804 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40818 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 agosto 1944. Viene successivamente trasferito a Wien Floridsdorf (campo satellite di Mauthausen), dove muore il 6 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tiricello o Tirriciello Gerardo, nasce a Rionero Vulture (Potenza) il 14 ottobre 1920. Risiede a Rionero Vulture. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54962 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 20 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 131342 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tissi Armando, nasce a Muontemurlo (Firenze) l’8 maggio 1919. Risiede a Muontemurlo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53966 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): manovale. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40819 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien Schwechat il 17 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Tittoni Antonio, nasce a San Giovanni Reatino (Rieti) il 6 febbraio 1921. Celibe, risiede a San Giovanni Reatino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55165 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40820 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Toci Ismail, nasce a Stimia (?) nel 1921. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54814 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi.

Tognocchi Aldo, nasce a Molazzana (Lucca) il 30 aprile 1918. Celibe, risiede a Sassi – frazione di Molazzana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54758 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio e muratore. Viene trasferito a Saulgau (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Toich Pietro, nasce a Cherso (Pola) il 3 aprile 1907. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Cherso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53720 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): marinaio (timoniere). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40822 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Vienna (AFA Wien – campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Viene poi trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 4 settembre 1944 e dimesso il 12 gennaio 1945. Viene infine trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 17 febbraio 1945. Viene liberato a Mauthausen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tolfo Casimiro, nasce a Sesto al Reghema (Udine) il 22 maggio 1922. Celibe, risiede a Bagnarola (Udine – ora frazione di Sesto al Reghena). Viene arrestato in Francia il 1° febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55020 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico e operaio. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Toli Vasil, nasce a Elbasan (Albania) il 10 gennaio 1914. Risiede a Elbasan. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54441 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio, cuoco e autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34926 e viene classificato come deportato per motivi politici – albanese (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 16 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tomassini Lino, nasce a Grottaferrata (Roma) il 25 gennaio 1909. Coniugato e padre di due figli, risiede a Velletri (Roma). Viene arrestato a Roma il 16 ottobre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54264 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): falegname, autista e meccanico d’auto. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35035 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Leipzig (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 3 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tombazzi Luigi, nasce a Venezia il 16 marzo 1904. Coniugato, risiede a Mestre (Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54849 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tonielli Amleto, nasce a Roma il 24 marzo 1898. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53845 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 23 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Tornincasa Francesco, nasce ad Albanova (Napoli) il 14 febbraio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Albanova. Viene arrestato a Napoli il 25 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55098 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35306 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 2 maggio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen il 28 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Torri Sergio, nasce a Bologna il 27 dicembre 1923. Celibe, risiede a Bologna. Viene arrestato a Bologna il 29 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54612 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tortella Luigi, nasce a Bussolengo (Verona) il 18 giugno 1914. Risiede a Bussolengo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53901 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72472. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi.

Tortora Enrico, nasce a Pagani (Salerno) il 12 o 24 febbraio 1918. Celibe, risiede a Pagani. Viene arrestato a Trento il 16 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55365 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35340 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 12 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tosi Mario, nasce a Castel San Pietro (Bologna) il 10 o 12 gennaio 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Castel San Pietro. Viene arrestato a Bologna il 17 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55121 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tossoni Carlo, nasce a Roma l’11 marzo 1920. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53893 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Feldafing (campo satellite dipendente da Dachau). Viene poi trasferito a Natzweiler il 21 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 4447. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Totino Carmine, nasce a Montesarchio (Benevento) il 23 marzo o maggio 1922. Risiede a Montesarchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54699 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5067. Viene poi trasferito a Meissen Schloss (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene infine trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Tramontini Giuseppe, nasce a Merna (Gorizia) il 29 novembre 1913. Celibe, risiede a Merna Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55042 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): scalpellino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tranchida o Trachita Antonino o Antonio, nasce a Paceco (Trapani) il 18 novembre 1909. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54973 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove arriva il 26 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9501 e viene classificato come deportato asociale (ASO – Asozialen). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Trasforini Luigi, nasce a Comacchio (Ferrara) il 9 dicembre 1915. Risiede a Comacchio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53886 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9096. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene infine trasferito a München-Riem, dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Travaglione Pellegrino, nasce a Benevento il 18 luglio 1920 o l’8 aprile 1920. Risiede a Benevento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54681 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90550 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene poi trasferito ad Auschwitz. Viene infine trasferito a Grossrosen, dove gli viene assegnato il numero di matricola 97147. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Travini Walter, nasce a Bologna il 10 gennaio 1921. Partigiano. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54959 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): tornitore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Trebastone Calogero, nasce a Piazza Armerina (Enna) il 23 luglio 1922. Coniugato, risiede a Piazza Armerina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54687 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40825 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Wien-Hinterbruehl il 31 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Trezzi o Trazzi Remo, nasce a Milano il 15 marzo 1920. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55003 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista e barbiere. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6575 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Barth (campo satellite dipendente da Ravensbrück). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Triolo Emanuele, nasce a Ribera (Agrigento) il 15 novembre 1915. Risiede a Ribera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53894 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Trivelli Giuseppe, nasce a Palombara Sabina (Roma) il 17 dicembre 1920. Coniugato, risiede a Palombara Sabina. Viene arrestato il 7 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54970 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino e commerciante di frutta. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34860 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 3 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tronolone Michele, nasce a San Severo (Foggia) il 23 giugno 1920. Celibe, risiede a San Severo. Viene arrestato a San Severo il 3 luglio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54676 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pasticcere e cameriere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34704 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Troppello, Tropellone o Troppellone Sebastiano, nasce ad Acireale (Catania) il 13 marzo 1912. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Acireale. Viene arrestato ad Atene il 1° aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55168 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): ferroviere – lavori di costruzione di strade. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34762 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Buchenwald il 19 settembre 1944. Note: nel Libro dei Deportati viene riportata come data di nascita 30 e 31 marzo 1912. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Trosa Giovanni, nasce a Napoli l’8 novembre 1917. Risiede a Napoli. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54536 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6576 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Trupia Francesco, nasce a Castellamare del Golfo (Trapani) il 12 settembre 1912. Celibe, risiede a Calatafimi (Trapani). Viene arrestato a Modica (Ragusa) il 21 marzo 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54564 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34880 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Muore a Salza / Dora Mittelbau il 25 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tsiotinos Johannis, nasce a Trikala (Grecia) il 15 marzo 1912. Di nazionalità greca. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55460 e viene classificato come deportato ai lavori forzati – greco (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Tucci Francesco, nasce a Cosenza il 26 luglio 1920. Risiede a San Lucido (Cosenza). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54416 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72502. Viene poi trasferito a Ravensbrück, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9082 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Tugnoli Luigi, nasce a Mesola (Ferrara) il 14 maggio 1919. Risiede ad Ala (Trento). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53887 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere e meccanico. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61607. Muore ad Hamburg-Neuengamme il 25 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Turato o Turatto Galliano, nasce a Trieste il 21 giugno 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Trieste. Viene arrestato a Trieste il 9 marzo 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54764 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Turchetti Teofrasto, nasce a Roma il 5 giugno 1921. Risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55273 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): stenografo. Viene trasferito a Sachsenhausen il 18 gennaio 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 128830 e dove viene classificato come BV (Berufbervrecher – reo abituale). Viene poi trasferito a Buchenwald, dove arriva il 6 marzo 1945, dove gli viene assegnato il numero di matricola 133539 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito a Sachsenhausen, dove arriva il 30 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Turini o Tarini Augusto, nasce a Ravenna il 15 febbraio 1915. Risiede a Ravenna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54769 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Turrini Paolo, nasce a Bellinzona (Svizzera) il 13 marzo 1911. Celibe, risiede a Bellinzona. Viene arrestato a Novara il 18 maggio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53896 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettromeccanico ed elettricista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Umbro Antonino, nasce a Filadelfia (Catanzaro) il 22 giugno 1916. Coniugato, risiede a Filadelfia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55127 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40838 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 30 maggio 1944. Dimesso il 15 luglio 1944 e trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Urano Giovanni, nasce a Nuoro il 30 ottobre 1918. Celibe, risiede a Roma. Viene arrestato a Tripoli (Libia) il 6 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54508 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Urbani Sante, nasce a Roma il 21 marzo 1910. Celibe, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55143 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino, falegname e commerciante. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35392 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 luglio 1944. Viene successivamente trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 31 agosto 1944. Viene infine trasferito a Sachsenhausen. Muore a Sachsenhausen il 25 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Urso Orazio, nasce a Trapani il 29 gennaio 1921. Risiede a Trapani. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54304 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5068. Viene poi trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74604. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Urso Rocco, nasce a Ceglie Messapica (Brindisi) il 16 agosto 1910. Celibe, risiede a Ceglie Messapica. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54662 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 20 giugno 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 14789. Viene poi trasferito a Dachau 23 settembre 1944. Viene infine trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Usai Giovanni, nasce a Donai (?) (Sassari) il 20 dicembre 1922. Risiede a Sassari. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54302 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’11 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Ussaro o Ussero Luigi, nasce a Napoli il 16 agosto 1907. Coniugato e padre di quattro figli, risiede a Roma. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54303 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 22 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 39041 e dove viene classificato come ASR (Arbeitsscheu Reich – lavoratore riottoso nel Reich / lavoratori civili o ex IMI civilizzati inviati in KZ per punizione). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau 29 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vacca Pasquale, nasce a Sant’Andrea Frius (Cagliari) il 9 agosto 1892. Coniugato e padre di sette figli, risiede a Sant’Andrea Frius. Viene arrestato il 15 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54594 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34659 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 3 gennaio 1944. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 27 marzo 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Bergen Belsen il 1° giugno 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Vaccarello Paolo, nasce ad Aragona (Agrigento) il 3 febbraio 1920. Celibe, risiede ad Aragona. Viene arrestato il 2 luglio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54971 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Viene infine trasferito a Bergen Belsen, dove arriva il 28 maggio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Vaccaro Ignazio, nasce a Ribera (Agrigento) il 1° o 2 giugno 1913. Celibe, risiede a Ribera. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54301 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): musicista. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90591. Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vaccarro Felice, nasce a Trento il 13 settembre 2016. Celibe, risiede a Siracusa. Viene arrestato a Durazzo (Albania) il 30 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55396 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vada Aldo, nasce ad Asti l’8 maggio 1912. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54743 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): piastrellista. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5069 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Vailati Silvestro, nasce a Romanengo (Cremona) il 28 giugno 1921. Celibe, risiede a Caravaggio (Bergamo). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54597 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): mercante. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau). Viene liberato a Überlingen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Valduga Santo, nasce a Terragnolo (Trento) il 1° novembre 1911. Celibe, risiede a Terragnolo. Viene arrestato a Trento il 27 dicembre 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54458 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Valentini Luigi, nasce a Campi Salentina (Lecce) il 29 gennaio 1922. Risiede a Campi Salentina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54483 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21291 Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Valerio Michele, nasce a Torrebruna (Chieti) il 26 giugno 1914. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53785 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944 dove viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Valiante o Valifanto Antonio, nasce a Jelsi (Campobasso) il 13 giugno 1916. Coniugato e padre di due figli, risiede a Riccia (Campobasso). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54501 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vallerugo Umberto, nasce a Sacile (Udine) il 2 novembre 1911. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Meduno (Udine). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54098 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): minatore e falegname. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90595 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 3 settembre 1944. Viene successivamente trasferito a Mauthausen il 10 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Valt Virginio, nasce a Venezia il 14 dicembre 1913. Celibe, risiede a Marghera (Venezia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54945 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Muore a Dachau il 7 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vanelli o Vannelli Luciano, nasce a Bologna l’8 dicembre 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55005 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5070 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) l’8 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Tibaldi, Arolsen.

Vanzetti Alfredo, nasce a Bologna il 4 marzo 1920. Risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54988 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vargiu Antonio, nasce a Roma il 19 marzo 1920. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Roma. Viene arrestato a Roma il 17 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54838 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vasi Pietro, nasce a Tunisi (Tunisia) il 17 marzo 1917. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Gioia Tauro (Reggio Calabria). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55277 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): barbiere. Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90598 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 settembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vassallo Giuseppe, nasce a Catania il 24 aprile 1913. Risiede a Catania. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54318 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5071. Muore il 23 marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Vasta Salvatore, nasce a Mascali (Catania) il 18 luglio 1916 o 1915. Risiede a Mascali. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54414 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 17 agosto 1944, dove arriva il 18 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 90600 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen). Muore a Ebensee il tra il 17 e il 20 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vatteroni Sandro, Sandrino o Alessandro, nasce a Marina di Carrara (Apuania, ora Massa-Carrara) il 23 dicembre 1921. Coniugato, risiede ad Avenza (Apuania, ora Massa-Carrara). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54093 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario e meccanico. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 5072. Muore a Flossenbürg il 6 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vecchi Alessandro, nasce a Capriate San Gervasio (Bergamo) il 26 marzo 1909. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Capriate San Gervasio. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54324 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vecchiato Gino, nasce a Zianigo di Mirano (Venezia) l’11 settembre 1920. Celibe, risiede a Zianigo di Mirano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54445 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Veizi Pietro, nasce a Chimara (Albania) il 28 luglio 1920. Di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55343 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 20 aprile 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 12723. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Velotta Antonio, nasce a Baranello (Campobasso) il 22 dicembre 1922. Risiede a Baranello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54097 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Flossenbürg il 25 agosto 1944, dove arriva il 26 agosto 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 21296 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Hersbruck (campo satellite dipendente da Flossenbürg), dove muore il 26 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ventre Domenico, nasce a Rosarno (Reggio Calabria) il 22 maggio 1921. Risiede a Rosarno. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55285 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35126 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Ravensbrück, dove gli viene assegnato il numero di matricola 15039 e dove viene classificato come prigioniero di guerra (KGF – Kriegsgefangene). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Verano o Verone Calogero, nasce a Sommatino (Caltanissetta) il 26 maggio 1916. Risiede a Sommatino. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54763 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere. Viene trasferito a Mauthausen il 14 settembre 1944, dove arriva il 16 settembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 99553 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Vercellio, Vecellio o Vecelli Ermanno, nasce a Pelos di Vigo di Cadore (Belluno) il 25 aprile 1914. Celibe, risiede a Vigo di Cadore. Viene arrestato il 19 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54289 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34672. Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Oertelsbruch-Saalfelld il 19 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Verduci Giovanni, nasce a Montebello Jonico (Reggio Calabria) il 17 ottobre 1919. Celibe, risiede ad Aosta. Viene arrestato a Napoli il 27 agosto 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54802 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Lauingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vergani Ambrogio, nasce a Vimercate (Milano) il 28 o 30 maggio 1912. Celibe, risiede a Vimercate. Viene arrestato a Verona il 24 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54092 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fabbro. Viene trasferito a Mühldorf (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vergano o Verganno Salvatore, nasce a Torre Santa Susanna (Brindisi) il 12 maggio 1919. Celibe, risiede a Torre Santa Susanna. Viene arrestato in Grecia il 18 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54652 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo – addetto ai macchinari. Viene trasferito a Buchenwald il 24 marzo 1944, dove arriva il 28 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 46207 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vernich Mario, nasce a Nardò (Lecce) il 1° maggio 1921. Coniugato, risiede a Nardò. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55419 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene trasferito a Flossenbürg il 15 ottobre 1943. Muore a Flossenbürg il 14 febbraio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Ministero della Difesa.

Veronesi Alberto, nasce a Crevalcore (Bologna) il 22 febbraio 1913. Celibe, risiede a Crevalcore. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54947 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lucidatore di mobili e cuoco. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40840 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen. Viene poi trasferito a Peggau (campo satellite dipendente da Mauthausen). Infine rientra a Mauthausen, dove muore il 18 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Verrascina Nunzio, nasce a Irsina (Matera) il 14 luglio 1918. Risiede a Irsina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55229 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Muore a Dachau il 24 febbraio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Vesella Raffaele, nasce a Pietravairano (Napoli) il 9 dicembre 1919. Coniugato, risiede ad Ailano (Benevento – ora Caserta). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54279 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vicentini Emilio, nasce a Monselice (Padova) il 27 aprile 1902. Risiede a Padova. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54813 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore tra l’8 e il 13 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen,, Morse – Landé, Ministero della Difesa.

Vida Romano, nasce a Pruscani (?) il 25 marzo 1917. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55429 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 4 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Morse – Landé, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vide Donalisio, nasce a La Spezia il 25 luglio 1914. Celibe, risiede a La Spezia. Viene arrestato il 6 agosto 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54300 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Kaufering (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Viganò Umberto, nasce a Milano il 1° novembre 1915. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54099 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6584 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Vignati Giuseppe, nasce a Montesano Scalo – frazione di Montesano sulla Marcellana (Salerno) il 21 maggio 1921. Risiede a Montesano Scalo. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54680 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 14 marzo 1944, dove arriva il 21 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 9161 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene infine trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vignetti Fiorello, nasce a Winznau (Svizzera) il 26 gennaio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Raiano (l’Aquila). Viene arrestato in Dalmazia il 7 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54746 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Viola Antonio, nasce a Galliano o Gagliano (?) il 21 ottobre 1921. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Galliano o Gagliano (?). Viene arrestato il 15 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54659 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35207. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 9 gennaio 1944, dove arriva il 10 gennaio 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Viola Francesco, nasce a Roggiano Gravina (Cosenza) il 10 luglio 1921. Risiede a Roggiano Gravina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54604 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72483. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Viola Natale, nasce a Salvirola (Cremona) il 17 novembre 1920. Risiede a Milano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53999 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10149. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Viscardi Enrico, nasce a Napoli il 13 o 15 gennaio 1919. Celibe, risiede a Genova. Viene arrestato a Genova il 6 maggio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55178 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): funzionario pubblico. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Visiglia Pasquale, nasce a Nicastro (Catanzaro) il 17 novembre 1910. Risiede a Nicastro. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55068 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove arriva il 31 marzo 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 10152. Viene poi trasferito a Dachau il 2 aprile 1945. Viene infine trasferito a München-Riem (campo satellite dipendente da Dachau). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Visintainer o Visinteiner Luigi, nasce a Trento il 22 luglio 1922. Risiede a Trento. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54857 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6586 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Vitale Vito, nasce a Salignano – frazione di Castrignano del Capo (Lecce) il 27 dicembre 1914. Risiede a Salignano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54096 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): calzolaio. Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 61615 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Vitaloni Marino, nasce a Sant’Angelo Lodigiano (Milano) il 24 maggio 1922. Celibe, risiede a Sant’Angelo Lodigiano. Viene arrestato a Ferrara il 12 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55137 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6590 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vitanza Giuseppe, nasce a Sant’Agata di Militello (Messina) il 3 gennaio o novembre 1913. Risiede a Sant’Agata di Militello. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55238 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34665. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 13 marzo 1944 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene infine trasferito ad Harzungen (campo satellite dipendente da Dora Mittelbau). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Vitich Antonio, nasce a Cherso (Pola) nel 1901. Risiede a Cherso. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53890 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 21 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 9506 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Muore a Natzweiler il 30 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Vitrani Antonio, nasce a Trieste il 12 novembre 1919. Celibe, risiede a Trieste. Viene arrestato a Taranto il 28 luglio 1940 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55027 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): cameriere. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34951. Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 5 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek) il 6 bebbraio 1944. Viene infine trasferito ad Auschwitz dove gli viene assegnato il numero di matricola 183636. Muore ad Auschwitz il 4 maggio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vocale Vincenzo, nasce a Sannicandro Garganico (Foggia) il 28 gennaio o aprile 1922. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Sannicandro Garganico. Viene arrestato a Bologna il 7 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55307 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): agricoltore e operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35000 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau, dove arriva il 6 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Volcan Simone, nasce a Moena (Trento) il 6 agosto 1917. Celibe, risiede a Moena. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54091 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40842 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) il 12 luglio 1944. Viene poi trasferito a Linz III (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 16 settembre 1944. Rientra a Mauthausen e viene nuovamente ricoverato presso l’infermeria dal 21 ottobre 1944 al 12 gennaio 1945. Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra infine a Mauthausen e viene ancora ricoverato presso l’infermeria il 13 marzo 1945. Note: il Ministero della Difesa lo da per deceduto in data 3 ottobre 1944 ma, evidentemente, si tratta di un errore vista la documentazione di Mauthausen in Arolsen. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Vrabec Francesco, nasce a Duttogliano (Trieste) il 9 dicembre 1909. Coniugato e padre di un figlio, risiede a Duttogliano o Godiglia (Godnje). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54366 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Xemol o Xhemol Doda, nasce a Dibel (? Dibër) – (Albania) nel 1919. Risiede a Dibel (? Dibër) ed è di nazionalità albanese. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54843 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé.

Zaccaria Francesco, nasce a Taranto il 6 giugno 1920 o 1921. Risiede a Taranto. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53900 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico elettrotecnico. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 47448 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zaccherini o Zuccherini Giovanni, nasce a Tremosine (Brescia) il 3 maggio 1915. Celibe, risiede a Tremosine. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54232 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zambenedetti Giuseppe, nasce a Conegliano (Treviso) il 26 gennaio 1920. Risiede a Conegliano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54817 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 10164. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Zampini Enrico, nasce a Pescantina (Verona) il 30 agosto 1912. Risiede a Pescantina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55225 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40850 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Viene successivamente trasferito in luogo ignoto e poi trasferito a Mauthausen. Muore a Mauthausen il 13 marzo 1945. Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Ministero della Difesa, Albo IMI Caduti.

Zamuneri o Zamunari Giuseppe, nasce a Piazzola sul Brenta (Padova) il 27 marzo 1921. Celibe, risiede a Piazzola sul Brenta. Viene arrestato a Vicenza il 12 gennaio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54310 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6595 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zanatta Plinio o Primo, nasce a Ponzano Veneto (Treviso) il 22 o 28 gennaio 1916. Risiede a Ponzano Veneto. Viene arrestato nel 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55006 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): giardiniere e meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34669 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald). Muore a Weimar il 21 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zancan Aldo, nasce a Travesio (Udine) il 19 novembre 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Travesio. Viene arrestato a Sanremo (Imperia) il 21 dicembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55116 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zanfardino Giovanni, nasce a Casagiove – frazione di Caserta (Napoli) il 21 ottobre 1914 o 1924. Celibe, risiede a Caserta. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54512 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): sarto e contadino. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 112107 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zangardi Giuseppe, nasce a Poggio Imperiale (Foggia) il 3 giugno 1910. Risiede a Poggio Imperiale. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54397 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Muore a Dachau l’8 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zanini Bruno, nasce a Avesa (Verona) il 10 maggio 1913. Risiede a Verona. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54358 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Ravensbrück il 22 novembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 6596 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Fonti: : Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Archivio Tibaldi, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.

Zanni Aris o Dario, nasce a Reggio Emilia il 13 febbraio 1921. Celibe, risiede a Milano. Viene arrestato il 21 ottobre 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55021 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): meccanico. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35134 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau il 5 gennaio 1944. Note: Libro dei Deportati riporta come data di arrivo a Dora il 5 dicembre 1943, mentre sui documenti originali (in Arolsen) è riportata come data di arrivo 5 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zanon Silvestro, nasce a Chies d’Alpago (Belluno) il 6 agosto 1918. Risiede a Chies d’Alpago. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54901 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg l’11 ottobre 1943, dove arriva il 13 ottobre 1943 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 5074. Muore a Flossenbürg il 1° marzo 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zappoli Ercole, nasce a Catania l’11 giugno 1913. Celibe, risiede a Catania. Viene arrestato a Messina il 2 aprile 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55169 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): pittore. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 34827 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Düsseldorf-Berta (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 10 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zappalà Ignazio, nasce a Adrano (Catania) il 2 luglio o 7 febbraio 1913. Coniugato e padre di due figli, risiede a Catania. Viene arrestato a Randazzo (Catania) il 7 aprile 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54331 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35217 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Dora Mittelbau (SS Baubrigade 5). Muore a Weimar il 23 aprile 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zara Suleiman, nasce a Tirana (Albania) nel 1915. Celibe, di nazionalità albanese, risiede a Tirana. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54487 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40851 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali albanese (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 9 dicembre 1943. Rientra a Mauthausen il 30 maggio 1944. Viene infine trasferito a Solvay-Ebensee (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 24 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zaza Angelo, nasce a Foggia il 16 aprile 1917. Risiede a Foggia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55037 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore ausiliario. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 10194. Note: in un certificato di matrimonio (in Arolsen) risulta essersi sposato con Tonia Melnitschenki (di nazionalità russa) in data 4 giugno 1945 a Schwäbisch Gmünd (Germania). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zechinelli o Zecchetella o Zecchitelli Luigi, nasce ad Arzano (Napoli) il 14 o15 gennaio 1915. Coniugato e padre di un figlio, risiede ad Arzano. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54600 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 31690 e dove viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Ohrdruf (campo satellite dipendente da Buchenwald), dove arriva il 15 gennaio 1945 e dove gli viene assegnato il numero di matricola 1898. Muore a Ohrdruf il 25 gennaio 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Zerini Giovanni, nasce a Scicli (Ragusa) il 27 dicembre 2020. Celibe, risiede a Scicli. Viene arrestato a Modica (Ragusa) il 12 febbraio 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55355 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ziber Aden, nasce a Abrelli (?) – (Albania) nel 1921. Di nazionalità albanese, risiede a Mat – Dibër (Albania). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54562 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40853 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali albanese (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen). Rientra a Mauthausen e viene ricoverato presso l’infermeria (revier) il 30 maggio 1944. Viene successivamente trasferito a Melk-Quarz (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 27 agosto 1944. Viene infine trasferito a Mauthausen e ricoverato presso l’infermeria (Revier) l’11 aprile 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ziber Miltesa, nasce a Kruja (Albania) nel 1918. Celibe, di nazionalità albanese, risiede a Kruja. Viene arrestato a Kruja il 18 gennaio 1941 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55312 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): autista. Viene trasferito a Überlingen (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zimic Pietro, nasce a New York (USA) il 7 novembre 1914. Coniugato, risiede a Canale d’Isonzo (Gorizia). Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54730 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): carpentiere. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ziosi Beniamino, nasce a Castel d’Argile (Bologna) il 23 gennaio 1920. Celibe, risiede a Castel d’Argile. Viene arrestato in Francia l’8 febbraio 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54511 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene liberato a Dachau. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Ziracan o Zirarcas Demetrio, nasce ad Atene (Grecia) il 22 febbraio 1921. Di nazionalità greca, risiede ad Atene. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55394 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Morse – Landé, NARA – Washington.

Zito Gioacchino, nasce a Palermo il 18 settembre 1921. Celibe, risiede a Torino. Viene arrestato a Palermo il 3 novembre 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54509 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): studente. Viene trasferito ad Allach (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zito Igino, nasce a Taranto l’8 aprile 1914. Coniugato e padre di due figli, risiede a Napoli. Viene arrestato a Napoli nel luglio del 1942 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53736 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo e pittore. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40854 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 9 dicembre 1943. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Znin Primo, nasce ad Abano Terme (Padova) il 1° gennaio 1919. Celibe, risiede ad Abano Terme. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54320 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): elettricista. Viene trasferito a Mauthausen il 2 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 40855 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Schwechat (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 9 dicembre 1943. Viene successivamente trasferito ad Haidfeld (campo satellite dipendente da Mauthausen) il 31 luglio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zoccoli o Zoccali o Socoli Vincenzo, nasce a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) il 25 settembre 1908. Coniugato e padre di tre figli, risiede a Bagnara Calabra. Viene arrestato il 17 giugno 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55276 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): lavoratore agricolo. Viene trasferito a Buchenwald il 30 ottobre 1943, dove arriva il 31 ottobre 1943. Gli viene assegnato il numero di matricola 35123 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito a Laura-Saalfeld (campo satellite dipendente da Buchenwald) il 13 dicembre 1943. Muore a Saalfeld l’8 gennaio 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zolar o Zalar Rodolfo, nasce a Crastie di Postumia (Triete) l’11 aprile 1920. Celibe, risiede a Crastie di Postumia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54995 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): operaio. Viene trasferito ad Augsburg (campo satellite dipendente da Dachau), dove muore il 16 marzo 1945. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zollino o Zolline Carmine, nasce a Lecce il 14 ottobre 1911. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 53937 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene trasferito a Sachsenhausen il 23 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 72464. Viene poi trasferito a Lublin (campo satellite dipendente da Majdanek). Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, NARA – Washington.

Zona Rosario, nasce a Messina il 3 gennaio 1924. Risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54893 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): fornaio. Viene trasferito a Buchenwald il 12 dicembre 1944, dove arriva il 14 dicembre 1944. Gli viene assegnato il numero di matricola 49527 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Zucca Giuseppe Nicola, nasce a Narbolia (Cagliari) il 16 febbraio 1914. Risiede a Narbolia. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 55449 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): contadino. Viene trasferito a Natzweiler il 27 marzo 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 10204. Viene poi trasferito a Neckargartach (campo satellite dipendente da Natzweiler), dove muore il 31 dicembre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zuccarello Demetrio, nasce a Messina il 19 ottobre 1919. Risiede a Messina. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54545 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Viene trasferito a Neuengamme il 22 ottobre 1944. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen, Morse – Landé.

Zuccato Romano, nasce a Bannia – frazione di Fiume Veneto (Udine) il 13 settembre 1915. Coniugato, risiede a Bannia. Viene arrestato il 16 marzo 1943 e detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54311 e viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Kempten (campo satellite dipendente da Dachau), dove viene liberato. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.

Zucchini Bruno, nasce a Bologna il 17 o 18 maggio 1917. Risiede a Bologna. Dopo l’arresto viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato a Dachau, all’arrivo gli viene assegnato il numero di matricola 54967 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Mestiere dichiarato all’atto dell’immatricolazione (o mestiere assegnato nel campo): muratore. Viene trasferito a Flossenbürg il 13 ottobre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 5075. Viene poi trasferito a Neuhirschstein (campo satellite dipendente da Flossenbürg). Viene successivamente trasferito a Sachsenhausen il 21 dicembre 1943, dove gli viene assegnato il numero di matricola 74540 e dove viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene infine trasferito a Heinkel (compo satellite di Sachsenhausen). Note: partigiano. Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Arolsen.