Zorzi Giuseppe, figlio di Francesco e Maria Tommasi, nasce a Verona il 24 dicembre 1924. Studente nautico, risiede a Verona ed è celibe. Viene arrestato a Lughezzano (Verona) e detenuto, prima alle Casermette di Montorio (Verona) e poi presso il Palazzo INA (sede del Comando Generale SS e Polizia di Sicurezza – Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienst / B.d.S Italien). Viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 1° febbraio 1945 (trasporto n° 119). All’arrivo, il 4 febbraio 1945, gli viene assegnato il numero di matricola 126507 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 17 febbraio 1945 viene trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Viene poi ricoverato presso l’infermeria di Gusen (Revier) il 1° marzo 1945. Muore a Mauthausen il 22 aprile 1945.
All’inizio degli anni ’60 uno spazio all’interno del Memoriale di Mauthausen fu adibito a cimitero, nel quale vennero traslate le salme esumate sia dai «Cimiteri americani» di Mauthausen e Gusen, sia dalle fosse comuni allestite dalle SS. Nel settore II del Campo di Mauthausen e nella zona tra le baracche 16 e 19 furono sepolti oltre 14.000 Caduti, molti di questi di nazionalità italiana. Tra questi anche il Zorzi.
Note: nel certificato di morte stilato dalle SS risulta deceduto nel blocco celle. Il mestiere riportato nel certificato di morte è marinaio.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Pappalettera, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1862900 / Zorzi Giuseppe (Mauthausen) e 1862901 / Zorzi Giuseppe (Mauthausen).

