Zenorini Arturo, figlio di Attilio ed Emilia Zampini, nasce a Pescantina (Verona) il 26 ottobre 1897. Di mestiere ufficiale, è coniugato con Chiara Zucchermaglio. Viene arrestato dalla polizia fascista il 14 luglio 1944 e detenuto, prima alle Casermette di Montorio (Verona) e poi nel Carcere giudiziario degli Scalzi. Viene successivamente trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Flossenbürg il 5 settembre 1944 (trasporto n° 81). All’arrivo, il 7 settembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 21782 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 30 settembre 1944 viene trasferito a Hersbruck (campo satellite di Flossenbürg). Viene poi trasferito a Dachau il 9 aprile 1945. Arriva il 24 aprile 1945, gli viene dato il numero di matricola 160036 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Assegnato al Blocco 28. Liberato, viene rimpatriato il 24 giugno 1945.
Note: consigliere militare nel 2° Comitato di Liberazione Nazionale di Verona.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 11051967 / Zenorini Arturo (Flossenbürg) e 10379213 / Zenorini Arturo (Dachau).

