Zanella Gino

maschioZanella Gino, figlio di Giacinto, nasce a Santorso (Vicenza) il 16 novembre 1926. Di mestiere meccanico, risiede a Schio (Vicenza) ed è celibe. Viene arrestato a Verona e poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen) con il numero di matricola 8135. Viene assegnato al Blocco celle. Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 1° febbraio 1945 (trasporto n° 119). All’arrivo, il 4 febbraio 1945, gli viene assegnato il numero di matricola 126498 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 16 febbraio 1945, viene trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Muore a Gusen il 25 aprile 1945 e viene sepolto nella stessa località in fossa comune.

Fonti: Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Pappalettera, Ministero della Difesa, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.


BIOGRAFIA

Nato a Santorso il 16 novembre 1926, benché appartenente a una classe non richiamata era entrato nelle file partigiane con il nome di battaglia Aurora. Operò nella valle dell’Agno assieme alle pattuglie della Brigata Stella e del battaglione Valdagno, comandato da Gino Soldà “Paolo”, partecipando in particolare all’assalto al Ministero della Marina Repubblicana di Montecchio Maggiore (VI).

Il 15 agosto Gino scese in pianura, verso Cologna Veneta, assieme a Gino De Rossi “Ceck 3°” e ad altri partigiani del battaglione Valdagno, che avevano ricevuto l’ordine di costituire nuove pattuglie partigiane. Accerchiati da un rastrellamento, i partigiani si dispersero, ma Gino fu catturato e condotto dapprima al Polizei Durchgangslager di Bolzano, quindi, con il trasporto 119 partito il 1 febbraio 1945 con 535 persone, fu deportato a Mauthausen e, dopo la quarantena, a Gusen.

Il giovanissimo partigiano è ricordato nelle memorie di un sopravvissuto a quell’inferno, Giuseppe Cirnigliaro, riportata in Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945:

“Durante la mia prigionia ho conosciuto un giovane partigiano di Schio (VI), di nome Zanella Giuseppe [Gino; ndA]. Avrà avuto 17 anni: volevano impiccarlo; ricordo con terrore quei mo-menti in cui ho intuito quella decisione. Intervenne però un tenente tedesco che, forse impietositosi per la giovane età di Giuseppe, lo volle risparmiare”.

Malgrado questo atto di clemenza, Gino non riuscì a sopravvivere alla deportazione perché, sopraffatto dagli stenti, morì a Gusen il 25 aprile 1945.

Ugo de Grandis

Centro Studi Igino Piva „Romero“, Schio (Vicenza) –  (in Mauthausen Memorial – Sala dei nomi – Biografie)


Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1856301 / Zanella Gino (Mauthausen) e Registro decessi – 1318999 / Zanella Gino (Gusen).

001
Documenti di registrazione del KL di Mauthausen in The Arolsen Archives online collections – 1856301 / Zanella Gino (Mauthausen).
001 (1)
Registro dei decessi del KL di Mauthausen in The Arolsen Archives online collections – Registro decessi – 1318999 / Zanella Gino (Gusen).