Spiazzi Gino

spiazzi ginoSpiazzi Gino, figlio di Camillo e Giuseppina Caloi, nasce a Verona il 15 settembre 1924. Celibe, di mestiere impiegato, risiede a Verona. Viene arrestato dai nazisti a Grezzana (Verona) il 25 settembre 1944. Detenuto a Forte San Leonardo e presso il Palazzo INA (sede del Comando Generale SS e Polizia di Sicurezza – Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienst / B.d.S Italien), viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione del BDS di Verona (Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienstes – Comandante della Polizia di Sicurezza e Servizi di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Flossenbürg il 19 gennaio 1945 (trasporto n° 118). All’arrivo, il 23 gennaio 1945, gli viene assegnato il numero di matricola 43805 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Il 21 febbraio 1945 viene trasferito a Zwickau (campo satellite di Flossenbürg). Viene liberato. Dopo la liberazione viene ricoverato presso l’Ospedale di Reichenbach.

Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Arolsen.


Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona)  – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.

gino spiazzi memoria quotidiana

15 settembre 1924

Nasce Gino Spiazzi

“La guerra e il fascismo mi hanno rubato la giovinezza. Dall’Italia siamo stati deportati in 40mila e tornati in meno della metà. Oggi, nel ricordo del sangue versato da milioni di fratelli e sorelle, testimonio la loro voce per la pace e il disarmo, per la felicità dei popoli.”

Con queste parole Gino Spiazzi chiudeva il suo intervento all’evento “Arena di pace e disarmo”, tenutosi a Verona il 25 aprile 2014. Spiazzi, giovane partigiano della Brigata Pierobon, è catturato a 20 anni in provincia di Verona e portato alla sede delle SS, il Palazzo INA che si può ammirare ancora oggi nel pieno centro della città. Percosso e interrogato, è incarcerato a Forte San Leonardo e deportato prima a Bolzano e da lì a Flossenbürg. Tornato in Italia nell’agosto ’45 e costretto per due anni in ospedale, fin da subito dedica la sua vita alla testimonianza di quanto aveva vissuto, ricoprendo la carica di presidente della sezione ANED di Verona fino alla morte, avvenuta il 27 aprile 2015.

Oggi la sezione veronese porta il suo nome.


Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 11010297 / Spiazzi Gino (Flossenbürg).

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Documenti di registrazione / effetti personali del KL di Flossenbürg in The Arolsen Archives online collections – 11010297 / Spiazzi Gino (Flossenbürg).

Gino Spaizzi