Spaziani Elio

Spaziani ElioSpaziani Elio, nasce a Isola della Scala (Verona) il 4 dicembre 1901. Di mestiere impiegato e funzionario, risiede a Isola della Scala ed è coniugato con Maria Michelazzi. Dopo l’arresto, viene trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 5 agosto 1944 (trasporto n° 73). All’arrivo, il 7 agosto 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 82529 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene liberato.

Note: (1) nei documenti originali di Mauthausen risulta, assieme ad altri deportati con numeri di matricola vicini, “Entlassen” – rilasciato – in data 9 agosto 1944. (2) Schedato in CPC (Casellario Politico Centrale – schedario dei sovversivi).

Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, NARA – Washington.

Documenti tratti da The National Archives and Records Administration (NARA Washington) – doc. n°236 – Fold3 File #243512416, Image provided by Fold3.


Spaziani Elio CPC
Foto del Casellario Politico Centrale
elio spaziani - Copia
Elenchi del KL di Mauthausen – Documenti tratti da The National Archives and Records Administration (NARA Washington) – doc. n°236 – Fold3 File #243512416, Image provided by Fold3.

Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona)  – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.

ELIO SPAZIANI MEMORIA QUOTIDIANA

9 agosto 1944
Elio Spaziani è rilasciato da Mauthausen

Elio Adriano Spaziani nasce a Isola della Scala (Verona) il 4 ottobre 1901, è fratello minore di Gracco (WikiANED 18 maggio) e Leonida e prima di Jole, Evelina e Cornelia.
Ribelle e un po’ guascone, nel 1920 abbandona gli studi per fuggire a Fiume e partecipare all’impresa di D’Annunzio. Giovanissimo fascista della prima ora, partecipa a squadracce punitive contro organizzazioni politiche e sindacali, ma il delitto Matteotti smorza l’entusiasmo dell’avventura dannunziana e l’ebbrezza per il fascismo. È lo strappo definitivo e, come i fratelli maggiori, anche Elio diviene per polizia e carabinieri ‘elemento sospetto in linea politica’.
Arrestato tre volte fra il 1927 e il 1938, il 1° settembre ‘38 il Tribunale Speciale lo condanna a 5 anni, che sconta nel carcere di Castelfranco Emilia. Nonostante esca in precarie condizioni di salute, già il 26 settembre ‘43 promuove con i fratelli la prima riunione a Verona per organizzare la Resistenza. Accusato di favoreggiamento verso i prigionieri di guerra inglesi, il 1° Aprile ‘44 è arrestato dalla GNR, incarcerato a Padova e a Venezia a disposizione del comando delle SS. Condannato a 6 mesi di detenzione cautelare, è deportato a Bolzano e di lì il 5 agosto a Mauthausen. Il 9 agosto è fra i 107 che sono stranamente rilasciati (‘Entlassen’) e inviati a Linz ai lavori forzati. Elio racconta di essere rocambolescamente fuggito durante un bombardamento alleato, rientrando a piedi a Isola della Scala nel febbraio-marzo ‘45.
Dopo la guerra e l’uccisione di Gracco, Elio e Leonida maturano una profonda coscienza pacifista, fondando la sezione italiana dell’Unione universale per la pace e Fratellanza fra i popoli, in collaborazione con Aldo Capitini. Elio fa parte anche della segreteria della Consulta italiana per la Pace, affiliata all’Internazionale pacifista di Oxford, collegata al Comitato dei 100 promosso da Bertrand Russell.
Muore nel 1973.