Sempreboni Ennio Adolfo, figlio di Giovanni e Maria Vincenzi, nasce a Pastrengo (Verona) l’8 settembre 1923. Di mestiere ferroviere, risiede a Verona (San Massimo) ed è celibe. Viene arrestato dai nazifascisti il 21 giugno 1944 a Verona. Viene portato in Germania, come lavoratore coatto, dove arriva il 30 giugno 1944. Viene impiegato presso la Fabbrica Krauss-Maffei AG di Monaco di Baviera (numero di documento provvisorio 7332 – numero di documento definitivo 13944) e vi rimane fino al 5 agosto 1944 (si veda la nota 2). Viene poi arrestato a Monaco di Baviera il 28 luglio 1944 e, su disposizione della Stapo di Monaco di Baviera (Staatspolizei – Polizia di stato), deportato nel Campo di concentramento di Dachau. All’arrivo, il 2 agosto 1944, gli viene dato il numero di matricola 84252, viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge) e viene assegnato al Blocco 8. Viene liberato a Dachau. Rimpatriato il 29 maggio 1945.
Note: anche i veronesi Pavan Luigi e Rambaldelli Silvio seguiranno lo stesso percorso del Sempreboni.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Gazzetta Ufficiale, Morse – Landé, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 74775246 / Sempreboni Ennio Adolfo (Krauss-Maffei AG di Monaco di Baviera) e 10297754 / Sempreboni Ennio Adolfo (Dachau).

