Rosà Celeste Luciano, figlio di Luigi, nasce a Riva del Garda (Trento) il 13 dicembre 1927. Studente, risiede a Verona ed è celibe. Viene arrestato a Verona, per poi essere trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen) con il numero di matricola 5246. Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 1° febbraio 1945 (trasporto n° 119). All’arrivo, il 4 febbraio 1945, gli viene assegnato il numero di matricola 126522 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Mauthausen il 20 marzo 1945.
All’inizio degli anni ’60 uno spazio all’interno del Memoriale di Mauthausen fu adibito a cimitero, nel quale vennero traslate le salme esumate sia dai «Cimiteri americani» di Mauthausen e Gusen, sia dalle fosse comuni allestite dalle SS. Nel settore II del Campo di Mauthausen e nella zona tra le baracche 16 e 19 furono sepolti oltre 14.000 Caduti, molti di questi di nazionalità italiana. Tra questi anche il Rosà.
Note: nei documenti di Arolsen (Ufficio di Stato Civile Speciale – certificato di morte) risulta come nome di battesimo Celestino.
Fonti: Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Spaziani, Pappalettera, Ministero della Difesa, Arolsen, Arolsen, Gazzetta Ufficiale.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1721936 / Rosà Celeste Luciano (Mauthausen).
