Rebesani Luigi, figlio di Giovanni e Albina Bolla, nasce a Monteforte d’Alpone (Verona) l’11 aprile 1899. Di mestiere impiegato e tecnico agronomo, risiede a Verona, è coniugato con Vittoria Bruzzo e padre di tre figli. Viene arrestato dai nazifascisti a Verona e detenuto, prima nella caserma delle Camicie Nere nei pressi del Teatro Romano (sede dell’Ufficio Politico Investigativo – U.P.I.) e poi nel Forte San Leonardo. Viene successivamente trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 14 dicembre 1944 (trasporto n° 111). All’arrivo, il 19 dicembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 114081 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 3 gennaio 1945 viene trasferito a Melk-Quarz (campo satellite di Mauthausen). Muore a Melk il 21 marzo 1945 e viene sepolto a Melk in fossa comune.
Note: nella documentazione depositata presso l’Archivio Aned Verona, i famigliari riportano come data di morte il 19 marzo 1945.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Pappalettera, Ministero della Difesa, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1712124 / Rebesani Luigi (Mauthausen) e 1292059 / Rebesani Luigi (Melk).

