Rambaldelli Silvio, figlio di Guglielmo e Rosa Peruzzi nasce a San Michele Extra (Verona) il 7 luglio 1925. Di mestiere meccanico (dipendente delle Ferrovie), risiede a San Michele Extra (Verona) ed è celibe. Viene arrestato dai nazifascisti a Verona il 21 giugno 1944 e detenuto presso le scuole “Paradiso”. Viene portato in Germania, come lavoratore coatto, dove arriva il 30 giugno 1944. Viene impiegato presso la Fabbrica Krauss-Maffei AG di Monaco di Baviera (numero di documento provvisorio 7336 – numero di documento definitivo 13948) e vi rimane fino al 9 agosto 1944 (si veda la nota 2). Viene poi arrestato a Monaco di Baviera il 28 luglio 1944 e, su disposizione della Stapo di Monaco di Baviera (Staatspolizei – Polizia di stato), deportato nel Campo di concentramento di Dachau. All’arrivo, il 2 agosto 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 84253 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Kottern (campo satellite di Dachau). Viene liberato a Kottern e rimpatriato il 1° giugno 1945.
Note: anche i veronesi Pavan Luigi e Sempreboni Ennio seguiranno lo stesso percorso del Rambaldelli.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Gazzetta Ufficiale, Morse – Landé, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 74426452 / Rambaldelli Silvio (Krauss-Maffei AG di Monaco di Baviera) e 10259078 / Rambaldelli Silvio (Dachau).

