Panato Massimo, figlio di Francesco e Carolina Bruni, nasce a Vestenanova (Verona) il 26 luglio 1918. Celibe, di mestiere agricoltore, risiede a San Martino Buon Albergo (Verona), dove viene arrestato il 15 ottobre 1944 dalle Brigate Nere. Viene detenuto a Soave, nella caserma delle Camicie Nere nei pressi del Teatro Romano (sede dell’Ufficio Politico Investigativo – U.P.I.), al Palazzo INA (sede del Comando Generale SS e Polizia di Sicurezza – Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienst / B.d.S Italien) e a Forte San Leonardo. Viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Dachau sul convoglio partito da Verona il 18 dicembre 1944 (trasporto n° 110). All’arrivo, il 19 dicembre 1944 gli viene assegnato il numero di matricola 135866 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Muore a Dachau il 28 dicembre 1944.
Note: (1) Libro dei Deportati riporta come data di nascita anche 26 luglio 1881. Nei faldoni (in Archivio Aned Verona) risulta fosse residente a Colognola ai Colli (Verona).
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Morse – Landé, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Documenti tratti da The National Archives and Records Administration (NARA Washington) – Volume IA/4 15: December 1944 (First Date: 19-December-1944) – Panato Massimo – Fold3 File #232107676, Image provided by Fold3 e da The Arolsen Archives online collections – 10231895 / Panato Massimo (Dachau).
DA VERONA AI LAGER 