Montagnin Augusto, figlio di Giovanni, nasce a Villa Bartolomea (Verona) il 25 marzo 1902. Di mestiere operaio, risiede a Torino, è coniugato con Elodia Inglese e padre di due figli. Viene arrestato a Torino e su disposizione del SD di Verona (Sicherheitsdienst – Servizio di Sicurezza delle SS), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen sul convoglio partito da Bergamo il 16 marzo 1944 (trasporto n° 34). All’arrivo, il 20 marzo 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 58999 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 21 agosto 1944 viene trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Ricoverato presso l’infermeria di Mauthausen (Revier) il 15 marzo 1945, muore il 17 marzo 1945. All’inizio degli anni ’60 uno spazio all’interno del Memoriale di Mauthausen fu adibito a cimitero, nel quale vennero traslate le salme esumate sia dai «Cimiteri americani» di Mauthausen e Gusen, sia dalle fosse comuni allestite dalle SS. Nel settore II del Campo di Mauthausen e nella zona tra le baracche 16 e 19 furono sepolti oltre 14.000 Caduti, molti di questi di nazionalità italiana. Tra questi anche il Montagnin.
Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, Valeria Morelli, Ministero della Difesa, Pappalettera, Gazzetta Ufficiale, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1638504 / Montagnin Augusto (Mauthausen) e 1638504 / Montagnin Augusto (Gusen).
