Marconcini Giuseppe

Marconcini GiuseppeMarconcini Giuseppe, figlio di Umberto e Amalia Dall’Agnello, nasce a Isola Rizza (Verona) il 31 luglio 1894. Di mestiere attrezzista meccanico, risiede a Verona ed è celibe. Viene arrestato dai fascisti a Verona il 15 settembre 1944 e detenuto presso il Palazzo INA (sede del Comando Generale SS e Polizia di Sicurezza – Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des Sicherheitsdienst / B.d.S Italien). Viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 1° febbraio 1945 (trasporto n° 119). All’arrivo, il 4 febbraio 1945, gli viene assegnato il numero di matricola 126274 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 16 febbraio 1945 viene trasferito a Gusen III (campo satellite di Mauthausen). Muore a Gusen il 26 aprile 1945 e viene sepolto nella stessa località in fossa comune.

Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Gazzetta Ufficiale, Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.


BIOGRAFIA

Nasce ad Isola Rizza (VR) il 31 luglio 1894, da Umberto Marconcini e Amalia Dall’Agnello.

Con la famiglia si trasferisce a Verona, dove apre un laboratorio di artigianato artistico. Aderisce al socialismo e nel periodo precedente al delitto Matteotti è anche segretario del partito. A causa di questa sua militanza politica sconta due anni di carcere a Verona. Successivamente viene sottoposto al giudizio del Tribunale Speciale di Roma e condannato ad un anno di carcere e a cinque di sorveglianza speciale, il che gli procura continui arresti in occasione di qualsiasi manifestazione del regime.

Dopo la caduta del fascismo intensifica la sua azione, ma con l’occupazione tedesca e la dispersione e l’arresto dei componenti del primo Comitato di Liberazione, viene nominato membro del secondo Comitato di Liberazione Nazionale Provinciale di Verona, come referente del Partito Socialista di Unità Proletaria Alta Italia.

Continua e intensifica la sua attività partigiana, ma viene arrestato dai fascisti delle Brigate nere e dalle SS tedesche il 10 luglio del 1944. Durante la prigionia a Verona viene torturato, insieme agli altri componenti del secondo Comitato di Liberazione, per poi essere consegnato alle SS che condannano lui e i suoi compagni alla deportazione.

Giunge a Mauthausen il 4 febbraio 1945, registrato con primo numero di matricola 126274, classificato con la categoria Schutz, mestiere dichiarato meccanico attrezzista. Viene trasferito a Gusen il 16 febbraio 1945, dove, dopo atroci sofferenze, muore il 26 aprile 1945.

Al termine della guerra, ricostituito a Verona il Partito Socialista di Unità Proletaria, viene nominato all’unanimità Segretario provinciale alla memoria. A Verona, dove gli è stata intitolata una via, Giuseppe Marconcini è ricordato anche a Palazzo Barbieri, sede del Comune, in una lapide dedicata ai membri del Comitato di Liberazione Nazionale veronese scomparsi nei campi di sterminio nazisti.

ANED sezione di Verona

Archivio Aned Verona, Busta n. 39 / Fascicolo n. 9, Marconcini Carlo, fratello


Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1612091 / Marconcini Giuseppe (Mauthausen).

001
Documenti di registrazione del KL di Mauthausen in The Arolsen Archives online collections – 1612091 / Marconcini Giuseppe (Mauthausen).