Furioni Pietro, figlio di Benigno e Maria Concini, nasce a Malcesine (Verona) il 30 gennaio 1920. Di mestiere operaio e falegname, risiede a Cassone – frazione di Malcesine (Verona) ed è celibe. Dopo l’arresto, viene detenuto nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Su disposizione della Kripo di Monaco di Baviera (Kriminalpolizei – Polizia criminale), viene deportato nel Campo di concentramento di Dachau sul convoglio partito da Peschiera del Garda il 20 settembre 1943 (trasporto n° 2). All’arrivo, il 22 settembre 1943, gli viene dato il numero di matricola 54514, viene classificato come deportato ai lavori forzati (AZR – Arbeitszwang Reich) e viene assegnato, prima al Blocco 13 e poi al Blocco 25. Il 2 febbraio 1944 viene ricoverato presso l’infermeria di Dachau (Revier) e spostato al Blocco 8. Viene liberato dai soldati dell’Esercito americano a Dachau il 29 aprile 1945.
Fonti: Archivio Tibaldi, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 10059508 / Furioni Pietro (Dachau).
