Foà Emma, figlia di Leone Bonaventura e Giulia Ferraresi, nasce a Verona il 23 maggio 1874. Viene arrestata a San Remo (Imperia). Detenuta a Vallecrosia (Imperia), viene poi internata nel Campo di concentramento e transito di Fossoli (Carpi – Modena). Viene deportata nel Campo di concentramento di Auschwitz il 5 aprile 1944 (altri deportati furono aggiunti a Mantova e Verona – trasporto n° 37). Arriva il 10 aprile 1944 e viene uccisa lo stesso giorno.
Fonti: Archivio Tibaldi, Libro della Memoria.
Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona) – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.
23 maggio 1874
Nasce Emma Foà
Emma Foà nasce a Verona il 23 maggio 1874 da una famiglia ebraica e nella città scaligera vive gran parte della sua esistenza. Emma è un’educatrice e per anni dirige una scuola dell’infanzia nel quartiere veronese di San Zeno, in quella che oggi è via San Bernardino, 10. La sua attività professionale si scontra però nel 1938 con le leggi razziali, che le impediscono, in quanto ebrea, di continuare a svolgere quella che per lei è, oltre che un lavoro, anche una missione.
Negli anni successivi Emma Foà si trasferisce sulla riviera ligure, a Sanremo (IM), ed è proprio nella ‘Città dei fiori’ che viene arrestata il giorno dell’Epifania del 1944. Tradotta al campo di Vallecrosia (IM) e poi in quello di Fossoli, è infine deportata ad Auschwitz. È assassinata nelle camere a gas al suo arrivo, il 10 aprile 1944, in quanto considerata, con i suoi 70 anni, troppo anziana per contribuire allo sforzo bellico nazista, tramite il suo lavoro in stato di schiavitù.
Nel 1993, la scuola dell’infanzia che Emma Foà dirigeva fino al 1938 le è stata intitolata.