Chiarello Ferruccio, figlio di Enrico, nasce a Verona il 7 luglio 1927. Risiede a Domegliara (Verona) e di mestiere è negoziante. Dopo l’arresto viene detenuto nel Forte San Leonardo. Il 25 luglio 1944, viene internato nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 5 agosto 1944 (presumibilmente con il trasporto n° 73). All’arrivo, il 7 agosto 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 82329 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Viene poi trasferito a Linz. Viene liberato.
Note: nei documenti originali di Mauthausen risulta, assieme ad altri deportati con numeri di matricola vicini, “Entlassen” – rilasciato – in data 9 agosto 1944. Venegoni riporta come nome di battesimo Piero. Nel Libro dei Deportati il nome riportato è Perruccio, mentre negli elenchi in Archivio Tibaldi il nominativo trascritto è Chiavello Piero.
Fonti: Archivio Tibaldi, Passaro, Venegoni, Libro dei Deportati, Archivio Segreto Vaticano, NARA – Washington.
Documenti tratti da The National Archives and Records Administration (NARA Washington) – Chiarello Ferruccio – doc. n°451 – Fold3 File #239935031, Image provided by Fold3.
