Ceriana Battista, figlio di Pietro e Pia Massignan, nasce a Vicenza il 2 giugno 1924. Celibe, risiede a Verona e di mestiere è operaio. Partigiano del Battaglione Carlo Montanari. Viene arrestato a Verona e detenuto nella caserma delle Camicie Nere nei pressi del Teatro Romano (sede dell’Ufficio Politico Investigativo – U.P.I.), nel Carcere giudiziario degli Scalzi e nelle prigioni di Forte San Leonardo. Viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen), dove gli viene assegnato il numero di matricola 5145. Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Mauthausen il 14 dicembre 1944 (trasporto n° 111). All’arrivo, il 19 dicembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 113944 e viene classificato come deportato per motivi precauzionali (SCH – Schutzhäftlinge). Il 3 gennaio 1945 viene trasferito a Melk-Quarz (campo satellite di Mauthausen). Viene poi trasferito a Gusen (campo satellite di Mauthausen). Viene liberato a Gusen il 5 maggio 1945.
Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, NARA – Washington, Salvatore Emanuele Passaro, Arolsen.
Foto gentilmente concessa per la pubblicazione da Salvatore Emanuele Passaro.
Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 1389793 / Ceriana Battista (Mauthausen).

Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona) – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.
2 giugno 1924
Nasce Battista Ceriana
Nato a Vicenza, dopo l’armistizio è giovanissimo partigiano nelle fila del battaglione ‘Montanari’ a Verona. Il 2 ottobre ’44 è fra le vittime della delazione di Sergio Menin, che ne causa l’arresto da parte dell’Ufficio Politico Investigativo (UPI) e la reclusione nelle celle del Teatro Romano. È trasferito al carcere degli Scalzi, ma, quando questo è bombardato, viene spostato a Forte San Leonardo, ma prima transita dal Palazzo INA, sede del comando nazista in Italia, dove è interrogato, subendo violentissimi pestaggi.
Il 17 ottobre è deportato al campo di Bolzano, dove rimane quasi due mesi. Nel dicembre, con il Trasporto 111 secondo la numerazione Tibaldi (WikiANED 13 ottobre), è indirizzato a Mauthausen e, dopo la quarantena, al sottocampo di Melk. Evacuato nell’aprile ’45 e ricondotto al principale lager nazista in Austria, è liberato il 5 maggio dall’arrivo degli Alleati. Dopo un mese e mezzo di cure, può finalmente tornare a Verona.
Dopo la guerra, non abbiamo notizie approfondite sulla biografia di Battista Ceriana, ma sappiamo che ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita e nella strutturazione dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti e della sua sezione veronese: figura di spicco dei primi congressi nazionali, tenutisi nel 1957 e nel 1959, assume anche l’incarico di Segretario Nazionale dell’Associazione durante la presidenza di Piero Caleffi.