Butturini Angelo

Butturini AngeloButturini Angelo, figlio di Luigi e (?) Zanolli, nasce a Cascatinha (Brasile) il 26 febbraio 1900. Di mestiere ragioniere, risiede a Verona ed è coniugato con Ida Nobis. Viene arrestato a Verona il 14 luglio 1944. Detenuto a Verona, viene poi trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen) il 27 agosto 1944, dove gli viene assegnato il numero di matricola 3456. Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Flossenbürg il 5 settembre 1944 (trasporto n° 81). All’arrivo, il 7 settembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 21673 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Viene poi trasferito presso la Ditta Elsabe (dipendente da Leitmeritz). Infine, viene trasferito a Bergen Belsen l’8 marzo 1945. Muore a Bergen Belsen.

Note: in un documento in Archivio Aned Verona viene riportato che risulta essere nato il 27 marzo 1893.

Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Ministero della Difesa, Gazzetta Ufficiale, NARA – Washington, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.

Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 10837968 / Butturini Angelo (Flossenbürg).

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Documenti di registrazione / effetti personali del KL di Flossenbürg in The Arolsen Archives online collections – 10837968 / Butturini Angelo (Flossenbürg).

Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona)  – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.

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26 febbraio 1900
Nasce Angelo Butturini
Figlio di emigrati italiani in Brasile, Angelo Butturini nasce a Cascatinha il 26 febbraio 1900. Cresciuto e compiuti gli studi di ragioneria, Angelo rientra in Italia e si stabilisce a Verona, dove lavora come impiegato di banca. A fianco all’attività professionale, Butturini partecipa anche alle attività delle cellule clandestine del Partito Socialista, fatto questo che gli causa nel ’26 un arresto per propaganda antifascista. Nonostante la condanna, però, Angelo mantiene i contatti per tutta la durata del regime con gli ambienti dell’antifascismo militante ed è tra i primissimi a riprendere l’attività politica dopo la destituzione di Mussolini e l’Armistizio di Cassibile dell’8 settembre ’43, operando nella Resistenza veronese.
Nel luglio 1944, a Verona viene costituito il II Comitato di Liberazione Nazionale cittadino e Angelo Butturini entra a farne parte in rappresentanza del PSI, ma l’esperienza del CLN dura solo pochi giorni, poiché il 14 luglio tutti i componenti sono arrestati e detenuti prima al carcere degli Scalzi e poi al Palazzo dell’INA, sede del comando tedesco. Successivamente, Butturini e tutto il II CLN veronese viene deportato a Bolzano e poi in Germania con il trasporto 81 (WikiANED 5 settembre). A Flossenbürg, Angelo Butturini diventa il numero di matricola 21673 ed è assegnato al lavoro coatto per la ditta Elsabe. L’8 marzo 1945 è trasferito a Bergen Belsen, dove trova la morte.
Delle vie sono a lui dedicata Verona e a Pescantina (VR).