Bravo Guglielmo

Bravo GuglielmoBravo Guglielmo, nasce a Verona il 22 gennaio 1896. Coniugato con Alma Trucchi, viene arrestato a Verona dai nazifascisti il 28 luglio 1944 e detenuto, prima alle Casermette di Montorio (Verona) e poi nel Carcere giudiziario degli Scalzi. Viene successivamente trasferito nel Campo di concentramento e transito di Bolzano (Polizei – und Durchgangslager Bozen). Su disposizione della Sipo di Verona (Sicherheitspolizei – Polizia di Sicurezza), viene deportato nel Campo di concentramento di Flossenbürg il 5 settembre 1944 (trasporto n° 81). All’arrivo, il 7 settembre 1944, gli viene assegnato il numero di matricola 21671 e viene classificato come deportato per motivi politici (POL – Politisch). Il 30 settembre 1944 viene trasferito a Hersbruck (campo satellite di Flossenbürg). Muore a Hersbruck il 16 novembre 1944. Inumato nel Cimitero Sud di Norimberga (Nurnberg/Sudfriedhof – Urna 26208).

Fonti: Archivio Aned Verona, Archivio Tibaldi, Venegoni, Libro dei Deportati, Valeria Morelli, Gazzetta Ufficiale, NARA – Washington, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Arolsen.


Tratto dal progetto WikiANED–Memoria Quotidiana (autore del progetto promosso da Aned Verona – con il sostegno della Regione Veneto – Dennis Turrin, dottore in scienze storiche, di ANPI Verona e collaboratore ANED Verona)  – pubblicato su Instagram di ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.

guglielmo bravo memoria quotidiana

22 gennaio 1896

Nasce Guglielmo Bravo

Guglielmo Bravo nasce a Verona e alla città scaligera sarà legata la sua intera esistenza, ad eccezione della tragica conclusione.
Bravo ha 24 anni e lavora come impiegato alle poste quando inizia a svolgere attività politica, avvicinandosi ai gruppi libertari e comunisti della sua città e stringendo un forte legame di amicizia e di militanza, che durerà per tutta la vita, con Giovanni Domaschi. Con l’avvento del fascismo la sua fede politica e il suo attivismo diventano una giustificazione valida per essere recluso nel carcere degli Scalzi e poi condannato al confino, che sconta a Favignana, Lipari e Ponza. La sua condanna termina nel 1929, anno in cui torna a Verona e apre una piccola fabbrica di calze, defilandosi dall’attività politica, tanto che dieci anni dopo il suo nome sarà cancellato dall’elenco dei sovversivi in quanto ha manifestato ‘segni di ravvedimento’.
Nel ’43, con l’inizio della Resistenza, torna ‘in prima linea’, dedicandosi alla diffusione di stampa e materiale propagandistico. In questo periodo entra anche a far parte del II CLN veronese, presieduto da Francesco Viviani (WikiANED 20 dicembre), i cui componenti, tutti, Guglielmo compreso, sono arrestati a inizio luglio ’44: inizia per loro un lungo pellegrinaggio nella ‘città di prigioni’, com’era definita allora Verona, che li vede trasferiti fra le Casermette di Montorio, il carcere degli Scalzi e il Palazzo INA, sede delle SS, per poi essere tutti deportati a Bolzano e caricati sul trasporto 81 (5 settembre) con destinazione Flossenbürg. Terminata la quarantena, Guglielmo Bravo è assegnato al sottocampo di Hersbruck. Qui muore, due mesi più tardi, assistito da Vittore Bocchetta (WikiANED 15 novembre): è il 23 novembre 1944.
Alla sua memoria è stata intitolata una via di Borgo Milano, il quartiere in cui sorgeva la sua fabbrica.


Documenti tratti da The Arolsen Archives online collections – 10833737 / Bravo Guglielmo (Flossenbürg).

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Documenti di registrazione / effetti personali del KL di Flossenbürg in The Arolsen Archives online collections – 10833737 / Bravo Guglielmo (Flossenbürg).