Banca dati delle deportazioni veronesi

Noi dell’Associazione Nazionale ex Deportati, crediamo che la creazione di una banca dati della deportazione veronese sia fondamentale per diffondere la conoscenza di quanto avvenuto, affinché utilizzando e valorizzando l’archivio e la raccolta di documenti e testimonianze sulla deportazione nazifascista, resti nel tempo la memoria e l’insegnamento della vicenda concentrazionaria, così che, attraverso lo sviluppo permanente della cultura storica, si favorisca la maturazione civile delle giovani generazioni – in stretto rapporto con il mondo della scuola – facendo sì che possano venire a conoscenza della tragedia della deportazione e della realtà dell’oppressione nazifascista, superando ogni intolleranza, integralismo e pregiudizio.

Il nostro progetto salvaguarda e valorizza la memoria dell’archivio della nostra sezione ANED che rappresenta gran parte del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo, della Resistenza, della deportazione nel territorio della provincia di Verona, città medaglia d’oro al valore militare. Si vuole così fornire un quadro esaustivo dei deportati (per lo più per ragioni politiche o razziali), che colmi l’attuale lacuna e faccia fronte alle esigenze non solo di molti familiari ma anche di concittadini, giovani e studiosi che si rivolgono a noi per avere risposte o per indagare aspetti poco noti del nostro recente passato.

Crediamo che una banca dati, non solo riporti le informazioni e le memorie personali contenute nei documenti nel nostro archivio, ma che interfacciandosi con altre banche dati, rappresenti un patrimonio di valore inestimabile oltre che un’urgenza non più procrastinabile.

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Pittura murale dell’artista Marco Paci nella sede di Aned Verona

ANED, oltre al compito istituzionale di rappresentanza degli iscritti (deportati, familiari e dal 2012 anche sostenitori), si è posta fin dalla costituzione l’esigenza di raccolta e trasmissione di materiali e testimonianze.

Oggi, attraverso la creazione di una banca dati, si intende salvaguardare le testimonianze raccolte ma anche ricucire i frammenti della vita dei deportati per consegnare ai più giovani non solo la memoria ma anche la speranza.

Ci proponiamo quindi di dar voce alla storia e al vissuto delle vittime della repressione nazifascista tra il 1943 e il 1945, siano essi veronesi oppure persone provenienti da altre province, regioni, talvolta nazioni, per le quali il territorio veronese rappresentò l’inizio, oppure una tappa, della loro vicenda di arresto e deportazione.

Infatti, vale qui la pena ricordare che, Verona dopo l’8 settembre, per la sua posizione geografica e per i suoi collegamenti ferroviari e stradali, venne scelta come sede di numerosi uffici tedeschi e fascisti e divenne in poco tempo la città più “nazistizzata” d’Italia.

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Filo spinato del Campo di concentramento di Flossenbürg

Ricordiamo che dalla nostra città nell’agosto del 1944, partirono n. 4 convogli diretti a Buchenwald, Ravensbruck, Bergen Belsen e Auschwitz che videro coinvolte centinaia di persone.

Nostro compito è anche quello di far emergere, attraverso i documenti e le singole storie, il ruolo chiave che la nostra città ebbe nell’ambito della RSI e di rendere persone, luoghi e la nostra storia ancora “vivi” e presenti.

La sezione veronese da tempo sta cercando di raccogliere, grazie anche ai contatti esistenti con le altre 25 sezioni ANED presenti in Italia, grazie all’attività di coordinamento dell’ANED Nazionale, al ruolo della Fondazione Memoria della deportazione di Milano nonché ai vari contatti internazionali costruiti negli anni, preziose informazioni per la ricostruzione del percorso di deportazione dei nostri concittadini.

Casacca di Fiore Toninelli, deportato veronese a Flossenbürg
Casacca esposta presso la sede Aned Verona del deportato veronese Fiore Toninelli (matricola 43737 del Campo di concentramento di Flossenbürg)

Presentazione del sito “Da Verona ai lager” – Banca dati delle deportazioni veronesi